martedì 18 dicembre 2012

"RITRATTO D'ARTISTA" IN ESCLUSIVA PER LISADELGRECO_CINEMA: DANIELE SARTORI

Daniele Sartori, veneziano, si diploma attore all’Accademia Teatrale Veneta.

Dopo pochi anni esordisce alla regia cinematografica scrivendo e dirigendo i primi cortometraggi,
“Magma” e “Ora scelgo io”.

Numerosi sono i contributi professionali nell’ambiente del cinema indipendente veneziano e milanese.


Fonda e avvia il progetto “Lost In Vauxhall” per la produzione di videoclip e short film, ambito che predilige.



Nel 2010, avvalendosi della collaborazione del Direttore della fotografia Flavio Zattera, scrive e dirige “L’Appuntamento”, cortometraggio pluripremiato che riscuote ottimo successo, distribuito da Queer Frame, RIFF, QAF Hd,
e proiettato al Venice Film Meeting in occasione della 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.



Firma inoltre gli Spot 2010 – 2011 del Queer Lion Award, premio collaterale della Biennale del Cinema di Venezia, a cui vi partecipa come giurato.



Nel 2011 realizza “Doris Ortiz”
cortometraggio che uscirà l’anno successivo, finalista al “Rome Independent Film Festival”, distribuito da RomeFilmMarket.com, MUBI Europe, e che raggruppa numerosi talenti emergenti tra i quali gli attori Giuseppe Sartori e Andrea Pizzalis.

Il commento del regista al film:
La trama di “Doris Ortiz”, semplice e d’azione, è una breve metafora queer, una caricatura manga, sulle paure irrazionali, sui pregiudizi quasi paranoici di coloro che si accaniscono contro le diversità altrui, di qualunque genere esse siano.

Il filmlook vintage dell’intero lavoro è un personale omaggio ai b-movie splatter anni ’80:
film sgangherati, spesso sottovalutati, ma incredibilmente geniali.
----------------------------------------------------------------------------
Lisa Del Greco ha intervistato il regista Daniele Sartori
----------------------------------------------------------------------------
Ciao Daniele con un paio di brevi film che hanno catalizzato l’attenzione del circuito dei Festival il tuo nome è uno dei più quotati nell’ambito queer cinematografico e con l’uscita di “What about Alice?” ti sei avvicinato al mondo della video arte.
Parlaci di questo tuo ultimo progetto:

"Si tratta appunto di un video arte ispirato al testo di Carroll ma rivisitato in chiave queer gotica con una Alice, interpretata dall’artista Adolfina De Stefani, ormai non più bambina e decisamente molto lontana dal mondo delle meraviglie.
Il video si snoda in quattro capitoli visivi pensati per essere riprodotti in loop negli spazi espositivi per esempio di una Galleria.
All’opera hanno preso parte anche i Family Morton, Erik Strauss, Donato Ceron e Mark Fabrique, tutti performers molto stimolanti e divertenti."

Sia In “What about Alice?” che in “Doris Ortiz” hai dato ampio spazio all’immagine fine a sé stessa ed in particolare ad interpreti sessualmente ambigui:
"Il cinema prima di tutto è immagine, non è mai fine a sé stessa perché in ogni caso provoca sempre una reazione nello spettatore e gli interpreti che ho scelto non sono affatto sessualmente ambigui, anzi sono estremamente chiari! Hanno semplicemente delle caratteristiche forti, che rimangono impresse."

La tua collaborazione con il Regista di Lirica Ivan Stefanutti?
"Il Maestro Stefanutti è un caro amico, ci siamo scoperti artisticamente molto simili. Amiamo entrambi le contaminazioni, la sperimentazione e così i nostri percorsi creativi si sono momentaneamente intrecciati."

Principe Maurice ha fatto un cameo in “Doris Ortiz”, hai scoperto i Family Morton, Erik Strauss e Tina Sputnik. Lavori spesso con i personaggi della notte, perché?
"Perché molti di loro sono prima di tutto dei bravissimi artisti, dei veri creativi dell’immagine e dei professionisti seri."

In che direzione stà andando secondo te il cinema queer?
"Domanda importante! Se è vero che il cinema spesso fa’ da specchio alla realtà attuale credo allora che il queer sia ormai definitivamente sdoganato in ogni ambito.
E’ il momento delle declinazioni del queer, per esempio queer noir, queer horror, queer commedy etc.
L’unica tematica che ancora soffre realmente di stereotipi negativi e che non è stata adeguatamente restituita al pubblico per quella che è, riguarda il cambiamento di sesso.
Indubbiamente è un argomento complesso ma forse è proprio questo il punto, ci vorrebbe più semplicità e naturalezza nel raccontarlo.
In fondo il cambiamento è insito in ogni cosa, in ogni essere umano, è un fatto naturale che porta spesso positività."

Più personaggio o più regista?
"Per gli altri più personaggio, credo…"

Progetti in cantiere?
"Un film ambientato nella seconda guerra mondiale"
Grazie a Daniele Sartori...

PER INFO:
http://doris-ortiz-film.tumblr.com/
http://lostinvauxhallofficialsite.wordpress.com/
---------------------------------------------------
Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..© Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento