sabato 14 aprile 2012

ROMA: 7° CINEFORUM SERIE TV LGBT DOMENICA 15 APRILE ORE 17 PRESSO LA SEDE DI DGP

Questa domenica 15 Aprile dalle ore 17 in poi presso la sede DGP, torna il cineforum delle serie tv lgbt con l’ultimo appuntamento della stagione.

Con quest’ultimo incontro concluderemo la visione delle puntate della prima serie di The L Word e la prima serie di Queer As Folk, due serie tv di grande successo che raccontano storie, percorsi e amori di un gruppo di gay e lesbiche nelle proprie città.

The L Word, episodio 12-13:
Nel dodicesimo episodio Marina non ha le possibilità economiche per rilevare la quota della sua compagna Francesca del loro locale. Intanto Bette è assediata dai manifestanti cattolici per la mostra che sta allestendo che viene definita pornografica e oscena, e sebbene abbia chiesto alla sua collaboratrice Candace di limitarsi ad un rapporto professionale, lei stessa sembra pentirsi della scelta. Shane spiega a Clea di essere innamorata di un'altra donna, tacendo che si tratta di sua madre; Dana e Alice hanno una disavventura in prigione, mentre Kit conosce Ivan, una drag king, che sembra saperla consigliare e conquistare.
Nell’ultimo episodio Jenny fa l'amore con Gene, un amico di Tim, ma subito dopo scoppia in lacrime, cosa che convince il ragazzo che lei non sia definitivamente più interessata agli uomini.

All'inaugurazione della mostra del museo di Bette, Robin si presenta con Marina, che però dichiara il suo amore a Jenny. Intanto Shane viene scoperta da Clea in atteggiamento intimo con sua madre, e così il suo progetto di lavoro sfuma. Tra Kit e Ivan procede tutto a gonfie vele, mentre Alice bacia Dana alla notizia che lei e la nuova compagna Tonya intendano sposarsi. Tina intuisce che tra Bette e Candace ci sia una forte attrazione, cosa che mette definitivamente fine alla loro storia.

Queer As Folk, episodio 7-8:
Nel settimo episodio dopo la disastrosa festa di compleanno, Vince capisce che lui e David hanno ben poco in comune e decide di mollarlo, ma David lo prende in contropiede chiedendogli di andare a vivere con lui.

In seguito a un viaggio al pronto soccorso, Melanie si rende conto di non avere diritti legali sul figlio Arnold e insieme a Lindsay chiede a Stuart di rinunciare legalmente ai suoi diritti parentali su suo figlio. Dopo aver trascorso una serata con suo padre, un alcolista manesco, Stuart cambia idea e decide di non rinunciare alla sua paternità.

Nell’ultimo episodio Vince va a convivere con David ma è irritato dal suo comportamento che si ostina a pagare per tutto, rifiutando di condividere le spese quotidiane.

Nathan Maloney viene sospeso per aver risposto male a un insegnante che non ha preso provvedimenti contro il bullismo omofobo che è costretto a subire.
Intanto Vince riceve un premio per le sue doti di pubblicitario e considera la possibilità di trasferirsi a New York.

Anche David decide di cambiare città e chiede a Vince di seguirlo. Stuart è disperato perchè compie trent'anni e perché è segretamente innamorato di Vince ed il fatto che probabilmente si trasferisce lo mette in crisi.

Alla fine Vince lascia David perché si accorgere di essere innamorato di un’altra persona e questa è proprio Stuart. I due finalmente decidono di partire insieme non più da amici ma da compagni per continuare a condividere insieme la loro vita.

La sede di DGP è a Roma in Via Costantino n. 82, a pochi minuti a piedi dalla fermata metro Basilica S.Paolo della linea B.
AGENDA PUNTATE THE L WORD e QUEER AS FOLK 2011-2012 (h. 17:00 sede DGP)
- 12-13 Episodio (The L Word)
- 7-8 Episodio (Queer As Folk)
fonte http://www.digayproject.org

Lgbt: La Svezia rende ufficiale il terzo sesso, quello neutro HEN

In Svezia, dopo i pronomi personali Han (maschile) Hon (femminile), arriva l'ufficializzazione del genere neutro HEN.

Ecco come la nazione più all'avanguardia d'Europa dedica attenzione a TUTTI i suoi cittadini.

Da pochi giorni in Svezia è stato ufficialmente inserito nella versione online dell’Enciclopedia Nazionale il termine HEN, un pronome personale neutro che può essere utilizzato al posto di lui (HAN) e lei (HON).

La nazione europea più all'avanguardia delle altre rispetto ai diritti sociali e di genere, dopo aver dimostrato apertura nei confronti delle unioni civili, dopo essersi fatta da sempre portavoce dei diritti delle coppie omosessuali d'Europa e non solo, ha addirittura modificato la propria grammatica per avvicinarsi alle esigenze di tutti i suoi abitanti.

Il termine HEN è conosciuto e utilizzato sin dagli anni Settanta da parte della comunità omosessuale e femminista e nel 1994 lo studioso Hans Karlgren ha proposto che venisse utilizzato quotidianamente e all'interno dei dizionari, enciclopedie e nell'uso corrente.

Nel Paese europeo in cui i nomi unisex sono i più usati (170 sono legalmente riconosciuti) e in cui le ditte di giocattoli fanno spingere a Spiderman una carrozzina rosa e fanno guidare una macchina da relly a una bambina, questa notizia non dovrebbe stupire e soprattutto non dovrebbe destare polemiche, ma c'è chi ovviamente storce già il naso.

Eppure anche personalità illuminate come lo scrittore Jan Guillou non hanno preso bene l'ufficializzazione di questa novità linguistica: sembra infatti, secondo lo stesso Guillou, che il pronome HEN possa nuocere in primo luogo all'identità della lingua nazione e soprattutto all'integrità psicologica dei bambini che si troveranno di fronte a qualcosa di completamente nuovo e probabilmente difficile da assimilare, come la mancanza di differenza più che confortati.
fonte http://www.gay.tv/

Lgbt: Al 27°Festival Torino glbt Festival Lesbian Romance e altre vite

All'altra metà del cielo, sempre più numerosa nelle sale del Festival, è dedicata una ricca selezione di lungometraggi e documentari.

"Mai senza di te" è il filo conduttore del romance quest'anno, storie di amori e passioni in cui la persona amata diventa una presenza irrinunciabile nella vita delle protagoniste.

Può trattarsi di qualcuna molto vicina, con cui si condivide l'appartamento o che addirittura sta per entrare a far parte della famiglia, come accade in Jamie and Jessie are not together e Kyss mig.

Può essere una persona distante nello spazio e nel tempo, che torna dopo anni a ricordare quanto sia indelebile il segno lasciato da ciò che si è vissuto insieme, come in Odem, Trigger e nel francese Bye Bye Blondie di Virginie Despentes, commedia 'sentimentalpunk' presentata a Torino in anteprima italiana da Béatrice Dalle, che ne è protagonista con Emmanuelle Béart.

Nella dark comedy Joe + Belle è un omicidio a unire indissolubilmente, mentre nell'iraniano Circumstance le protagoniste si incontrano in 'circostanze' sbagliate e, pur di rimanere insieme, accettano il peggiore dei compromessi.

C'è quasi sempre l'happy ending, che si presenta spesso in forme non scontate. Esemplare come metafora dei tempi, quello dell'israeliano Joe + Belle, con bombe al posto di stelle cadenti a sottolineare un 'radioso' futuro.

Le "altre vite" sono rappresentate dal bellissimo documentario Audre Lorde – Gli anni berlinesi 1984-92, di Dagmar Schultz, che, nel ventennale della morte, rievoca la poetessa newyorchese di origini caraibiche che fu figura carismatica per i movimenti femminista, nero e lesbico degli Stati Uniti.

Ma non solo, perché proprio questo film rivela la traccia lasciata da Lorde durante ripetuti soggiorni a Berlino, dove svolse il suo lavoro di suscitatrice di coscienza e di entusiasmi tra le donne.

Il lungometraggio The Night Watch (Turno di notte), di Richard Laxton, è tratto dall'omonimo romanzo di Sarah Waters, creatrice del genere lesbian gothic e di intricate storie d'amore.
Le vite qui raccontate sono quelle di Kay e della bella Helen, due dei quattro personaggi che l'autrice segue nelle loro peripezie belliche e amorose, tra fantasmi, ossessioni e il farsi e disfarsi dell'eterno triangolo: lei, lei e l'altra.

Nel documentario in concorso Wish Me Away di Bobbie Birleffi e Beverly Kopf, è raccontata la vita di Chely Wright, star del country a stelle e strisce che per anni ha vissuto segretamente la sua omosessualità a causa della soffocante educazione cristiana ricevuta, sino al liberatorio coming out di fronte alle telecamere del The Today Show della NBC, seguito poi da apparizioni all'Oprah Winfrey Show e all'Ellen DeGeneres Show.

Un percorso di vita, a tratti commovente, costretto all'infelicità dall'omofobia introiettata e circostante.

Infine, l'italiano L'altra altra metà del cielo... continua, di Laura Valle, ci racconta le vite di sette donne accomunate dalla scelta lesbica.
fonte http://www.tglff.com/

Lgbt: Licenziato per un Like (mi piace) su una pagina gay di Facebook

Un analista del Library of Congress è stato licenziato per aver messo un “Like”
su una pagina Facebook favorevole a due papà come genitori.

Un apprezzamento verso il mondo Lgbt che non è stato ben accettato dal suo datore di lavoro. Una volta scoperta l’azione innocente del suo dipendente, sono iniziati i problemi: recensioni e critiche negative sui suoi incarichi e la minaccia di andare all’inferno per essere un omosessuale da parte di John Mech, il suo capo.

Inoltre, l’uomo ha denunciato di aver ricevuto numerose e-mail con parole offensive, discriminatorie, motivate da argomenti religiosi.

L’uomo, esasperato, ha denunciato l’accaduto e si sta facendo assistere da un avvocato che intende fare causa per questo grave caso di omofobia al lavoro.
fonte http://www.queerblog.it Via | NbcLosAngeles

Lgbt: Internet parte da Firenze movimento per Rete "bene comune" firma anche tu

Nasce oggi, da un'idea di Fondazione Sistema Toscana, 'Internet Bene Comune', un movimento che ha per obiettivo quello di sensibilizzare cittadini, amministratori, imprese e istituzioni, sull'importanza fondamentale che la rete ha in tutti gli ambiti del vivere quotidiano.

Puoi aderire firmando al link:
http://www.internetbenecomune.it/

'Internet Bene Comune' e' supportato da una campagna di sensibilizzazione che raccoglie testimonianze, pareri, punti di vista.

E' importante l'opinione di tutti per dare vita ad un manifesto condiviso sul tema di internet come Bene Comune.

L'iniziativa vuole replicare per internet quello che e' stato fatto dal movimento 'Acqua Bene Comune'.

'Internet Bene Comune' punta a fare in modo che ogni comune, provincia, regione, adeguatamente sensibilizzato, possa approvare un documento che sancisca idealmente il 'diritto' ad Internet, visto appunto come Bene Comune.

'Internet Bene Comune' sara' declinato da un punto di vista antropologico, popolare, positivo e assolutamente divulgativo. 'Internet Bene Comune' nasce dal web e si sviluppera' attraverso la capillarita' garantita dalla rete e dai social network.

Tutto parte dal manifesto di 'Internet Bene Comune', un documento di cui sono state scritte solo le frasi iniziali perche' saranno i cittadini digitali a completarlo con il loro personalissimo 'Perche' Internet e' un bene comune'.

Gli aderenti dovranno condensare in 140 caratteri la loro motivazione e inviarla con Twitter.
Sul sito internet appariranno anche i contributi video e testuali di personalita', imprenditori, artisti, studiosi, che ci racconteranno perche' per loro Internet e' un Bene Comune.
fonte http://www.asca.it
Puoi aderire firmando al link:
http://www.internetbenecomune.it/

venerdì 13 aprile 2012

Lgbt: Transessuali, ogni anno circa 150 interventi per cambiare sesso

Ogni anno 30 persone transessuali si sottopongono a un intervento chirurgico per cambiare sesso (in Italia sono circa 150).

E, come racconta la psicologa Daniela Anna Nadalin, che lavora al consultorio del Mit “sono sempre più i giovani, accompagnati dalle famiglie”.

Sono circa 780 gli utenti del consultorio del Mit, ma non per tutti il percorso di transizione si conclude con l’intervento chirurgico.

Per quelli che ci arrivano però l’attesa è lunga: 2 anni per il passaggio MtoF (da uomo a donna) e 7/8 mesi per il passaggio FtoM (da donna a uomo).

Il percorso di transizione può essere quindi anche molto lungo: se si considera che servono almeno 2 anni di accompagnamento e supporto dal primo accesso, a cui vanno aggiunti, oltre a quelli della lista di attesa, anche quelli del tribunale che deve esprimersi sulla domanda di cambio di sesso (in media 1 anno).

Se ne parlerà nel convegno organizzato dal Mit, insieme all’Osservatorio nazionale sull’identità di genere (Onig) e al Centro europeo studi sulla discriminazione (Cesd), in occasione dei 30 anni della Legge 164/1982 sul cambio di sesso.

Una buona legge, della cui approvazione fu artefice lo stesso movimento, ma che va tenuta sotto controllo. Soprattutto dopo le modifiche apportate nel 2011 con cui è stata attribuita alla giurisdizione ordinaria la competenza per le domande di rettifica di attribuzione di sesso.

Con un evidente aggravio di tempistiche, vista la lentezza della giustizia italiana.

“Vogliamo fare il punto sulla sua applicazione per capire che cosa andrebbe cambiato – spiega Porpora Marcasciano, presidente del Mit – come, ad esempio, dare la possibilità di cambiare il nome senza dover arrivare al cambio di sesso: una conquista di civiltà che faciliterebbe la vita e l’inserimento lavorativo delle persone transessuali”.

Il convegno “Un transito lungo 30 anni” si terrà il 14 aprile (esattamente 30 anni dopo il 14 aprile 1982) a Bologna e vedrà anche la partecipazione di Don Ciotti.

Porre al centro la vita delle persone transessuali. È questo il messaggio che il Mit vuole lanciare in occasione del convegno.

“La legge è stata una conquista straordinaria, fu la seconda in Europa dopo quella tedesca, spiega Cathy La Torre, vicepresidente del Mit, ma è datata e la sua applicazione impatta con la vita delle persone transessuali, in particolare con le modifiche approvate nel 2011”.

Uno dei punti su cui il Mit intende lavorare è quello del cambio del nome, oggi possibile solo se vi è stato un intervento chirurgico di cambio del sesso.

“Un grande ostacolo in particolare per ciò che riguarda il lavoro – continua La Torre – Se gay e lesbiche sono discriminati sul posto di lavoro, i trans lo sono nell’accesso stesso al lavoro e su questo incide certamente il fatto che il nome sui loro documenti non coincide con il loro aspetto”.

Sono 4 le direttrici su cui il Mit intende impegnarsi: una ricerca scientifica sulla discriminazione e l’accesso alla sanità per i transessuali, una ricerca scientifica sulla discriminazione nel mondo del lavoro, l’emanazione di una legge che punisca i crimini di odio non solo contro gay e lesbiche ma anche contro i trans e un lavoro sulla rappresentazione delle persone trans nei media. “Su questi punti, precisa la vicepresidente, chiederemo l’impegno da parte del ministero”.

Intanto, il Mit incassa l’impegno del Comune, nella persona dell’assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, a “mettere mano alla sede del Mit per fare in modo che l’attività del consultorio si svolga in un ambiente adeguato”.

Dal 2001, infatti, il Mit è in una sede provvisoria (in via Polese) che presenta problemi di insalubrità, è senza finestre e ha un impianto di aerazione vecchio.

“La situazione è insostenibile e spesso non riusciamo a far fronte alle richieste” dice La Torre.

Il consultorio è gestito dall’associazione in convenzione con l’Ausl e con il finanziamento della Regione Emilia-Romagna e, come racconta Porpora Marcasciano, è un’esperienza unica in Italia e in Europa.

“Per noi quello sportello è l’applicazione della Legge 164 – dice – perché accompagna le persone transessuali nel percorso di transizione che può portali al cambio di sesso”.

Il convegno “Un transito lungo 30 anni” si svolgerà il 14 aprile 2012 a partire dalle 9 nell’Aula Magna Santa Cristina (via del Piombo, 2).
fonte http://affaritaliani.libero.it

Lgbt New York: Un video per dichiararsi gay

Jay Hayes è il capitano della squadra di pallavolo maschile della New York University.

E' dichiaratamente gay, e non solo non si nasconde: ha scelto una via molto particolare per dirlo, pensando inizialmente di realizzare un video personale per la 'It Gets Better Project', un'associazione che cerca di aiutare le 'LGBT people' (acronimo per Lesbian Gay Bisexual Transgender) a fronteggiare le molestie e gli episodi di bullismo subiti a scuola o sul luogo di lavoro.

Ma Hayes si è allargato, e ha coinvolto le altre squadre della NYU:
atleti, allenatori e dirigenti pronti a supportarlo.

Come racconta lui stesso ad Outsports: “Questo video è il frutto di un sacco di duro lavoro da parte di un gruppo di persone.

All'inizio volevo farne uno personale, ma ho pensato che il messaggio sarebbe stato molto più forte con il supporto di tutta la comunità sportiva della NYU Athletics.

Dopo il primo approccio con il direttore della squadra di atletica leggera, Chris Bledsoe, avendo ricevuto il suo pieno sostegno, sapevo che questo progetto avrebbe avuto la possibilità di avere un grande successo.

Questo video ha lo scopo di incoraggiare i giovani atleti LGBT e far sapere loro che non solo è possibile entrare nei gruppi sportivi, ma che vi sono molti di loro che già sono presenti, anche se non fanno outing”.

Nel video anche Jolie Ward, allenatrice della squadra di pallavolo femminile, annuncia la sua omosessualità: “Sono gay e sono orgogliosa di ciò che sono”.

E Scott Donie, assistente allenatore di nuoto e tuffi, racconta di persone “vittime di bullismo per il loro orientamento sessuale reale o presunto”. Donie non è gay, ma dice di aver vissuto in prima persona certi episodi.

Qui invece trovate la storia di uno studente dell'Ohio che ha indossato una maglietta con la scritta 'Gesù non è omofobo', sfidando anche i divieti del suo preside http://gma.yahoo.com/blogs/abc-blogs/gay-ohio-student-sues-over-wear-t-shirt-172803346-abc-news-topstories.html.

Tra i commenti, pochi sono benevoli.
Molti non accettano che la religione sia tirata in ballo in un caso come questo (e dal basso della mia personalissima religiosità, concordo), altri fanno battutacce, altri ancora sostengono che alle superiori non sia giusto concedere una libertà di espressione così forte e si stupiscono del modo troppo libero in cui viene usata la Bibbia.

Ma ce n'è uno, di commenti, che forse riassume meglio di tutti quel traguardo che, temo, siamo ancora lontani dal raggiungere. Uno dei lettori scrive:
“E chissenefrega?”.
Quando, appunto, non ce ne fregherà niente e un video su un ragazzo che si dichiara gay sarà semplicemente noioso e non farà notizia, quello sarà un bel giorno.
fonte http://blog.quotidiano.net/ di di Doriano Rabotti

Lgbt Danza: Torino Anteprima Europea di Matthew Bourne's Swan Lake 3D domenica 22 aprile alle 11 presso il Teatro Vittoria

Il 27°Festival Torino glbt Festival ospita in collaborazione con TorinoDanza l'anteprima Europea di "Matthew Bourne's Swan Lake 3D", coreografia di Matthew Bourne e regia di Ross Mc Gibbon.

Un evento per il Festival, che si sposa quest'anno con la danza attraverso uno dei coreografi più considerati al mondo, e sicuramente il più vicino al mondo Lgbt.

Infatti Bourne è famoso per la sua rivistazione in tema completamente maschile di balletti famosi come appunto Il Lago dei Cigni o Lo Schiaccianoci ( il balletto classico per eccellenza nel mondo anglosassone) che ha ripensato per una compagnia esclusivamente maschile, con uno spirito creativo ma rispettoso delle tradizioni, senza alcuna velleità grottesca o ironica.

Il suo contatto con il cinema inizia con il film Billy Elliott, la cui sequenza di danza finale del trionfo di Billy su un palcoscenico era appunto tratta dal suo The Swan Lake.

E il cerchio si chiude quindi a Torino nel nostro Festival, dove con l'anteprima nella versione 3D di The Swan Lake potremo rivivere la magia di questo balletto, con nuovi punti di vista e alcune rivisitazioni che Matthew ha compiuto sulla versione originale del 1995.

Matthew Bourne sarà presente a Torino in occasione dell'evento e incontrerà il pubblico e gli appassionati domenica 22 aprile alle 11 presso il Teatro Vittoria di Torino, Via Gramsci 4.
Nell'occasione saranno proiettati estratti dalle sue più celebri realizzazioni. Coordinerà l'incontro Sergio Trombetta, giornalista e critico di danza.

Qui il link per l'intervista di Sergio Trombetta a Matthew Bourne, pubblicata su "La Stampa":
http://www3.lastampa.it/cinematv/sezioni/news/articolo/lstp/445231/
fonte http://www.tglff.com/

Lgbt: La rivolta silenziosa della comunità gay in Russia

E’ una battaglia silenziosa quella condotta dai gay in Russia, una battaglia difficile, una battaglia che va combattuta, per dire una volta per tutte “basta” all’omofobia che si respira in questo Paese.

Nei giorni scorsi in Russia la comunità lgbt si è segretamente riunita in luoghi chiusi, in bar, nelle case, nelle biblioteche, dove venivano organizzati dei dibattiti e degli incontri.

Incontri volti a risolvere una questione che preoccupa l’intero Paese: quella dell’omofobia.

Ve ne abbiamo parlato più volte in questi anni: in Russia, l’omosessualità è ancora oggi considerata un reato. E’ ormai da diversi anni che la comunità lgbt sfida il potere, sfida le leggi, organizzando manifestazioni gay che vengono puntualmente soppresse con la forza e con la violenza, e negli ultimi mesi la situazione è ulteriormente peggiorata.

La stessa propaganda lgbt è adesso considerata illegale. Chi viene sorpreso a parlare di omosessualità rischia multe salate, che vanno da 5000 rubli (120 euro) per i singoli, 50 mila (1200 euro) per i dipendenti pubblici e 500 mila (12 mila euro) per le organizzazioni che promuovono i diritti della comunità lgbt.

Una legge-bavaglio a tutti gli effetti è quella applicata contro le persone omosessuali, le stesse che nei giorni scorsi sono scese in piazza, indossando un bavaglio sulla bocca, a simboleggiare l’odiosa censura contro il mondo gay.

E non possiamo non ripensare a una vicenda che, poche settimane fa, aveva coinvolto anche la star Madonna, da sempre dalla parte della comunità lgbt.

Proprio alla signora Ciccone, la comunità gay russa aveva chiesto di annullare il suo concerto, in segno di protesta contro San Pietroburgo, che ha adottato la famosa legge omofoba.

Dal canto suo la celebre star aveva però ribadito la sua intenzione di portare in scena il suo concerto:

“Lotto per la libertà. Il mio show, le mie canzoni, il mio lavoro e la mia arte, sono tutti per la libertà di espressione.
Libertà di scegliere, di parlare e di agire. Sempre con umanità e compassione. Verrò a San Pietroburgo per parlare in favore della comunità gay e dare sostegno e ispirazione a chiunque si senta oppresso.
Non scappo via dalle avversità. Parlerò durante il mio show di questa ridicola atrocità”.

Intanto, in Russia continua a crescere il numero di aggressioni contro le persone che appartengono alla comunità omosessuale.

Nonostante l’appoggio da parte di star celebri, nonostante le strenue battaglie silenziose da parte dei membri della comunità gay contro una discriminazione assurda ed inaccettabile, la situazione non cambia ancora. Quanto dovremo ancora attendere affinché le cose cambino davvero?
fonte http://www.gaywave.it

Lgbt Napoli: “Le cinque rose di Jennifer” al Teatro Nuovo fino al 22 aprile

Dopo il debutto al San Ferdinando, “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, nell’allestimento di Pierpaolo Sepe con Benedetto Casillo e Franco Javarone, sarà in scena dal 12 aprile al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli.

Jennifer ogni giorno rinnova il rito dell’attesa del suo Franco, l’uomo incontrato una sera in una discoteca.

Tutta l’umanità che ruota intorno a lei, di travestiti e no, riecheggia la stessa tragedia, comica: c’è Anna, la vicina di casa, che aspetta da tre mesi che qualcuno risponda al suo annuncio sul giornale; c’è il cavalier Antonetti che attende da tre mesi di sentire la sua Luana; c’è Sonia che alla radio, a notte fonda, declama la sua poesia…

Ambientata ai giorni nostri, la commedia della solitudine di Ruccello è questa volta quella di due esistenze mature, due corpi adulti che fanno i conti con gli anni e con il tempo che passa.

Una tragedia che si fa lampante, evidente, struggente in corpi al limite dell’accettabilità.
Oggi Jennifer ha un corpo pesante, schiacciato dall’età oltre che dalla sua ambiguità.
Un corpo vecchio, un corpo ai margini del tempo più e oltre che della società.
Il maniaco che si aggira per il quartiere di questa mente desolata non è che lo spettro-spauracchio di questa sorte inesorabile che precipita su tutti noi al calar della sera.

Una produzione Fondazione Salerno Contemporanea e Teatro Stabile di Innovazione.
Repliche fino al 22 aprile.

Orario spettacoli: ore 21.00 (domenica ore 18.30).
Il Nuovo Teatro Nuovo si trova a Napoli in via Montecalvario 16.

Per info e prenotazioni: 081 49 76 267 | botteghino@nuovoteatronuovo.it
fonte http://www.napoligaypress.it

giovedì 12 aprile 2012

Lgbt Cinema: "Good As You" Lorenzo Balducci parla del suo coming out

Uno dei protagonisti della commedia gay “Good As You” è Lorenzo Balducci.

L’attore, circa sei anni fa, aveva dichiarato di essere eterosessuale single.
Al quotidiano “La Repubblica”, l’uomo ha poi ammesso di essere omosessuale e ha spiegato le ragioni che l’hanno portato a fare coming out proprio in questo periodo:

“Avevo un certo pudore per ciò che riguardava questa tematica, sarà stata l’età… Nel corso degli anni ho acquistato una certa serenità e una voglia di essere trasparente, di non doverlo nascondere. I miei già lo sapevano. Ero più giovane, abbastanza timoroso, seguivo la massa e cercavo di non creare scalpore pur considerando le conseguenze. Ora posso dire la mia.”

Balducci ha recitato in altri titoli importanti, come L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, “Il cuore altrove” di Pupi Avati, “Tre metri sopra il cielo” di Luca Lucini e “Baciami ancora” di Gabriele Muccino. Ed è uno dei pochi attori giovani italiani che ha avuto il coraggio di dichiararsi gay.
fonte http://www.queerblog.it, Fonte Foto | TM News

Lgbt: In Cina gemelle cambiano sesso e diventano fratelli

Quella che stiamo per raccontare è una storia avvenuta in Cina, dove due gemelle hanno preso l’importante decisione di cambiare sesso chirurgicamente.



Il caso è avvenuto pochi giorni fa, ed a riportare la notizia sarebbe stato il quotidiano “The Sun“, che racconta la storia di queste due giovani ragazze di venticinque anni, due gemelle, che hanno preso una delle decisioni più difficili, quella di diventare uomini a tutti gli effetti, e di affidarsi alle mani esperte del dottor Zhao Yede, che opera presso l’ospedale militare di Shangai, e che ha portato a termine l’importante operazione.

Secondo quanto riportato nei giorni scorsi, pare che alle due sorelle, che adesso sono ufficialmente diventati due fratelli, mancherebbe solo una terza e ultima operazione chirurgica per poter diventare uomini a tutti gli effetti, e solo allora la legge cinese li riconoscerà come tali, e renderà quindi ufficiale il loro cambio di genere a tutti gli effetti.

Di casi del genere in passato ve ne abbiamo parlato più volte. La necessità di cambiare sesso nasce spesso in giovanissima età.

Più volte abbiamo parlato di bambini davvero molto giovani, bambini che sin dai loro primi anni di vita hanno manifestato l’esigenza di essere trattati e di vivere come i coetanei del sesso opposto al loro.

In Spagna, alcuni anni fa, fece molto discutere ad esempio il caso di un ragazzo di sedici anni che si era sottoposto a un intervento chirurgico per il cambio di sesso.

In quel particolare caso, si trattava del primo episodio di cambio di sesso a tutti gli effetti in una persona non ancora maggiorenne, ed in quella particolare occasione, ad esprimersi fu lo stesso medico che aveva eseguito l’operazione, il quale aveva detto la sua in merito alle polemiche nate intorno alla giovanissima età del suo paziente.

“E’ un dibattito aperto in tutto il mondo. E se la nuova legge prevede che una ragazza di 16 anni possa abortire, perché non autorizzare questo tipo d’intervento? aveva dichiarato alcuni anni fa il medico spagnolo.
Bisogna selezionare caso per caso. Ci possono essere maggiorenni non preparati e minorenni che lo sono. L’età cronologica non è determinante”.

Nel mondo dello spettacolo, un altro personaggio molto celebre ha portato a termine il processo per il cambio di sesso.

Come immaginerete, stiamo parlando di Chaz Bono, il figlio di una coppia celebre del passato, quella formata da Sonny Bono e Cher.
Del suo cambio di sesso ve ne avevamo parlato più volte in passato, ed oggi Chaz è, ed è considerato, a tutti gli effetti un uomo.
fonte http://www.gaywave.it

Lgbt: Bologna 14 Aprile Legge 164: un transito lungo trent'anni, Trentennale dall'approvazione della legge che permette il cambio di sesso in Italia

Il 14 Aprile 1982 dopo tante lotte fu approvata la Legge 164, una delle prime leggi in Europa che, insieme a quella tedesca, permetteva di cambiare sesso.

Una grande conquista che apriva una nuova strada per il riconoscimento delle persone transessuali.

Per il trentennale della sua approvazione il MIT, che di quella conquista fu il principale artefice, dedicherà un'intera giornata di approfondimento per ricostruire sul piano storico, scentifico e legislativo la condizione delle persone Transessuali e Transgender in Italia.

Il Convegno, che vedrà la partecipazione fra gli altri di Don Luigi Ciotti, sarà anche un'occasione di incontro e confronto fra gli operatori scientifici e giuridici e le Associazioni che si battono per il pieno riconoscimento della cittadinanza di tutte le soggettività Trans.

Il Convegno, organizzato in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale sull'Identità di Genere e con il Centro Europeo di Studi sulla discriminazione, si terrà il 14 aprile (giorno dell'approvazione della Legge 164) presso l'Aula Magna di Santa Cristina in Via Del Piombo 5 a Bologna a partire dalle ore 9.00.

QUI IL PROGRAMMA:
http://www.mit-italia.it/convegno164programma.pdf
fonte http://www.mit-italia.it/

Lgbt: Palermo Elezioni, Arcigay: «Il nostro voto a chi si impegna su 10 proposte»

Il 23 aprile i quesiti saranno al centro di un dibattito sui programmi dei candidati sindaco.

Una specie di esame in dieci «quesiti» per i candidati a sindaco di Palermo. Chi lo supera «vince» i consensi di omosessuali, bisex, lesbiche e trans del capoluogo siciliano.

Come dire un pacchetto di almeno 50 mila voti.

L'Arcigay in vista delle amministrative di maggio apre il confronto su dieci punti, precisando però di volere restare politicamente neutrale: «Nessuno dei membri del direttivo è candidato, e l’associazione non darà indicazioni di voto», «assumendo un ruolo di sensibilizzazione, stimolo per i candidati e per gli elettori, in modo che questi ultimi possano decidere chi votare con consapevolezza e disponendo di tutte le informazioni necessarie».

«Ci rivolgiamo non solo ai circa 50 mila lesbiche, gay, bisessuali e trans di Palermo - spiegano dall'Arcigay -, ma anche a tutte le persone che considerano il rispetto e la promozione dei diritti umani e civili come la base dell'amministrazione della cosa pubblica, e che rivendicano l'eguaglianza come valore fondante della civiltà».

Il 23 aprile i quesiti saranno al centro di un dibattito, nel corso del quale saranno raccolte le dichiarazioni e i programmi dei candidati, anche consiglieri comunali e di circoscrizione: «Si tratta - spiega Arcigay - di 10 questioni chiave sulla non discriminazione nell'attività della macchina comunale, sulla sensibilizzazione e la formazione del personale e della pubblica opinione, sulle strutture di supporto al lavoro ed ai servizi delle associazioni e a necessità che non trovano risposte nelle strutture esistenti (come una comunità alloggio che accetti le persone trans maltrattate), la sensibilizzazione su Hiv e altre malattie a trasmissione sessuale, il Pride, la Rete delle amministrazioni contro le discriminazioni.

Alcuni di questi impegni erano già stati approvati a larga maggioranza dal consiglio comunale, ma sono rimasti lettera morta: è proprio da questi impegni già assunti che vogliamo che la prossima amministrazione comunale riparta"».

Tra le richieste ai candidati c'e' quella di «patrocinare ed agevolare la realizzazione dei Pride cittadini e di tutte le manifestazioni collaterali»; l'adesione alla rete Ready - Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere; promuovere la costituzione di un osservatorio per l'analisi e la prevenzione dei fenomeni di discriminazione e violenza contro le persone LGBT; l'operatività del registro delle Unioni civili deliberato dal Consiglio comunale nel 2011, «legandolo a diritti effettivi».
Fonte Italpress via: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli

Lgbt Napoli: Dal coming out all’integrazione, un incontro al Teatro Bellini oggi 12 aprile alle ore 18

“Patty delle lucciole”, la mostra delle foto di Renato Orsini attualmente in corso presso il Foyer del Teatro Bellini, sarà spunto di approfondimento per il dibattito dal titolo

“Omosessualità - L’era del coming out e dell’integrazione sociale” che si terrà giovedì 12 aprile in occasione del finissage della mostra.

All’incontro, promosso e organizzato grazie alla collaborazione tra il Teatro Bellini, l’associazione Arycanda G. e il Coordinamento Napoli Pride, e moderato da Brunella Vhiozzini (Canale 21) parteciperanno Carlo Cremona (Presidente di iKen Onlus), Raffaele Savonardo (Coordinatore scientifico dell’Osservatorio sui giovani dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), l’antropologa Marzia Muriello ed i fotografi Luciano Ferrara e Renato Orsini.

Appuntamento gioevedì 12 aprile alle ore 18.00.
Il Teatro Bellini si trova a Napoli in via Conte di Ruvo
fonte http://www.napoligaypress.it

Lgbt Calcio: Il Borussia Dortmund vieta l'accesso al suo campo a tifosi omofobi

In Germania, il Borussia Dortmund, una delle squadre più importanti della Bundesliga, ha vietato a diversi tifosi di accedere allo stadio per tre anni come sanzione per aver esposto uno striscione omofono durante una partita contro il Werder Bremen.

Lo striscione ha scatenato una grande polemica in Germania e alla squadra di calcio è stata anche comminata una multa di ventimila euro da parte della Federazione Tedesca del Calcio.

Il Borussia Dortmund, dal canto suo, si è rivolto al gruppo ultras che aveva esposto lo striscione e ha preteso che venissero identificati i responsabili che, una volta individuati, sono stati interdetti all’accesso allo stadio per un triennio.

Inoltre la squadra ha anche voluto che i tifosi promettessero che in futuro non si abbiano a ripetere più episodi simili.

Il presidente esecutivo della squadra, Hans-Joachim Watzke, ha affermato:

"Nel corso dei nostri incontri abbiamo detto chiaramente che il Borussia Dortmund è a favore della tolleranza, dell’apertura e del rispetto verso tutti. Condanniamo la violenza e il razzismo."
fonte http://www.queerblog.it robo

Radio “Oltre le Differenze”: il viaggio tra le associazioni lgbtq fa tappa in Sicilia per conoscere il comitato Arcigay di Palermo e Trapani

Su Antenna Radio Esse, una finestra sull’omosessualità e non solo
Venerdì 13 aprile alle 21 e in replica sabato 14 alle 15, va in onda il format radiofonico dedicato al mondo LGBTQ condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini

“Oltre le Differenze” il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale, è di nuovo on the road.

E la Sicilia è la prossima tappa del viaggio alla scoperta delle associazioni lgbtq d’Italia, dove la redazione incontrerà il Comitato Arcigay per le province di Palermo e Trapani.

All’associazione, primo circolo Arcigay in Italia nato nel 1980, Oltre le Differenze dedica la puntata che andrà in onda venerdì 13 aprile alle 21 e in replica sabato 14 alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.

In apertura incontreremo Gregorio Cascavilla, in arte Lady Greg, vocalist e performer molto particolare, che anima le serate LGBT di Palermo e dintorni.

Con la presidente del comitato provinciale Arcigay Daniela Tomasino, invece, parleremo della storia del circolo, dei servizi e delle iniziative culturali: dal servizio accoglienza migranti LGBT al sostegno psicologico, dall'organizzazione del Palermo Pride 2012 a come l'associazione si sta preparando alle prossime elezioni amministrative.

Spazio poi alle altre curiosità sulla vita associativa di Arcigay Palermo attraverso l'irriverente carta d'identità semi-seria condotta da Veronica e Rory della redazione e a cui risponderà Giulia Alagna, membro del direttivo del comitato provinciale, nonchè dello staff nazionale di Arcigay.

Immancabile il consueto scaffale, che in questa puntata speciale consiglierà letture e film “scelti per voi” dall'associazione e non mancheranno le segnalazioni di appuntamenti culturali e festaioli a tema.

Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.

E’ possibile inoltre visitare la pagina fan su facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com in cui trovate i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione.oltreledifferenze

mercoledì 11 aprile 2012

Firenze: "PIANO B" con Alessandro Riccio al Teatro Del Romito da stasera 11 al 13 aprile

FINALMENTE SONO ARRIVATI GLI OSPITI INTERNAZIONALI PER LA SERATA MULTICULTURALE "PIANO B" CHE SI TERRA' DA STASERA
11, 12 e 13 APRILE AL TEATRO DEL ROMITO ALLE 21.15
TUTTO è PRONTISSIMO...
ORMAI CI SIAMO...


Una carrellata di lingue e mondi lontani, di situazioni esilaranti scaturite dalla differenza e difficoltà della comunicazione.

Un dinamico e vulcanico organizzatore ha riunito nello stesso luogo, rappresentanti di culture diverse fra loro per mostrare al pubblico il valore della loro unicità. Accanto a lui la serissima traduttrice e la giovane assistente al suo primo giorno di lavoro...

Alessandro Riccio è di nuovo sulla scena in veste di attore- trasformista affiancato dalla irresistibile Daniela D'Argenio e dalla bravissima improvvisatrice Lea Landucci per un trio che lascia senza fiato dalle risate.
TEATRO DEL ROMITO
via del romito 10, firenze
PER PRENOTAZIONI E INFO
tel 055 6120205
fonte Alessandro Riccio

martedì 10 aprile 2012

Lgbt: Fornero: «Diritti alle coppie gay? Strada lunga, serve una cultura contro la discriminazione»

Il ministro torna a parlare dell'appello lanciato da VanityFair: «Felice di dare il mio contributo»

La avviciniamo, alla fine dei lavori.
Il ministro Elsa Fornero ha appena chiuso il convegno “Mediamente diversi”
(promosso dall'Unar e dall'Ansi).

Nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio si è discusso di «discriminazione e giornalismo»: l'occasione giusta per tornare a parlare anche della lettera-appello #nocoppiediserieb lanciata da Vanity Fair.

Ministro, a proposito della campagna a sostegno delle coppie omossessuali…

«Ho già risposto a questa domanda, ma mi sento di aggiungere che è necessario parlare della questione in modo serio, e sempre seriamente cercare di trovare delle soluzioni.
Ora ci sono lavori molto grossi in cui sono impegnata, ma sarà necessario fare il punto in maniera seria. E già il convegno di questi due giorni è stato utile, sono stati diffusi dati importanti di cui è necessario tenere conto. Però volevo dire che io sono felice di dare il mio contributo.
E’ importante difendere il diritto di tutti».

Perché nella nostra società c’è questa diversità di trattamento delle coppie omosessuali?

«La discriminazione è un argomento da trattare con molta cura, e ci sarebbe da dire parecchio. Sono temi importanti e la strada è lunga. Ma ancora deve essere sviluppata una cultura contro la discriminazione, e per la diversità, nel nostro Paese: quindi ci vuole tempo per far assorbire questi concetti, e per avviarci verso un’unica direzione praticabile da tutti».

Visto l'argomento del convegno: media e informazione come si comportano su questi temi, secondo lei?

«In maniera varia. Certi argomenti non fanno parte della nostra cultura, è necessario del tempo per fondarla. Tutto è in fase di costruzione. Ma è importante che non si veda il governo tecnico come un governo insensibile su questi temi: è un governo a favore dell'inclusione e della civiltà…non diamo solo attenzione al rigore economico, sia chiaro».

Firma l'appello di Vanity Fair per i diritti delle coppie gay
a questo link:
http://www.vanityfair.it/news/italia/2012/03/20/nocoppiediserieb-lettera-petizione-fornero
fonte http://www.vanityfair.it/ di G. Greison

Lgbt: Lesbiche, gay, bisex, trans, queer: amarsi per superare la disinformazione

Noi gay, lesbiche, bisessuali, transgender e queer, nonostante i vari passi verso l’uguaglianza, viviamo in una cultura eterosessuale che spesso è intrisa di pregiudizi nei nostri confronti.

Una cultura che ci ricorda a piè sospinto che essere eterosessuale è meglio: dalle canzoni d’amore che ascoltiamo in radio, alle immagini della famiglia che vediamo in fiction e spot, alle storie di cronaca di cui ci informano i mess media.

Anche se non siamo più invisibili (come qualcuno vorrebbe che fossimo) dobbiamo continuare a lavorare per trovare informazioni e modelli che possano essere di supporto per la loro relazione di amore.

Molte coppie lgbtq si amano apertamente nonostante il rifiuto delle proprie famiglie d’origine e contesti socio-culturali non proprio idilliaci; altre, invece, non possono dire pubblicamente il loro amore per paura di perdere il lavoro o di rovinarsi la carriera.

Questa situazione porta alla nascita e al consolidamento di falsi stereotipi sulle relazioni gay e lesbiche all’interno della nostra società.
Per esempio:

* le relazioni gay e lesbiche sono artefatte e non “vere” relazioni
* gay e lesbiche hanno relazioni psicologicamente immature
* le relazioni gay e lesbiche sono meno impegnative di quelle eterosessuali
* le relazioni gay e lesbiche sono a breve termine e raramente durano a lungo
* le relazioni gay e lesbiche sono un ambiente malsano per far crescere i figli.

Il fatto è che anche molte persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender e queer credono a questi stereotipi e finiscono per adattarsi a un sentire comune che è profondamente falso.

Lo psicologo John Gottman, docente emerito presso l’Università di Washington, studia le coppie da oltre quarant’anni: è autore di oltre centonovanta articoli sul tema e autore o co-autore di una quarantina di libri sull’argomento.

Racconta Jeff Lutes, blogger americano, che un giorno, durante un pranzo con Gottman, gli ha posto alcune domande sulle sue ricerche, e, in particolare, sulle coppie dello stesso sesso.
La risposta di Gottman, che è eterosessuale e felicemente sposato, è stata illuminante:

Le relazioni gay e lesbiche sono all’avanguardia rispetto a quelle eterosessuali. Credo proprio che le coppie etero abbiano molto da imparare dalle coppie gay.

Qualche tempo dopo Gottman ha parlato alla stampa con toni simili:

Ritengo che tra duecento anni le relazioni eterosessuali saranno al punto in cui sono le relazioni gay e lesbiche oggi. Le coppie gay e lesbiche, infatti, sono molto più mature e attente nel cercare di migliorare la propria relazione e nell’avere una maggiore consapevolezza del loro rapporto rispetto alle coppie etero.

Ricordiamo che John Gottman è ritenuto un luminare nel campo dei rapporti di coppia.

Per rendere consapevoli noi stessi e agire per primi per superare la disinformazione che riguarda il mondo gay il blogger Jeff Lutes consiglia di scrivere su un foglio il seguente mantra e attaccarlo allo specchio del bagno per poi leggerlo ad alta voce ogni mattina, per una settimana:

La mia sessualità e la mia relazione sono dei doni bellissimi e hanno enormi capacità di arricchire la vita degli altri all’interno della mia comunità. Prendo l’impegno di amare me e [nome del partner] in un modo che sia positivo, portatore di vita e salvifico.

Troppo new age o psicologizzante? Forse.
Ma se non cominciamo ad amare noi stessi per primi, sarà alquanto difficile che gli altri ci amino.
fonte http://www.queerblog.it da Robo

Lgbt Napoli: “Rappresentare l’omofobia” un concorso video-fotografico contro la discriminazione e alla omo-transfobia

Nell’ambito del convegno “Sessualità e diritti lgbt” che si svolgerà a Napoli il 19 e 20 aprile, il comitato regionale Campania Rainbow indice il concorso video-fotografico per professionisti e dilettanti “Rappresentare l’omofobia”.

Il concorso si propone di sensibilizzare la collettività alla lotta all’omofobia e alla transfobia. L’opera vincitrice sarà inviata alla selezione dei prodotti di comunicazione sull’omofobia e transfobia del progetto europeo “Hermes – linking network to fight sexual and gender stigma – Daphne III Programme”.

“Il concorso - spiega Fabrizio Sorbara, presidente di Campania Rainbow - invita a rappresentare visivamente il significato della violenza contro gay, lesbiche e transessuali, per dare un volto alla discriminazione e ad atteggiamenti negativi più o meno nascosti, e manifestare così una emergenza sentita da tutti i cittadini lgbt”

Il premio, di cinquecento euro, verrà consegnato il 19 aprile da un membro della giuria, composta da Enrica Amaturo (Direttore Dipartimento di Sociologia dell’Università di Napoli Federico II), Anna Lisa Amodeo (Docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), Fabio Corbisiero (Coordinatore scientifico del Convegno “Sessualità e Diritti lgbt”), Ida Palisi (direttore di “Napoli città sociale”), Lello Savonardo (Coordinatore Osservatorio Giovani, Università Federico II), Eduardo Scotti (Giornalista de “La Repubblica”).

Il bando completo del concorso è disponibile su convegnolgbtnapoli2012.info
La partecipazione è gratuita ed è aperta a tutti.
Il materiale va inviato entro il 16 aprile 2012.

Il Concorso è realizzato in collaborazione con Arcigay e con il Dipartimento di Sociologia e Polo SUS dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
fonte http://www.napoligaypress.it

Lgbt: A Berlino le unioni registrate saranno trattate allo stesso modo delle coppie sposate

L’area metropolitana di Berlino ha deciso che sul piano economico-fiscale le coppie registrate verranno trattate come le coppie sposate

L’area metropolitana di Berlino ha deciso che sul piano economico-fiscale le coppie registrate, per ciò che riguarda gli aspetti fiscali dei redditi, verranno trattate come le coppie sposate. Infatti la legge tedesca sulla convivenza registrata non equipara a tutti gli effetti la convivenza registrata al matrimonio.

Le autorità tributarie federali calcolano, infatti, l'Irpef a seconda se si è single o sposati. In base infatti all'”Ehegattensplitting” le coppie sposate hanno la possibilità di pagare meno imposte perchè il reddito della coppia viene sommato e poi diviso per due.

Conseguenza: chi è sposato, sia che entrambi i coniugi lavorino, sia che lavori uno solo di loro, risparmia ogni anno diverse migliaia di euro di Irpef.

Finora ciò valeva solo per le coppie sposate, e quindi eterosessuali, mentre da oggi, almeno a Berlino, questo varrà anche per le coppie dello stesso sesso.

Da ieri, 2 aprile 2012, la città-Stato di Berlino pone finalmente e coraggiosamente fine alla disparità di trattamento tra le unioni civili e le coppie sposate, almeno per quello che riguarda le imposte sul reddito e la scelta della fascia d'imposta sul reddito, senza aver voluto aspettare la decisione finale della Corte Costituzionale federale prevista per il 2013.

Con ciò sarà finalmente possibile proprio ciò che la coalizione liberal-democristiana non è riuscita a fare in due anni di governo.

Nel governo federale non c'è ancora consenso sulle pari opportunità tributarie e l' eventualità che la Corte Costituzionale, nel 2013, decida di revocare questo diritto conquistato dalle coppie omosessuali è giudicata estremamente remota.
fonte Associazione Radicale Certi Diritti via http://www.gaynews.it/

LGBT ROMA: GENDER DOCUFILM FEST PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO: "PRODIGAL SONS" DAL 13 APRILE

I documentari del Gender DocuFilm Fest tornano dal 13 aprile al Caffè Letterario.

Ogni venerdì alle 20:45, i film che hanno riscosso maggior successo alle due edizioni del GDFF al Gay Village si presentano al pubblico in lingua originale con sottotitoli italiani.



La rassegna è organizzata da Di'Gay Project e sponsorizzata da AZGay, la guida per trovare tutte le attività LGBT e gay-friendly della tua città.

Programma:

13/04: PRODIGAL SONS (86min) - vincitore 2010
Il cambiamento di genere della regista è il mistero meno sconvolgente all'interno di questa famiglia americana.

20/04: REGRETTERS (60min) - premio del pubblico 2011
Nati uomini, Orlando e Mikael hanno cambiato sesso per diventare donne, e ora vorrebbero non averlo mai fatto.

27/04: SHOULD I REALLY DO IT? (86min) - premio del pubblico 2010
Confidarsi con un analista feticista potrebbe cambiare la propria vita.

04/05: KATHAKALI (40min) - vincitore 2011
Un viaggio ipnotico e sensuale in un mondo dove l'ordine gerarchico è immutabile, la religione onnipresente e le donne assenti.

11/05: STRETCH MARKS (67min)
Quando il sesso si insinua in una gravidanza, ne risulta un ritratto fortemente anticonvenzionale della maternità.

18/05: ROMEO & JULIUS (25min) + FACE (26min) - doppia proiezione
La forza dei sentimenti reali sconvolge una rivisitazione gay del dramma di Shakespeare.
Saresti capace di mostrare il tuo volto durante l'orgasmo?

25/05: LE CIEL EN BATAILLE (45min)
La lotta tra le pulsioni del corpo e la purezza dello spirito, nella confessione di un'esperienza umana complessa.

01/06: WHO'S AFRAID OF KATHY ACKER? (84min)
La vita della scrittrice americana, icona punk e femminista, in un tripudio di cybersex, tatuaggi e poesia.

Le proiezioni sono gratuite.
Per chi lo desiderasse, il Caffè Letterario serve un aperitivo-cena al costo di 10€ dalle ore 20:00.
Alle ore 23:30, inizia la serata dance di Omogenic presso le Distillerie Clandestine di Via Giuseppe Libetta 13 (10 minuti a piedi dal Caffè Letterario).

Informazioni su www.genderdocufilmfest.org

Ogni venerdì a partire dal 13 aprile @ CAFFE' LETTERARIO - Via Ostiense 95 (Metro B - Piramide).
www.caffeletterarioroma.it
fonte http://www.digayproject.org