mercoledì 10 luglio 2013

Lgbt Parma: Gay, lesbiche e trans, il Comune contro i pregiudizi aderisce alla rete nazionale Ready

L’ente aderisce alla rete nazionale Ready contro le discriminazioni sessuali, e promuove azioni per tutelare i diritti di chi è ancora vittima di comportamenti omofobi. La provocazione: “Lo farà anche la Provincia?”

Il Comune di Parma si impegna a tutelare le persone “lgtb” – lesbiche, gay, transessuali e bisessuali – promuovendo azioni contro l’omofobia e d’inclusione sociale in nome della libertà di orientamento sessuale. L’impegno viene messo nero su bianco in una delibera che si voterà martedì in Consiglio comunale, in cui l’ente aderisce alla rete nazionale Ready -contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – formata da 36 soggetti pubblici, di cui 22 Comuni (capofila Torino), otto Province e due Regioni.

Le linee guida del progetto e le azioni di inclusione sociale per chi ancora è vittima di pregiudizi retrogradi vengono illustrate lunedì sera in commissione Pari opportunità, che torna a riunirsi dopo diverse settimane, nonostante manchi ancora il presidente di maggioranza: la consigliera 5 stelle Barbara Cacciatore .

Come prevede la carta d’intenti sottoscritta dal Comune di Parma, i soggetti aderenti al progetto – che si incontrano una volta all’anno, a rotazione, in una città partner – promuoveranno e daranno rilievo a interventi sul sito web istituzionale, oltre che far pressione sul Governo perché riconosca i diritti delle persone “lgtb”.
Al tavolo anche i rappresentanti di Agedo, L’Ottavo colore, e Certi diritti.
Tre associazioni di Parma che da anni si battono contro l’omofobia, denunciando anche violenti episodi che ledono la libertà individuale di chi subisce ancora i pregiudizi della società. Dai membri dell’Ottavo colore il suggerimento di creare uno sportello dove recarsi per denunciare comportamenti omofobi e chiedere informazioni di ogni tipo.

Il consigliere Roberto Ghiretti (Parma Unita) invita a portare avanti azioni sistematiche di settimana in settimana, cominciando dal pubblicizzare l’adesione alla rete nazionale contro le discriminazioni. Dal tavolo poi si leva una domanda che suona come un invito misto a provocazione: “Parteciperà anche la Provincia di Parma?”. (a.t.)
fonte http://uncomunea5stelle-parma.blogautore.repubblica.it

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