venerdì 15 luglio 2011

LGBT PISA: TUTELA DIRITTI, L’IMPORTANZA DEL LINGUAGGIO GIURIDICO


In un mestiere come quello dell'avvocato le parole ed il linguaggio hanno un ruolo fondamentale, chi esercita una professione in ambito giuridico quindi, ne deve avere una piena conoscenza e consapevolezza.

Nella conferenza dedicata al tema del linguaggio presso l'aula magna della Sapienza di Pisa, il presidente dell'associazione Avvocatura per i diritti Lgbt, rete Lenford, Antonio Rotelli ha posto l'accento sulla discriminazione attraverso le parole e il linguaggio in ambito giuridico.

L'Associazione avvocatura per i diritti Lgbt è stata fondata con lo scopo di diffondere una maggiore informazione per i diritti delle persone omosessuali nel nostro paese e promuove la costituzione di una rete di avvocati su tutto il territorio nazionale che si occupano della tutela giudiziaria delle persone omosessuali.

È un'associazione che mette in contatto professionisti che operano in diverse regioni d'Italia per creare una rete di contatti e di supporto. Una base utile per chi vuole scambiare informazioni e svolgere una funzione sociale di sostegno e tutela delle persone discriminate.

Scopo principale dell'incontro è stato quello di far riflettere sull'uso del linguaggio da parte degli operatori della giustizia a partire proprio da un corretto uso delle parole; spesso infatti un linguaggio scorretto alimenta e amplifica i pregiudizi derivati dall'orientamento sessuale.

Come ha spiegato l'avvocato Antonio Rotelli in Italia il percorso per avere il pieno rispetto dei diritti per le persone gay, lesbiche o trans è appena iniziato, anche se già dal 1982 con la legge 164 è possibile avere una riassegnazione del sesso e del genere per i transessuali, c'è ancora molto lavoro da fare per raggiungere quella parità di diritti presente in altri paesi dell'Unione Europea.

Il convegno ha avuto un notevole riscontro da parte dei partecipanti, numerosi sono stati i relatori che hanno esposto le loro riflessioni sul tema del linguaggio la discriminazione e l'argomentazione, ma anche sulle tecniche dell'espressione e la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale nel linguaggio giuridico statunitense.
fonte www.justicetv.it

Lgbt Roma, Paola Concia: Il 19 Luglio scendi in piazza per difendere la legge contro l'omofobia/transfobia


Roma: SIT IN martedì 19 luglio h.15 davanti a Montecitorio
OMOFOBIA/TRANSFOBIA.
La truffa delle pregiudiziali di costituzionalità.

La prossima settimana, dopo più di mille giorni, il Parlamento italiano, in un momento di verità, dovrà chiarire davanti al paese se sta dalla parte dei violenti o delle vittime di aggressioni.

Se anche tu come me credi che la legge contro l'omofobia e la transfobia sia una legge di civiltà, giusta ed europea, partecipa al sit in organizzato davanti a Palazzo Montecitorio martedi' 19 Luglio alle ore 15.00 per sostenere una battaglia che appartiene a tutti i cittadini che credono nella cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Facciamo sentire a coloro che vogliono uccidere questa norma con delle pregiudiziali di costituzionalità incostituzionali, che gli italiani stanno dalla parte dei diritti e della lotta ad ogni forma di discriminazione.

Perché vogliamo vivere in un'Italia migliore, aperta e inclusiva, che ripudia la violenza e contrasta l'odio.
fonte Anna Paola Concia FB

Lgbt eventi: Presentato il "Terra di Siena Film Festival" l’inaugurazione con Susan Sarandon


L’attrice, da sempre impegnata nelle battaglie per i diritti umani, riceverà la laurea honoris causa dall’Università per Stranieri di Siena e il premio
“Pia de’ Tolomei” dall’Associazione Antigone donne e lavoro

susan_sarandonE' stata presentata oggi dalle conduttrici di Rai 2 Laura e Silvia Squizzato. la XV edizione del Terra di Siena International Film Festival nella sala Montanelli del Consiglio regionale della Toscana a Firenze.

Sarà l'attrice premio Oscar Susan Sarandon ad aprire ufficialmente il Festival in programma a Siena dall'1 al 5 ottobre.

Nella prima giornata della manifestazione Susan Sarandon sarà insignita della laurea honoris causa dall'Università per Stranieri di Siena e, nell'occasione, sarà presentata in prima mondiale la proiezione della copia restaurata di Thelma Louise, che l'attrice interpretò venti anni fa.

Sono intervenuti alla presentazione l'ideatrice del Festival Maria Pia Corbelli, il sindaco di Abbadia San Salvatore Lorenzo Avanzati, il conduttore Federico Fazzuoli, Sabrina Machetti in rappresentanza dell' Università per Stranieri di Siena e la presidente dell' associazione "Antigone" Alessandra Navarri.

Per il Consiglio sono intervenuti il responsabile della commissione cultura Nicola Danti e il consigliere regionale Rosanna Pugnalini.

Tanti gli appuntamenti annunciati dal ricco cartellone di questa XV edizione, che vedrà prossimamente nell'ambito della rassegna itinerante la retrospettiva dal titolo "Cinema e Musica" in omaggio a Vittorio De Sica.

Si vedranno nella versione restaurata film che hanno fatto la storia del cinema mondiale: "Ladri di Biciclette" e "Miracolo a Milano" con musica dal vivo a cura dell'associazione "Amici di Vittorio De Sica" e l'associazione "Lavori in Corso". L' appuntamento in terra d'Amiata è dal 1 al 3 agosto, parteciperanno alla tre giorni registi attori e storici del cinema.

L'Associazione Antigone donne e lavoro, inoltre, ha annunciato che in occasione del festival conferirà a Susan Sarandon il premio ''Pia de' Tolomei'', alla sua prima edizione.
fonte www.sienafree.it

giovedì 14 luglio 2011

Lgbt TV: Luciana Littizzetto e la legge contro l'omofobia, presentata da Anna Paola Concia, che sarà rivotata il 19 Luglio


La famosa show girl di Rai 3 ha risposto con pungente ironia e sarcasmo alla recente notizia della non approvazione del DdL presentato dalla deputata del PD Anna Paola Concia che prevedeva l'aggravante dell'omofobia nei reati.

Reazione di disapprovazione anche per il Ministro delle Pari Opportunità Carfagna. Ha affrontato senza peli sulla lingua anche le altre notizie che hanno visto coinvolto il mondo omosessule recentemente, come la notizia del giovane gay di Brindisi a cui non è stata concessa la patente a causa del suo orientamento sessuale, o del discusso manifesto pubblicitario della nota azienda di mobili Ikea.

"Ma perchè, se sei gay come guidi la macchina? ..." oppure "Se l'omosessualità fosse una malattia, le case farmaceutiche avrebbero già inventato una pillola che trasforma Lele Mora in Gad Lerner..."
fonte www.pianetagay.com

Lgbt Spagna: reality show gay-friendly


8 gay, 8 transessuali, 1 casa, 15 giorni. Sono questi i numero de La homofobia está out. El reality, Il reality show spagnolo che intende promuovere la comunità lgbt.

La prima puntata è prevista per l’11 luglio, sarà possibile seguire la diretta attraverso la tv via cavo Cablecom e il sito internet ufficiale.

Il meccanismo del gioco è nel vero senso della parola “scolastico”: durante la mattina i 16 partecipanti dovranno apprendere nozioni sui diritti umani, sulla salute, sulla diversità culturale, di comunicazione e di sensibilizzazione delle tematiche gay.
Nel pomeriggio, invece, si testerà quanto è stato appreso.

Sarà il pubblico a decidere chi sarà eliminato ma, contrariamente ad altri reality, non ci sarà un premio in denaro per il vincitore: in palio c’è un posto di lavoro nella organizzazione Pink Triangle.
fonte www.gayprider.com

Libri lgbt: L’Eldorado luxurioso dell’Ubik, di Vladimir Luxuria presentazione a Foggia Venerdì 15 luglio


“RAFFAELE Palumbo, per gli amici Raffa, sarei potuto nascere a Hollywood, ma sono nato a Foggia”. In una frase del romanzo, pronunciata dal protagonista, si può leggere un piccolo self-portrait dell’autrice.

Fulminante, ironico, genuino. Tutte qualità ormai comuni per descrivere Vladimir Luxuria, protagonista del cartellone di Foggia Estate 2011.

Venerdì 15 luglio, alle ore 20.30, la trans-gender più famosa d’Italia presenta il suo ultimo romanzo, Eldorado (Bompiani), nel cortile all’aperto del Chiostro di Santa Chiara.

L’incontro, in anteprima regionale nella città che ha dato i natali all’artista foggiana, apre il suo tour di presentazione nel Meridione.

Inserito nel programma estivo del capoluogo dauno, l’evento è organizzato dalla Libreria Ubik, dal team di SpazoioBaol.com e dall’associazione culturale Liberamente.

Eldorado (Bompiani, 2011). All’ingresso, c’è scritto Hier macht es gut. Significa Qui lo si fa bene, ed è il marchio distintivo di uno dei locali più affascinanti della Berlino anni ’30, L’Eldorado.

Qui, Franz, Karl e Raffaele sono le tre “sorelle” del famoso trio en travesti Die Schwestern: Rebecca, Ingrid e, per un’unica, scottante volta, Anita. L’esibizione del foggiano Raffaele infatti, emigrato in Germania in cerca di fortuna, dura una notte soltanto. Gli anni non sono quelli giusti.

L’irruzione delle SS, la reclusione, la violenza. Il rimpatrio, per lui. La tortura e la deportazione ad Auschwitz per gli altri due. Ma questo è soltanto il flashback centrale del romanzo di Vladimir Luxuria.

Nei ricordi di Raffa, anziano omosessuale, artista e ormai acclamata “Nonna Wanda”, scorrono immagini differenti: struggenti, divertenti, appassionate.
C’è Foggia, soprattutto. Ma c’è anche uno spaccato storico importante, fatto di intolleranza ed odio. Quando il protagonista comincia a ricordare, ha appena subìto un’aggressione da parte di un giovane delinquente, in una Milano benestante e apparentemente moderna.

Alla sua maniera, come si legge nella quarta di copertina, Luxuria torna con un romanzo ironico e intelligente, che con grande pudore denuncia le umiliazioni estreme subìte dagli omosessuali in uno dei momenti più bui della storia umana, ma ci ricorda anche che la vita ha in serbo sempre grandi sorprese, fosse pure per chi ha molto sofferto.

Vladimir Luxuria. Nata a Foggia nel ’65 come Vladimiro Guadagno, è oggi la trans-gender più famosa d’Italia. Chi ha paura della Muccassassina? è il titolo della sua autobiografia pubblicata nel 2007 da Bompiani.

All’attività nel mondo dello spettacolo, ha sempre affiancato una grande partecipazione in favore dei diritti civili di tutte le minoranze. Nel 2006, per Rifondazione Comunista, è stata eletta in Parlamento, prima trans-gender della storia.

Nel 2008 ha vinto L’isola dei Famosi, reality show condotto da Simona Ventura. Nel 2009 ha pubblicato sempre con Bompiani il libro Favole non dette.
fonte www.statoquotidiano.it

Lgbt: Libri, ritorna in una riedizione "Cuori nella torment@" di Gianfranco Iovino


A distanza di sei anni dalla sua prima edizione, viene riproposto
Cuori Nella Torment@ di Gianfranco Iovino, uno dei primi romanzi in Italia che hanno narrato l’amore nato all’interno delle chat interattive.

Da oggi, nelle librerie e direttamente dal sito dell’editore, è possibile acquistare Cuori Nella Torment@ 2011, una vera e propria rielaborazione, arricchita di nuovi dialoghi, correzioni ed ampliamenti, così da aumentarne il volume originale di circa venti pagine, per raccontare in maniera ancora più avvincente, e con uno stile migliorato, la storia d’amore di Freccia e Ginevr@, nickname di Luca e Carolina, i due eroi del romanzo che nel lontano 1997 si incontrarono casualmente in una chat, lasciandosi travolgere dalla curiosità e gli eventi che ne seguirono, fino a legarsi nel segno dell’amore.

Un romanzo, costruito con l’aiuto di storie reali raccolte sul sito “cuorinellatormenta.it” curato dallo stesso Iovino, che alla sua prima pubblicazione nel 2005 suscitò grande interesse nella stampa per essere un’opera prima di un esordiente, al punto da esaurire le due edizioni di circa 2000 copie, sia in brossura che copertina in cartonato, in appena venti mesi, regalando alla UILDM un piccolo gesto d’amore e all’autore, l’eclettico Gianfranco Iovino, romano ma veronese di adozione, un successo che ancora oggi gli rende merito al punto da etichettarlo come uno dei migliori autori contemporanei nel saper raccontare l’amore e descrivere le scene narrative nelle quali il lettore si immerge come in un film.

CuoriNellaTorment@, due nick fantasiosi, un primo approccio all’insegna del sospetto e la titubanza cui segue una produzione continuativa di lettere, mail, sms, parole, appuntamenti per incontri virtuali e reali nei quali descriversi, raccontarsi e dare vita e forma ad un sentimento, l’amore, che non conosce limiti o luoghi dove può o meno manifestarsi imperioso ed assoluto, come null’altro nella vita.

Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, sotto l’ombrellone o in una di quelle sere dove si ha voglia di immergersi completamente tra le trame di un amore da costruire e conquistarsi giorno per giorno, fatto di disagi, paure, incoscienze e, soprattutto, bisogno di osare su se stessi per comprendere dove possa spingersi la curiosità, che ci obbliga ad emozionarci con delle scritte che scorrono su un video, all’apparenza innoque occasioni per trascorrere un po’ di tempo in rilassatezza, che in realtà alimenta silenziosamente qualcosa di inspiegabile in noi, che spesso ci rapisce e cambia i corsi della vita.

Laura Capone Editore di Milano ha voluto rispolverare un romanzo che merita di essere conosciuto ed apprezzato ancora di più, soprattutto ai giorni nostri, dove le chat sono sempre più interattive, completamenti dei social network e sanno condizionare umori, destini e futuri a persone sparse in ogni parte del mondo.

Cuori Nella Torment@, in vendita da lunedì 6 giugno 2011, è proposto in versione cartacea ed ebook, sia nei formati pdf che ePub, ed entro settembre 2011 una versione in lingua inglese sarà proposta sul mercato europeo ed americano, per dare ancora più merito ad una storia che appassiona fin dall’inizio e della quale difficilmente vi dimenticherete, perché capiterà spesso durante la lettura di patteggiare, adesso per Luca e poi Carolina, in un gioco di conoscenze, sfide e risvolti che sapranno stravolgere destini nel segno dell’amore vero, anche se nato in maniera effimera ed approssimativa all’interno di una chat dal nome di “CuoriNellaTorment@” perché, proprio come sostiene l’autore, l’amore è un evento che scuote, ravviva e tormenta i cuori degli innamorati.

Nota di assoluto riguardo è la finalità che l’autore Iovino ha destinato a questo romanzo, decidendo di devolvere i proventi sulle vendite a lui spettanti come diritto d’autore alla AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, a sostegno e fiducia di chi l’amore lo destina quotidianamente in maniera assoluta e senza mai riserve.

Cuori Nella Torment@ è una bella storia d’amore, scritta in maniera semplice ma efficace e coinvolgente, per un romanzo che torna a far emozionare e commuovere nel segno delle chat interattive e quanto di imprevedibile possa celare un nick fantasioso, in una di quelle sere che si ha voglia solo di rilassarsi e distrarre un po’, all’oscuro di cosa ci riserverà quel primo “ciao” che appare sul video e può scrivere nuove pagine per noi e la nostra storia di vita.

Cuori Nella Torment@ di Gianfranco Iovino
Laura Capone editore di Milano – pag. 222 - €. 10,00

Per info: http://www.gianfrancoiovino.it (sito dell’autore)
www.lauracaponeeditore.com (sito dell’editore)
fonte www.nellanotizia.net

Lgbt, Cinema: Venezia, Amir Naderi apre 'Orizzonti' e Zhang-Ke presiede giuria


'Cut' di Amir Naderi, poema visivo d'amore per il cinema ambientato nel mondo degli yakuza, e' il film di apertura della sezione Orizzonti alla 68ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (31 agosto - 10 settembre 2011), diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

E' stata inoltre definita la composizione della Giuria internazionale di Orizzonti che sara' presieduta dal regista, produttore e sceneggiatore cinese Jia Zhang-Ke, uno dei protagonisti del cinema indipendente cinese, Leone d'oro alla Mostra di Venezia nel 2006 con 'Sanxia Haoren' (Still Life).

Gli altri componenti sono il curatore della sezione film della Tate Modern di Londra, Stuart Comer, l'architetto francese Odile Decq, la produttrice e regista egiziana Marianne Khoury, il montatore e regista cinematografico italiano Jacopo Quadri.

Col suo nuovo film 'Cut', da lui scritto e diretto, il padre fondatore della Nuovo Cinema iraniano Amir Naderi (che vive e lavora in esilio a New York da oltre due decenni) torna a Venezia a tre anni di distanza dal precedente lungometraggio realizzato, 'Vegas: Based on a true story', in Concorso nel 2008.

'Cut' sara' presentato in prima mondiale al Lido il prossimo giovedi' 1 settembre e concorrera' ai premi riservati ai lungometraggi (Premio Orizzonti e Premio Speciale della Giuria - Orizzonti), in questa sezione che si apre a tutte le opere 'fuori formato', con un piu' ampio sguardo verso le vie nuove dei linguaggi espressivi che confluiscono nel cinema.
fonte www.adnkronos.com

mercoledì 13 luglio 2011

Lgbt Napoli: E’ nato il Coordinamento ”Campania Rainbow”


Il 7 luglio nella sala multimediale del Comune di Napoli in Via verdi oggi sala Nungnes, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Coordinamento “Campania Rainbow”
che vede raggruppate non solo le associazioni GLBTQUIE ma, anche anche altre realtà associative tra cui: Federconsumatori; Giovani Democartici; Associazione Giovani Giuristi Democratici; Associazione Love & Pride; Associazione NPS; Associazione Priscilla; Associazione Proud; Associazione Radicale Certi Diritti; Associazione Sena Periferie; U.A.A.R.

Al centro della discussione la richiesta di un registro delle unioni di fatto ma anche, la creazione di un tavolo di concertazione che veda coinvolte le diverse anime della città e sopratutto le scuole dalle quali, può e deve ripartire una (ri)educazione del rispetto delle “diversità”.

Una società democratica e civile non può, e non deve avere i “figli di un Dio minore” .

Se davanti alla legge siamo uguali perchè non lo si deve essere anche davanti alla opinione pubblica?
fonte: www.napoliurbanblog.com, Servizio: Andrea Messina, Video: Carlo Maria Alfarano)



LGBT: NASCE LA “DICHIARAZIONE DI ROMA”: LA SOCIETÀ CIVILE DETTA LE PRIORITÀ DELLA LOTTA CONTRO L’HIV


Roma, 12 luglio 2011
Per la prima volta la società civile italiana scolpisce a chiare lettere le emergenze della lotta contro l’Hiv/Aids in Italia.
Sono passati 30 anni dall’inizio dell’epidemia, eppure non era mai successo che decine di associazioni che si occupano di Hiv/Aids si riunissero per concordare un documento da sottoporre ai decisori politici.

Ci voleva una Conferenza mondiale Aids in Italia – cosa che non accadeva da 20 anni per stimolare la nascita del Forum della società civile italiana sull’Hiv/Aids.

Un gruppo di tredici sigle che ha organizzato martedì 12 luglio all’Istituto Superiore di Sanità il convegno “1981-2011 30 anni di pandemia Aids; l’infezione da Hiv è ancora una priorità per il nostro paese?”, in occasione appunto della Conferenza IAS2011 che inaugura a Roma il prossimo 17 luglio.

All’appuntamento si sono presentati oltre 150 partecipanti, rappresentativi di 47 organizzazioni di lotta contro l’Aids.
Chi invece non si è presentato è stato il Governo, se si eccettua la partecipazione in qualità di relatore di Elisabetta Belloni del ministero degli Esteri.

Ma Economia e Lavoro, chiamati anche loro a dare risposte concrete sull’impegno contro l’Aids a livello nazionale e internazionale, non si sono presentati come pure il ministero della Salute che era atteso per un intervento e ha invece dato forfait all’ultimo minuto.

La società civile non si scoraggia e presenta alla stampa e agli intervenuti la “Dichiarazione di Roma”, quattro pagine da lanciare al futuro con le regole per un efficace contrasto all’infezione da Hiv, pubblicata (anche in inglese) sul sito www.dichiarazionediroma.it dove qualsiasi associazione può sottoscriverla.

I contenuti della Dichiarazione di Roma sono stati presentati da Alessandra Cerioli della Lila, Stefania Burbo dell’Osservatorio Aids, Rosaria Iardino di NPS, Marco Simonelli di ActionAid e Filippo von Schloesser di Nadir onlus.

Che dettano: “Occorrono interventi nazionali di prevenzione dell’infezione da Hiv costanti e diversificati per gruppi di destinatari, politiche di lotta allo stigma e alla discriminazione, garanzia sul rispetto della privacy delle persone con Hiv, politiche antidroga rinnovate sulla base del fallimento dell’approccio repressivo, e va rinforzato e reso costante nel tempo il Programma nazionale di ricerca sull’Aids”.

“Un documento da sottoscrivere anche nelle virgole, che chiede alle nostre coscienze di esserci e di assumerci ancora la responsabilità, o meglio la corresponsabilità, quella che ci ha mosso in tutti questi anni passati” per Don Luigi Ciotti del Gruppo Abele, che ha aperto il convegno.

Le associazioni denunciano anche il disimpegno dell’Italia sullo scenario della cooperazione internazionale: “Il Governo non ha ancora versato i contributi al Fondo globale contro l’Aids promessi più volte dal presidente del Consiglio per gli anni 2009 e 2010, e non ha ancora annunciato quali impegni intenda prendere per i prossimi anni”.

www.forumhivaids.it
www.dichiarazionediroma.it
cartella stampa:
http://www.forumhivaids.it/docs/cartella_stampa.zip

Il Forum italiano della società civile sull'Hiv/Aids è promosso da: Actionaid, ANLAIDS, Arcigay, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Gruppo Abele, LILA, Nadir, NPS Italia Onlus, Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS, Movimento Identità Transessuale, Villa Maraini

Lgbt: Vaticano contro l'Onu: i diritti gay non sono diritti umani


Lo Stato del Vaticano esprime disappunto per la recente risoluzione dell'ONU
(http://www.radicali.it/20110621/voto-storico-allonu-sui-diritti-delle-persone-lgbt) di includere il riconoscimenti dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere tra i diritti umani
La recente decisione dell'ONU di includere il riconoscimento dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere fra i diritti umani non trova d'accordo la Città del Vaticano.

Il capo delegazione dello Stato, monsignor Silvano Tomasi, esprime preoccupazione riguardo al fatto che la risoluzione della Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite possa essere soltanto il primo passo verso un'inclusione dei diritti lgbt sotto l'ombrello dei diritti umani.

La risoluzione - ha detto l'arcivescovo - "è l'inizio di un percorso internazionale che mira alla limitazione della libertà di espressione dei leader religiosi sul tema".

"Con questa risoluzione i paesi potrebbero trovare giustificazione per equiparare i matrimoni gay e le unioni civili alle unioni tra uomo e donna".
E questo sarebbe solo "il primo passo per arrivare a legalizzare anche le adozioni ed introdurre un'educazione sessuale in contrasto con i valori cristiani".

"I termini 'orientamento sessuale' e 'identità di genere' - inoltre - non sono definiti dalla legislazione internazionale proprio perché non sono comportamenti esteriori ma sentimenti e pensieri e quindi non possono essere soggetti a leggi puntive".
fonte: http://www.gay.it/channel/attualita/32101/Vaticano-contro-l-Onu-i-diritti-gay-non-sono-diritti-umani.html

martedì 12 luglio 2011

Lgbt: A Samoa il presidente Tuila’epa Sailele elogia le trans: "Sono un dono di Dio"


A Samoa le transessuali, meglio conosciute come fa'afafine, sono ben integrate nel territorio e il governo sembra non osteggiare la sessualità: indicativo che il primo ministro sia presidente della loro associazione.

Trans è bello, questo è il pensiero del Primo Ministro delle isole Samoa Tuila'epa Sailele, che ha tributato alti elogi alle transessuali, chiamandole ''miracoli gloriosi di Dio'', che ''noi uomini' non possiamo non trovare attraenti''.

A Samoa le transessuali, meglio conosciute come fa'afafine, sono ben integrate nel territorio e il governo sembra non osteggiare la sessualità: indicativo che il primo ministro sia presidente della loro associazione.

"Siete come diamanti, siete un genere speciale" questo quanto dichiarato, stando alle indiscrezioni del quotidiano Savali, da parte del presidente all'associazione trans: "voi afafine (transessuali) siete speciali, è per questo che avete speso così tanti soldi in operazioni così speciali".

E continua: "Ogni anno apparite diverse. Capelli biondi, labbra luccicanti di gloss, borse Gucci:gli uomini sono attratti dal vostro look curato.
Sono solo i vostri muscoli scolpiti, che avete guadagnato con anni e anni di duro allenamento, che date via".

Un elogio al genere trans che secondo il primo ministro vive in grazia di Dio: "Non è merito vostro-continua, se siete come siete.
Siete semplicemente scintillanti creature di Dio, un esempio dei suoi gloriosi miracoli".

Un riconoscimento alla natura trans ma anche al lavoro svolto dalle associazioni: il premier dello stato-arcipelago di Samoa ha applaudito le fa'afafine per l'opera esemplare a favore della beneficienza da parte della comunità trans e di quella lesbica.

"Il mio unico monito, conclude Tuila'epa Sailele, è quello di essere buoni cittadini, stare a casa e aver cura dei propri familiari.
Non vagabondate in giro la notte".
fonte www.gqitalia.it G.A.

Lgbt Firenze: Step in the park è l'invito di MaggioDanza


Dopo il successo registrato in Piazza della Signoria, e gli applausi di 10.000 spettatori, spesso a scena aperta, lo scorso 30 giugno, in occasione di un Galà di danza molto complesso e composito, che ha proposto alcune tra le coreografie più celebri e difficili, MaggioDanza propone, mercoledì 13 e giovedì 14 luglio alle ore 21.30, Step in the park.

In uno dei luoghi più suggestivi e preferiti dai Fiorentini, per ambientarvi spettacoli nella stagione estiva, l’Anfiteatro situato nel cosiddetto Prato delle Cornacchie -, all’interno dell’Estate Fiorentina 2011, e della programmazione alle Cascine, MaggioDanza,
sotto la guida del Direttore del Corpo di Ballo Francesco Ventriglia, presenta Step in the park, uno spettacolo suddiviso in tre parti, che con il titolo vuole indurre gli spettatori ad entrare, per l’appunto ‘step in’, nel parco più grande di Firenze, per scoprire musiche e coreografie che sapranno stupire.

Il programma articolato, così da evidenziare l’eclettismo del Corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino, inizia con Selon désir, per la coreografia di Andonis Foniadakis, su musica di Johann Sebastian Bach (molto apprezzato dalla critica e più volte applaudito lo scorso marzo al Teatro Comunale), prosegue con un celebre Sirtaki di Mikis Theodorakis, che evocherà ritmi, colori e suggestioni della Grecia, coreografato dallo stesso Francesco Ventriglia, ed infine terminerà con un estratto da The Genesis Tribute, con il quale Maggio Danza debutterà al Festival di Bolgheri il prossimo 17 luglio 2011.

Immancabile sarà la presenza di Alessandro Riga, étoile ospite residente, che si esibirà con tutti i ballerini della compagnia.
fonte Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Lgbt: Matrimoni gay, Daria Bignardi: “Basta nascondersi dietro un vigliacco non siamo pronti”


La conduttrice televisiva del programma “Le invasioni barbariche”, Daria Bignardi, ha affrontato senza peli sulla lingua e con schiettezza su Vanity Fair un tema molto delicato per la classe politica e per l’opinione pubblica italiana: i matrimoni gay.

Prendendo spunto dalla recente legalizzazione dei matrimoni omosessuali nello Stato di New York, l’ex presentatrice delle prime due edizioni del Grande Fratello ha tirato le orecchie alla sinistra italiana.

La giornalista e star tv Daria Bignardi ha sottolineato il fatto che il mondo si sta pian piano dividendo tra Paesi democratici e Paesi arretrati, e il nostro Paese fa ovviamente parte di quelli arretrati. «Basta nascondersi dietro un vigliacco “In Italia non siamo ancora pronti”.

Anche Milano non sembrava pronta. In Italia c’è il Vaticano. Bene. Anche in Spagna c’erano ancora i franchisti, eppure». In Italia però siamo ancora all’epoca della pietra, basti pensare che il Parlamento non è riuscito ancora oggi ad approvare una legge contro l’omofobia per il veto incrociato dei politici cattolici presenti negli ambedue schieramenti. Roba da Paesi in via di sviluppo!

La riflessione di Daria Bignardi sui matrimoni gay è ampiamente condivisibile e lungimirante. «Giuro che non riesco a capirlo, ci ho provato, davvero, ma proprio non mi entra in testa.

Perché se Giovanna vuole sposare Rosa non può? Chi lo decide? E perché? Per i cattolici è un peccato? Benissimo, massimo rispetto. Omosessuali cattolici – ha spiegato la Bignardi -, nessuno vi costringe a sposarvi. Ma perché una coppia omosessuale non può sposarsi civilmente come ho fatto io? È ora che la sinistra italiana, se esiste, ricominci a parlare di diritti civili, e a fare delle scelte».
fonte www.nonmidire.it

lunedì 11 luglio 2011

Lgbt, Tribunale Roma: "Riassegnare genere anche senza operazione"


La prima sezione del Tribunale civile di Roma ha stabilito che la legge 164 non ritiene l'intervento chirurgico come determinante per riassegnare il genere: "Il sesso dato complesso, non solo fisico".

La notizia risale allo scorso marzo ma è stata resa nota solo ora dal sito di Equal Jus, l'associazione europea di giuristi che si occupano di diritti delle persone lgbt.

La prima sezione del tribunale civile di Roma, decidendo in merito al caso di una trans MtoF, ha stabilito che non è necessario aspettare che la persona si sottoponga all'intervento per la riassegnazione del genere per cambiare i documenti all'anagrafe e sostituire il genere di nascita con quello scelto.

A quanto si legge nella sentenza, "il trattamento medico-chirurgico previsto dalla legge n. 164/82 è necessario nel solo caso in cui occorre assicurare al soggetto transessuale uno stabile equilibrio psicofisico, ossia nel solo caso in cui la discrepanza tra il sesso anatomico e la psicosessualità determini un atteggiamento conflittuale di rifiuto dei propri organi sessuali".

"Pertanto deve ritenersi che nei casi in cui non sussista tale conflittualità non è necessario l’intervento chirurgico per consentire la rettifica dell’atto di nascita" continunano i giudici secondo la cui interpretazione, la legge 164/82, quella che regolamenta la riassegnazione del genere, "non prevede il trattamento chirurgico di adeguamento degli organi sessuali come presupposto indispensabile per la rettifica, ma dispone so1o che tale intervento debba essere autorizzato, quando necessario.

Tale interpretazione si impone anche alla luce degli argomenti esposti dalla pronuncia della Corte Costituzionale n. 161/1985, nell’ambito della quale viene affermata una nozione di identità sessuale che tiene conto non solo dei caratteri sessuali esterni, ma anche di elementi di carattere psicologico e sociale, derivandone una 'concezione del sesso come dato complesso della personalità, determinato da un insieme di fattori, dei quali deve essere agevolato o ricercato l’equilibrio, privilegiando il o i fattori dominanti'".

La trans che aveva presentato ricorso presso il tribunale, si era già sottoposta all'operazione per a ricostruzione del seno e secondo le perizie presentate in tribunale, questo era bastato al raggiungimento di "un livello tale di integrazione dei propri organi genitali con la propria immagine corporea da poter vivere in modo soddisfacente sia a livello personale e sia nelle relazioni con gli altri".

In più, sempre secondo la stessa relazione la persona in questione avrebbe già "raggiunto un soddisfacente equilibrio anche nella vita sessuale tanto che un intervento di RCS risulterebbe inopportuno e rischioso rispetto alla soddisfazione raggiunta nell’area sessuoaffettiva".

Alla luce sia dell'interpretazione della legge che delle relazioni mediche presentante, quindi, i giudici hanno ordinato "senza ulteriormente attendere lo svolgimento dell’autorizzato intervento chirurgico, la richiesta rettifica dell’attribuzione di sesso nei registri dello stato civile da maschile a femminile, con l’assunzione da parte del ricorrente del nome XX" ordinando all'ufficiale di stato civile di sostituire l'indicazione di "sesso maschile" con quella di "sesso femminile" nei documenti riconducili alla trans la cui identità è stata mantenuta privata.
fonte http://www.gay.it

Lgbt: Napoli, anche l’UAAR nel Comitato Campania Rainbow


Nell’accogliente sala multimediale ‘Giorgio Nugnes’ presso la sede del Consiglio Comunale di Napoli, davanti ad una platea numerosa e partecipe è stato presentato il Comitato Campania Rainbow costituito il 28 giugno 2011.

Il coordinamento ha raccolto attorno ad associazioni storiche del mondo lgbt e anche associazioni della società civile da sempre attive nella difesa dei diritti individuali.

I circoli UAAR di Salerno e Napoli a nome dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti sono stati ben felici di associarsi tra gli altri con Arcigay Napoli, Arcigay Salerno, Arcilesbica Napoli, ATN – Associazione Transessuale Napoli, Famiglie Arcobaleno, Maschile Plurale, Certi diritti, Giovani Democratici, Federconsumatori Napoli, Giuristi Democratici, Associazione Priscilla, Love & Pride, Network Persone Sieropositive, Proud to Be, Associazione Senza Periferie per sollecitare una politica di maggior attenzione ai diritti individuali per arrivare ad una società migliore.

Alla presentazione il coordinatore UAAR di Salerno ha particolarmente apprezzato l’impegno dell’assessora alle pari opportunità della nuova giunta comunale di Napoli, Pina Tommasielli, delegata dal neo eletto sindaco Luigi De Magistris,
che si è dichiarata subito disponibile a lavorare sulla proposta del consigliere comunale Salvatore Pace di istituire un registro comunale delle unioni civili in nome dei valori di uguaglianza e dignità dell’umanesimo illuminista.

Il prossimo appuntamento sabato 16 luglio per la presentazione ufficiale di Campania Rainbow a Salerno, città in cui, peraltro, il coordinamento istituirà la sua sede operativa.

L’UAAR campano ha aderito al coordinamento nella convinzione che queste iniziative possono aiutare la società italiana a trasformarsi in una società più civile che consenta a tutti i cittadini di essere realmente se stessi, convivendo pacificamente in un paese contraddistinto da un reale pluralismo e dal rispetto reciproco delle scelte individuali.

In modo che l’Italia diventi un paese compiutamente europeo, in cui siano finalmente promulgate leggi che riconoscano le unioni civili e il testamento biologico, che non discriminino in base all’orientamento sessuale, che riducano gli insostenibili tempi di attesa per le separazioni e i divorzi, che depenalizzino il ricorso all’eutanasia.
fonte http://www.uaar.it, di Fabio Milito Pagliara

Lgbt: Anna Paola Concia: Il mio progetto "Friendly Italia" presentato alle Officine democratiche di Firenze il 7 luglio 2011


Officine Democratiche - Firenze 7 luglio 2011
On. Anna Paola Concia

PROGETTO "FRIENDLY ITALIA"

Come i diritti sono parte integrante dell'innovazione

Se siamo tutti qui è perchè vogliamo costruire un'Italia diversa, migliore e più moderna. Un'Italia che finalmente si lasci alle spalle vent'anni di declino sociale ed economico, di mancata crescita, di arretramento culturale e politico.

Sono convinta che la più grande colpa di Berlusconi, sia infatti l'aver condannato il nostro paese all'immobilismo: un paese immobile e' un paese che non offre opportunita' ai propri giovani, condannandoli ad un avvenire buio di precarietà; che non sa liberare le proprie energie positive; che non sa governare il cambiamento.

Tutti noi abbiamo in mente un'Italia diversa, aperta, plurale e inclusiva.

Per costruirla, dobbiamo lasciarci dietro quell'impostazione conservatrice che spesso ha attanagliato la politica italiana: non si può essere innovativi quando si parla di scuola o di economia, e non esserlo quando si affronta la questione dei diritti. O si è liberali e riformisti sempre, o non lo si è mai.

Badate bene la questione dei diritti. Non dei diritti civili.

Perché oggi non ha più senso questa distinzione: i diritti sociali e i diritti civili devono stare sullo stesso piano, perché il diritto al futuro di un giovane precario non può essere più importante del diritto di due ragazze che si amano a costruire un progetto di vita insieme. A mio avviso, entrambe le questioni devono avere la stessa dignità per l'agenda politica di un partito che aspira ad essere il motore del cambiamento di questo paese.

La battaglia dei diritti in Italia stenta, ormai da troppi anni, a decollare. Siamo l'unico fra i paesi fondatori dell'UE insieme alle Grecia a non avere una normativa che tuteli le famiglie omosessuali; il Parlamento italiano non e' ancora riuscito ad approvare una norma contro la violenza omofobica e transfobica che tutti i paesi occidentali oramai hanno. Occorre dunque interrogarci su come la politica possa intestarsi queste battaglie di civiltà in un'ottica nuova e più efficace.

In questi anni come unica deputata lesbica dichiarata, ho cercato di connettere il tema dei diritti di cittadinanza al tema dell'economia: lo ha scritto bene Irene Tinagli, le società aperte sono quelle più sviluppate economicamente, perché l'omofobia, il razzismo, l'intolleranza, fanno male all'economia, producendo società chiuse, che hanno paura del futuro. Il progresso sociale prepara il terreno al progresso economico, anzi lo traina e lo incoraggia.

Lo ha detto anche il nostro presidente Giorgio Napolitano in più occasioni: i diritti civili sono diritti di tutti, appartengono all'intera collettività, perché alimentano la coesione sociale di un paese diviso che, a mio avviso, ha un disperato bisogno di ritrovare un rinnovato senso di comunità.

Già Robert Putnam aveva parlato di capitale sociale per spiegare come la coesione sociale mette in moto le dinamiche di sviluppo economico, per non parlare di Richard Florida che nelle sue ricerche mette in evidenza il ruolo fondamentale che ha la tolleranza, intesa come inclusività e apertura verso le differenze, nel processo di attrazione dei talenti e la spinta verso l'innovazione tecnologica.

I diritti devono, dunque, essere parte attiva per costruire l'Italia che abbiamo in mente, che sia più vicina a paesi come la Germania, la Francia o l’Inghilterra piuttosto che alla Bielorussia di Lukashenko.

E’ finalmente arrivato il momento di lanciare un' ITALIA FRIENDLY, che non abbia paura delle diversità, ma che anzi riconosca in esse un patrimonio di ricchezze che non tolgono ma aggiungono valore al nostro capitale umano.

E allora da qui voglio lanciare questo progetto su cui mi metterò subito al lavoro:

Mi piacerebbe che da questa piazza partisse una proposta che coinvolgesse le amministrazioni più virtuose, il governo, le autonomie locali, il sindacato, Confindustria e le associazioni di categorie.

Prepariamo il terreno ai diritti, producendo un bollino di riconoscimento per tutte quelle attività commerciali e imprenditoriali che si impegnano in politiche attive di inclusione e promozione dell'uguaglianza verso tutte quelle categorie sociali più esposte all'esclusione e alle discriminazioni.

Lo chiameremo "FRIENDLY ITALIA", una certificazione che avrebbe lo scopo di attrarre, anche dall'estero, flussi economici ma anche flussi di turismo delle comunità più discriminate che, in questo modo, troverebbero luoghi accoglienti e inclusivi, incentivando i privati a mettere in campo queste buone pratiche.

Inoltre potrebbe essere una proposta seria e credibile, per iniziare a sconfiggere quel male sociale che si chiama intolleranza, che stando agli ultimi episodi di cronaca, sembra diventato un’emergenza nazionale a cui la politica non riesce a dare risposte efficaci.

L'uguaglianza si costruisce anche così, mettendo insieme le energie più positive, costruendo percorsi virtuosi, in attesa che il parlamento batta un colpo e approvi le leggi che tutti noi chiediamo ormai da troppi anni.

L'omofobia e il razzismo si combattono anche in questo modo, creando luoghi che non siano ghetti, ma spazi sicuri dove due ragazzi gay possono tenersi per mano, come una qualsiasi coppia eterosessuale e un ragazzo di colore non venga guardato con disprezzo.

Chiudo citando un pezzo di una intervista di Irene Tinagli a proposito dei 40 anni della Silicon Valley che ha ispirato questo progetto e anche perché, Irene Tinagli mi ha insegnato in questi anni a cambiare la mia cultura politica dei diritti civili

"Quando si parla di innovazione si porta sempre a esempio la Silicon Valley, citando il ruolo di Stanford e dei venture capitalist. Ma ci scordiamo che quella regione è cresciuta anche grazie a politiche sociali che l’hanno resa, già dagli anni Sessanta, una delle più aperte e variegate del mondo.

Nel 1990, prima del boom di Internet, il 30 per cento delle occupazioni tecnologiche in Silicon Valley era coperto da “stranieri”; e il 26 per cento delle imprese tecnologiche era gestito da cinesi e indiani.

Per non parlare del ruolo della rivoluzione culturale degli anni Sessanta, che ha fatto sì che un giovane che andasse a chiedere un finanziamento senza giacca e magari con l’orecchino venisse valutato non per l’orecchino, ma per la qualità delle proprie idee

Anche questa è meritocrazia: saper andare non solo oltre la raccomandazione, ma oltre le apparenze e il conformismo. Questi esempi sono meno lontani di quel che crediamo. In Italia, ancora oggi, moltissime persone restano inascoltate per la loro età, l’orientamento sessuale o l’aspetto fisico.

È importante quindi ricordare che nuovi strumenti economici o finanziari potranno aiutare nuove idee a realizzarsi, ma funzioneranno solo in un’Italia dove ci sia più capacità di mettersi in gioco, di riconoscere la qualità e la potenzialità delle idee e delle persone e di dare fiducia agli altri, qualsiasi sia la loro età, sesso, religione o razza.

E questa Italia non potranno farla né le banche né i venture capitalist, la dobbiamo fare tutti noi, giorno per giorno."
fonte annapaolaconcia

Lgbt danza: Addio al coreografo Roland Petit


Una leucemia fulminante ha portato via in un soffio uno dei grandi della danza del Novecento: Roland Petit. Il grande coreografo francese di origine italiana (la mamma era genovese: una Repetto) si è spento questa mattina a Ginevra, la città svizzera nella quale si era ritirato a vivere da qualche anno insieme alla moglie, Zizi Jeanmaire interprete privilegiata di tante sue creazioni.

Nato a Villemomble, piccola città dell'Ile de france, nel 1924, si era formato professionalmente nel tempio della danza classica francese, l'Opéra, dove aveva debuttato appena sedicenne.

Ambizioso, assetato di cultura, aveva stabilito giovanissimo legami importanti con personaggi chiave del fecondissimo ambiente post-diaghileviano, primo fra tutti Jean Cocteau (che gli aveva “regalato” il soggetto di uno dei suoi balletti più famosi Le jeune homme et la mort) e a soli vent'anni aveva lasciato l'Opéra per lavorare con un gruppo di giovani artisti raccolti nella compagnia Les ballets des Champs Elysée ottenendo fin dagli esordi importanti successi.
Pochi anni dopo aveva lasciato anche questa compagnia per crearene una sua Les ballets de Paris.

Autore prolifico, creatore di balletti intramontabili – come la sua inquietante, sulfurea, spumeggiante versione di Coppélia o la celeberrima Carmen, creata proprio per la sua Zizi – Petit aveva esplorato con avventuroso eclettismo anche le strade della rivista e il cinema.

Il suo debutto al cinema era avvenuto con Charles Vidor per Hans Christian Andersen. Ad Hollywood aveva regalato una delle sue stelle più brillanti, l'effervescente Leslie Caron già étoile della sua compagnia e poi protagonista accanto a Fred Astaire del delizioso Papà Gambalunga di Jean Negulescu per cui Petit aveva creato le coreografie.

Direttore per venticinque anni (1972-1997) del Ballet National de Marseilles, Petit ha collaborato con le maggiori compagnie di balletto del mondo dall'Opéra – per la quale aveva creato uno dei suoi balletti più celebri Notre dame de Paris (1965) al Royal Ballet di Londra al National Ballet of Canada all'Opera di Berlino.

Protagonista negli anni Sessanta e Settanta di una leggendaria rivalità con l'altro grande della coreografia francese Maurice Béjart si era sempre definito un “conservatore” in contrapposizione con gli atteggiamenti “rivoluzionari” del marsigliese Béjart.

La sua ultima apparizione in Italia è stata nello scorso dicembre all'Opera di Roma con "Serata Roland Petit" a lui dedicata. Al suo fianco, sua moglie, la leggendaria Zizi. In quell'occasione, al termine dello spettacolo, uscì in scena chiamato a gran voce dai ballerini. Accennò anche un passo di danza e il pubblico esplose in una standing ovation per uno dei protagonisti assoluti della coreografia mondiale.
fonte www.ilmessaggero.it di Donatella Bertozzi