domenica 13 marzo 2011

Lgbt iniziative: Firenze "L'Aida dei ragazzi” in scena al Teatro Comunale, per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia


Un’Aida inedita, spettacolare, sceneggiata e interpretata da 600 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado fiorentine, ideata per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è andata in scena ieri sera sul palco del Teatro Comunale, facendo da anteprima al 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, che si inaugurerà proprio con l’Aida diretta dal maestro Zubin Mehta, con il debutto alla regia di Ferzan Ozpetek.

Ad assistere all’esibizione dei ragazzi diretti dal maestro Alvaro Lozano, che hanno rappresentato “La fiaba di Aida” c’erano tra gli altri il sindaco Matteo Renzi e l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi.

Dei 2.500 studenti (97 classi di 24 istituti) che hanno fatto richiesta di partecipare a questo adattamento dell’Aida solo 600 hanno avuto la possibilità di esibirsi sul palcoscenico, mentre tutti gli altri hanno avuto la possibilità di cantare dalla platea i motivi più famosi dell’opera.

L’“Aida dei ragazzi”, a cura dell’associazione Venti Lucenti in collaborazione con la Fondazione Maggio Musicale, l’assessorato all’educazione del Comune e il progetto PortaleRagazzi dell’Ente Cassa di Risparmio, fa parte del progetto di educazione musicale per la scuola “All’Opera”, giunto alla quinta edizione.

L’obiettivo dell’iniziativa è avvicinare i giovani al mondo della lirica, facendoli partecipare attivamente alla messa in scena (come sceneggiatori, costumisti, attori e cantanti), con un complesso lavoro di preparazione nelle scuole e l’assistenza di professionisti.

Aida, assai celebre e amata, è un’opera di Giuseppe Verdi che si presta benissimo al coinvolgimento sia degli studenti e delle loro famiglie, sia del pubblico abituale del Maggio.

L’opera debuttò al Cairo il 24 dicembre 1871. Riproporla oggi consente di attualizzare il dramma della schiavitù, della guerra e dei conflitti interpersonali, costringendo i giovani cantanti-attori a misurarsi con problematiche ancora vive.

Tutto ciò senza perdere di vista la magia del teatro e della musica verdiana, straordinaria ed esaltante struttura portante non solo di opere d’arte, ma della stessa ricerca d’identità del nostro Paese, che in questo mese di marzo compie 150 anni.
fonte http://www.avisoaperto.it

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