giovedì 28 febbraio 2013

Lgbt L'Aquila: Prime grane per la Blundo, neo senatrice del Movimento 5 Stelle, l'Arcigay l'accusa di omofobia


L'AQUILA "All’indomani dell’intervista tenutasi presso il programma radiofonico di Rai 2 Un giorno da pecora, apprendiamo delle dichiarazioni espresse dalla neo senatrice del Movimento 5 Stelle, Enza Blundo (in foto), pregne di concetti omofobi e contrari ai diritti della nostra comunità Lesbiche Gay Bisessuali e Transgender (LGBT) per i quali ci battiamo da anni".

Così l'Arcygay Massimo Consoli dell'Aquila, che in una nota se la prende con l'aquilana Blundo appena eletta senatrice nelle file del Movimento di Beppe Grillo.


"A quanto ci risulta - si legge nella nota - la senatrice Blundo avrebbe detto di essere contraria al matrimonio egualitario, alle adozioni da parte di coppie omosessuali e alla inseminazione artificiale per le coppie lesbiche. Ci auguriamo tuttavia che tali dichiarazioni non siano supportate in alcun modo dagli ideali del Movimento stesso e che la senatrice sia incappata in uno scivolone solo grazie alla inesperienza in merito a determinati argomenti".

"L’Arcigay Massimo Consoli di L’Aquila pretende dalla senatrice Blundo il ritiro immediato di tali dichiarazioni - conclude la nota - e la esorta a chiedere scusa a tutta la comunità Lgbt".

CHE COSA HA DETTO LA BLUNDO

È favorevole ai matrimoni omosessuale? Questa la domanda dei conduttori della trasmissione radiofonica Rai che ha provocato la risposta della Blundo e le polemiche.

“Noi siamo contrari alle adozioni e alla procreazione, per il resto si può ragionare - ha detto la neo senatrice - Personalmente sono favorevole, perché ritengo sia giusto rispettare il proprio modo di vedere la vita e l'amore”.

LA REPLICA: "STRAVOLTI MIEI SILENZI E COLPA DELLA CONCIA"

“Alcuni miei silenzi fisiologici durante la messa in onda sono stati stravolti totalmente dall’abile regia e dall’intervento fervente e rancoroso di Paola Concia”.

Arrivano le giustificazioni (e le scuse) della neo senatrice dei grillini Enza Blundo sul caso sollevato dall’Arcigay dell’Aquila dopo l’intervista al programma radiofonico Un giorno da pecora, in cui interpellata sui matrimoni omosessuali aveva dichiarato: “Siamo contrari alle adozioni e alla procreazione, per il resto si può ragionare”.

In una lettera all’associazione Lgbt “Consoli” del capoluogo, l’esponente 5 stelle spiega la sua posizione e promette appoggio dai banchi di palazzo Madama.

LA LETTERA COMPLETA


Cari amici di Arcigay,
sono terribilmente dispiaciuta per quanto emerso ieri dall’intervista rilasciata ai microfoni di “Un giorno da pecora”: è una chiara strumentalizzazione perpetrata nei miei confronti da chi mal sopporta il “mio” risultato che mi piace pensare sia più che altro il “nostro”.

Rendo noto (anche se in campagna elettorale ho evitato di dirlo) che ho firmato con chiarezza l’impegno chiesto a noi ex candidati dalla vostra struttura nazionale (La campagna “Tempo Scaduto”), al fine di supportare una proposta di legge contro l’omofobia e a favore del matrimonio egualitario e dei suoi diritti correlati (come del resto lo stesso Beppe Grillo ha indicato più volte).

A livello locale inoltre ho sempre risposto di buon grado a tutti i vostri inviti: la firma del documento a favore del registro per le unioni civili durante le elezioni amministrative (che con il mio gruppo ho continuato a monitorare pur non essendo stata eletta in Comune) , la partecipazione al “Festival dei diritti e delle civiltà” a settembre, e così via.

La cosa che mi duole di fronte a queste dichiarazioni è il fatto che alcuni miei silenzi fisiologici durante la messa in onda di ieri, siano stati stravolti totalmente dall’abile regia, dall’intervento fervente e rancoroso di Paola Concia che non mi ha permesso di esprimermi e dal contesto stesso (musiche di sottofondo che mi interrompevano, microfoni improvvisamente “muti”).

È fuori discussione che io sia a favore dei vostri diritti uguali e pari. In Senato avrete il mio appoggio sicuro per le vostre battaglie e ogni eventuale tentennamento o abbaglio dettato dall’inesperienza da parte mia, sono certa, sarà corretto e notificato dal mio gruppo, composto da molti giovani che vivono queste realtà direttamente o indirettamente sulla loro pelle e proprio per questo molto più acuti di noi “grandi” talvolta troppo abitudinari nei modi di pensare.

Rinnovo il mio saluto pronta a ogni apertura e confronto con il vostro gruppo e voglio essere sicura che questi malintesi non fermeranno la nostra battaglia universale per il riconoscimento dei diritti.
fonte http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-prime-grane-per-la-blundo-larcigay-accusa-di-omofobia/510409-4/

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