giovedì 11 luglio 2013

Lgbt: Libri "C’ero una volta" di Lulù Librandi, una Kinsella nostrana

Una Kinsella nostrana per un racconto piccante e scatenato, con situazioni irresistibili e irresistibili personaggi.

Maria Luigia Librandi, detta Lulù, si sveglia una mattina in una clinica senza alcun ricordo né di sé né del proprio passato. Accanto al letto, solo una favolosa Birkin di Hermès in pelle di coccodrillo, rosa, con un’esplicita richiesta di perdono.

Grazie all’aiuto di Andrea Martini, fascinoso medico quarantenne, Lulù comincerà a riscoprire la propria vita: dal periodo come fuorisede dopo lo spaesante arrivo nella capitale al presente come avvocato d’affari per un importante studio legale.
Attraverso gli incontri organizzati dal dottore, un pezzo alla volta riaffiorerà l’identità della ragazza e dall’oblio riemergerà anche il rapporto con lui, Alessandro Malaspina, «presuntuoso, arrogante e sull’autocelebrativo andante», da cui Lulù, pur continuamente in fuga, si era sempre sentita attratta.
Nel frattempo, alcune domande fondamentali affollano la mente della protagonista: è soddisfatta della propria vita? È stata lei a cercare di voler dimenticare qualcosa?
E chi è la donna elegantissima che l’aspetta nel corridoio su tacchi Louboutin implorando di incontrarla? Le note di A Te di Jovanotti che una mattina raggiungono Lulù (sempre avvinghiata alla sua Birkin) la aiuteranno a ricomporre il puzzle della situazione.
All’improvviso niente è più come sembra, neppure chi la circonda.

Lulù Librandi è nata in Calabria nel 1976. Avvocato d’affari, lavora da diversi anni in un rinomato studio internazionale. È allieva della Scuola di scrittura creativa “Omero”, nei cui laboratori è nato questo suo primo romanzo. Con le sue conversazioni tra donne anima la sezione Costume del blog Le Meraviglie (www.lemeraviglie.net)
fonte http://www.fazieditore.it

Nessun commento:

Posta un commento