giovedì 11 luglio 2013

Lgbt: La rete Lenford diffonde una nota sulla proposta di legge contro omofobia e transfobia

Approvata ieri dalla commissione Giustizia della Camera dei deputati, supera il primo step il testo base, che prevede un'estensione della legge Reale-Mancino.

Ecco alcuni punti spiegati dagli avvocati specializzati in diritti LGBTI.
La rete Lenford diffonde una nota sulla proposta di legge contro omofobia e transfobia

La rete Lenford, che si occupa di avvocatura per i diritti LGBTI, ha diffuso oggi una nota sulla proposta di legge in materia di contrasto all’omofobia e alla transfobia, approvata ieri dalla commissione Giustizia della Camera dei deputati. Come si legge dall’homepge del Partito democratico, in un comunicato firmato da Ivan Scalfarotto:

Il testo base approvato oggi, il cui termine per gli emendamenti scade martedì 16, prevede l’estensione della Legge Reale-Mancino - che già punisce gli atti di discriminazione basati sull’origine etnica, nazionalità e religione - anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere della vittima.

La notizia è certamente importante per la comunità LGBTI, tuttavia nella nota della rete Lenford vengono affrontate alcune perplessità circa due nodi problematici, che la proposta di legge - presentata appunto, su iniziativa di Scalfarotto, Zan, Tinagli, Chimenti e altri - manifesta. Intanto la legge è un’estensione non una modifica, cioè il principio del legislatore è di far sì che le norme e il decreto comprendano anche l’orientamento sessuale e le differenze di genere.

Ha affermato lo stesso Alessandro Zan, uno dei firmatari, ai microfoni di TMNEWS:

Il testo base licenziato oggi dalla commissione Giustizia della Camera che vuole estendere la legge Mancino a omofobia e transfobia, è un primo importante passo avanti. Ora c’è da sperare che non si apra l’ennesima battaglia ideologica e che non sia stravolto. Per parte nostra siamo pronti ad andare fino in fondo anche presentando emendamenti migliorativi. Potrebbe esserci la concreta possibilità che la Camera - dove la legge arriverà il 22 luglio - finalmente la approvi. Il contrasto all’omofobia e alla transfobia è una norma di civiltà e di progresso dei diritti che riguarda tutti oltre che gay, lesbiche e trans. I politici non possono continuare di volta in volta solo a esprimere solidarietà nei casi di aggressioni o discriminazioni, ma è ora che si passi a fatti concreti.

Ma certi che alcuni aspetti della proposta di legge siano facilmente affrontabili in sede di emendamenti, è proprio qui che secondo gli avvocati della rete Lenford si giocherebbe uno dei punti problematici della proposta, che nella nota segnano un differenza precisa fra “discriminazioni” e “reati”:

la legge Reale e il Decreto Mancino si applicano «anche in materia di discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere della vittima» modificano completamente il presupposto fattuale di applicazione delle sanzioni penali di cui alla legge Reale e al Decreto Mancino. Sicché non il compimento dei reati previsti dalla legge Reale e dal Decreto Mancino sembra essere il presupposto della irrogazione della sanzione penale, bensì la sola discriminazione nei confronti delle persone omosessuali e trans. In altri termini, si rischia di lasciare privi di tutela tutte le altre ipotesi previste dall’art. 3 della Legge Mancino-Reale.

Per superare tale aspetto problematico, sarà necessario sostituire l’inciso «anche in materia di discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere della vittima» con l’inciso «anche ai reati motivati dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere della vittima».

fonte http://www.queerblog.it/Scritto da: Daniela Gambino

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