mercoledì 17 aprile 2013

Bangladesh: Le comunità LGBT sono una minoranza invisibile


Questo è amore. Immagine di MOKOtheCRazy. CC BY-NC-ND

Esiste una minoranza invisibile in Bangladesh che resta generalmente nascosta, dove l'aprirsi al pubblico è un fatto fuori dal comune.
L'orientamento sessuale della comunità omosessuali, rende i suoi membri criminali nel loro stesso paese.
A parte non avere la possibilità di esercitare i proprio diritti, le comunità LGBT (Lesbiche Gay Bisessuali e Transessuali) in Bangladesh [en, come i seguenti, eccetto dove diversamente indicato] devono affrontare discriminazioni, abusi sia verbali che fisici e una continua sfida a livello sociale.
Il paese non riconosce il matrimonio, l'unione civile o la convivenza tra adulti dello stesso sesso.

Tanvir Adams scrive:
"Esiste una legge britannica, num. 337 del codice penale, che proibisce relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso dichiarandole “contro-natura”.
Questa legge è stata revocata nel Regno Unito.
Anche se non applicata, la legge in questione è ancora presente in Bangladesh, e rende difficile parlare apertamente a favore dei diritti umani.[...]
In Bangladesh c'è una cultura di negazione collettiva dell'esistenza degli omosessuali – fatto dovuto alla sua società conservatrice.
Stigmatizzazione e tabù hanno reso vulnerabile specialmente la comunità omosessuale, che è incapace di lottare contro il condizionamento sociale, e cerca di ridefinire una sua coerenza a livello personale."

Quando Shawn Ahmed, un blogger bengalese-canadese, ha dichiarato la propria omosessualità attraverso una serie di video ha ricevuto reazioni negative da parte della famiglia, come è stato documentato.
Tonmoy Hasan [bn] ammette di essere spaventato per quanto riguarda la sua omosessualità nel contesto della società conservatrice in cui vive [bn]:
"বাংলাদেশের বয়স্ক সমকামীদের জীবন দেখে আমার করুণা হয়। তারা বিয়ে করেছে, তাদের বাচ্চাকাচ্চাও আছে। তারা তাদের অফিসের কিংবা বাসার অবসরটুকু কাজে লাগায় পার্টনার হান্টে। কেউ যদি ইন্টারেস্টেড হয় তাহলে তারা কোন হোটেলে এক ঘণ্টার জন্য রুম ভাড়া করে, সেক্স করে, তারপর যে যার পথে চলে যায়। তাদের অসহায়ত্ব দেখে আমি সিদ্ধান্ত নিয়েছি যদি আমার পুরো জীবনও একা থাকতে হয় তবে তাই সই। কিন্তু এভাবে প্রহসনের মাধ্যমে আমি কিছু মানুষের জীবন ধ্বংস করবো না।"
qui la traduzione dal bengalese:
"Provo pena per la comunità omosessuale bengalese. Alcuni sono sposati, hanno figli. Passano il loro tempo libero a caccia di partner sessuali. Se qualcuno è interessato affittano una camera per un'ora, fanno sesso e poi vanno avanti con la loro vite separate. Vedendo tutto questo ho deciso che se devo rimanere da solo per tutta la vita (senza sposarmi), che sia. Non voglio distruggere le vite di altre persone."

Rainer Ebert pubblica una serie di studi sul caso e scrive a proposito di un giovane giornalista:
"Shakhawat si è sempre sentito attratto romanticamente dagli uomini.
Vivendo lontano dalla sua famiglia fin dalla giovane età, ha trovato molto supporto nella comunità gay a Dhaka.
E’ diventato un membro dei ‘Boys of Bangladesh’ (Bob), una piattaforma per omosessuali, imparando molto a proposito di psicologia e politica dell'orientamento sessuale.
Shakhwat è stato in una relazione stabile e impegnata con un altro uomo per quattro anni. Vuole rimanere in Bangladesh per aumentare la consapevolezza rispetto alle questioni riguardanti le comunità LGBT."

Internet è stata una fonte inestimabile di supporto e consigli, ed ha avuto grande importanza nel fornire spazio al mondo omosessuale bengalese.
Un recente reportage [bn] spiega come uomini e donne omosessuali facciano ricorso a diverse comunità online per trovare appuntamenti e partner.

Boys of Bangladesh, una delle comunità gay online pioniera in Bangladesh, spiega come questi ritrovi virtuali si siano evolute dalle chatroom IRC, alle mail di gruppo, ai forum, fino alle pagine Facebook.
Ci sono anche blog in inglese e bengalese che pubblicano notizie e opinione riguardo i diritti dei LGBT.

Il blogger Avijit Roy ha pubblicato un libro in bengalese dal titolo “Omosessualità, uno studio scientifico e psicologico” [bn], e diversi capitoli del libro sono stati pubblicati su molti blog.
Si tratta del primo libro in bengalese ad affrontare la questione dei LGBT e dei loro diritti umani.
L'obiettivo del libro è la liberazione dagli stereotipi e dalle etichette attribuite alle comunità LGBT in Bangladesh spiegando cosa sia l'omosessualità e approcciando la questione dal punto di vista dei diritti umani.

Sabuzpatra [bn] vuole che gli omosessuali in Bangladesh vengano accettati dal punto di vista sociale e legale. Il blogger sostiene che ciò contribuirebbe a diminuire il tasso di crescita nel sovrappopolato Bangladesh. Il movimento per i diritti dei LGBT in Bangladesh sta crescendo velocemente e le voci riguardo alla depenalizzazione si fanno più forti.

Comunque ci sono blogger come Darashiko [bn] che rimangono contro l'omosessualità e ritengono che la gente dovrebbe conoscere i suoi lati negativi e che l'odio degli oppositori dovrebbe restare acceso.

Il blogger Opobak si chiede [bn]:
"সমকামী মানুষকে যদি আইনী অধিকার প্রদান করা হয় বাংলাদেশে তবে বাংলাদেশের সমাজে কতজন স্বাধীন ভাবে ঘোষণা করবে তারা সমকামী এবং এমন একজন কি পাওয়া যাবে যে এই অধিকার অক্ষুন্ন রাখবার জন্য আদালতে উপস্থিত হবে?
qui la traduzione dal bengalese:
"Nonostante esista il riconoscimento legale degli omosessuali, mi chiedo quanti in Bangladesh possano dichiarare liberamente il loro orientamento e ci sarebbe qualcuno pronto a combattere per i loro diritti in tribunale?"

fonte http://it.globalvoicesonline.org/ scritto da Marta Palandri

"Without any window of His own/Bangladesh"
Questo video diretto da Tanvir Adams e Arifur Rahman, parla a nome della popolazione LGBT in Bangladesh, quasi invisibile al resto della società. Le interviste raccontano le storie delle loro difficoltà, fedi, emozioni e capacità di recupero.

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