venerdì 31 maggio 2013

Lgbt Pisa: "Aspettando Andy Warhol" Presentata la mostra del celebre artista dall'11 ottobre a Palazzo Blu. E a primavera 2014 un'esposizione su Galilei


Le sale di Palazzo Blu, dall'11 ottobre al 1° febbraio, ospiteranno le opere di Andy Warhol. Sostenuta dalla Fondazione Pisa, patrocinata dal Comune di Pisa, la mostra Andy Warhol.

L'immagine e il mito, si avvale della collaborazione della GAmm - Giunti Arte Mostre Musei ed inaugura un nuovo ciclo espositivo dedicato ad artisti che hannno rappresentato una novità rivoluzionaria in luoghi e momenti socio-culturali diversi rispetto alla tradizione artistica europea, principalmente parigina, che ha caratterizzato un lungo periodo a cavallo tra Otto e Novecento.

«I prestiti per l'esposizione provengono dal Museo Andy Warhol di Pittsburgh, dell'Albertina e del Museo Arte Moderna di Vienna e di molte altre importanti raccolte americane ed europee. - ha sottolineato Walter Guadagnini, curatore della mostra - Portare Andy Warhol in una cttà italiana è un evento significativo e portarlo in una città come Pisa lo è ancora di più.
Questa esposizione presenterà un artista del quale si crede di sapere tutto, ma di cui, in realtà, si sa ben poco.
Vogliamo sfatare i luoghi comuni, andare oltre e presentare colui che è stato un narratore di quello che è stato chiamato il secolo americano. Warhol è il "Michelangelo contemporaneo", a presindere dal parere che ognuno possa avere sulle sue opere, è stato un modello, il simbolo dell'arte della seconda metà del secolo».

Intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della mostra, il Sindaco Marco Filippeschi ha dichiarato: «La città ha un'altra occasione di crescita. palazzo Blu è un fatto nuovo nel panorama culturale e nazionale e che propone un'offerta culturale alta. Warhol è ormai un traffico che ha la capacità di spingere la città su itinerari più contemporanei.

Lo immagino come un ponte al centro del quale c'è Palazzo Blu che unisce il murale di Haring in Piazzetta Haring (che Palazzo Blu ha omaggiato con la mostra nell'inverno 2012) e l'SMS, il Centro Espositivo a San Michele degli Scalzi, un progetto in divenire che diverrà un centro per le arti visive rivolto ai giovani artisti. L'intenzione è, come sempre, quella di affiancare alla mostra degli eventi e delle occasioni di accoglienza: ci sarà di nuovo l'Internet Festival, il Pisa Book Festival a fare da cornice. La mostra di Andy Warhol offre una grande possibilità di crescita alla città, un'occasione che dobbiamo essere pronti a cogliere. Pisa è una grande realtà culturale che deve usare come punto di forza».

«Warhol è stato capace di cogliere l'effimero della società dei consumi, la violenza di quella stessa società (ne è testimonianza l'immagine della sedia elettrica o la foto segnaletica dei criminali più ricercati) e poi l'epoca delle icone (la celeberrima Marilyn Monroe o anche Liz Taylor), fino ai personaggi politici che legava alla società americana, come dimostra nella foto di Jacqueline Kennedy a lutto o in quella del Presidente Mao Tse Tung. A margine poi, una serie dedicata al Vesuvio, una rivisitazione "pop" di uno dei simboli più noti di Napoli» ha concluso la curatrice della mostra, Claudia Beltramo Ceppi.

In occasione del 450° anniversario della nascita di Galileo Galilei, Palazzo Blu ha deciso di rendergli omaggio allestendo un'esposizione dal titolo, ancora provvisorio, "Balle di scienza: visi e virtù del metodo scientifico": la mostra, che nasce in collaborazione con INFN (Istituto Nazionale Fisica Nucleare) e l'Università di Pisa, illustrerà come il metodo galileiano rappresenti il vero fondamento della scienza moderna, ma anche come esso non la ponga al riparo da errori talvolta clamorosi.

Pisa, 23 maggio 2013 - Il comunicato di Palazzo Blu
Dopo le mostre dedicate a Chagall, a Mirò, a Picasso e a Kandinsky, che hanno portato a Pisa oltre 300.000 visitatori in quattro anni, BLU | Palazzo d’arte e cultura apre le sue porte, dall’11 ottobre 2013 al 1° febbraio 2014, all’arte di Andy Warhol, per quello che si annuncia come un imperdibile evento nel panorama delle offerte espositive del prossimo autunno.

La Fondazione Palazzo Blu, in collaborazione con Gamm Giunti, prosegue così il proprio progetto d’indagine sui Maestri che hanno scritto la storia dell’arte del Novecento.
L’esposizione, curata da Walter Guadagnini e Claudia Beltramo Ceppi, presenterà circa 150 opere, tra cui 20 fotografie Polaroid, in grado di ripercorrere l’itinerario creativo dell’autore che tanto ha rivoluzionato l’arte del XX secolo, grazie alla collaborazione con l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, che custodisce una larga parte dl suo lascito, e al supporto di alcune storiche collezioni, come quelle delle gallerie Sonnabend, Feldman, Goodmann di New York, di musei europei come il Museo d’arte moderna e contemporanea Berardo di Lisbona, il Museo d’arte moderna di Nizza, l’Albertina e il Mumok di Vienna, oltre ad alcuni capolavori da raccolte pubbliche e private italiane, come la Collezione Lucio Amelio o la Collezione Unicredit.

Il percorso individuerà i temi che fanno di Warhol la più emblematica icona del mutamento storico e culturale della seconda metà del Novecento, periodo che ha spostato la centralità dell’arte dall’Europa agli Stati Uniti, attraverso opere quali i Brillo Box, o le Campbell Soup - per la rivoluzione della Pop Art - le grandi tele dedicate ai Most Wanted Men e alle Electric Chair - a sottolineare l’incubo della violenza che lo colpirà drammaticamente - i ritratti di Marylin Monroe, Liz Taylor, ma anche di Mao e Richard Nixon - per trasformare l’immagine in icona universale eterna, con l’approdo a una ricerca più dentro l’arte e la storia della pittura con esiti vicini all’astrazione.

La mostra inoltre presenterà alcune tele di grande formato come Miths, Dollar, Skull, ma anche i rarissimi portfolio dedicati a Marylin Monroe e alle zuppe Campbell, e ad alcune serie che renderanno visibile la sua evoluzione stilistica, a partire dalla fotografia poi al disegno e infine all’opera su tela, come nel caso di Knives (coltelli), divenuto ancora più nota negli ultimi anni come immagine di copertina di Gomorra, il libro di Roberto Saviano venduto in milioni di copie.

Anche quest’anno, ai visitatori dell’esposizione di Palazzo Blu verrà offerta, in stretta collaborazione con le istituzioni culturali e le organizzazioni imprenditoriali pisane, un’ampia proposta di iniziative collaterali che investiranno l’intero territorio, valorizzando la capacità di accoglienza di Pisa come straordinaria Città d’Arte, che si distingue anche per la produzione scientifica e culturale delle sue Istituzioni Universitarie, per i capolavori ospitati nei suoi Musei e per lo spettacolo urbano dei suoi storici Lungarni.
La mostra è promossa dalla Fondazione Palazzo Blu, prodotta in collaborazione con GAmm Giunti e The Andy Warhol Museum - Pittsburgh, curata da Walter Guadagnini e Claudia Beltramo Ceppi, col patrocinio del Comune di Pisa, con il contributo della Fondazione Pisa, con il coordinamento artistico e segreteria scientifica di Claudia Zevi & Partners. Catalogo GAmm Giunti.
fonte http://www.pisainformaflash.it di Francesca Paolini

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