venerdì 11 novembre 2011

Lgbt Firenze: "Cercasi commesso gay" E scoppia la bufera. L'annuncio di un negozio a Pontassieve


"Questa è una discriminazione al contrario"
Firenze, Cercano un commesso per un negozio di abbigliamento.
Requisito particolarmente gradito: l’omosessualità.

Proprio così.
Perché? Per avere garanzia di sensibilità, di sintonia con la clientela femminile e di un più spiccato senso estetico e della moda.
Ma, dopo questo annuncio, infuriano le polemiche.

E pensare che il Gruppo Diddi, la società pratese che aprirà il 19 il negozio «Well I Never» a Pontassieve, ci tiene a ribadire che non vuole attuare «una discriminazione al contrario»...

«Qui si va da un eccesso all’altro, dalla discriminazione al privilegio — dice Barbara Orlandi, segretaria Filcams Cgil — Mi pare azzardato insistere su caratteristiche individuali quando si cerca personale, tanto più che ogni contratto prevede un periodo di prova per valutare se un candidato ha o meno le caratteristiche che si cercano.

Vanno privilegiate la competenza e la professionalità, a prescindere dalle caratteristiche personali. Per non parlare poi del rischio di cadere nei luoghi comuni...».
fonte http://www.lanazione.it/firenze

Lgbt Calciatori: David Testo ha fatto coming out "Sono gay"


David Testo, pro soccer player, ha ammesso ai microfoni di RadioCanada di essere gay.
Un passo importante nella sua categoria, in cui l'omofobia è radicata tanto quanto nella League ufficiale.

David Testo , classe 1981, potrebbe non essere un nome noto ai più, ma è un astro nascente del calcio americano (esattamente un Pro Soccer Player).

Gioca dal 2003 ed ha cambiato diverse volte squadra. L'ultima in cui ha ricoperto un ruolo decisivo nel campionato è il Montreal Impact che il prossimo anno passerà di serie. Ma a parte questi tecnicismi, Testo ha appena fatto coming out.

Il biondino pieno di grinta in campo ha ammesso a Radio Canada di essere gay: "Sono gay, non posso farci niente, fa parte di me è la mia natura e non ha nulla a che fare con il mio talento, si può essere ottimi giocatori ed essere gay".

La dichiarazione è avvenuta il 10 novembre 2011 e Testo ha aggiunto: "Mi è dispiaciuto non esser uscito allo scoperto prima.

Lotto da tutta la vita, da tutta la mia carriera, perché essere un atleta professionista ed omosessuale è davvero difficile è come se dovessi sempre indossare una maschera...

Ti succhia tutte le energie, quelle che dovresti mettere in campo."
Ma ora per David quest'ansia è terminata perché ha avuto il coraggio di dichiarare pubblicamente di essere omosessuale ed è il primo del suo ambiente (Pro Soccer) a farlo, in un momento tanto delicato come la fase di transizione per entrare nella League ufficiale il prossimo anno.
Vedremo se la sua carriera risentirà della sua sincerità.
Fonte: http://www.gay.tv via RadioCanada

Lgbt: L'amore è l'amore. Campagna cilena per i diritti dei gay


L’amore ci rende felici, ci dà forza, non ha limiti. L’amore è diverso come siamo diversi tu e io.

Con queste frasi, l’associazione cilena Movilh Movimiento de Integración y Liberación Homosexual ha realizzato una campagna per chiedere l’uguaglianza sociale e legale di tutti i cittadini e per esigere l’abolizione delle norme omofobe che ancora esistono nel paese.

La campagna si chiama El amor es el amor e ha ottenuto il sostegno di artisti e politici di tutte le correnti ideologiche che promuovono la piena uguaglianza di tutti i cileni.

Intento della campagna è quella di promuovere leggi contro la discriminazione, sull’identità di genere o sull’uguaglianza legale di tutte le coppie, senza distinzione tra coppie gay e quelle etero.

Inoltre si chiede l’abolizione degli articoli 365 (che fissa a 14 anni l’età minima per avere relazioni sessuali per etero e lesbiche, mentre le innalza a 18 anni nel caso dei gay) e 373 (che permette che le forze di sicurezza possano intervenire contro le persone LGBT che esprimono pubblicamente il proprio affetto, in nome di una non ben precisata offesa al pudore, alla morale e ai buoni costumi) del Codice Penale.

Trovo geniale la frase del video: “Le leggi sono fate per integrare, non per escludere”. E questo vale in Cile come in Italia.
fonte http://www.queerblog.it

Lgbt: Michele Placido tifa Nichi Vendola: “Essere gay? Una cosa meravigliosa”


Riportiamo uno stralcio dell’intervista rilasciata da Michele Placido al settimanale A.



Il noto regista ha commentato la situazione politica del nostro Belpaese esprimendo le proprie preferenze.

(“Oggi voterei Casini, perché sono un cattolico convinto.
Lo sono da quando mi hanno battezzato ed è una certezza profonda, una vera fede, come per gran parte degli italiani”)
ed un tifo sfegatato per il suo conterraneo, Nichi Vendola (“E infatti il nuovo, secondo me”).

Vendola? C’è qualcosa che non torna…
È il migliore, senza discussioni.
Per cominciare, è bello…

"Sì, bello."

Scusi, ma allora è meglio Casini.

"La bellezza non è il nasino piccolo o la bocca a cuore. È un insieme di elementi estetici ed interiori. E Vendola li ha. È bello, colto, sensibile e ha l’orecchino. È perfetto con quell’orecchino…"

Ed è gay, che è un suo diritto, nulla da dire: ma per un elettore cattolico potrebbe anche essere un problema.

"Ma quale problema? È una cosa meravigliosa: vogliamo pensare a Visconti o a Pasolini? Chissà quanti di noi sono gay e non lo dicono."
fonte http://www.gayprider.com

Lgbt: Anna Grodzka, la prima transessuale nel Parlamento polacco


VARSAVIA Si chama Anna Grodzka la prima transessuale polacca eletta nel Parlamento della Polonia.

Lei, candidata a Cracovia nella lista del Movimento anarchico-liberale di Januzs Palikot, è stata eletta nello scorso ottobre al termine delle votazioni che hanno riconfermato il premier Donald Tusk.

Grodzka, 57 anni, psicologa e produttore cinematografico, ha cambiato sesso pochi anni or sono dopo aver vissuto per anni da uomo (con il nome Ryszard), essersi sposato ed avuto un figlio.

La lunga battaglia di Grodzka, con un intervento medico a Bangkok, è stata oggetto di un documentario girato da un canale tv privato.

In passato Grodzka aveva militato nelle file di diversi partiti della sinistra, ed attualmente presiede la fondazione Trans-Fuzja che si batte per la parità dei diritti dei transessuali.
fonte http://www.blitzquotidiano.it (Foto Ap/LaPresse)

Lgbt: Di Pietro: "Pd e Pdl come due maschi a letto" poi si scusa


"Una battuta infelice" così l'ha definita il responsabile per i diritti civili dell'Idv Franco Grillini dopo la richiesta da parte di Arcigay di chiarimenti e di un incontro che ci sarà

Il momento politico ed economico che l'Italia sta attraversando non è dei più facili e si vivono momenti convulsi fatti di dichiarazioni di questo o quel leader di partito su quale possa essere il futuro immediato del governo, del parlamento e del Paese intero.

Intervistato questa mattina da Maurizio Belpietro su Canale 5 il leader dell'Italia dei Valori Antonio di Pietro, che da giorni fa sapere che non è disposto a votare la fiducia ad un cosiddetto governo tecnico subito dopo le dimissioni di Berlusconi, ha usato una metafora omofoba per spiegare la sua posizione.

«Io credo che il Pd, dopo un mese, due mesi che avrà appoggiato questo governo da una parte - a detto Di Pietro al telefono con il direttore di Libero -, e il Pdl dall'altra entambi si accorgeranno che non possono stare insieme perché due maschi nella stessa camera da letto non fanno figli».

La cosa non è passata inosservata, tanto più che oltre che in collegamento su Canale 5, Di Pietro ha usato la stessa espressione nel salotto di Bruno Vespa durante la puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera, ed ha suscitato la reazione di Arcigay che, in mattinata ha diffuso un comunicato.

«Penso che sia davvero molto preoccupante l'affermazione di Di Pietro - dichiara Paolo Patanè Presidente nazionale di Arcigay, perché allunga un'ombra sul suo pensiero profondo: il presidente Idv, infatti, paragona una situazione brutta e pasticciata alla dimensione intima, solidale ed affettiva che due persone dello stesso sesso hanno il diritto, come tutti, di vedersi riconosciuta dal Legislatore. Su questi temi non è possibile sbagliare.

Che cosa avremmo detto se qualcuno avesse pubblicamente dato un'accezione negativa al matrimonio tra un bianco o un nero, ovvero tra un ebreo ed un cattolico?».

Nel comunicato diffuso oggi, Arcigay auspica qualcosa in più diun semplice chiarimento e nessun ricorso "all'incidente di espressione".
«Il linguaggio - si legge nella nota - è il punto di partenza per includere ovvero escludere e discriminare le persone».

«Chiediamo un incontro urgente con Di Pietro - conclude Paolo Patanè - a chiarimento di questa vicenda e delle implicazioni politiche che vi sono sottese, e a chiarimento degli impegni che IDV intende assumersi a livello di programma rispetto ai diritti delle persone e delle coppie lgbt». Ad Arcigay si associa il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che tramite la sua presidente, Rossana Praitano sottolinea che questo non è il primo episodio di cui Di Pietro è protagonista e nel qualche «sfuggano dalla bocca parole che amareggiano la comunità glbt»..

«Crediamo che Di Pietro debba scusarsi con tanti cittadini gay, lesbiche e trans per sue parole inappropriate - conclude Praitano - che non possiamo giustificare in nessun modo, nonostante le boutades folcloristiche dipietriste».

E la risposta di Di Pietro non tarda ad arrivare per bocca del responsabile del dipartimento diritti civili e associazionismo dell'Italia dei Valori Franco Grillini, presidente di GayNet e presidente onorario di Arcigay, portavoce dei diritti lgbt al'interno del suo partito. «Una battuta, sicuramente infelice, quella del presidente Antonio Di Pietro, durante una trasmissione televisiva, sta sollevando un inutile vespaio, perché l'impegno dell`Italia dei Valori, sul terreno dei diritti civili e delle libertà individuali, è fuori discussione - dichiara Grillini -.

Prova ne è il fatto che è stata l'IdV a volere la ricalendarizzazione della legge Mancino contro l'omofobia in Commissione giustizia dove attualmente è in discussione.

Ed é sempre il presidente Di Pietro il primo firmatario della legge sui patti civili di solidarietà. Questo impegno mi è stato ribadito direttamente da Di Pietro nel corso di un colloquio telefonico di chiarimento durante il quale mi ha spiegato che è "profondamente dispiaciuto" per l'equivoco, assolutamente involontario, prodotto dalla concitazione nel corso della discussione televisiva e si scusa con la comunità LGBT. Ha ribadito inoltre di voler incontrare al più presto l'Arcigay».

A quella di Grillini fa seguito la dichiarazione della deputata del Pd Paola Concia, soddisfatta delle scuse di Di Pietro. «Vorrei però fargli notare simpaticamente - commenta l'onorevole - che anche il patto di Vasto (quello tra Pd, IdV e Sinistra Ecologia e libertà, ndr) potrebbe essere considerato un'unione omoafettiva, dato che i segretari dei tre partiti del centro sinistra sono tutti maschi».

«La politica - conclude Concia - deve smettere una volta per tutte di fare battute che offrono una rappresentazione denigratoria degli amori fra omosessuali, che ci riportano indietro di decenni. Noi omosessuali italiani, francamente, non ne possiamo più».
fonte http://www.gay.it

giovedì 10 novembre 2011

Lgbt: Domani sera su Antenna Radio Esse si parla dei mille volti della cultura gay la cantante DOLCENERA tra gli ospiti di “Oltre le Differenze”


Venerdì 11 novembre alle 21, il format radiofonico dedicato al mondo LGBT va alla scoperta del mondo Bear e della comunità degli Orsi italiani

Il mondo bear è solo una delle tante sottoculture della comunità omosessuale e bisessuale. Se ne parlerà nella prossima puntata di “Oltre le Differenze” il primo ed unico format radiofonico in Toscana interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex, transessuale e queer, che andrà in onda venerdì 11 novembre alle 21.00 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it

Ospite eccezionale di questa puntata sarà la cantante DOLCENERA, che sta per dare il via al suo nuovo tour teatrale "Evoluzione della specie", che toccherà anche la Toscana con un concerto al Teatro Puccini di Firenze il prossimo 27 novembre.

La cantante è da sempre vicina al mondo LGBT e porta avanti la battaglia per i diritti, partecipando a gay pride e altre manifestazioni.

Dopo un breve excursus delle sottoculture e realtà associative particolari che fanno farte del mondo arcobaleno, si darà spazio alla cultura bear, degli orsi gay italiani. Il giornalista e responsabile della segreteria della rivista Pride, Marco Albertini ci parlerà della cultura e dello stile bear.

In seguito con Giambattista Ventrella, presidente dell'associazione Orsiitaliani e webmaster dell'omonimo sito internet, si cercherà questo universo dal punto di vista storico, ne scopriremo i segni distintivi e il ricco e peculiare gergo che lo caratterizza, orientandoci nell'universo delle tante classificazioni che lo riguardano il mondo bear.

Tornerà anche la divertente rubrica "Up&Down" che passerà in rassegna la notizia più friendly e quella meno friendly del mese. La puntata si concluderà poi con lo scaffale, il consueto momento con i consigli su libri, film e appuntamenti a tema lgbtq.

Per chi ascolta “Oltre le differenze”, c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.
E’ possibile inoltre visitare la pagina facebook e il blog: http://oltreledifferenze.splinder.com/
fonte redazione "Oltre le Differenze"

lunedì 7 novembre 2011

Lady Gaga aiuta i giovani lgbt: nasce la “The Born This Way Foundation”


Non solo belle parole, ma anche fatti concreti!
Lady Gaga torna a dimostrare il suo amore e la sua dedizione per le questioni che riguardano la comunità lgbt, ed è per questo che la popstar più acclamata del momento ha deciso di aprire una fondazione, la “The Born This Way Foundation“, un ente no profit che entrerà in funzione entro il 2012, ed al quale potranno rivolgersi le giovani vittime di discriminazione e bullismo (omofobico e non).

Che Lady Gaga fosse particolarmente coinvolta nelle questioni che riguardano la comunità omosessuale, lo sapevamo bene.

Alcune settimane fa un ragazzino, un quattordicenne di nome Jamey Rodemeyer, si è tolto la vita perché stanco degli insulti, stanco delle discriminazioni e dell’odio da parte di quelli che avrebbero dovuto essere i suoi amici, ma che invece erano solo degli aguzzini.

Di certo il caso di Jamey, grande fan di Lady Gaga, deve aver toccato particolarmente la star, che ha quindi deciso di compiere azioni concrete contro il bullismo, per aiutare tutti i Jamey Rodemeyer del mondo.

“Sono orgogliosa di annunciare che insieme a mia mamma abbiamo creato la “The Born This Way Foundation” un posto di coraggio, amore e accettazione”, ha annunciato la paladina dei diritti lgbt.

Cosa possiamo dire? Possiamo solo ringraziare la cantante, e sperare che il suo esempio venga seguito da molte altre star, magari anche nel nostro caro bel Paese!
fonte http://www.gaywave.it

Lgbt: Tutti uniti contro l'omofobia e la transfobia


Un interessante spot multiculturale e multietnico contro l’omofobia e la transfobia, realizzato durante il progetto europeo UTC (United Towards the Change: volunteers against homophobia), con Agedo Palermo come capofila.

È bello vedere persone di diverso orientamento sessuale, di diversa lingua, cultura, estrazione sociale unite per dire no all’omofobia e alla transfobia. Sono piccoli gesti, è vero. Ma sono molto necessari.

Ed è importante darvi risalto perché purtroppo, come ben sappiamo, le buone notizie trovano difficilmente spazio mentre di quelle cattive ce n’è in sovrabbondanza.
fonte http://www.queerblog.it Via | Parole non dette

Lgbt: Università Luiss Roma arriva il gruppo dei giovani omosessuali


Si chiama Luiss Arcobaleno e nasce dalla voglia e dal bisogno di un gruppo di studenti omosessuali di stimolare colleghi ed opinione pubblica al dibattito sui temi dell’omosessualità e di tutti quegli argomenti da cui l’informazione tende a rimanere spesso lontana, seguendo la classica formula del Don’t Ask Don’t Tell.

Così nell’Università Luiss di Roma nasce il primo gruppo lgbt, degno successore del raggruppamento di studenti della Bocconi di Milano.

A spiegare come è nata l’idea di Luiss Arcobaleno è stato uno dei membri che, durante un’intervista per il blog Lisadelgreco, ha dichiarato: “Nell’ultimo decennio si è imposta più che mai all’attenzione globale la rivendicazione dei diritti civili della minoranza lgbt, inoltre sempre più Stati provvedono a sancire con legge questi diritti.

In un ambito di formazione come quello universitario, in un Paese arretrato quale è l’Italia, è indispensabile avere la possibilità di confrontarsi consapevolmente su queste problematiche.”

L’obiettivo è dunque quello di dare la possibilità a tutti gli studenti, e non solo, di vivere e studiare in un contesto dove la socializzazione sia realmente possibile, lontano da ogni forma di omofobia o discriminazione.

“Alla LUISS non si sono mai verificati casi di esplicita omofobia; se è accaduto, la notizia non è trapelata. Tuttavia non è raro incontrare chi con parole o gesti propugni una visione omofoba, intollerante e razzista della società. Talvolta per superficialità, più spesso per convinzione.”

Inoltre il gruppo si è prefissato lo scopo di offrire supporto a tutti coloro che temono la reazione degli altri alla propria identità sessuale, finendo così con l’auto-convinzione che la cosa migliore sia tenerla nascosta.

“Sono gli stessi ragazzi gay ad aver timore, a nascondersi, ad incontrarsi in chat e a celare la propria identità. Sono relativamente pochi i soggetti “dichiarati” alla LUISS.

Non è forse questa una variante stessa dell’omofobia?”
Le iniziative di Luiss Arcobaleno comprenderanno quindi diversi incontri seminariali, conferenze, assemblee e dibattiti, ma anche incontri ed eventi culturali, politici e storici.
fonte http://www.donna10.it di LadyKidz

Lgbt Danza: Pina Bausch il film, il regista Wim Wenders dedica il suo nuovo lavoro alla grande coreografa tedesca

Il nuovo e bellissimo film di Wim Wenders intitolato con amichevole e complice semplicità «Pina»

La pellicola riesce in un’impresa miracolosa: rimuove il lutto collettivo per la morte della Bausch, grande coreografa e massima personalità innovatrice del teatro danza europeo, scomparsa il 30 giugno 2009.

Se ne era accorto Fellini, dotato di incredibili antenne, rimasto stregato dalla danzatrice che scritturò in «E la nave va».

Ora Wim Wenders, anch’egli stregato dalla visione di «Café Muller», le dedica una biografia per immagini, con frammenti dei suoi spettacoli, in cui si vede la danzatrice all’opera insieme al suo mitico gruppo del Tanztheater di Wuppertal.

UN OMAGGIO AFFETTUOSO
Quando la Bausch è mancata, all’improvviso, due anni fa, stava per partire il film: dopo un momento di inevitabile sconcerto, Wenders trovò la forza di mantenere la promessa con la sua casa di produzione.

Soprattutto in omaggio a quella signora dal viso triste che inventò il teatro danza in una nuova dimensione espressiva (anche con la complicità di elementi primordiali, terra e acqua) con cui riesce ad esprimere insieme l’interiorità di ogni movimento come risultato di infiniti studi e prove, di un lavoro che parte proprio dalla vita, dall’esperienza, dalla conoscenza comuni.

Non a caso il sottotitolo del film recita: balliamo, balliamo, altrimenti siamo perduti. Pina domandava, e il ballerino rispondeva con movimenti del corpo. La stessa Bausch aveva ragionato su questo film a lungo, su come si sarebbe potuto raccontare la storia d’una compagnia che racconta le infelicità, i dubbi collettivi. E l’autore di «Paris, Texas» e di altri titoli cult, decise di usare, a sorpresa, le riprese in 3 dimensioni.

SUL PALCO FRA I BALLERINI, CON IL 3D
Per la prima volta, il 3D trova un autore che avvicina lo spettacolo all’occhio del pubblico, «immergendosi» fra i danzatori. Che potrà così gustare alcuni momenti meravigliosi degli spettacoli più noti della Bausch, visti anche in Italia ("Café Muller", "Le Sacre du printemps", "Vollmond", "Kontakthof") con la compagnia cui le Olimpiadi di Londra dedicheranno nel 2012 una personale.

Ma soprattutto il film che mostra Pina in prova, in stretto rapporto coi suoi ballerini, ci offre una visione del suo metodo di lavoro, la tensione quasi monacale e nella sua essenza affrontata per una nuova creazione. E infine il rapporto inusuale tra le parti girate in teatro e invece quando i danzatori escono in spazi reali.

Così il gioco del teatro si sdoppia e l’emozione viaggia con la nostalgia di serate mitiche (la Bausch a Milano ha danzato troppo poco ma è stata alla Scala e al Piccolo Teatro) dove lo sguardo della coreografa rivoluzionaria era sempre presente.
fonte http://milano.corriere.it/ di Maurizio Porro

LGBT TEATRO: FIRENZE OFF MUSICAL PRESENTA "LA STRANA FAMIGLIA" IL 10 E 11 NOVEMBRE ALLE ORE 21


OFF MUSICAL PRESENTA: “La strana famiglia”
Teatro Aurora Via S.Bartolo in Tuto 1, Scandicci, Firenze
10 e 11 Novembre ore 21.00

Personaggi e interpreti:

MORTICIA Piera Dabizzi GOMEZ Lorenzo Salvadori FESTER Aldo Innocenti
MAMMA’ Maria Paola Sacchetti MERCOLEDI’ Erika Lissandrin LURCH Gianluca Truppa
VIRGINIA Luisa Noli RUTH Ilaria Napoli HANSON Massimo Bonechi
ROBINSON Eleonora Senesi SCHELETRO Martina Belloni MUSICO Francesco Russo

Regia Massimo Bonechi
Coreografie Lorenzo Salvadori
Tecnico scenografie Antonio Morello
Tecnico luci e audio Simone Paoletti
Illustrazioni Niccolò Storai
Disegni Maria Cancellieri
Tecnico Tommaso Carovani

Partendo da un libero adattamento del telefilm degli anni '60, la compagnia teatrale “Off Musical” propone la sua nuova produzione, “La strana famiglia” con un cast di attori, ballerini e cantanti di alto livello, reclutati attraverso provini fatti su tutto il territorio nazionale.

Dieci artisti poliedrici in scena in uno spettacolo divertente che ripropone le esilaranti e intramontabili storie della famiglia più famosa dei telefilm con balletti e canzoni in stile anni trenta ma anche brani disco degli anni ’70.

NOTE di REGIA
Quando si pensa alla Famiglia Addams la mente va alla loro stranezza, alla loro lontananza da quello che consideriamo consueto.

Ma in realtà non sono altro che lo specchio ribaltato delle nostre paure e delle nostre idiosincrasie: tutto ciò che è considerato inaccettabile, fuori fase, assurdo diventa normale. Gli Addams si presentano come una incredibile ventata di originalità che scombina tutte le regole e conquista il pubblico di ogni età.

Il tutto è calato in un’atmosfera nera e vagamente horror che riesce a colpire ancora oggi, a quarant’anni di distanza con il suo humour nero e surreale.

Il grande fascino degli Addams è quello di essere felici pur non essendo in alcun modo omologati: malgrado la loro passione per il macabro e una non troppo velata anima sadica, gli Addams restano un gruppo unito e amorevole.

Sono certamente bizzarri e surreali, e chi li incontra può lasciarsi impaurire dal loro aspetto e dalle loro abitudini, ma non si può dire che siano malvagi; anzi, esattamente il contrario. Gli Addams rifiutano di accettare delle regole che delimitino o circoscrivano la loro condizione felice: al contrario, si costruiscono da soli la loro felicità, con i proprio mezzi e desideri, senza perdere il rispetto per chi non la pensa come loro.

Ecco che allora questa strampalata famiglia diventa un modello non tanto da imitare, quanto da invidiare, perché incarna infatti una sorta di gioiosa ribellione a ogni regola precostituita, in nome della realizzazione piena dell’individuo.

Ben pochi di noi vorrebbero tagliare a metà le rose, decapitare le bambole o mangiare insetti; ma restiamo affascinati guardando chi ha il coraggio di farlo, ignorando candidamente il giudizio altrui. Tutti, insomma, vorremmo avere la forza di essere liberi come gli Addams.

E tuttavia gli Addams mantengono una forza precisa: si ha la sensazione che agli Addams non importi nulla dell’attenzione del pubblico, presi come sono a essere così spudoratamente e tetramente felici.

Ci siamo messi ha guardare di nuovo tutta la serie e poi ci siamo lasciati andare alle nostre sensazioni e ai ricordi che avevamo di quei personaggi ancora fortemente legati ad un' anima fumettistica.

Ne è scaturito uno spettacolo divertente e gustoso che unisce fedele riproduzione e libero adattamento, richiamo alle origini e moderne divagazioni sul genere.

Una nuova veste che ripropone le esilaranti e intramontabili vicende della famiglia più “inquietante” del mondo: comico e grottesco a braccetto con balletti e canzoni che attraversano generi e stili diversi e vanno dagli anni '30 alla disco degli anni '70.

Biografia
La Off Musical prende il suo nome dai teatri “Off” di Broadway.
Dal 2004, anno in cui è stata fondata, la Off Musical si dedica alla produzione di musical famosi noti al pubblico.

La Off Musical propone i più importanti titoli internazionali con i testi dei dialoghi in italiano e le canzoni nella lingua originale. Dopo aver messo in scena alcuni tra i musical più famosi quali “Hair”, “Cabaret”, “Hairspray”, “Chicago” e aver ottenuto grandi consensi dal pubblico, nel 2008 la Off Musical si è dedicata alla produzione di un nuovo spettacolo, “Susie e le suonatrici di Jazz” che si ispira al famoso film “Some like it hot” con Marilyn Monroe, con un collage di brani di altri musical internazionali.

Nel 2011 la compagnia si dedica alla nuova produzione che debutterà in Aprile con “La famiglia Addams”.

Il cast della Off Musical è formato da artisti di alto livello selezionati attraverso provini effettuati in tutta Italia.

Genere: commedia musicale
Durata: 1 ora e 30 minuti circa
Spettacolo: per tutti
Prezzo biglietti: 12 euro intero, 10 euro ridotto (Soci Off), 5 euro bambini entro 13 anni.
Info: Tel 347-3960298 info@offmusical.it www.offmusical.it
FONTE Lorenzo Salvadori teatro Off Musical