mercoledì 10 aprile 2013

Lgbt TV: Pif "Il testimone" merita la promozione nelle scuole o su Rai2. Ottima puntata sui trans


E bravo Pif! L’ex Iena, al secolo Pierfrancesco Diliberto, è il protagonista o meglio Il testimone del miglior programma di Mtv.
In onda ieri alle 22.50 e oggi in replica in prime time, Il testimone si è occupato dei transessuali.

Realizzando un piccolo capolavoro.Innanzitutto, il filo conduttore che a mio parere ha ruotato intorno a questa puntata dal titolo “Persone transessuali” è stata l’abolizione dell’immaginario collettivo.

Quando si parla di queste persone viene naturale citarli come “i transessuali” – anche il prestigioso Corriere della Sera incappa spesso in questa denominazione grossolana – ma in realtà è necessario operare una distinzione. Coloro i quali transitano dal sesso femminile a quello maschile (female to male o ftm, per usare una terminologia universale) è un transessuale, chi passa dal maschile al femminile è una transessuale (male to female o mtf).

E naturalmente la cronaca ha la sua colpa nella costituzione di questo immaginario collettivo che vede i transessuali (con l’articolo determinativo indico entrambe le categorie) esclusivamente come dediti alla prostituzione. Pif ad esempio ieri ha incontrato a Bologna Giulio e Christian, due ragazzi ftm (il primo lavora in un negozio di articoli per animali, il secondo non ne ha parlato e probabilmente è disoccupato).

Non starò qui a raccontarvi la storia che hanno raccontato alla telecamerina di Pif,dal momento che potrete recuperarla stasera su Mtv oppure sul sito di MtvOnDemand:
http://ondemand.mtv.it/serie-tv/il-testimone/s05/il-testimone-s05e06-pif-persone-transessuali

proprio come ha fatto il sottoscritto, ma ciò che colpisce è l’abilità dell’ex Iena di avvicinarsi a un argomento sconosciuto con la curiosità di un bambino. Magari il bambino non pone domande così intime sull’operazione chirurgica di costruzione del pene (Pif in queste circostanze raccomanda a sua mamma di mettere su Rete 4), ma necessarie per la comprensione globale del tema.

Dal racconto dei due ragazzi – ai quali si aggiunge nel finale quello di Mattia di Milano – si evince come i transessuali incontrino delle difficoltà burocratiche nella presentazione dei documenti di identità, nell’attivazione di una carta di credito – ma la strada non è totalmente in salita.

Grazie alla dottoressa Gandini dell’Ospedale Careggi di Bologna e all’avvocato Roberto Galassi abbiamo scoperto che tramite una sentenza del Tribunale di Roma del 2012 è possibile effettuare il cambio anagrafico senza l’esportazione delle gonadi). Successivamente, occorre farne comunicazione al giudice che provvederà alle opportune modifiche nel Registro di Stato civile.

E a proposito di diritti civili, emerge una verità paradossale: nel momento in cui un transessuale ha concluso il suo percorso e ha ottenuto il cambio definitivo di nome, nessuno gli impedisce di sposare una persona del sesso opposto, naturalmente in Comune. Il diritto al matrimonio in Italia esiste per i trans ma non per i gay, non lo trovate paradossale?

In conclusione, Il testimone è di una fattura così preziosa che andrebbe fatto visionare nelle scuole o meriterebbe almeno la promozione su una rete di maggior utenza come Rai2.
fonte http://www.cinetivu.com Marcello Filograsso

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