sabato 1 dicembre 2012

Lgbt Firenze: Il Florence Queer Festival in prima linea per la lotta all’aids, oggi 1 dicembre al Teatro di Rifredi a partire dalle ore 16.00

In occasione della giornata mondiale per la lotta all’AIDS, il 1° dicembre, il Florence Queer Festival, la rassegna di cinema, arte, teatro e letteratura a tematica LGBTI diretta da Bruno Casini e Roberta Vannucci, presenterà una programmazione teatrale e cinematografica dedicata al tema, coinvolgendo contemporaneamente tre città: Firenze, Pisa e Grosseto.

A Firenze, al Teatro di Rifredi, la giornata partirà alle ore 16.00 con la proiezione del documentario United in Anger: a History of Act Up di Jim Hubbard (Usa, 2011), sulla storia di Act Up, il gruppo americano nato per combattere la politica discriminatoria nei confronti dei malati di AIDS.

Alle 18:30 si terrà un reading dedicato ai grandi artisti scomparsi a causa dell’AIDS. Seguirà aperitivo musicale.

Alle 20:00
sarà proiettato il documentario realizzato dall’associazione Ireos - Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze - che racconta l’esperienza relativa al lavoro di accoglienza e sostegno delle persone sieropositive svolto quotidianamente dall’associazione fiorentina.

Seguirà la premiazione del vincitore del concorso video “Se hai testa fai il test” (premio di 1000 euro), sezione del Florence Queer Festival dedicata alla prevenzione dell’AIDS e realizzata in collaborazione con la Regione Toscana.

Alle 21.30 Pupi e Fresedde presenteranno la lettura scenica del romanzo Sly di Banana Yoshimoto, a cura di Andrea Bruno Savelli.
Con Silvia Guidi e Caterina Carpinella, Elisa Tanganelli, Ludovico Fededegni, Leonardo Paoli.
Sly racconta la storia del bisessuale Takashi che si scopre sieropositivo. Hideo e Kiyose sono stati i suoi compagni-amanti e ora suoi migliori amici e dovranno affrontare l'iter delle analisi e il responso finale sul possibile contagio.

Ma non è certo facile trascorrere quelle settimane d'angoscia, nell'attesa dei risultati. Il romanzo non è solo un racconto di viaggio, ma è soprattutto la storia di una crescita interiore collettiva, ricercata e voluta profondamente dai protagonisti. (Ingresso euro 14, ridotto euro 12).

A Pisa (cinema Arsenale) e Grosseto (Spazio 72) saranno proiettati tre documentari: L’amore autentico di Lidia Borghi, che riflette sul tema fede e omosessualità attraverso il racconto di due madri cristiane con figli gay; United in Anger: a History of Act Up di Jim Hubbard (Usa, 2011), sulla storia di Act Up, il gruppo americano nato per combattere la politica discriminatoria nei confronti dei malati di AIDS e Vito di Jeffrey Schwarz (USA, 2011) sulla storia di Vito Russo, cinefilo e infaticabile attivista per i diritti degli omossessuali, fino alla sua morte prematura avvenuta nel 1990 per AIDS.
Alle 20 la programmazione sarà contemporanea a quella fiorentina con la proiezione del documentario realizzato dall’associazione Ireos - Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze - e la premiazione del vincitore del concorso video “Se hai testa fai il test”, sezione del Florence Queer Festival dedicata alla prevenzione dell’AIDS e realizzata in collaborazione con la Regione Toscana.

Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos - Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo di Fondazione Sistema Toscana - Mediateca Regionale e il patrocinio del Comune di Firenze. Direzione Artistica: Bruno Casini e Roberta Vannucci, organizzazione generale Silvia Minelli, selezione e programmazione Nicola Dorin e Massimiliano Giunta, consulenti al festival Paolo Baldi e Massimo Poccianti.

Infoline: 347 8553836
Ireos: 055 216907
Music Pool: 055 240397
info@florencequeerfestival.it
www.florencequeerfestival.it

Tutti gli eventi sono a ingresso libero fatta eccezione per lo spettacolo delle 21.30 al Teatro di Rifredi.

Teatro di Rifredi via Vittorio Emanuele II, 303 - 50134 Firenze tel 055 4220361/2
Spettacolo delle 21.30 prezzi: intero € 14 - ridotto € 12
Punto Box Office: dal lunedì al sabato ore 16-19 biglietteria@toscanateatro.it
www.toscanateatro.it

Cinema Arsenale di Pisa- Vicolo Scaramucci, 4
Spazio 72 Grosseto – Via Ugo Bassi, 72
fonte http://www.lgbtitalia.it/

Lgbt: Raoul Bova contro l’aids. E’ lui il testimonial della campagna «La trasmissione sarà interrotta il più presto possibile»

Raoul Bova è il testimonial della campagna per la lotta contro l’AIDS 2012 2013 del Ministero della Salute ed il regista dello spot televisivo che ha per slogan:
«La trasmissione sarà interrotta il più presto possibile».

Uniti contro l’Aids si vince. Non solo cinema, quindi, per Raoul Bova e non solo spot commerciali. Un impegno sincero, una lotta continua che si catalizza l’1 dicembre di ogni anno in tutto il mondo.

Sabato 1 dicembre 2012, sarà attivo un numero verde 800.861.061 “Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST)”
per rispondere ai quesiti dei cittadini e pazienti e fornire indicazioni in merito ai Centri diagnostico-clinici e alle Organizzazioni non governative che si occupano di HIV, AIDS e IST presenti sul territorio nazionale.
Ma non solo. Per avere informazioni sul dettaglio delle iniziative organizzate dalle varie Aziende sanitarie occorre consultare il sito: www.helpaids.it

Nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa in occasione del 1° dicembre, è prevista la distribuzione gratuita di profilattici.
fonte http://www.menchic.it
Ecco lo spot del ministero della salute.

Lgbt: "Diversitalavoro" offre concrete opportunità di lavoro alle persone transgender cresce a: Milano, Roma e Napoli

Il 28 febbraio 2013 Diversitalavoro sbarca a Napoli.
L'appuntamento si aggiunge alla tappa di Milano (giugno) e Roma (21 novembre 2012)


Dal 2007 il progetto Diversitalavoro offre concrete opportunità di lavoro alle persone con disabilità, alle persone di origine straniera, alle persone transgender e agli appartenenti alle categorie protette.

Con Diversitalavoro, talento e merito sono le chiavi per accedere al mondo del lavoro. Moltissime le persone che ai career event Diversitalavoro e candidandosi agli annunci on line (clicca qui per inviare il tuo cv 365 giorni all'anno), hanno iniziato una brillante carriera in azienda.

Diversitalavoro è un laboratorio di buone pratiche in tema di diversity & inclusion, dove la responsabilità sociale d'impresa si traduce fattivamente in lavoro.

Queste le aziende partner dell'edizione di Milano 2012 clicca su:










Le aziende - hanno partecipato a Diversitalavoro del 5 giugno:
a2a, ABB, Allianz, Apple, Arval, Banca Popolare di Milano, BNL, Bosch, Ceva Logistics, Danone, Dell, Dow, Edison, Ernst & Young, Foster Wheeler, Henkel, IBM, Intesa Sanpaolo, JT International, L'Oréal, Luxottica, Mazars, Michelin, Microsoft, Pirelli, Quixa, Roche, Terna, Wolters Kluwer.

Eni e Maggiore Rent sono partner del progetto in modalità online sul sito.

Oltre agli eventi, Diversitalavoro offre la possibilità di candidarsi agli annunci delle aziende 365 giorni all'anno. Occorre registrarsi on-line su www.diversitalavoro.it e successivamente candidarsi per gli annunci di lavoro.
fonte http://www.diversitalavoro.it/

Lgbt Libri: "Diverso sarà lei. Storie di coppie gay e non" di Willy Vaira

Il problema, alla fine, è sempre quello: se si generalizza non si guarda mai in faccia alla realtà.

Se si parla di gay o di lesbiche in genere si corre il rischio di cadere in luoghi comuni; se si parla, invece, di Antonio, Giovanni, Marco, Luisa, Paola, Giulia ci si trova dinanzi a persone concrete e tutto il castello di speculazioni si scioglie come neve al sole. È l’esperimento - riuscitissimo, a mio modo di vedere – che fa Willy Vaira nel suo libro Diverso sarà lei.

Storie di coppie gay e non, pubblicato da Manni editori.
Nel libro si raccontano quindici storie di coppie unite da una vita: tredici di esse sono omosessuali, due etero.
Storie di ordinaria quotidianità che, soprattutto per noi gay, è quello che più manca.


Per capire il libro è sufficiente leggere alcuni passaggi della nota dell’editore:

Il cronista riporta qui le vicende di alcune persone che affermano e vivono la diversità delle proprie idee e dei propri comportamenti rispetto alle norme dominanti, spesso ipocrite, spesso accettate soltanto per conformismo, per pigrizia nei confronti dei luoghi comuni che sono gli ostacoli veri del progresso. La storia d’altro canto è ricca di esempi di donne e di uomini illuminati che hanno opposto il valore della originalità e della immaginazione al disvalore della acquiescenza e della convenzionalità […] Le persone che in questo libro si raccontano sono gli eroi della contemporaneità: hanno sofferto e ancora subiscono vessazioni e prepotenze generate da un potere incolto, volgare, conformista e interessato, e hanno trovato in sé la capacità di affermare con orgoglio la propria specificità. La risorsa maggiore della natura è la biodiversità, la varietà dei generi e, all’interno di questi, la singolarità di ciascun individuo; la riduzione delle differenze è di per sé impoverimento.

Davanti agli occhi scorrono le storie raccolte da Willy Vaira, storie di cui spesso anche noi siamo testimoni e che dovremmo aver il coraggio di far uscire dal silenzio, perché è solo parlandone che si vede quanto siano normali i sentimenti, a prescindere dall’orientamento sessuale.

Sinceramente non ho potuto nascondere l’emozione nel leggere l’ultima pagina del libro, che riporto per intero:

Lettera che il 19 marzo 2010 le maestre dell’asilo nido di Camilla hanno consegnato alle due mamme, Daniela e Silvia, nel giorno della festa del papà:

Carissime mamme Silvia e Daniela,
questo piccolo pensiero non è rivolto ad un papà, ma a ciò che per noi vale molto di più, alle persone che sanno dare amore e protezione, sicurezza e tutto quello di cui una bimba come la vostra piccola Camilla avrà bisogno nel suo lungo cammino.
Voi siete dei genitori favolosi, e detto da noi, credeteci, è vero.
Siamo certe che questa meraviglia di bimba non sentirà mai il peso che questa brutta società di oggi, purtroppo a volte le farà sentire.
Voi siete forti e Camilla lo sarà ancora più di voi.
Con immenso affetto
le maestre

Un altro mondo è possibile.

Willy Vaira Diverso sarà lei. Storie di coppie gay e non Manni editore, 2011
fonte http://www.queerblog.it da Roberto Russo

Lgbt Radio: Giornata della lotta all'AIDS, Lella Costa ospite a "Oltre le Differenze" oggi 1° dicembre alle 15

Su Antenna Radio Esse, si parla di prevenzione dall'HIV e sesso sicuro.

Sabato 1° dicembre alle 15 va in onda il programma radiofonico dedicato al mondo LGBTQ condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini

Sarà Lella Costa l'ospite d'eccezione della puntata di “Oltre le Differenze” - il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e trans – dedicata alla Giornata mondiale della lotta contro l'AIDS, alla prevenzione dal virus da HIV e dalle altre Infezioni Sessualmente Trasmissibili, che andrà in onda proprio sabato 1° dicembre alle 15, sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 e 99.10) o anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.

L'attrice e scrittrice Lella Costa, da sempre impegnata nelle battaglie per i diritti civili per tutti e per la parità di genere, lancerà il suo appello in favore della prevenzione dall'AIDS. Inoltre presenterà il suo ultimo libro, appena uscito per le Edizioni PiEmme, dal titolo “Come una specie di sorriso”, romanzo dedicato all'ironia come strumento efficace per affrontare le difficoltà e gli ostacoli della vita.

Nella rubrica “A far l'amore comincia tu...” la psico-sessuologa dott.ssa Eleonora Motta fornirà alcune informazioni su: HIV, sieropositività e AIDS, sulle possibilità di contagio e sugli strumenti da utilizzare per il sesso sicuro al fine di prevenire tutte le Infezioni Sessualmente Trasmissibili.

Inoltre ascolteremo la testimonianza di Daniele Locci, presidente dell'Associazione Aiuto SieroPositivi di Arezzo, sulla pesante attività di prevenzione e di comunicazione sociale messa in campo, sugli stereotipi che ancora esistono sulle persone sieropositive e sull'importanza di fare il Test dell'HIV.

Nell’ultima parte, il consueto scaffale con suggerimenti su libri, film e apuntamenti a tema lgbtqi. Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com oppure visitando la pagina fan su facebook e il blog: www.oltreledifferenze.wordpress.com in cui si trovano archiviati i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazioneoltreledifferenze

venerdì 30 novembre 2012

Lgbt: 1° Dicembre "Giornata Mondiale di lotta contro l’AIDS" un numero verde per rispondere ai quesiti dei cittadini 800.861.061

In occasione della Giornata Mondiale di lotta all'AIDS sarà attivo un numero Verde a disposizione dei cittadini

Sabato 1 dicembre 2012, sarà attivo un numero verde “Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST)” per rispondere ai quesiti dei cittadini e pazienti e fornire indicazioni in merito ai Centri diagnostico-clinici e alle Organizzazioni non governative che si occupano di HIV, AIDS e IST presenti sul territorio nazionale.


Il Ministero della Salute dà notizia in un comunicato che in occasione della Giornata Mondiale di lotta contro l’AIDS, che si celebra sabato 1 Dicembre 2012, gli esperti del Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) saranno a disposizione per rispondere a quesiti, per chiarire dubbi e fornire indicazioni in merito ai Centri diagnostico-clinici e alle Organizzazioni non governative che si occupano di HIV, AIDS e IST presenti sul territorio nazionale.
Il numero del Telefono verde è 800.861.061 ed è attivo dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

Nel comunicato, il Ministero fa sapere che “il Telefono Verde AIDS e IST svolgerà, come di consueto, un’attività di counselling telefonico relativamente alle infezioni da HIV/AIDS e alle Infezioni Sessualmente Trasmesse in quattro lingue: Italiano, Inglese, Francese e Portoghese.

È prevista, inoltre, la consulenza legale nel corso dell’intera giornata. I dati epidemiologici dell’HIV e dell’AIDS forniti dal Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità mostrano quanto, ancora oggi, sia di fondamentale importanza erogare un’informazione puntuale, scientificamente corretta e personalizzata.

In questo ambito si colloca il Servizio Telefono Verde AIDS e IST (TVAIDS/IST) 800.861.061 dell’Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate presso l’Istituto Superiore di Sanità, che da oltre 25 anni svolge, in modo anonimo e gratuito, attività di counselling telefonico sull’HIV, sull’AIDS e sulle Infezioni Sessualmente Trasmesse.

L’informatizzazione dei dati raccolti, in anonimato, durante il colloquio di counselling telefonico consente di poter effettuare un costante monitoraggio delle telefonate pervenute. Infatti, nell’anno 2012, dal 1 gennaio al 15 novembre, sono giunte 14.903 telefonate, l’86,5% delle quali, da parte di persone-utenti di sesso maschile. Nel 72,8% dei casi, si tratta di giovani-adulti con un’età compresa tra i 20 e i 39 anni. Lo studio delle aree informative, affrontate durante il colloquio di counselling telefonico, rileva che quella di maggiore interesse riguarda le modalità di trasmissione.

I dati evidenziano un costante bisogno informativo della popolazione generale in merito all’HIV e il ruolo fondamentale dell’informazione istituzionale nel sensibilizzare l’opinione pubblica verso un tema di salute tanto cruciale quale è quello della prevenzione”.
fonte http://www.lastampa.it, Source: Ministero della Salute

Lgbt Torino: Male to Female - Female to Male La riconversione chirurgica del sesso, domenica 2 dicembre ore 19.00

SERATE TRANSVERSALI INCONTRI ATTORNO AL MONDO TRANS
A cura di Christian Ballarin e Piero Cantafio
In collaborazione con il Gruppo Luna e il Circolo Maurice
Con il Patrocinio della Città di Torino

Male to Female - Female to Male La riconversione chirurgica del sesso
Special Guest Dott. Tiewtranon Preecha del Preecha Aesthetic Institute di Bangkok (Thailandia).


Domenica 2 dicembre ore 19.00
Educatorio della Divina Provvidenza Corso Trento 13 –
Torino
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Quali sono le più avanzate tecniche chirurgiche di ricostruzione genitale e quali le complicanze post operatorie e le prospettive di successo, legate a un problema di grande rilevanza che coinvolge la salute fisica e psichica.

Universalmente riconosciuto come il più grande esperto mondiale di chirurgia di riassegnazione del sesso, il Dott. Preecha terrà un incontro divulgativo sulle pratiche chirurgiche che da oltre trent’anni porta avanti nel Preecha Aesthetic Institute di Bangkok (Thailandia).

Il Preecha Aesthetic Institute di Bangkok è una delle migliori cliniche private internazionali ed è il primo centro multidisciplinare di chirurgia estetica e ricostruttiva.

Il 90% dei coloro che si rivolgono al Centro sono stranieri: Americani, Europei ed Australiani.
Dal 1980 presso il Preecha Aesthetic Institute sono stati effettuati 4459 casi di riconversione Male to Female e 1820 casi di riconversione Female to Male con una percentuale di successo superiore al 95% senza complicanze.

Si consiglia la prenotazione telefonica al numero 011.580544
o via mail cssessuologiaclinica@yahoo.it
Informazioni: Fondazione Carlo Molo Onlus Barbara Ravizza
tel. 011.5805444 (dal lunedì al venerdì ore 16-19) cssessuologiaclinica@yahoo.it

fonte http://www.mauriceglbt.org/

Lgbt Cinema: Diana Vreeland, lo stile nel mondo del giornalismo, il film in uscita giovedì 6 dicembre "Diana Vreeland: L'imperatrice della moda"

“Diana Vreeland: Lo stile nel mondo del giornalismo” le sue osservazioni attente e studiate incantarono donne potenti come Jackie Onassis.

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2011
e al Telluride Film Festival,
“Diana Vreeland: L’imperatrice della moda” è insieme il ritratto intimo e una vibrante celebrazione di una delle donne più influenti del XX secolo, un’icona duratura la cui influenza ha cambiato il volto della moda, della bellezza, dell’arte, dell’editoria e della cultura stessa.
Per sempre..
In uscita giovedì 6 dicembre 2012.


Diana Vreeland è stata il più grande “arbitro d’eleganza” del XX secolo, un personaggio esotico e vibrante,sacerdotessa di stile e icona senza tempo,controversa e fuori da ogni schema, che ha regnato per cinquant’anni come “Imperatrice della moda”, folgorando il mondo con una visione unica di high e low-style.

Incomparabile oracolo della moda, ci ha invitati a seguirla in un viaggio di reinvenzione perpetua e a partecipare all’avventura della vita. Con occhio attento e professionale, ci ha aperto le porte della mente, ci ha donato la libertà di immaginare. I suoi successi e le sue idee sono freschi e attuali oggi come allora e il suo spirito è tuttora vivo e influente.

Così la ricordava Jackie Onassis: “Dire che Diana Vreeland si è occupata solo di moda significa banalizzare i suoi meriti. È stata un’osservatrice saggia e arguta del suo tempo. Ha vissuto una vita piena”.
fonte http://www.sfilate.it/

Lgbt: Omosessualità in campo, il portiere del Manchester United, Anders Lindegaard difende la categoria: "I calciatori gay hanno bisogno di un eroe"

Il portiere del Manchester United è tornato sul delicato argomento dell'omosessualità nel mondo del calcio: "Tifosi intolleranti, non si rendono conto che la società è evoluta".

Il portiere del Manchester United Anders Lindegaard è tornato a parlare del delicato argomento dell'omosessualità nel mondo del calcio. Secondo l'estremo difensore dei 'Red Devils', la categoria degli omosessuali avrebbe bisogno di un eroe, un portavoce che possa difendere la categoria.

Direttamente nel proprio blog, il 28enne calciatore danese ha espresso il suo pensiero: "Gli omosessuali hanno bisogno di un eroe, di qualcuno che difenda la propria sessualità, perché nel calcio è un argomento tabù e sugli spalti l’atmosfera è difficile".

Ma il clima che si respira sulle tribune è spesso ostile e razzista: "Non credo che ci possano essere problemi per i calciatori nell’accettare un compagno di squadra omossessuale, il problema è che i tifosi sono intolleranti e non si rendono conto che la società moderna si è evoluta".

Lindegaard si fa portavoce della questione e difende a spada tratta la categoria: "Chiudere un occhio indica che non si vuole riconoscere il problema, molti giovani atleti lasciano lo sport perché si sentono esclusi, è una tendenza spiacevole che non può appartenere ad una società moderna e liberale".
fonte http://www.goal.com/ foto Getty Images

Lgbt: 1° Dicembre "World Aids day 2012" tutte le iniziative di Anlaids

Alitalia In volo contro l’Aids.
Un aeromobile personalizzato con red ribbon e logo Anlaids decollerà nella giornata del 1° dicembre mentre il personale di bordo sensibilizzerà i passeggeri con messaggi e materiali informativi. L’iniziativa verrà preceduta, il 30 novembre – alle 17.00, da un cocktail di presentazione presso il prestigioso corner Alitalia di Piazza di Spagna, a Roma.

Sarà l’occasione per fare il punto sull’Aids e delineare l’impegno di Alitalia.

Durex L’amore fa bene, sicuro fa meglio. Dal 1 novembre al 15 dicembre, per ogni confezione di profilattici Durex acquistata nelle farmacie italiane aderenti, verrà donato un preservativo ad Anlaids. Verrà donato un preservativo anche per ogni condivisione che gli utenti facebook vorranno fare sulla propria bacheca dell’immagine promossa da Durex.
Leggi la notizia:
http://www.anlaidsonlus.it/anlaids-e-durex-love-is-sharing/

Emilia-Romagna

Concerto del coro gay
Il 1° dicembre 2012, Komos, il coro gay di Bologna, in collaborazione con Anlaids Emilia-Romagna e Teatri di Vita, propone l’incontro musicale di beneficenza Aids, controcanto. Ospite d’eccezione sarà il basso Marco Spotti. Il programma prevede musiche dal rinascimento al romanticismo. Naturalmente ampio spazio sarà dedicato ai brani d’opera (Mozart, Verdi, Ponchielli). L’ingresso è libero. Le offerte del pubblico presente in sala saranno devolute ad Anlaids Emilia-Romagna. Per informazioni: Teatri di Vita 051 566330.
Leggi la notizia:
http://www.anlaidsonlus.it/aids-controcanto-komos-in-concerto-a-bologna/

Friuli-Venezia Giulia
Insieme vinciamo l’Aids
Dal 1° all’8 dicembre si terrà a Trieste la manifestazione HIV + – = insieme vinciamo l’AIDS 2012: nella Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi si terrà la mostra più o meno positivi #2, insieme a incontri e approfondimenti, mentre il Teatro Miela ospiterà eventi artistici, tra cui rappresentazioni di scrittura parlata, concerti e performance di artisti ospiti. L’informazione sugli eventi verrà diffusa attraverso iniziative editoriali, installazioni di arte pubblica, incontri con gli studenti, eventi sportivi di richiamo. La manifestazione è promossa dall’ ASS1 triestina con il Comune di Trieste, i partner sono le Cooperative Duemilauno Agenzia Sociale, Reset, La Collina, La Quercia, CLU e le Associazioni ALT e Anlaids.

Lazio

A scuola di salute
Il primo dicembre Anlaids Lazio sarà presenti in due istituti scolastici di Roma con esperti del settore in presenza degli studenti con l’obiettivo di trasmettere il concetto fondamentale del rispetto della propria salute, intesa come bene prezioso da salvaguardare. Durante l’incontro dibattito verrà distribuito materiale informativo su Hiv/Aids/Mst. Inoltre, dal 30 novembre al 2 dicembre all’interno dell’Istituto Spallanzani sarà allestita una mostra di quadri dal titolo la Luce.

Liguria

1° Congresso Regionale Anlaids Liguria
Gli infettivologi della Clinica Malattie Infettive dell’Università di Genova e non solo si incontrano per discutere dei problemi legati alle infezioni da HIV. L’occasione è ancor più importante in quanto la sezione ligure è da poco tornata ad essere approvata come Onlus.
Leggi la notizia:
http://www.anlaidsonlus.it/anlaids-liguria-1-congresso-regionale/

Lombardia

1° dicembre col “trucco”
MAC è tradizionalmente sensibile ai bisogni delle persone Hiv+ ed al lavoro di Anlaids Lombardia e per questo accoglierà un gruppo di signore per una seduta di trucco personalizzato e per ricevere i migliori consigli dei make-up assistant di MAC. Un’iniziativa che si inserisce nei progetti di Anlaids Lombardia di lotta contro l’emarginazione e i vissuti di vergogna e di isolamento. Inoltre al Fidenza Village Outlet presso la boutique A New Home for Convivio si terrà la manifestazione Shopping with the stars: personaggi noti del mondo della musica e della cultura saranno disponibili per consigliare e dare il personale aiuto ai clienti della boutique. Il 30 novembre, nell’ambito della iniziativa “Easy Test”, sarà possibile effettuare il test rapido salivare, in forma anonima e gratuita presso il Laboraf di Via Spallanzani (orario 12-18), di Piazza Cadorna (12-17) e presso l’ASL – Centro MTS di Viale Jenner 44 (9-15). Il 24 novembre per il terzo anno consecutivo, la band Queen Mania si esibisce per Anlaids sul palco dell’Alcatraz per un tributo a Freddie Mercury. Anlaids Lombardia partecipa anche alle iniziative realizzate in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids dalle associazioni studentesche cittadine: il 30 novembre sarà con PoliEdro, associazione contro ogni forma di discriminazione del Politecnico di Milano che organizza un incontro con un’infettivologa ed un educatore dell’ASL di Milano, con volantinaggio e distribuzione di preservativi e materiale informativo; lo stesso giorno sarà allo stand di BESt – Bocconi Equal Students presso la facoltà e il 3 dicembre parteciperà alla iniziativa di BESt che prevede la proiezione di un film sul tema dell’Hiv.
Leggi la notizia:
http://www.anlaidsonlus.it/anlaids-lombardia-per-il-world-aids-day-2012/

Marche

Concerto tributo ai Pink Floyd
Anlaids Marche organizza un concerto tributo ai Pink Floyd con il gruppo SLM 442 che si esibirà al Teatro Sperimentale “Lilio Arena” di Ancona il 1° dicembre. SLM sta per Sul Livello del Mare, 442 è la quota metrica di Staffolo (AN), cittadina marchigiana in cui il gruppo è nato circa 10 anni per iniziativa di alcuni amici musicisti uniti dalla comune passione per il rock anni 70/80. La band è formata da 12 elementi, di età dai 25 ai 50 anni, che eseguono rigorosamente dal vivo alcuni dei migliori brani dei Pink Floyd. Anlaids Marche fornirà inoltre appoggio logistico e scientifico alle iniziative del Comune di Ancona, sensibile a questa tematica e sempre attivo in questa data in collaborazione con le emittenti radio locali.

Veneto
Nelle scuole e nelle piazze
Negli istituti superiori di Mirano e Dolo, alcuni volontari di Anlaids Veneto incontreranno gli studenti per informazioni e distribuzione di materiale informativo. Il numeri di studenti coinvolti nell’iniziativa è di 4.600. Sempre il 1° dicembre, in Campo San Bartolomeo a Venezia, a Legnago e a Rovigo dei volontari Anlaids saranno a disposizione per informazioni e distribuzione di materiale informativo

Dai comitati provinciali:
LECCO – il 1° dicembre Anlaids Lecco organizza una giornata dedicata all’informazione e alla prevenzione sui temi del Hiv/Aids. Distribuzione di volantini informativi, incontri con studenti e cittadini e una maratona radiofonica sulle frequenza di Radio 104 – Leggi la notizia
MACERATA – L’Unità Anlaids cittadina distribuirà materiale informativo e preservativi presso i pub e i locali della città.
MANTOVA – Anlaids insieme a Unicef, Arci Gay, Croce Rossa Italiana e Azienda Ospedaliera “C. Poma” terrà un banchetto per diffondere prevenzione e informazione. Inoltre in mattinata si terrà il quarto Congresso “Tu sei il tuo futuro”, rivolto agli alunni delle classi secondarie
Leggi la notizia:
http://www.anlaidsonlus.it/tu-sei-il-tuo-futuro-tavola-rotonda-organizzata-da-anlaids-mantova/
VERSILIA – Il 1° dicembre, patrocinati dal Comune di Pisa, i volontari di Anlaids Versilia attiveranno una postazione sul Corso Italia, con micro conferenze (sullo stile degli speakers di Hyde Park) di sensibilizzazione alla prevenzione e distribuzione di materiale informativo e profilattici.
fonte http://www.anlaidsonlus.it/

giovedì 29 novembre 2012

Lgbt: Libretto universitario nuovo per le persone transgender

Lo fanno già a Torino e Bologna: "Troppo lunghe le burocrazie, spesso gli studenti abbandonano l'università per le umiliazioni che subiscono".

Se un ragazzo universitario decide di cambiare sesso deve avere il diritto ad un secondo libretto, che riporti il suo nuovo nome.

Naturalmente, stessa cosa se a cambiare sesso è una ragazza.

La proposta é lanciata da «Antéros», una nuova associazione padovana per la difesa di lesbiche, gay, bisex, transgender e intersessuali nel Senato accademico.

In una lettera al rettore - racconta il Corriere Veneto - i membri dell'associazione invocano la «piccola soluzione», appunto la concessione di un nuovo libretto per chi ha deciso di sottoporsi alle cure ormonali per cambiare sesso: il percorso può durare diversi mesi, lunga anche l'attesa per una risposta da parte di tribunale e ufficio anagrafe, che devono decretare il cambio di generalità.

Ultimato il percorso, questo secondo libretto porterebbe alla restituzione del primo, e potrebbe intanto registrare la nuova identità di chi attraversa la «transizione» sessuale, anticipando i tempi di medicina e burocrazia.

Una soluzione già adottata in Italia dall'Università di Torino, dal Politecnico del capoluogo piemontese e dall'Università di Bologna.

Se ne discute anche a Roma e Milano.
«Questi Atenei permettono agli studenti transgender di richiedere il cambiamento del proprio nome nel libretto e nei documenti universitari - dicono i membri di Antéros - In questo modo, possono frequentare i corsi, rispondere agli appelli e sostenere gli esami tutelando la loro privacy, senza sottoporsi a situazioni umilianti, che spesso costringono questi studenti ad abbandonare l'università».
fonte http://www.globalist.it/

Lgbt: Giorgio Armani omaggia Gianni Versace nel libro dedicato allo stilista scomparso

Giorgio Armani omaggia Gianni Versace e lo fa firmando la prefazione del libro “Gianni Versace: La Biografia”, dedicato allo stilista scomparso.

Il libro, scritto dal giornalista Tony di Corcia, era già uscito nel 2010, ma è stato ristampato quest’anno per il 15° anniversario della morte di Versace, ucciso il 15 luglio 1997 da Andrew Cunanan, un folle che gli sparò davanti alla sua villa di Miami.

Per rendere omaggio a un grande della moda è stato così chiamato un altro nome illustre, Armani: i due, divisi da una rivalità “tipicamente” italiana, hanno segnato mode e stili e sono diventati due alfieri del gusto e della bellezza del made in Italy. La nuova ristampa è nelle librerie dal 22 novembre: un modo unico per ricordare “lo stilista dal cuore elegante”.

La morte di Gianni Versace fu un vero choc per il mondo della moda. Da allora il marchio Versace ha continuato a lavorare sull’eredità di Gianni, grazie al talento e al genio creativo di Donatella Versace e allo spirito imprenditoriale di Santo Versace.

L’omaggio che Re Giorgio ha voluto fare nel libro è un modo unico e di gran classe per ricordare il collega scomparso. I due si sono divisi il palcoscenico della moda a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta anche grazie a quella sana competizione che spingeva entrambi a migliorarsi sempre più.

Le parole che Armani dedica a Versace sono una celebrazione del suo talento, ma anche una pagina della storia della moda nella Milano del prêt à porter degli anni Ottanta.

Armani aprì la sua attività nel 1975, seguito tre anni dopo da Versace: erano gli anni della grande moda italiana, delle top model che gli stilisti si contendevano sulle passerelle di tutto il mondo.
I due stilisti non si frequentavano molto, ma Re Giorgio era molto interessato alle creazioni del suo collega di cui ammirava l’estro creativo.

“Cosa ricordo di Gianni Versace a quindici anni dalla sua morte? La sua incredibile esuberanza, quel senso di felicità con cui sapeva mixare tutto: idee, trend, ricordi, arte, con quella sorta di nonchalance. Era un grande creatore“, scrive Armani nella prefazione.

Due grandi nomi della moda e dello stile che hanno reso frizzanti e indimenticabili quegli anni, proprio come è accaduto in vari settori per i geni italiani, sempre stimolati dal confronto con “i rivali”.

“La mentalità italiana è piena di contraddizioni sulla rivalità: da Coppi e Bartali, alla Loren e la Lollobrigida. Armani e Versace erano perfetti per questo gioco“, ricorda lo stilista.

Non si conoscevano bene, spiega ancora Armani, erano entrambi molto assorbiti dal lavoro e anche se non lo avrebbero mai ammesso, erano curiosi delle creazioni del rivale. “Alla fine di ogni sfilata chiedevamo sempre: ‘Cosa ha fatto Versace?’, ‘Cosa ha fatto Armani’?“.

Un libro dedicato a Gianni Versace, con il ricordo di Giorgio Armani per il grande collega-rivale: un tuffo nel passato più bello dell’alta moda made in Italy.
fonte http://www.myluxury.it

Lgbt Verona: "BUON COMPLEANNO SAT" Il Servizio Accoglienza Trans/Transgender compie 1 anno, festa domani 30 novembre a partire dalle 19.30

A un anno dalla presentazione del servizio festeggiamo con una grande festa.Ore 19.30 aperitivo
ore 20.30 cena
Concerto acustico ALMADA TRIO e spettacolo teatrale MAGNIFICAT scritto e diretto Ila Colvan con Mara Pieri -
Circolo pink Via Scrmiari Verona
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Il Servizio Accoglienza Trans/Transgender nasce all’interno del Circolo glbtqe pink con l’intento di dare risposte ai tanti bisogni delle persone transessuali e transgender di Verona e del Veneto.

SERVIZI OFFERTI_
_Accoglienza alle persone trans/transgender e con
problematiche di identità di genere
_Informazioni e orientamento
_Ascolto telefonico
_Consulenza psicologica
_Incontri con genitori/amici e partner di persone transessuali
_Gruppo di auto-aiuto
_Informazione legale
_Informazioni centri estetici e abbigliamento

orari accoglienza:
tutti i mercoledì sera dalle 19.30 alle 21.30
in via Scrimiari 7 (Veronetta) Verona
Se non potete negli orari del servizio c’è comunque
la possibilità di organizzare appuntamenti personalizzati.

Il servizio si svolge presso il Circolo pink in
Via Scrimiari 7 Verona 342 6318831 - 045 8012854
al telefono fisso rispondiamo negli orari sportello per il resto usate il cellulare

Il servizio è gestito da persone trans e non che
garantiscono un’accoglienza sensibile e professionale.
fonte http://www.circolopink.it

Lgbt Eventi: "Salone del Libro usato" ottava edizione a Milano dal 7 al 9 dicembre

A qualcuno piace vintage. E di carta.

In tempo di crisi e di virtualizzazione delle informazioni, la passione dell’usato cresce.

Tra book-crossing e collezionismo di testi da sfogliare e da toccare.
Il mercato del libro di seconda mano, infatti, è in espansione: un aumento del 5,6 per cento nel primo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (dati della Camera di Commercio di Milano).

E allora, curiosi e appassionati potranno perdersi nell’immenso scaffale di diecimila metri quadrati che è il Salone del Libro Usato – Bancarelle in Fiera.

La rassegna, diventata ormai un appuntamento fisso per il mondo del libro fuori commercio è giunta all’8^ edizione, è organizzata dalla Fondazione Biblioteca di via Senato nella sede storica di Fieramilanocity.

Che da venerdì 7 a domenica 9 dicembre (a ingresso gratuito) si trasformerà nella più grande libreria allestita in Italia e vedrà anche la partecipazione di librai europei. Tre giorni e oltre 500 bancarelle di curiosità di ogni tipo: la manifestazione è diventata un vero e proprio ritrovo per bibliofili e biblioamatori provenienti da tutta Italia e dall’Europa.

Durante il ponte di Sant’Ambrogio, dunque, si potrà andare a caccia di prime edizioni di grandi classici della letteratura, testi autografati, fumetti introvabili, serie complete di paperback e gialli, rarità per collezionisti, raccolte di poesia, libri fotografici, ma anche testi per ragazzi, romanzi di fantascienza, stampe antiche e locandine cinematografiche.

Tutto materiale spesso confinato negli angoli più nascosti delle librerie e delle biblioteche, che qui torna in vetrina. Con l’obiettivo di coinvolgere sempre di più la città, anche quest’anno il Salone non si limita ad accogliere i visitatori in Fiera.

Ma organizza una speciale anteprima del Salone con il Libromaggio: nei giorni precedenti alla manifestazione, gli organizzatori regaleranno oltre 5.000 libri, distribuendoli nelle piazze, nelle stazioni e all’Università.
Ogni libro sarà un piccolo promemoria per non mancare all’appuntamento in Fiera.
fonte http://www.turismo-attualita.it/

Bersani e Renzi, confronto TV e ballottaggio: le ricette sui diritti lgbt

Unioni, omofobia, genitorialità.
I tre argomenti lgbt di queste elezioni e il confronto tra due diverse ricette, quelle di Pierluigi Bersani e di Matteo Renzi.
Cosa hanno detto nel duello tv.
fonte http://www.gay.it

VERSO UNA ROAD MAP ITALIANA PER I DIRITTI DELLE PERSONE E DELLE FAMIGLIE LGBT

Il Parlamento europeo ha licenziato lo scorso 25 ottobre uno studio molto interessante intitolato: “Towards an EU Roadmap for Equality on Grounds of Sexual Orientation and Gender Identity”.

Lo studio nasce per iniziativa del Gruppo Liberale al Parlamento europeo - anche grazie ad Ottavio Marzocchi, componente del Direttivo dell’Associazione radicale Certi Diritti – e vi hanno contribuito molte associazioni e istituzioni, tra cui in modo decisivo la FRA ed ILGA Europe. Si tratta di una iniziativa rivolta soprattutto alla Commissione e al Consiglio perché adottino un documento che nel linguaggio e nella prassi comunitaria ha un significato importante.

Quello di segnare una strada condivisa per il raggiungimento di obiettivi concreti e misurabili per la piena uguaglianza.

E’ già accaduto per altre materie, ed è uno strumento molto usato a livello europeo, che non aveva mai trovato una sua applicazione per le questioni connesse alla realtà delle persone omosessuali e transessuali in Europa.

Lo studio del parlamento europeo è poco conosciuto Italia, e lo è anche di meno il “Programme d’actions gouvernemental contre les violences et les discriminations commises à raison de l’orientation sexuelle ou de l’identité de genre”, assunto dal Governo Hollande il 31 ottobre scorso, alla cui stesura ha contribuito in modo determinante la Federazione francese lgbt.

Non credo ci voglia molto per spiegare l’importanza di questi documenti, che spingono verso una assunzione di responsabilità trasparente e misurabile rispetto a temi sui quali tutti si sentono in diritto di fare qualsiasi dichiarazione ma pochi, quasi nessuno, trasforma le parole in impegni precisi Credo anche che sia evidente come gli impegni assunti con questi documenti (a livello europeo come a livello governativo) necessitino non solo di un interlocutore preciso (nomi e cognomi) che rappresenti la realtà lgbt, ma anche di regole di trasparenza e verifica continua, dove tutti giochino il ruolo che gli compete.

Io credo che in Italia sia giunto il momento di lavorare seriamente a una Road map italiana per i diritti delle persone e delle famiglie lgbt.
Da tempo alcuni di noi chiedono che le associazioni trovino il modo di coordinarsi a livello nazionale, per razionalizzare i propri sforzi e renderli efficaci.

Il fatto che i tentativi siano stati tutti fallimentari (la Federazione, il Comitato Sì, lo voglio, il Coordinamento nazionale Pride, dimentico qualcos’altro?) non mi sconforta, ed anzi mi spinge a pensare che dobbiamo moltiplicare gli sforzi per fare le cose necessarie per il nostro Paese: unirsi in obiettivi concreti e in una strategia definita, per incalzare le istituzioni su temi importanti per tutti e tutte, non solo per le persone e le famiglie lgbt.

Per troppo tempo il movimento lgbt è stato parte del “problema Italia”, e non promotore della sua soluzione. E spiegare tutto con l’invadenza vaticana dice molto, ma non esaurisce affatto l’elenco delle responsabilità che anche noi abbiamo sulla realtà esistente.

Da domani le associazioni hanno un paio di appuntamenti da non mancare: la più ravvicinata è quella del 12 dicembre prossimo, giorno in cui l’UNAR ha convocato un tavolo di confronto per un piano nazionale per l’applicazione in Italia della Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 2010.


L’altro appuntamento è quello con il prossimo Governo, quale che sia.
Appuntamento che si prepara anche attraverso le elezioni ed i mesi prossimi di campagna elettorale.
Spero che tutte le associazioni comprendano quanto sia importante, oggi, l’unità degli obiettivi e della strategia, non l’unità delle associazioni, a cui non ho mai creduto.

E la costruzione di una roadmap è un metodo secondo noi molto importante da saper utilizzare.
Ecco perché insieme a Famiglie Arcobaleno la mia associazione ha deciso di invitare ad un primo incontro su questo tema tutte le associazioni lgbt nazionali, i coordinamenti locali e le associazioni italiane aderenti a ILGA.

L’appuntamento è per il 30 novembre prossimo, presso la CGIL di Via Buonarroti a Roma.

Per cominciare. Enzo Cucco Presidente dell’Associazione radicale Certi Diritti
fonte http://gayindependent.blogspot.it/ da Enzo Cucco

Il video sui diritti lgbt negli Emirati Arabi

Parlare di diritti lgbt negli Emirati Arabi Uniti è ancora pericoloso.

LGBT Rights UAE ha fatto questo video chiedendo di raccontare la loro storia a un poliziotto, un'ostetrica e un'insegnante.


Parlare di diritti lgbt in uno dei più popolosi paesi musulmani?
Solo con un video, per adesso.
Negli Emirati Arabi Uniti affrontare questi argomenti è ancora rischioso.
LGBT Rights UAE è un'associazione che si prefigge questo scopo ma che combatte nella clandestinità.

Per parlare di diritti lgbt ha chiesto di raccontare la loro storia a un poliziotto gay di Dubai, un'ostetrica lesbica e un'insegnante.
fonte http://www.gay.it/

mercoledì 28 novembre 2012

ornata della lotta all'AIDS, sabato 1° dicembre alle 15

Su Antenna Radio Esse, si parla di prevenzione dall'HIV e sesso sicuro.

Sabato 1° dicembre alle 15 va in onda il programma radiofonico dedicato al mondo LGBTQ condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini

Sarà Lella Costa l'ospite d'eccezione della puntata di “Oltre le Differenze” - il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e trans – dedicata alla Giornata mondiale della lotta contro l'AIDS, alla prevenzione dal virus da HIV e dalle altre Infezioni Sessualmente Trasmissibili, che andrà in onda proprio sabato 1° dicembre alle 15, sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 e 99.10) o anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.

L'attrice e scrittrice Lella Costa, da sempre impegnata nelle battaglie per i diritti civili per tutti e per la parità di genere, lancerà il suo appello in favore della prevenzione dall'AIDS. Inoltre presenterà il suo ultimo libro, appena uscito per le Edizioni PiEmme, dal titolo “Come una specie di sorriso”, romanzo dedicato all'ironia come strumento efficace per affrontare le difficoltà e gli ostacoli della vita.

Nella rubrica “A far l'amore comincia tu...” la psico-sessuologa dott.ssa Eleonora Motta fornirà alcune informazioni su: HIV, sieropositività e AIDS, sulle possibilità di contagio e sugli strumenti da utilizzare per il sesso sicuro al fine di prevenire tutte le Infezioni Sessualmente Trasmissibili.

Inoltre ascolteremo la testimonianza di Daniele Locci, presidente dell'Associazione Aiuto SieroPositivi di Arezzo, sulla pesante attività di prevenzione e di comunicazione sociale messa in campo, sugli stereotipi che ancora esistono sulle persone sieropositive e sull'importanza di fare il Test dell'HIV.

Nell’ultima parte, il consueto scaffale con suggerimenti su libri, film e apuntamenti a tema lgbtqi. Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com oppure visitando la pagina fan su facebook e il blog: www.oltreledifferenze.wordpress.com in cui si trovano archiviati i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazioneoltreledifferenze

Lgbt Calcio: Pablo Daniel Osvaldo "Giocatori gay? Persone libere prima che calciatori"

L'attaccante fra attualità e calcio in un'intervista rilasciata al magazine GQ, domani in edicola: "Ogni tanto vorrei essere una persona qualsiasi, andare in piazza..."

Pablo Daniel Osvaldo racconta le sue sensazioni senza nascondersi in una lunga intervista rilasciata al magazine GQ.

Una nuova occasione per esprimere sé stesso, ma non solo sul rettangolo di gioco.

Una persona aperta, dinamica e pronta al confronto, questo traspare dalle sue dichiarazioni che spaziano dal calcio giocato ai temi dell'attualità: "Cerco di essere sempre me stesso, nel mondo in cui lavoro e' difficile. Viviamo in un'anormalità oggettiva".

Un ambiente dorato, che l'attaccante descrive paragonando le esperienze vissute in Spagna ed Italia: "Ogni tanto vorrei essere una persona qualsiasi - spiega -, andare in una piazza. In Italia e' impossibile mentre a Barcellona lo facevo, andavo in Placa de Catalunya con un mio amico, lui faceva ritratti ai passanti, io suonavo la chitarra. Non mi riconoscevano, era bello perché è affascinante la semplicità. Oggi non c'e' mai una via di mezzo, un giorno sei da scudetto e quello dopo da rogo. La mancanza di equilibrio mi fa infuriare, però non posso farci niente e non ho voglia di fare niente".

Sulla stessa linea, la considerazione sui tifosi: "Io perdo una palla e tu mi vomiti addosso il tuo odio? - si chiede l'italoargentino -, non e' normale. E quindi se il tifoso sbaglia al lavoro posso andare a picchiarlo, gettargli una banana o dirgli che sua madre e' una poco di buono? Bella logica".

Opinioni senza giri di parole che toccano anche i temi più scottanti del momento: dagli omosessuali nel calcio al calcioscommesse.

"La nostra società non e' l'Alabama del '50 - argomenta -, ma sul tema siamo indietro. Un compagno gay in squadra? Non mi cambierebbe proprio niente. Sono persone libere, prima che calciatori".

Dalle conclusioni di potenza sul campo, alle risposte inequivocabili dell'intervista: un filo conduttore che evidenzia il carattere del calciatore, diretto e concreto.

Sulle scommesse, tema sempre al centro dei dibattiti, Osvaldo non usa mezzi termini: "Ciò che succede nello spogliatoio deve restare lì. Io non faccio il delatore, ma non mi volto. In silenzio, lo ammazzo di botte".
fonte http://www.rsnews.it/ di Valentina Ughi

Lgbt: I gay italiani e la paura di invecchiare, in uno studio Spi-Cgil

Omosessuali e anziani? Una condizione che fa paura.

Le persone gay e lesbiche in Italia temono per il loro futuro
: il 55% e’ preoccupato di invecchiare mentre il 38% pensa che da anziano la sua vita sara’ peggiore di quella attuale.

E il 52% ritiene che essere oggi una persona anziana e omosessuale rappresenti uno svantaggio rispetto a un anziano eterosessuale.

E’ quanto emerge dall’indagine “Omosessualità e anzianità in Italia”, condotta dal sociologo Raffaele Lelleri per conto dello Spi-Cgil e di Equality Italia ed effettuata su un campione di oltre duemila persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e trans).


LA CONDIZIONE DEGLI ANZIANI
L’indagine e’ stata presentata oggi a Roma, nel corso di un convegno sulla condizione delle persone anziane omosessuali.
A fronte di una maggioranza di persone omosessuali e trans timorose del loro futuro, c’e’ pero’ anche un 23% che si dice sicuro che sara’ migliore della condizione attuale.

Il sondaggio rileva poi come per le persone lgbt essere anziani e omosessuali costituisca un doppio svantaggio: per il 52% essere una persona anziana e omosessuale in Italia rappresenta soprattutto uno svantaggio rispetto a essere anziano ed eterosessuale. Il 22% esprime un giudizio ancor più netto, affermando che rappresenta sempre uno svantaggio.
Neutrale invece il 17%, che non crede che il fattore anagrafico alteri la propria condizione di omosessuale.

CONDIZIONE MIGLIORATA
Le persone lgbt pensano che la loro condizione sia migliorata rispetto a 10 anni fa e che migliorera’ ulteriormente tra 10 anni. Il 40% di chi ha risposto al sondaggio ritiene che la condizione delle persone anziane lgbt in Italia probabilmente sia migliorata rispetto a 10 anni fa; oltre il 30% pensa invece che sia rimasta uguale mentre il 17% che sia sicuramente migliorata.

Il 53% afferma che la propria condizione probabilmente migliorerà e il 16,5% che migliorerà sicuramente, mentre il 18% ritiene che resterà uguale.

Infine, chi pensa che gli anziani omosessuali siano una rarita’ si dovrà ricredere: secondo quanto emerso dal sondaggio, il 73% degli intervistati ha incontrato persone omosessuali anziane e il 58% le conosce personalmente.
Solo il 22,5% pero’ ha affermato di frequentarle abitualmente.
fonte http://www.giornalettismo.com/(ANSA)

Lgbt: New York, il marito cambia sesso ma lei per amore non lo(a) lascia


NEW YORK, Addio marito.... Benvenuta moglie.

Cosa succede in un matrimonio quando un consorte cambia sesso?
Questa rivoluzione nell'assetto familiare e' avvenuta a Shellie Ruge,
una signora dell’Arizona che ha accettato di rimanere al fianco del marito anche dopo che lui ha abbracciato la "transizione".

La storia di Shellie e Randi è vecchia di sette anni, ma in questi giorni è diventata nota in tutta l'America dopo che la coppia ha accettato di parlarne nel programma della Cbs The Jeff Probst Show.
E la loro non è una storia pruriginosa, da riviste scandalistiche: è una semplice storia d’amore.

Perché se Shellie ha accettato questo cambiamento a 180 gradi, si deve al fatto che aveva tanta paura di perdere Randi, che ha cercato di capire quel che stava succedendo al marito, si è documentata, ha frequentato gruppi di sostegno, e alla fine ha deciso che piuttosto che perdere la persona che amava, l’avrebbe accettata anche nelle vesti femminili.
Shellie e Randi si erano conosciuti 15 anni fa, ed era stato subito amore. Un mese e mezzo dopo il primo appuntamento, erano marito e moglie.

Insieme hanno costruito una famiglia, una bella carriera e una vita agiata. Hanno anche avuto due bambini e a un'occhiata veloce tutto sembrava perfetto.

Ma Randi si sentiva sempre «in crisi con se stesso». E finalmente, a 47 anni, ha avuto il coraggio di confidarsi con Shellie, e dirle che se all'esterno era un uomo, all'interno si era sempre sentito donna e non poteva più sostenere la doppiezza della sua esistenza.

Non che dopo questa confessione tutto sia stato subito rose e fiori.
Tutt'altro. Shellie anzi precipitò nella depressione: «Per me fu uno shock. Fu un’esperienza surreale. Per settimane non riuscii a dormire e non facevo che piangere» ha raccontato qualche mese fa in un video di YouTube

E' stato proprio questo video che ha spinto la Cbs a invitarli allo show di Pabst, durante il quale Randi ha ricordato: «Quando ho parlato a Shellie sapevo che mi stavo giocando tutto. E’ stato dolorosissimo per tutti e due. Ma non potevo fare altrimenti.


Dovevo compiere il salto. Dovevo. Non potevo più aspettare».
Shellie ha aggiunto che con il tempo, con il passare delle settimane, si era resa conto che la sua sofferenza, il pianto incessante, venivano dal fatto che credeva che la transizione sessuale del marito dovesse per forza significare una separazione e un divorzio.

«Ma di colpo mi dissi: perché dobbiamo separarci? Restiamo insieme, prendiamo questa esperienza un giorno alla volta e vediamo dove ci porta».
E così è stato.
Un giorno alla volta: «E’ un processo che va avanti, e non è facile, ma non cambierei affatto la mia decisione.

Sono felice di essere accanto alla mia Randi».
La coppia oggi fa parte dell’associazione TransForm Community (http://transform.transmentors.org/) che cerca di combattere il pregiudizio.

Con i loro volti e la loro storia vera e sofferta, Shellie e Randi hanno deciso di aiutare gli eterosessuali a capire ed accettare sia gli omosessuali che i transgender.
fonte http://www.ilmessaggero.it di Anna Guaita

Lgbt: Identità sessuale, quando la terminologia conta

Visto che le teorie scientifiche della sessualità sono dominate dal modello dualistico maschio/femmina, eterosessuale/omosessuale, il movimento gay e lesbico ha avviato da tempo un processo di ridefinizione di queste nozioni alquanto restrittive, mettendo in discussione l'idea che vi sia una categoria universale di omosessualità trasversale a tutti i tempi e a tutte le società.

Le etichette non descrivono adeguatamente l'identità, le preferenze e l'orientamento sessuale di una persona!

Gay... La parola gay, nasce già dall'antico provenzale "gai": "allegro", "gaio", "che dà gioia". Nella sua variante inglese, questa parola acquisì nel Settecento il senso di "dissoluto", "anticonformista".

Comunque il grande salto nell'uso del termine avvenne solo nel 1969, con la nascita negli USA del nuovo movimento di liberazione omosessuale. I nuovi militanti rifiutarono i termini usati fino a quel momento (come omosessuale e, soprattutto, omofilo) e non volendo più essere definiti con le parole usate dagli eterosessuali, spesso ingiuriose, scelsero di auto-definirsi usando un termine del loro stesso gergo, cioè appunto gay.

Era nato il Gay Liberation Front (GLF).
Al giorno d’oggi il termine gay viene usato, soprattutto nei paesi di lingua inglese per indicare sia gli uomini che le donne. In Italia invece, come nei paesi di lingua spagnola, con gay si indica soprattutto l’uomo, mentre le donne sono indicate con il termine lesbica.

Dal canto loro, sempre negli anni Settanta, le donne omosessuali politicamente impegnate si trovarono a dover promuovere una distinzione tra omosessualità e lesbismo. Parlare di omosessualità significava considerare solamente l’ambito strettamente sessuale.

Questo veniva ritenuto riduttivo o quanto meno insufficiente dalle donne lesbiche che criticavano la società “patriarcale”, una società che nega la possibilità di una sessualità altra rispetto a quella etero-riproduttiva univocamente destinata al piacere/potere dell'uomo.

Lesbica... La parola deriva da Lesbo, l'isola che, tra il VII e il VI secolo a.C. diede i natali a Saffo, la poetessa greca che celebrò il suo amore per le donne; proprio da qui infatti, hanno avuto origine i termini lesbico e saffico. Un'origine molto lontana....

Tuttavia, nonostante la scarsità di documentazione disponibile, le prime tracce di unioni tra donne si possono far risalire addirittura al Codice di Hammurabi (1792 a.C. circa), che cita la figura della salzikrum, la donna-uomo, che poteva contrarre matrimonio con altre donne.

Ad ogni modo, si deve a Charlotte Wolff, una psichiatra di origine tedesca, che nel 1971 ha pubblicato Amore tra donne (il primo studio del lesbismo che si occupi di donne non portatrici di patologie psichiatriche particolari), lo sdoganamento del termine lesbismo per definire quelle donne che preferiscono a livello emozionale, amoroso, affettivo e sessuale le relazioni con altre donne.
Quindi, probabilmente al di là della terminologia preferita, ci sembra che la cosa più importante sia essere e poter esprimere se stessi.

Lo sapevi che...
Cina. Nel XIX secolo le giovani operaie che vivevano e lavoravano insieme nelle fabbriche di seta del delta del Fiume della Perla, a Canton, formavano tra di loro unioni di natura sia erotica che economica che potevano protrarsi per anni, e di solito non si sposavano. Si tratta di un caso particolarmente interessante in quanto nella Cina della dinastia Ch'ing l'omosessualità era proibita, e il lesbismo particolarmente aborrito come violazione della gerarchia patriarcale della società.

Negli Stati Uniti, per esempio, la dimensione demografica del comune di residenza influenza la probabilità di dichiarasi gay o lesbica, di avere o avere avuto rapporti con partners dello stesso sesso, e anche la probabilità di averli desiderati.
Anche in Italia la frequenza con cui le persone dichiarano a se stesse e agli altri di essere gay o lesbiche, oltre ad essere più alta nelle regioni centro-settentrionali che in quelle meridionali, varia, come abbiamo già accennato, al variare del comune di nascita (v. Barbagli e Colombo, 2001, pp. 88 ss. e 189 ss.).

Queste differenze dipendono dal fatto che i grandi centri urbani esercitano un'attrazione per l'anonimato che offrono e per il minor grado di controllo sociale sugli individui; essi creano anche le opportunità per lo sviluppo di sentimenti omoerotici e delle identità omosessuali.

La gran parte degli uomini e delle donne omosessuali ha oggi una stabile relazione di coppia con un partner dello stesso sesso. Secondo una recente indagine condotta su un campione di gay e lesbiche, una quota tra il 40 e il 49% dei primi e tra 58 e 70% delle ultime, a seconda dell'età, ha una relazione fissa.
Una percentuale consistente di queste coppie, maggiore tra le lesbiche che tra i gay, convive. Dai trentacinque ai quarant'anni convivono un gay su cinque e una lesbica su tre (v. Barbagli e Colombo, 2001, pp. 202-203).

Solo nel 1990, il 17 maggio, come è noto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fece proprio quest’invito e depennò definitivamente l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali (è per questo che il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia).
fonte http://www.diregiovani.it

martedì 27 novembre 2012

Lgbt: L'Italia malata di transfobia

"L'accettazione e la completa integrazione di queste persone nelle professioni e nella vita sociale ha ancora molta strada da fare"

Per i gay qualche passo avanti è stato fatto.
Per le transessuali, invece, la vita è ancora difficilissima.
Con le discriminazioni e le irrisioni che sono il pane quotidiano.
Anche sui giornali.

«E' necessario mantenere alto il livello di guardia perché non si acuiscano fenomeni di discriminazione sociale». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano solo pochi giorni fa, unendosi al cordoglio dei familiari per la morte di Andrea, suicida, bullizzato a scuola a causa del suo essere "diverso", forse gay, forse semplicemente originale.

Non sembrano averlo ascoltato gli editori di Libero che oggi mettono in prima pagina una vignetta derisoria nei confronti del presidente della regione Puglia Nichi Vendola, disegnato in abiti femminili, in atto di prostituirsi.

Basta guardarla, vedere lo stigma nei confronti dei trans che ne è alla base, per capire dove trovano la loro linfa i fenomeni discriminatori di cui parlava il capo dello Stato.

Solo sette giorni fa, il 20 novembre, in tutta Italia si è celebrata la giornata mondiale contro la transfobia, con incontri, convegni e manifestazioni che cercavano di raccontare il mondo variegato e normale (soprattutto) di transessuali e transgender.

Non che sia semplice parlare di questi argomenti. Non lo è nemmeno in università: a Verona, mentre in aula magna si discuteva di transessualità, all'esterno una decina di fondamentalisti cattolici gridavano slogan e sono arrivati allo scontro con i partecipanti al convegno. Per i militanti di Forza Nuova, Christus Rex e Famiglia e civiltà, riunitisi all'esterno, «L'uomo e la donna li fa Dio, non un bisturi». Altrove ancora striscioni, atti intimidatori, violenze verbali, come quelle che raccontano i ragazzi di Gaystatale di Milano.

«Io non sono malata» ricorda Vlamidir Luxuria, simbolo di molte transessuali, in una campagna firme che vorrebbe portare all'eliminazione del disturbo di genere come malattia nel codice dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Forse però è l'Italia, ad essere malata, non i trans che ogni giorno cercano la loro strada, davanti a uffici di collocamento che li respingono al primo sguardo, di fronte alle battute sui tram, nella difficoltà di discostare la loro scelta di genere dal mondo della prostituzione.

Ma finché quotidiani come Libero daranno voce a queste pulsioni, le stesse che portano alle aggressioni, ai commenti, ai "frocio", alle scritte sui muri nella scuola frequentata da Andrea, finché ci saranno sondaggi che scatenano nei lettori frasi come "Vendola andrebbe messo in fila dai negri", ci resterà ancora molto da fare.

Nel Regno Unito ci sono associazioni che lavorano per aiutare la stampa a trattare il tema della transessualità con le parole appropriate, per evitare sfumature discriminatorie che ledono i diritti della persona a scegliere il proprio stile di vita.

In Italia invece l'essere trans è ancora un problema sociale, di sicurezza, per le persone che sono in transizione. Un'attivista del movimento Lgbt romano, che ha manifestato il 23 notte contro l'omofobia, dice con rabbia che «Lo stato di cose sta peggiorando ogni giorno. Ogni strada della città ne è piena, omofobia, transfobia, non siamo sicuri».
fonte http://espresso.repubblica.it di Francesca Sironi

Lgbt: Primo dicembre a Napoli, Giornata Mondiale per la Lotta all’Aids

Anche quest’anno si celebrerà il 1° dicembre la Giornata Mondiale per la Lotta all’Aids.

Varie sono le iniziative organizzate in città per l’occasione.
La principale è una campagna (promossa da Arcigay Napoli in collaborazione con Criminal Candy e NPS-Network Persone Sieropositive) volta a sensibilizzare la comunità lgbt ed invitandola a fare il test hiv.

Oltre ad indicare una serie di presidi dove è possibile fare il test (gratuitamente ed in totale anonimato), l’Arcigay mette a disposizione una convenzione con il cento di analisi privato SDN - Istituto di Ricerca Diagnostica Nucleare che prevede, per la giornata del 1° dicembre. il test gratuito per tutti i tesserati.

L’1 e 2 dicembre, inoltre, al Teatro Instabile (in vico Purgatorio ad Arco 38) inaugura “Altropalco”, rassegna di teatro lgbt (con in cartellone spettacoli di Fortunato Calvino, Pasquale Ferro, Myriam Lattanzio e Gino Curcione), realizzata in collaborazione con il Coordinamento Campania Rainbow e Napoligaypress.it .


In serata presso il Golden Gate a Pozzuoli si svolgerà il “Red Party”
(http://www.criminalcandy.com/) organizzato dal gruppo dei Criminal Candy che vedrà anche la presenza di stand informativi delle varie associazioni ed il cui ricavato sarà devoluto ad associazioni che si occupano di ricerca, cura e prevenzione dell’hiv.
fonte http://www.napoligaypress.it

Lgbt: Se «gay» è un’infamia pure da morti

Dopo la morte del ragazzino suicida a Roma tutti si affrettano a dire che «non era omosessuale». E anche se lo fosse stato?

Si sono sparse tante parole sulla morte di Andrea, il ragazzino di Roma che portava i pantaloni rosa e si è ucciso perché lo prendevano in giro «come gay».

Dopo che la notizia si è diffusa, i compagni di scuola, «accusati di essere i responsabili di questa morte che invece è ancora da capire»
(ha detto la loro preside), hanno scritto una lettera per spiegare che non era gay.

«Il suo gusto per il paradosso e il travestimento, che nelle ricostruzioni giornalistiche è stato confuso con una inesistente omosessualità».
«Non era omosessuale, tanto meno dichiarato, innamorato di una ragazza dall’inizio del liceo»
«Se fosse stato gay me l’avrebbe detto senza vergogna» (ha detto la madre il giorno dei funerali).


Forse è vero, la tragedia è che nessuno avrà più modo di saperlo. Neppure lui.
E 15 anni sono comunque troppo pochi per avere idee definitive sul proprio orientamento sessuale.
Di sicuro Andrea aveva il coraggio di sfidare le regole non scritte del gruppo per essere se stesso: mi riesce difficile pensare che un 15enne oggi in Italia possa portare smalto e rossetto senza beccarsi tante reazioni negative (succede nelle puntate in onda in queste settimane anche a un personaggio di Glee, un telefilm cult tra gli adolescenti).

Nel 2007 un altro ragazzo, Matteo, 16 anni, si è tolto la vita a Torino perché lo «accusavano» di essere omosessuale. È stato male per mesi, anche se «sorrideva sempre» (hanno raccontato) e alla fine si è buttato dal quarto piano. Dopo, la reazione è stata la stessa: «Non è vero che era gay, non è vero che era gay».

Il Giornale titolò: «Il suicida diventato icona gay. Il pm chiude il caso: una bufala». Io non so se Andrea e Matteo fossero gay.
E davvero non importa: se anche lo fossero stati?

Ora però tutti accorrono a dire che Andrea non lo era. Questa negazione in morte di un’identità possibile mi sembra un’ulteriore forma di violenza. Il corollario che passa sottotraccia è: se fosse stato gay avrebbe avuto un motivo per ammazzarsi. Oppure: non puoi essere gay, neppure se ti uccidi per la disperazione di non poterlo essere. Sembra che «gay» sia un’infamia pure da morti. Per gli adolescenti omosessuali è un messaggio terribile. E di certo non aiuta a prevenire i suicidi.

Ripeto, io non so chi fosse Andrea, ma aveva il diritto di essere chiunque e qualunque cosa desiderasse. E vorrei che gli adulti, quelli che hanno titoli e autorità per farsi ascoltare, lo dicessero chiaramente: va bene essere gay.
fonte http://27esimaora.corriere.it di Elena Tebano

lunedì 26 novembre 2012

Lgbt: A Berlino la prima casa per gay e lesbiche in pensione. Un successo

Il motto è: "Sono anziano! Sono gay! Devo per questo essere solo?".

Berlino diventa sempre di più un punto di riferimento per la comunità omosessuale in Europa e molto invidiata in Italia. Ed è nella capitale tedesca che è nata una casa, la prima, per gay in pensione. Un progetto che sta già avendo un enorme successo

Questo per ribadire che l'attenzione non è data solo ai gay più giovani ma anche a chi ha superato i sessant'anni. Per questo è stata aperta la prima casa per omosessuali anziani, nel borghese, verde ed elegantissimo quartiere di Charlottenburg (West Berlin). E' la prima MehrGenerationenHaus (letteralmente casa delle molte generazioni) d'Europa. Un palazzo talmente grande da occupare un intero isolato.

Si tratta di un'abitazione per gay e lesbiche in pensione che si trova in una zona tranquilla della città. Nei vari piani del palazzo ci sono anche settori particolari anche per chi è vittima di demenza.

È compresa anche l’infermeria per 24 ore su 24.
Il complesso è nuovo, ristrutturato e si affaccia sui parchi di Charlottenburg.

Gay e lesbiche in pensione potranno incontrarsi qui e vivere in piena libertà.

In uno dei nuovissimi appartamenti, tutti con standard altissimi, tagli diversi, confort su misura. I lunghi corridoi sembrano quelli di un albergo di lusso.

Sei milioni di euro solo per allineare gli appartamenti con le nuove misure di risparmio energetico volute dal Governo tedesco. Maisonette all'ultimo piano con vista sui parchi di Charlottenburg per 540€.

Molti dei milioni per la ristrutturazione ne sono arrivati da privati e dal Rainbow Gruppe della Deutsche Bank, il dipartimento gay della prima banca d’Europa. Già 33, tra gay e lesbiche, hanno preso in affitto un appartamento. E se il Comune si aspettava molte case sfitte per un po’, la realtà è apparsa subito ben diversa. E' già un boom.
fonte http://affaritaliani.libero.it

TRANSFOBIA: UNAR, AL VIA STRATEGIA ITALIANA CONTRO DISCRIMINAZIONI LGBT

Roma, "Abbiamo dato il via oggi, in una data cosi simbolica, al Gruppo Nazionale di Lavoro delle Associazioni che lavoreranno con l'UNAR e il Dipartimento per le pari opportunità alla stesura di una Strategia italiana contro le discriminazioni subite dalla comunità LGBT nell'ambito di un importante progetto del Consiglio di Europa". Lo dichiara Marco De Giorgi, Direttore dell’UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, nella Giornata internazionale per la lotta alla trans fobia.

"Sosteniamo - prosegue De Giorgi - i numerosi appelli formulati oggi dalle associazioni, come Certi Diritti, Arcigay,il Coordinamento Trans Sylvia Rivera ed altre, da tempo attive per la tutela dei diritti delle persone trans e condividiamo il loro impegno perché possa essere garantito a tutti il diritto alla parità di trattamento indipendentemente dalla identità di genere".

Per dare un segnale concreto, quindi, l'UNAR annuncia che per mercoledì 12 dicembre alle ore 11 sarà convocata la prima riunione del Gruppo Nazionale di Lavoro, appena istituito presso la Presidenza del Consiglio, per discutere sulle misure che possono essere adottate concretamente, al di là di un quadro normativo per alcuni versi lacunoso, al fine di combattere ogni forma di discriminazione cui sono esposte le persone trans negli ambiti del lavoro, della istruzione, della sicurezza, delle carceri e dei media.
fonte http://www.agenparl.it scritto da com/cri