giovedì 10 gennaio 2013

Lgbt Musica Icone: Il ritorno di David Bowie, 66 anni e un nuovo singolo dopo un decennio con 'Where are We Now?'

Dopo un lunghissimo silenzio musicale, David Bowie è riemerso pubblicando a sorpresa il videoclip del suo primo singolo da un decennio sul proprio sito on-line, all'indirizzo www.davidbowie.com.

Il brano, intitolato 'Where are We Now?', sarà scaricabile anche da iTunes e fa parte di un nuovo album di 14 canzoni, 'The Next Day', che sarà in vendita dall'11 marzo.

Con il nuovo brano il Duca Bianco ha fatto un regalo ai fan e a se stesso, visto che lo ha diffuso l'8 gennaio, giorno del suo 66mo compleanno: "Un momento opportuno perchè un tesoro del genere apparisse dal nulla", è il commento allegato.

Bowie non aveva più realizzato nulla d'inedito dal 2003, quando uscì il suo ultimo disco, il peraltro deludente 'Reality'. Dal 2006, due anni dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico al cuore per un'arteria ostruita, non si è neanche più esibito dal vivo.

Nel 2012 vani risultarono tutti i tentativi per convincerlo a partecipare alla cerimonia inaugurale, o almeno a quella di chiusura, dei Giochi Olimpici Estivi di Londra. Il video di 'Where are We Now?' richiama nello stile l'epoca della leggendaria Trilogia Berlinese, realizzata fra il 1977 e il '79.

Diretto dall'artista multimediale americano Tony Oursler, collaboratore storico del cantante inglese, mostra quest'ultimo nelle vesti di un pupazzo che ne ha lo stesso volto; accanto a lui un altro fantoccio, dal viso di donna.

"Sarebbe bello se tutti voi poteste diffondere la notizia del nuovo album di papà", ha scritto su Twitter il figlio dell'ex Ziggy Stardust, il regista Duncan Jones, 41 anni, noto un tempo con il nome di Zowie Bowie.

"E' il primo da dieci anni, ed è un gran divertimento!", assicura l'attempato pargolo di Sua Signoria.

In quasi mezzo secolo di carriera (già...) si calcola che l'autore di 'Space Oddity', 'Heroes', 'Station to Station' e decine di altre canzoni memorabili abbia venduto qualcosa come 140 milioni di dischi.

Sempre a marzo la sua parabola sarà celebrata niente meno che dai curatori del londinese Victoria and Albert Museum, con una mostra che comprenerà manoscritti delle liriche delle sue opere, fotografie, strumenti musicali, bozzetti per le scenografie dei concerti, e oltre una sessantina dei costumi originali via via indossati da Bowie nelle sue molteplici incarnazioni.
fonte http://www.huffingtonpost.it/CET

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