venerdì 3 maggio 2013

Lgbt: “Niente calciatori gay nella mia squadra” George Becali condannato dall'UE


George Becali, parlamentare rumeno e comproprietario della squadra Steaua Bucharest, condannato dall'Unione Europea per le sue parole omofobe sui calciatori gay.

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha condannato il parlamentare George Becali per la sua affermazione omofoba riguardo la presenza di calciatori gay nella sua squadra.

“A costo di chiudere, non ingaggerò mai un giocatore omosessuale nella squadra. Non c’è spazio per i gay nella mia famiglia, e la Steaua è la mia famiglia” Queste le parole di George Becali, parlamentare rumeno e comproprietario del club di calcio Steaua Bucharest.

I giudici supremi hanno reputato omofobe le parole che Bacali dichiarò nel febbraio 2010 riguardo l'acquisto di un giocatore bulgaro dichiaratamente omosessuale. Le dichiarazioni palesemente omofobe del politico hanno risollevato la questione dell'omosessualità nel calcio.

L'intervento della Corte di Giustizia dell'Unione Europea segna la storia della Romania per due motivi. Primo perché questo è il primo caso, nel mercato del lavoro, di discriminazione sessuale nel paese. Secondo perché evidenzia le lacune nella legislazione rumena che nega i diritti fondamentali alla popolazione.

L'ultimo episodio di omofobia nel paese risale al febbraio scorso: un gruppo di militanti di estrema destra ha fermato con violenza una manifestazione gay friendly. Gli aggressori non sono stati puniti in alcun modo perché la legge locale non prevede nessuna tutela per il diritto d'espressione per le minorenze.
Fonte: west-info.eu tramite http://www.gay.tv/

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