lunedì 10 dicembre 2012

Lgbt Stati Uniti: La «terapia di conversione» per gay finisce in tribunale per frode

Quattro uomini pagavano per «guarire» e si sentivano dire che era «colpa loro» se non diventavano eterosessuali

La controversa «terapia di conversione» (o «terapia riparativa») per omosessuali, usata per «curare» le persone che vogliono cambiare il proprio orientamento sessuale verso l'eterosessualità, arriva sul banco degli imputati negli Stati Uniti.


LA CAUSA
Quattro cittadini del New Jersey hanno infatti avviato un'azione civile per frode dopo aver speso migliaia di dollari per la terapia, solo per sentirsi dire che il continuare a sentire attrazione per il loro stesso sesso era «colpa loro».
Si erano rivolti al Jonah, acronimo di Jews Offering New Alternatives for Healing, «Centro ebraico che offre nuove alternative per la guarigione», un'organizzazione che si definisce no profit e dedita ad aiutare, attraverso le dinamiche del libero arbitrio, le persone in difficoltà con la propria sessualità e le loro famiglie.

I MINORI
Contemporaneamente i sostenitori della terapia stanno cercando di bloccare una legge dello stato della California approvata lo scorso agosto che mette al bando questa terapia per i minori. Helen Killaspy del Royal College degli psichiatri di Londra - ha spiegato al New Scientist che «non c'è alcuna evidenza scientifica che l'orientamento sessuale possa essere cambiato.
Le "terapie" dell'omosessualità creano un ambiente in cui proliferano pregiudizi e discriminazione».

LA TERAPIA IMMORALE
Lo scorso ottobre l'Associazione britannica per l'assistenza psicologica e la psicoterapia aveva inviato una lettera a tutti i suoi 30.000 iscritti per richiamarli all'etica, ritenendo completamente immorale la «terapia di conversione».
fonte http://www.corriere.it/esteri/

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