sabato 16 ottobre 2010

Spot e Iniziative lgbt, Ellen DeGeneres in video contro il bullismo antigay


L’America è sconvolta dalla morte di Tyler Clementi, il giovane musicista che si è tolto la vita dopo che i suoi compagni di college hanno pubblicato su Internet un video che lo ritraeva mentre baciava un ragazzo. Tyler aveva 18 anni, suonava il violino ed era una promessa della musica, ma non ha retto alla vergogna e all’umiliazione di vedere la sua vita messa in piazza, la sua intimità violata.

A settembre almeno altri tre adolescenti si sono tolti la vita perché non sopportavano di essere vessati e presi di mira a causa del loro orientamento sessuale: Seth Walsh (13 anni) in California, Asher Brown, (13 anni) Texas; Billy Lucas, 15 anni, Indiana. Di fronte a questo quadro anche alcuni personaggi dello spettacolo, come Paula Abdul e il blogger Perez Hilton - hanno preso la parola e lanciato un appello a contrastare il bullismo anti-gay.

In Rete circola il messaggio di Ellen DeGeneres, che invoca un intervento della società per porre fine a questa vera e propria piaga:

Una vita persa in questo modo senza senso è una tragedia: quattro vite perse è una crisi. E queste sono solo le storie di cui siamo venuti a sapere. Quanti altri adolescenti abbiamo perso? Quanti altri stanno soffrendo in silenzio. Essere un adolescente e scoprire chi sei è già abbastanza duro senza qualcuno che ti attacca.

Ellen, che ha fatto il suo coming out oltre 13 anni fa, invita tutti a combattere l’intolleranza e l’ignoranza e propone diverse risorse - associazioni e gruppi - che combattono l’omofobia e il bullismo antigay. Mi piace chiudere con le sue stesse parole di speranza rivolte ai giovani:

Le cose saranno più facili, la gente cambierà atteggiamento e voi dovete essere vivi per vedere tutto questo
fonte /www.queerblog.it

Danza: Firenze, Tris di esauriti al Maggio e replica straordinaria di "Trois Histoires" mercoledì 20

Bolero di Fabrizio Monteverde

Con l’andata in scena del trittico di coreografie di Fabrizio Monteverde Trois Histoires il Maggio Musicale Fiorentino ha completato la sua triplice inaugurazione della Stagione concertistica, lirica e di danza.

E sono stati tre successi pieni, sottolineati dal tutto esaurito registrato dal Porgy and Bess “giovane” diretto da Marshall, dalla Salome di Strauss (ultima replica venerdì 15 ottobre) e dai balletti al Teatro Goldoni.

Proprio l’esito felicissimo incontrato dalla serata di balletto, e il sold out delle successive recite di sabato e domenica, ha indotto la Direzione del Teatro del Maggio ad aggiungere una replica straordinaria al Goldoni. MaggioDanza potrà così proporre anche mercoledì 20 ottobre, alle ore 20.30, i tre titoli di Monteverde.

Era eterna sull’Incompiuta di Schubert, Poltrondamore dal racconto di Savinio e Boléro, sulla celeberrima partitura di Ravel, riletto in chiave cinematografica – a tutti coloro che, anche in occasione della “prima”, non hanno trovato posto nella deliziosa “bomboniera” lorenese in Oltrarno.

Biglietti da da 15 a 25 euro, online su www.maggiofiorentino.com, telefonando allo 055 2779.350, via email all’indirizzo tickets@maggiofiorentino.com, al Box Office, alla Biblioteca delle Oblate, alla Libreria Giunti al Punto in via Guicciardini, all’APT di via Cavour, ma anche direttamente al Teatro Goldoni prima degli spettacoli.
fonte maggiodanza

Lgbt Fashion and Beauty Spot, Armani jeans uomo, il video di presentazione con Cristiano Ronaldo


Emporio armani presenta alla grande la sua linea di jeans autunno-inverno 2010-2011 con due celebrities tra le più famose del momento, Cristiano Ronaldo per la linea uomo e Megan Fox per la linea donna. Così, dopo i jeans all’avanguardia di AngelDevil anche Armani pensa all’uomo.

In realtà sono certa che la collezione uomo verrà ammirata soprattutto dalle donne visto che Armani ha scelto come testimonial l’amatissimo e seguitissimo calciatore, sicuramente apprezzato dagli uomini per le sue doti calcistiche ma apprezzato forse ancora di più dalle donne per altre doti visibili nel video!

Questa linea di jeans prevede pantaloni di vari colori e tipi. Tutti i modelli, sia aderenti sia più larghi, sono inoltre visibili sul sito Armani dedicato esclusivamente ai jeans sia da uomo che da donna.

Sul sito, oltre a sfogliare il catalogo multimediale, possono anche essere acquistati alcuni modelli di jeans oltre che tante t-shirt Emporio Armani e qualche giubbotto.

La maggior parte dei modelli si colloca in una fascia di prezzo sicuramente non economica ma ancora accessibile, tra i 120 ed i 130 euro. Inoltre non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando della linea di jeans firmata dal grande stilista italiano Giorgio Armani.

La campagna pubblicitaria, oltre al video con Cristiano Ronaldo, prevede un’altra star per promuovere i jeans armani, l’attrice Megan Fox. Il suo video è già visibile su Youtube e sono certa non deluderà gli uomini esattamente come il calciatore non ha deluso le donne.
Certo che questi jeans visti su Cristiano Ronaldo sembrano proprio belli, non credete?
fonte www.stylosophy.it


Qui di seguito, il video della pubblicità di orologi, Time Force, sempre by Armani

venerdì 15 ottobre 2010

Lgbt California discriminazioni, transessuale fa causa all'associazione del golf LPGA pro femminile "accetta solo donne"

Lana Lawless 2008 World LD Champion

Lana Lawless, prosperosa transessuale di 57 anni, non ha indugiato a fare causa alla Lpga (l’associazione del golf pro femminile) per averle impedito di partecipare quest’anno al campionato del mondo del drive più lungo che aveva vinto nel 2008.

Le sue pretese sembrerebbero non fare una piega, perché in California, lo Stato dove vive, discriminazioni per questioni di sesso sono proibite dalla legge. Lawless, un ex poliziotto, si è sottoposta a operazione per diventare donna nel 2005, ottenendo subito il riconoscimento ufficiale dalle autorità.

Il problema della sua iscrizione alle gare non si era posto quando vi aveva preso parte nel 2007, piazzandosi terza, e nel 2008, vincendo. Ma la Long Drivers of America ha deciso da questa stagione di equiparare le sue regole a quelle della Lpga, che invece esclude chi non è "donna alla nascita" dai propri tornei.

Kristina Wertz, direttore legale del Transgender Law Center, attacca: “La Lpga è davvero indietro rispetto ad altre organizzazioni sportive. E’ il momento di svegliarsi, perché discriminazioni di questo genere non devono essere più tollerate”.

La Wertz cita come esempio in positivo il Cio, che dal 2004 ha iniziato ad accettare alle proprie competizioni le persone che hanno cambiato sesso e ufficialmente riconosciute come tali, dopo essersi sottoposte per due anni a pesanti cure ormonali. La Lawless, però, è solo la seconda trans a partecipare a gare di golf.

Prima di lei, c’è stata la danese Mianne Berger, che nel 2004 era iscritta agli Australian Open e da allora è una regolare del circuito europeo e australiano. Ora l’ex poliziotto californiano cerca un imprecisato risarcimento danni dalla Lpga, dalla Long Drivers e da una serie di aziende che sponsorizza le due associazioni, perché il danno è stato ingente: a causa dell’esclusione numerosi sponsor l’hanno abbandonata.
fonte lagazzettadellosport

Lgbt Viaggi, A Londra dove la cultura è gratis

British Museum

Londra, si sa, è una delle città d’Europa e del mondo dove la vita è più cara. Eppure qui residenti e turisti hanno l’ingresso gratis ai musei pubblici, che si sostengono invece che attraverso i biglietti, attraverso sovvenzionamenti del governo, la vendita di gadget, libri e cataloghi.

Per chi sta per andare a Londra per diletto o per lavoro, ecco un elenco dei più importanti musei free access…

Primo fra tutti il British Museum, uno dei più grandi ed importanti musei di storiadel mondo, fondato nel 1753 da sir Hans Sloane, medico e scienziato. Ospita sei milioni di oggetti che testimoniano la storia e la cultura materiale dell’umanità dalle origini ad oggi, ma molti di questi sono ammassati negli scantinati per mancanza di spazio. Si trova in Great Russell Street.

Il Natural History Museum è uno dei più begli esempi di architettura neogotica di Londra, col grande portico centrale affiancato da due imponenti torri. Ospita circa 70 milioni di reperti organizzati in cinque collezioni principali: botanica, entomologia, mineralogia, paleontologia e zoologia.

Al suo interno si possono ammirare mostre notevoli come quella dedicata ai dinosauri e la galleria dei mammiferi in mostra alla Blue Whale, oppure la spettrale foresta pluviale illuminata dalla luna.

Adiacente al Natural History Museum, nei pressi della stazione della metro di South Kensington si trova il Museo delle Scienze (Science Museum). Possiede le più vaste raccolte al mondo nei settori della scienza, della tecnologia, dell’industria e della medicina.

Molte le curiosità sui voli spaziali o le macchine a vapore ed i primi aeroplani. La macchina da calcolo di Charles Babbage, il “razzo” di Stephenson ed il modulo di comando di Apollo 10, che realizzò il primo volo attorno alla luna, fanno parte dei principali pezzi in esposizione.

C’è anche una galleria interattiva speciale per i bambini, chiamata Launch Pad, dove è possibile fare esperienze come costruire un ponte e controllare un aereo.

Il Victoria and Albert Museum è il più grande museo di arte e design del mondo, con collezioni impareggiabili per ambito e varietà. Il museo espone manufatti come ceramiche, mobili, articoli di moda, vetri, gioielli, oggetti in metallo, fotografie, sculture, prodotti tessili e dipinti provenienti dai Paesi e dalle culture più ricche del mondo in un arco di oltre 3000 anni.
fonte

Lgbt Napoli, al Teatro San Carlo il convegno sull’omofobia, lunedì 18 ottobre

Teatro San Carlo

Dato l’alto numero di richieste, il convegno “Omofobia. Atteggiamenti, pregiudizi e strategie di intervento.” (voluto dall’Università degli Studi di Napoli Federico II con il patrocinio del Comune di Napoli) in programma per lunedì 18 ottobre ed al quale interverranno studiosi di fama internazionale, si svolgerà presso il foyer storico del Teatro di San Carlo di Napoli.

E’ possibile iscriversi, fino ad esaurimento posti, inviando una mail a info@bullismoomofobico.it. È stato richiesto l’accreditamento ECM per psicologi e medici, sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Il convegno si svolgerà a partire dalle ore 9.00. il Teatro di San Carlo si trova in via San Carlo 98/F a Napoli
Per info e programma dettagliato: bullismoomofobico.it
fonte www.napoligaypress.it, scritto da uiallalla

Libri lgbt Firenze: Sabato 16 Ottobre presentazione di "CERTE COSE SI FANNO" identità, genere e sessualità nella popolazione LGBT


Sabato 16 Ottobre ore 18 Presentazione del volume "CERTE COSE SI FANNO"
a cura di Fabio Corbisiero presso IREOS Firenze
(IREOS è un’associazione di volontariato di e per gay, lesbiche, bisessuali, transgender, intersessuali nata nel 1997 a Firenze)

“Certe cose si fanno. Identità, genere e sessualità nella popolazione LGBT” (prefazione di Alessandro Cecchi Paone post-prefazione di Paolo Patanè) si dedica allo studio riguardante il comportamento omosessuale analizzato attraverso i risultati di una ricerca sociologica condotta a Napoli.

Sviscera la tematica indagando l’associazione tra socialità (omo) sessuale e rischio legato a comportamenti sessuali. Identità, genere, e sessualità indipendenti rappresentano le principali
categorie dell’omosessualità.

Attraverso una prospettiva inedita, si guarda alla problematica privilegiando l’identità sessuale come progetto e narrazione l’omosessualità a mezz’aria tra passato e presente in uno stato
continua precarietà nella “sistemazione” sociale.

Le numerevoli identità che l’uomo è in grado di assumere nel suo incontro con ciò che è altro da se stesso. Storie di corpi e sorrisi che si confondono perdendo forma assumendo nuovi
volti in continua evoluzione rinascendo in nuove esistenze.

Saranno presenti:

Fabio Corbisiero,
sociologo e docente Università degli Studi di Napoli Federico II
Carmine Urcioli,
giornalista e responsabile progettazione Arcigay Napoli
seguirà aperitivo
La presentazione si svolge presso
IREOS in Via De’ Serragli,3 FIRENZE – Tel.: 055216907
fonte http://www.ireos.org/?

giovedì 14 ottobre 2010

Lgbt, Matrimoni trans, dove sono riconosciuti


Se in tema di matrimoni gay, la questione è molto dibattuta, ampliando il discorso a quelli trans diventa ancora più seria e articolata. Qualche mese fa abbiamo parlato di una coppia che si è trovata a discutere della legalità delle nozze, sancite molte anni prima, perché il marito aveva cambiato sesso.

E in Italia non sono ammesse le unioni legali tra due persone dello stesso sesso. Bene, oggi proviamo a fare un piccolo focus su questa realtà che davvero sta facendo discutere il mondo intero. Per esempio a Hong Kong sono state dichiarate illegali: di recente un giudice ha decretato che un uomo che ha cambiato sesso ed è diventato donna a tutti gli effetti, anche di legge, non può sposarsi con un uomo.

Una cosa un po’ diversa da quella che è successa in Italia, ma per certi versi anche molto simile. Il matrimonio di transessuali è permesso in molti Paesi Asiatici (Giappone, Sud Corea, Indonesia, Kyrgyzstan, Kazakhstan), Europei e Usa. Anche la Cina continentale lo permette, ma il territorio di Hong Kong mantiene un sistema legale proprio.

Per esempio, in Italia la persona che ha cambiato sesso deve cambiare anche lo stato anagrafico e al termine del percorso diventa ufficialmente uomo o donna e può sposarsi o adottare figli. A Firenze, qualche giorno fa, Sandra Alvino 64 anni, nata uomo e ora donna, e Fortunato Talotta, 58 anni, si sono sposati davanti a don Alessandro Santoro, il parroco della comunità delle Piagge, un quartiere alla periferia di Firenze.

Se guardiamo all’America Latina, troviamo molte soluzioni diverse, per esempio a Città del Messico si sono sposate 5 coppie di gay e lesbiche si sono sposate , ma altre 42 diranno sì nei prossimi giorni e una coppia di fratellini argentini è stata data in affidamento a María Belén Ochoa, un travestito felicissimo dell’opportunità.
fonte matrimonio.pourfemme.it

World Travel Awards: i migliori hotel e resort in Italia


Il World Travel Awards è un importante riconoscimento internazionale che, giunto alla 17°edizione, premia i migliori hotel e resort nel mondo. Formato da una giuria di 185mila addetti ai lavori, i premi sono prima suddivisi per aree geografiche, Europa, Africa, Oceano Indiano e Medio Oriente, per poi nominare il migliore in assoluto.

Per quanto riguarda il nostro paese, l’Italia si difende molto bene nella categoria Vecchio Continente, riuscendo ad ottenere moltissimi riconoscimenti come quello per il Miglior Resort e per il Miglior Business hotel italiano.

Il World Travel Awards sono dei riconoscimenti molto importanti, come se fossero degli Oscar. In attesa di conoscere i verdetti finali che saranno resi noti a novembre, la giuria di 185mila addetti ha però fatto sapere i primi risultati, posizionando l’Italia in ottima posizione.

Molto premiata la Sardegna che si è aggiudicata il premio come Miglior Resort e Miglior Green Resort europeo, assegnati entrambi al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, mentre al Pullman Timi Ama Sardegna di Notteri, a due passi da Villasimius, è andato il premio come Miglior Resort isolano d’Europa. In Toscana, nella campagna del Chianti, si trova invece il Miglior nuovo Spa d’Europa, assegnato al Resort Spa Castel Monastero, situato all’interno di un bellissimo borgo medioevale.

Grandi riconoscimenti anche per gli alberghi di lusso nelle grandi città: il St. Regis Grand Hotel di Roma è il Miglior hotel italiano, benché non sia riuscito a spodestare il Ritz di Parigi, considerato il migliore d’Europa; il Park Hyatt di Milano, che gode di una splendida vista sulla Galleria Vittorio Emanuele II, è invece il Miglior Business hotel italiano, a pochi passi dal cuore finanziario ma dotato anche di centro benessere e Spa.
fonte www.myluxury.it, Via | LuxGallery da Eleonora Gionchi

Lgbt, la pop star Pink premiata per le sue attività a favore dei diritti degli omosessuali


Sabato scorso la bravissima Pink è stata premiata dalla fondazione Human Rights Campaign e per le attività svolte a favore dei diritti umani degli omosessuali e transgender. L’artista americana supportata dal ‘ritrovato maritno Carey Hart, ha ricevuto il riconoscimento a Washington, durante l’evento annuale che ormai si svolge da 14 anni e che per questa edizione è stato aperto a sopresa da Ricky Martin, che sorridente e felice come non mai ha raccontato sul palco del suo coming out fatto lo scorso marzo!

E la platinata star è stata premiata con l’Ally for Equality Award da Bette Midler, che l’ha presentata sul palco e ha posato per le foto di rito con lei e il maritino, e il bel cantante portoricano.

Ed è bello vedere premiate le star non solo per i loro meriti artistici ma anche per quelli benefici, e soprattuto quando difendono i diritti delle categorie svantaggiate e discriminate come quelle della comunità LGBT, ovvero delle lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Complimenti Alicia!
fonte gossippando.it

Viaggi e mete lgbt, Barcellona gay friendly


A partire dagli anni novanta Barcellona si è guadagnata la fama di città accogliente e rispettosa delle diversità e delle minoranze culturali e sociali. La legge spagnola che nel 2005 ha introdotto la possibilità di matrimoni tra persone dello stesso sesso ha favorito l’arrivo di gay e lesbiche in tutto il paese, in particolar modo nel capoluogo catalano.

Il titolo di città gay per eccellenza, che negli anni sessanta apparteneva a San Francisco e degli negli ottanta fu concesso ad Amsterdam, ora è conteso tra quest’ultima, Barcellona e Rio di Janeiro, tra altre.

Oltre ai 150.000 omosessuali che vivono a Barcellona, la città riceve ogni anno circa 200.000 turisti appartenenti alla comunità gay, pari al 6% del totale dei visitatori. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica Spagnolo il turista omosessuale spende in media il 60% in più del turista eterosessuale (130€ al giorno vs. 80€).

Barcellona ha saputo sfruttare questa crescente richiesta di servizi specializzati e convertirla in un importante business intorno al quale si sono sviluppate già 70 aziende e un indotto di oltre 1.000 persone.

Tra le tante possibilità che offre la città in materia di turismo gay ci sono gli alberghi gay-friendly e quelli loro gay-only, una scuola di lingue per omosessuali, locali alla moda nel ‘gayxample’, il quartiere Eixample è ormai il luogo per eccellenza della movida gay, mostre, sfilate, spettacoli, oltre ad un importante spazio, il ‘Pink Corner’, presso il Salone Internazionale del Turismo di Catalogna dedicato esclusivamente a questa tipologia di turismo.

E ancora il Festival Internazionale del Cinema Gay e Lesbico di Barcellona, o l’Eurogames – competizione sportiva tenuta nel 2008 e che coinvolse 35.000 persone appartenenti alla comunità LGBT arrivate da tutto il mondo.

Il successo di queste iniziative è dovuto, almeno in parte, alla sensibilità dimostrata da parte del governo della città . Le politiche rivolte ad accogliere e ‘normalizzare’ la realtà omosessuale e transessuale tra i cittadini catalani si riassume nel Piano comunale per lesbiche, gay, transessuali e bisessuali (LGBT) 2010 2015.

Si tratta di uno strumento trasversale, simile a quello elaborato dalla città di Torino, che gira intorno a tre grandi obiettivi: il primo è incentivare le aziende a contrattare persone transessuali; il secondo quello di includere il tema della omosessualità e transessualità nei percorsi formativi delle scuole medie ed elementari; e il terzo la creazione di una Commissione de controllo che assicuri il rispetto e la correttezza nel trattamento da parte dei media della realtà omosessuale.

Purtroppo non sono tutte rose e fiori. Il dibattito intorno alla questione omosessuale è ancora in corso e le critiche alle posizioni del governo di Barcellona arrivano da vari fronti.

Da una parte ci sono le associazioni dei cittadini che temono che l’adesione del Comune alla comunità LGBT possa avere delle ripercussioni lobbistiche con una conseguente influenza sulle politiche future.

Dall’altra parte ci sono i partiti più conservatori e una parte della chiesa che vedono confermarsi le proprie paure e considerano queste mosse troppo radicali e lontane dai principi tradizionali della Spagna cattolica. Infine ci sono coloro che si oppongono a tutto ciò perché ritengono che sia una sorta di “ghettizzazione” e che vorrebbero che la comunità gay fosse trattata senza sorta di discriminazione, tra di loro ci sono anche persone omosessuali.

Le critiche però fanno parte della vita democratica di un paese, fanno discutere su temi che non tanto tempo fa erano grandi tabù nelle nostre società.

Sono una prova della mobilità sociale e culturale che, nonostante la crisi economica che soffoca il paese, continua a porre la società catalana e spagnola, tra le più combattive e propositive sul fronte dei diritti civili.
fonte onthenord.wordpress.com Natàlia Garcia Carbajo

mercoledì 13 ottobre 2010

LGBT, TORNA "GENDER BENDER" IL FESTIVAL INTERNAZIONALE SULLE IDENTITÀ PROMOSSO DA ARCIGAY CASSERO BOLOGNA


THROBBING GRISTLE
la cult band inglese ritorna in sclusiva capitanata dalla pandrogina Genesis Breyer P-Orridge

ANNIE LEIBOVITZ e DAVID LACHAPELLE
le grandi icone del Pop e del Rock nei ritratti dei due grandi fotografi

WILLIAM S. BURROUGHS e LOUISE BOURGEOIS
il cattivo maestro della beat generation e del punk e la gran dama delle arti visive in due straordinari documentari

LIAT WAYSBORT
la coreografa israeliana fa rivivere il mito di Elvis Presley in un duo maschile

OLIVIER DUBOIS
Il coreografo francese dissacra il Lago dei Cigni con una Lap Dance al ritmo di Rihanna

GRANDI ANTEPRIME CINEMATOGRAFICHE E OSPITI INTERNAZIONALI
Film e documentari selezionati dai principali festival internazionali di cinema

GENDER JUKEBOX: Libera la Rockstar che è in te!
14 band si sfidano con le migliori cover live di Bowie, Amanda Lear, Patty Pravo, Queen …

Sono alcuni degli ingredienti di questo Gender Bender, Top of the Pop edition

Dal 30 ottobre al 6 novembre 2010 a Bologna, Gender Bender, il Festival internazionale sulle identità promosso da Il Cassero, gay lesbian center di Bologna dedica la 8° edizione alla Popstar e a quelle icone della musica Pop che hanno segnato profondamente gli immaginari culturali e sessuali degli ultimi sessant’anni.

Dal 2003 Gender Bender ricerca in ambito internazionale quegli artisti visivi, musicisti, registi cinematografici e teatrali, coreografi e scrittori che producono visioni e immaginari innovativi e costruttivi legati alle identità di genere maschile e femminile, alle differenze di orientamento sessuale e alla rappresentazione del corpo nella contemporaneità.

In otto anni il Festival è diventato un evento culturale unico nel suo genere, grazie alla spiccata originalità della sua forma e all’acutezza con cui indaga le profonde trasformazioni sociali e i rapidi cambiamenti della cultura contemporanea.
Da quattro anni Gender Bender è gemellato con Soggettiva, la rassegna di cultura lesbica contemporanea, curata e organizzata dall’associazione ArciLesbica Bologna.

Daniele Del Pozzo, direttore artistico del Festival, scrive: “A partire da Elvis Presley, piccoli e grandi protagonisti della musica pop e rock hanno segnato - con corpi, gesti, voci e abbigliamenti, le trasformazioni culturali dell’Occidente.

Espressione di una cultura Pop, e dunque diffusa, fortemente condivisa e riconoscibile – la forte valenza simbolica della Popstar è la chiave di lettura privilegiata scelta quest’anno per tentare di ricostruire una storia sociale per immagini delle identità contemporanee”.
fonte www.digayproject.org

INFO
Il Cassero gay lesbian center
Tel +39 051 0957222
Tel +39 051 0957200
info@genderbender.it
www.genderbender.it
www.soggettiva.it

Iniziative lgbt, A NoFrills il primo tour operator per gay, lesbiche e trans


Cosa c’è di meglio che gustarsi una vacanza in santa pace senza gli occhi indiscreti di vicini di ombrellone o di camera d’hotel che mugugnano o magari ridono divertiti alla vostra presenza.

Già, perché nonostante ci si trovi nel 2010 e l’uomo sia prossimo ad andare su Marte (lo sbarco sul pianeta rosso è previsto tra vent’anni secondo le parole del presidente Usa Obama) la vita per gay, lesbiche e trans rimane complicata sia nella vita di tutti i giorni che quando si tratta di andare a rilassarsi in ferie dopo un anno di lavoro o di studio, sia che si vada al mare, in montagna o in una città d’arte per il weekend.

Un problema maggiore quest’ultimo perché si presenta nel momento dell’anno in cui, forse più che in altre occasioni, si vorrebbe essere liberi e senza troppi pensieri per la testa, soprattutto senza essere costretti a sentire sul collo il giudizio e le pressioni delle persone “normali”.

Fiato sul collo che forse si sentirà di meno grazie a Quiiky, il primo tour operator in Italia rivolto a un target principalmente Gay&Lesbian&Trans che farà il suo debutto nel padiglione bergamasco di NoFrills, la fiera del settore turistico in programma alla fiera di Bergamo il 24 e 25 settembre.

“Libero di viaggiare come sei” è il motto dell’organizzatore di viaggi che compare anche sull’homepage del sito internet (www.quiiky.com) dove a portata di mano si hanno tutte le informazioni per prenotare una vacanza gay friendly: dall’elenco di hotel, ai viaggi passando ai tour pensati per il mondo omosex.

Ci sono anche altre categorie ancora più di nicchia come lo “Special Single”, “I centri benessere e Spa” o le Crociere, queste ultime per chi ovviamente ha il portafoglio più capiente.

Ma se non ci si dovesse fidare di prenotare la vacanza dei propri sogni via internet? Nessun problema, Quiiky ha una rete di oltre 500 agenzie di viaggio contrattualizzate e tra quelle “espressamente consigliate” nel sito si ha in prima posizione la Birimbao Viaggi di Calusco d’Adda, agenzia specializzate nel proporre il prodotto Quiiky.
http://www.quiiky.com/_it/home/default.aspx
fonte bergamonews.it

Icone lgbt, Madonna vuole una casa sul Lago Maggiore


Non è la prima e neanche l’ultima star americana a cercare una casa nella nostre dolce penisola, Madonna ha espressamente richiesto di volerla nella zona del Lago Maggiore, immersa nel verde e senza limiti di prezzo.

Infatti, sarebbe disposta a spenderci una cifra illimitata se la villa merita. Non mi stupisco, Madonna ha più volte detto di amare l’Italia e le sue origini italiane e poi non vedo l’ora di vedere Lola a spasso per Milano a fare shopping, magari con Victoria Beckham.
fonte gaymagazine.it

Fashion e Danza, Roberto Bolle posa nudo per l'anniversario di Vogue Paris


Vogue Paris festeggia i suoi 60 anni con un numero speciale di 620 pagine. E fra queste spunta il servizio fotografica "Ballo in maschera" con il nostro Roberto Bolle che torna a spogliarsi. Clicca su foto per ingrandire.
fonte www.gay.it

martedì 12 ottobre 2010

Psicologia lgbt transessualità e transessualismo, Confessioni di una trans: “ora, ho la visione del mio corpo” intervista di Maria Pia Telera

Dipinto Modigliani(archivio Mod)

UN ricordo che appartiene al passato è il suo corpo di ragazzino triste. Essere donna non è solo mostrare un corpo diverso, colorare di rosso scarlatto le labbra e lanciare sguardi accattivanti in cerca di chissà quali emozioni. Anche la violenza è un’emozione.

La storia di Valentina, pseudonimo, nasce tra luci e ombre, verso la ricerca della felicità che si confonde tra le stanze di incontri occasionali, dove il cuore resta muto perchè ostaggio della confusione e di perversione pura.

Un corpo che per metà esprime il sogno di diventare donna si scontra con ciò che rimane di un uomo. Una dicotomia che supera la fantasia di un fumettista, di uno scrittore che si sforza di creare dal nulla ciò che non esiste o solamente rendere legittime le proprie sensazioni strappando ora brandelli di carne, ora dosi ormonali, poi un vestito e un seno gonfio di plastica e di sogni.

Eppure tutto ciò non basta per diventare donna, non bastano un paio di tacchi alti, un vestitino leggero che svela il “passaggio”, il transito dal tuo sentire al tuo essere. Resti un trans, una persona di passaggio, un ponte dal tuo voler essere a ciò che non diventerai mai: una donna.

Secondo il Manuale di Classificazione dei Disturbi Mentali, redatto dall’Associazione Americana degli Psichiatri e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la persona transessuale soffre del disturbo dell’identità di genere (DIG). Il termine “transessuale” è stato coniato nel 1949 dal dottor David Cauldwell.

Considerando l’orientamento sessuale nei transessuali primari c’è quasi sempre un atteggiamento di tipo ‘omosessuale’, ossia sono attratti da soggetti dello stesso sesso biologico.

Nei transessuali secondari invece non c’è un comportamento omosessuale ma un atteggiamento eterosessuale o bisessuale rispetto al sesso biologico. Una persona che si ritiene transessuale deve in primis rivolgersi ad uno psichiatra che diagnostichi il “disturbo dell’identità di genere”.

Solo dopo questa certificazione può rivolgersi all’endocrinologo per la terapia ormonale sostitutiva (estrogeni ed antiandrogeni per le trans MtF, testosterone per i trans FtM). Deve inoltre essere assente nel genoma ogni riferimento all’intersessualità o pseudoermafroditismo.

Senza questa diagnosi l’endocrinologo non potrebbe agire in quanto, in questo particolare caso, il suo compito è quello di ammalare organi sani. Ottenuta sentenza positiva, la persona transessuale ha diritto all’intervento sui genitali a carico del SSN.

S: Valentina oggi, ieri chi? Alla tua nascita eri un bimbo, che ricordi hai del tuo passato?
V: Oggi una persona come tante ,che cerca di vivere in un mondo ormai distrutto senza cura. Un mondo malato di ipocrisia di cattiveria, una persona che lotta per essere se stessa, come sono adesso nel modo che sono nata. Ieri un ragazzino triste, timido, indifeso con tante domande ma nessuno in grado di rispondere. I miei ricordi sono a strati, di pochi momenti di felicità e tanti di sofferenze. Un momento felice che ricordo è io da piccola, penso 7 anni in braccio a mio papà in una bellissima serata in una panchina davanti al mare.

Poi le sere quando inseguivo le mie zie nelle feste di paese. Del primo vestito da donna che ho messo, avevo più meno 10 anni e mi sono messa il vestito di matrimonio di mia zia Teresinha sorella di mia mamma, mi ricordo che sognavo con quel vestito, poi una sera quando i miei sono usciti sono corsa nell’ armadio e mi sono messa il vestito e sono impazzita di gioia, continuavo a girare con il vestito sopra il letto, e poi mi sono accorta che c’era qualcuno lì che mi guardava, era mia mamma un choc , quella sera ho preso un pò di sberle ma ero felice, è stato anche il momento che la mia famiglia ha capito che ero diversa, mia mamma un giorno mi ha detto “ho sempre saputo ma pensavo che non eri coraggiosa abbastanza per dichiararti“. E non ha smesso più di rispettarmi come figlia e donna.

S: Non cambia solo il corpo di Valentina, ma anche tutta la sua persona, il suo essere, la sua identità, perché?
V: Per dire la verità, io non penso di essere cambiata dentro, anzi sono sempre quel ragazzino di ieri quello che è cambiato è che ho trovato le risposte che cercavo, e so bene chi sono oggi.

Quello che è stato cambiato nel mio corpo è solo la mia visione di ciò che sono sempre stata . La mia identità è sempre stata da donna era il mio corpo che non era adatto alla mia anima, al mio essere. Oggi sono molto più sicura di me stessa.

S: Si parla di disturbo psichiatrico dei transessuali, come è vissuto questo passaggio dentro di te? Non è stato traumatico?
V: Il disturbo dell’identità di genere è quando una persona ritiene di essere vittima di un incidente biologico, che si sente imprigionata in un corpo incompatibile con la propria identità di genere soggettiva. L’ incidenza è stimata in circa 1 su 30000 nati maschi e 1 su 100000 nate femmine.

La maggior parte delle persone transessuali che richiede un trattamento di terapie ormonali e inizia gli interventi chirurgici sul proprio corpo fino a arrivare al cambio di sesso e per avvicinare il proprio aspetto fisico alla propria identità di genere. La transessualità non è quindi un comportamento o una moda, ma un modo naturale di essere.

Una persona non sceglie di essere transessuale, è transessuale. Una persona transessuale ha una identità di genere diversa da quella espressa dal suo corpo. Dunque la transessualità non è un comportamento, ma è qualcosa di scolpito nell’identità della persona senza la quale l’esistenza stessa della persona è messa in pericolo. La trasformazione del corpo non è quindi una scelta, ma una conseguenza naturale e necessaria di uno stato psichico e fisico.

Certo, penso che per tutte è il chiudere un percorso difficile e doloroso. Il nostro obiettivo e le nostre richieste di aiuto non é per ottenere un trattamento psicologico, ma di terapie ormonali e interventi chirurgici.

Io ho vissuto tutto come una bambina in un parco di divertimento, ogni giorno una scoperta diversa sul mio corpo, i primi ormoni che ti fanno sentire una botta di vita, la crescita del seno il corpo che cambia e tu ti guardi e ti senti bella e non vedi l’ora che gli ormoni facciano il loro lavoro, la trasformazione.

Il trauma peggiore che mi ricordo era dover vestirsi da uomo essere trattata da uomo, quello era un trauma. Non mi sono ancora operata ma penso che un giorno lo farò, ma non è la cosa principale per me oggi. Prima voglio essere rispettata come persona, per quello che sono e non per quello che ho in mezzo le gambe.

S: Vivi in Italia, ti manca il Brasile?
V: Sono in Italia da più meno 11 anni mi sento italiana in tutto, amo questo paese lo vivo in pieno tutto quello che succede in questo momento drammatico che stiamo passando oggi per colpa della crisi e dell’ incompetenza della politica in generale. Sono di origine brasiliana, ho 36 anni, a 17 vivevo già da sola.

Sono venuta in Italia come tutte le persone che lasciano il loro paese in cerca di un futuro migliore, ed anche per cercare di vivere in un contesto diverso da quello in cui ho sempre vissuto. Sono la figlia più grande di una famiglia di 7 figli.

Famiglia molto umile, infatti avevo 13 anni quando già lavoravo per aiutare in casa. Da 6 anni sono fidanzata è più o meno 3 anni che stiamo convivendo, devo dire che mi trovo molto bene. Penso che finalmente sia la persona giusta. La sua famiglia frequenta casa normalmente mi rispetta e non mi hanno mai chiesto se sono una donna o una trans.

Certo che mi manca il brasile più che altro mi mancano le persone che mi hanno aiutata nella mia vita. Gli amici, la mia famiglia . Come italiana è ovvio che mi piacerebbe che anche questo paese riconoscesse un minimo di diritti a tutti. Tenga presente che anche paesi considerati arretrati o addirittura del terzo mondo hanno leggi riguardanti i diritti glbt avanti di almeno venti anni rispetto all’Italia.

Qui per il momento siamo ancora alla fase di “discussione”, senza nessuna speranza secondo me di avanzare proposte degne di questo nome. L’Italia è un bel paese, ma purtroppo la classe politica lo sta distruggendo, tutelando solo se stessa, e dimenticando i cittadini veri padroni della sovranità popolare.

Per il discorso del lavoro guarda potrei dire una bugia come ho già sentito da tante trans che dicono di fare l’avvocato, la manager, una infinità di lavori che possiamo fare di sicuro, molto bene, ma purtroppo, dico purtroppo ho fatto quello che la maggior parte delle trans fanno nel mondo, si proprio quello.

S: Il tuo cuore cosa rimpiange? Ti manca la tua famiglia? Quali i rapporti con essa?
V: Il mio cuore rimpiange il non aver potuto studiare, fare l’università prepararmi di più. La mia famiglia è sempre presente nella mia vita è la parte più importante in tutto.

Sono stata fortunata cosa rara nella vita di una persona trans, rimpiango anche di non aver passato più tempo con mia madre, lei è morta 10 anni fa e questa è la cosa che mi manca di più. Sono andata via di casa molto piccola avevo 17 anni quando sono andata a vivere da sola avevo voglia di vivere e il modo migliore era essere da sola.

S: Come si concilia il tuo essere donna e uomo? Non credi sia una contraddizione?
V: Adesso che sono veramente me stessa una persona più sicura, felice che cerco ogni giorno di migliorarmi come essere umano e credo sia possibile. Non vedo nessuna contraddizione. Anzi proprio questo dilagare di violenza prova che quando una persona si identifica esattamente in quello che è non ha paura di esprimere il suo essere, a qualsiasi costo, anche nella propria vita.

Inoltre bisogna considerare che mentre gay e lesbiche possono anche passare inosservate, noi invece siamo quelle più esposte alla visibilità, quindi più soggette a violenze. Ho acquisito una sicurezza e una consapevolezza della mia sessualità e del mio corpo, non esiste più conflitto tra loro.

Il conflitto e le contraddizioni le trovo fuori casa, nella vita di tutti giorni, nella mancanza di rispetto dell’ essere umano, nel predicare la fratellanza, ma nello stesso tempo condannare a morte persone perchè considerate scherzi della natura.

Contraddizione è nel benedire le guerre quando si dice di non uccidere, fare leva sulle contraddizioni, insinuare il dubbio per tentare di risvegliare non dico la ragione, ma almeno il buon senso di tutte le persone pensanti, anche se sepolto da anni nella mente da superstizioni, obbedienza e fuga dalla realtà.

Ci si può anche rendere conto che non siamo solo vizio e peccato, ma persone che cercano nuove opportunità di affermazione in questa società, che siamo qualcuno, e come qualcuno degne di rispetto e diritti.
fonte www.statoquotidiano.it/ di Maria Pia Telera

Lgbt, Gli uomini dell’antica Roma si depilavano!


Non erano vanitose solo le donne nell’antica Roma, anche gli uomini tenevano moltissimo alla bellezza e alla cura del corpo.

E per avere una pelle liscia e setosa non esitavano a depilarla.

Svetonio narra che Augusto sfregava sulle gambe gusci di noce arroventati per far ricrescere i peli più morbidi, mentre Giulio Cesare, incurante di critiche e ironie, si faceva depilare completamente.

La pratica della depilazione maschile era così diffusa che nelle terme romane non mancava mai un servo addetto a tale operazione, esclusivamente per clienti di sesso maschile.
fonte historyblog.it da mariapaolamacioci

Libri. L'incanto del desiderio nel romanzo a due voci "Il teorema dell'amore perfetto" di Federica Morrone e Cristiana Rumori

Un romanzo scritto a due voci, con la particolarità di averlo costruito quasi fosse un gioco di ruolo: Federica veste i panni di Anna e Cristiana quelli di Tommaso. Il piacere di scrivere senza prendere accordi sullo svolgersi della storia, con l'intento di stupirsi e di essere allo stesso tempo scrittore e lettore: questo è quello che è accaduto durante la lavorazione de "Il teorema dell'amore perfetto" di Federica Morrone e Cristiana Rumori (Newton Compton ). 

 È un giorno come tanti per Tommaso, che attende il suo turno alle poste prima di correre in aeroporto per l'ennesimo viaggio tra l'America e l'Europa. Poi, all'improvviso, in quel mattino qualsiasi, in un momento di noia, si insinua il suono di una voce di donna. Bellissima, sensuale e sobria al tempo stesso, in un attimo riesce a catturare tutta la sua attenzione. E quando la voce, impegnata in una banale conversazione telefonica, scandisce il proprio numero di cellulare, Tommaso non esita a trascriverlo per inviarle un sms poche ore dopo. 

Per Anna il messaggio di quello sconosciuto in partenza per luoghi lontani è una sorpresa, un inaspettato diversivo, un'occasione per sfuggire alla routine del quotidiano. Per scherzo, forse, o per curiosità, decide quindi di stare al gioco e, giorno dopo giorno, si lascia sedurre dalle parole di quest'uomo lontano che le parla di sé e ascolta i suoi racconti. Tra i due, ciascuno immerso nella propria vita di sempre, nasce così una relazione intima e profonda, intessuta di confidenze scambiate soltanto tramite messaggi ed e-mail, in cui il filo immaginario delle parole suscita nuovi desideri, di libertà, di conoscenza, di amore. 

FEDERICA MORRONE ha pubblicato i romanzi Il filo del discorso e Volatili, il racconto lungo Il ragazzo con le ali e l'instant book Regaliamoci la pace (conversazione con Tiziano Terzani e contributi di Dario Fo, Jovanotti, Don Ciotti, Margherita Hack, Dacia Maraini, Alda Merini, Vauro e molti altri). È stata curatrice di diverse raccolte di poesie. Autrice per la carta stampata e per la televisione, ha lavorato a Il Fatto (rai 1) e a Rotocalco Televisivo (rai 3) di Enzo Biagi. Pratica e insegna yoga. Da Pescara a Milano, New York, Roma, CRISTIANA RUMORI, mente in viaggio tra cinema, letteratura e il pianeta terra, ha lavorato come Line Producer di effetti digitali. Sceneggiatrice e blogger, collabora con riviste di comunicazione. Ha pubblicato nel 2007 Microcosmi erotici e il racconto Vista San Pietro nella raccolta Roma per le strade. Le due autrici hanno scritto insieme "101 trattorie e osterie di Roma dove mangiare almeno una volta nella vita" (Newton Compton 2009), un percorso creativo attraverso i piaceri culinari. 

fonte cultura.blogosfere.it da Valentina Sansoni

lunedì 11 ottobre 2010

Lgbtq ad alto rischio "Unhcr" l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati


L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) sta rivedendo le proprie politiche in difesa delle persone perseguitate per il loro orientamento o genere sessuale: in questa categoria sono inclusi rifugiati o richiedenti asilo gay, lesbiche, bisessuali, transessuali o intersessuali.

L’Unchr si appella in un comunicato a tutti gli Stati affinché sostengano l’impegno dell’Agenzia per migliorare la comprensione e il riconoscimento della vulnerabilità di questi gruppi.

Secondo una ricerca presentata questa settimana in ogni fase del movimento forzato di popolazioni questi gruppi vulnerabili sono costretti ad affrontare pericoli, difficoltà e discriminazioni: l’Unhcr crede che tali rischi siano notevoli e non possano essere ignorati.

Lo studio ha evidenziato come le persone appartenenti a questi gruppi siano più soggette a violenze sessuali e di genere durante i periodi di detenzione, sia nei Paesi d’origine che nei paesi di asilo.

Inoltre si è rilevato come il rischio di discriminazione per queste persone sia molto più elevato sia negli insediamenti urbani che nei campi per rifugiati.

Le linee guida e le politiche dell’Unhcr saranno riviste per assicurare che la particolare vulnerabilità di questi gruppi venga riconosciuta in ogni stadio del suo rapporto con i rifugiati.

La Convenzione per i Rifugiati del 1951 definisce rifugiato colui che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo paese.

Nel 2008 l’Unhcr ha pubblicato delle linee guida nelle quali riconosce che gli individui perseguitati per il loro orientamento sessuale o per il loro genere devono essere considerati come rifugiati costretti alla fuga per la loro appartenenza a un particolare gruppo sociale.
Fonte: Gaynews24

Iniziative lgbt, Verbania omosessuali: ci sarà un Telefono amico


VERBANIA, L'impegno assunto dal nuovo consiglio direttivo dell'Arcigay del Vco. Allo studio un cineforum alternativo. Coppola e Tradigo riconfermati presidente e segretario della Nuovi Colori
DAL COMUNICATO STAMPA DI ARCIGAY NUOVI COLORI

Si è svolto sabato 25 settembre dalle 17 a Verbania Intra il Congresso del Comitato Provinciale Arcigay Nuovi Colori Verbania per la rielezione delle cariche sociali e per decidere il nuovo programma triennale di lavoro.

Il Consiglio Direttivo eletto si è impegnato nel proseguire le attività del Comitato già consolidate e di aggiungere alcuni nuovi servizi come quello di Telefono Amico ed eventi come il Cineforum a tematica lgbt.

Precedentemente sono state presentate le attività svolte nel triennio precedente: dall'accoglienza alla consulenza psicologica gratuita, dalla prevenzione ai progetti internazionali, dall'organizzazione di spettacoli teatrali alla riproduzione di film, dalla presentazione di libri alla partecipazione ad incontri e dibattiti, dalla presenza in piazza alle cene e alle serate, dall'impegno nelle scuole ai rapporti con le Istituzioni locali.

A portare i saluti della Segreteria nazionale e del Presidente nazionale Patanè è stata Rebecca Zini .

Il voto ha riconfermato Marco Coppola (nella foto sopra il secondo da destra, ndr), presidente uscente e componente della Segreteria nazionale, come Presidente del Comitato provinciale, e Damiano Tradigo, consigliere nazionale di Arcigay, come Segretario provinciale.

Il Presidente rieletto ha dichiarato: “Sono molto contento per la fiducia che ci viene accordata ancora una volta, segno dell'apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni e della capacità di proporre la necessaria visibilità di lesbiche e gay accompagnata da serietà e spirito di servizio” e continua “ringrazio tutti i soci per la partecipazione, il contributo e per la fiducia rinnovata ma non posso dimenticare tutti i volontari che hanno contribuito alle attività dell’associazione in questi anni perchè senza di loro nulla di quanto fatto sarebbe stato realizzato. Ringrazio ognuno di questi soci senza i quali il Comitato non sarebbe l'Associazione che è ora”.
fonte www.verbanianews.it

domenica 10 ottobre 2010

Iniziative lgbt per il transessualismo, a Cagliari consultorio medico per l’identità di genere, presso il policlinico universitario di Monserrato


Con grande entusiasmo, riceviamo dalla nostra amica Andrea Argiolas, psicologa e specialista nelle problematiche dell’identità di genere, questa bella notizia per Cagliari e la Sardegna.

«Carissimi, vi scrivo per comunicarvi finalmente la nascita presso il policlinico universitario di Monserrato, nel reparto di endocrinologia, ingresso 3, di un centro che si occuperà del transessualismo e degli aspetti correlati all’identità di genere.

Io stessa in funzione di psicologa mi occuperò di tutta la parte relativa alla consulenza psicologica per tutta la durata del percorso di transizione, mentre il dottor Oppo, in qualità di endocrinologo ed andrologo si occuperà di tutta la parte relativa alla endocrinologia ed alla somministrazione eventuale di ormoni.

Per tutte le persone che fossero interessate possono rivolgersi direttamente a me, seguendo il link troverà recapito per contatto telefonico.
http://www.associazionearc.eu/2010/09/consultorio-per-lidentita-di-genere/

Tutta la parte psicologica è completamente gratuita e finanziata dalla regione Sardegna grazie al conferimento di un progetto di due anni nell’ambito del percorso master and back.

La parte medica richiederà il pagamento del ticket sanitario. Nel ringraziarvi anticipatamente per l’attenzione prestata vi chiedo se è possibile inserire questo messaggio nel sito dell’associazione per una corretta diffusione dell’informazione ed una adeguata “pubblicità”».
fonte www.associazionearc.eu

Lgbt "Candy" la prima rivista dedicata al travestitismo, e James Franco fotografato dall’artista Terry Richardson in versione Drag!


“L’attesa è finita, Candy è tornata!”, si legge sullo sfondo di un video promozionale. Non si parla di una popstar o un’attricetta di serie b, bensì di una rivista. E non la solita rivista.

Candy è il primo magazine dedicato al mondo del travestitismo, del cross-dressing e transessualità. Libertà al primo piano, con un occhio sempre vigile sull’ironia.

La copertina del secondo numero è molto speciale perchè immortala il grande attore James Franco, fotografato dall’artista Terry Richardson. Irriconoscibile in versione trans, Franco ha più volte dichiarato la propria vicinanza al mondo LGBT, interpretando anche qualche ruolo da omosessuale dichiarato, come in Milk, in cui era l’amante di Sean Penn, o nell’ultimo Howl-L’urlo, in cui interpretava lo scrittore beat Allen Ginsberg.

L’editore del magazine, lo spagnolo Luis Venegas, è reduce da anni di gavetta nel mondo dell’editoria indipendente: fanzine137, EY!MAGATEEN, e lo stesso Candy.

La rivista uscirà il prossimo 24 ottobre nella sua seconda pubblicazione, e sono previste solo 1000 copie in distribuzione. Un cult annunciato che sarà venduto in Italia presso 10 Corso Como a Milano, e in Francia presso Colette, a Parigi.

James Franco terrà a battesimo il secondo numero della rivista, e il trucco e la fotografia di Terry Richardson hanno fatto dell’attore una drag assolutamente irriconoscibile. Nelle sale con il film Mangia Prega Ama, Franco ha più volte affermato di non essere omosessuale, ma in quanto a dichiarazioni piccanti, di certo non si risparmia con facilità.

In merito al ruolo interpretato nel film 127 hours, l’alpinista Aaron Ralston che si masturba quando resta incastrato in mezzo alle montagne, l’attore ha candidamente detto: “Quando sono solo mi masturbo molto, anche quattro o cinque volte al giorno. E probabilmente avrei fatto lo stesso se mi fossi trovato intrappolato tra le rocce”.

I want candy, dal classico dei The Strangeloves del 1965, è già il motto del magazine.
fonte www.newnotizie.it Carmine Della Pia

Icone lgbt, David Beckham imprenditore? Aprirebbe il pub “The Queen Vic” per dedicarlo alla moglie


Mentre in molti si continuano a chiedere come possa ancora guadagnare così tanti soldi pur trovandosi lontano dai capi di calcio da tanto, troppo tempo, David Beckham ha deciso per una volta di non pensare al suo lavoro.

Il calciatore inglese dei Los Angeles Galaxy ha un desiderio per il suo prossimo futuro, quello di aprire un pub e dedicarlo alla sua mogliettina Victoria chiamandolo “The Queen Vic”.

“È qualcosa che ho sempre voluto fare. Ho sempre amato cucinare” ha spiegato Becks che avrebbe già trovato il perfetto luogo a Los Angeles per poter realizzare questo sogno.

E visto il suo amore per la sua Inghilterra il menù proposto sarà interamente dedicato alla sua cultura con fish and chips, pollo fritto e birra.

Con questa sua mossa nel mondo dell’imprenditoria Beckham segue quanto già fatto da altri personaggi famosi, come Guy Ritchie, l’ex di Madonna, Britney Spears, Robert De Niro, Eva Longoria Parker e Sandra Bullock che ha aperto anche un ristorante eco-friendly.

Per Beckham però non si parla solo di questo pub, ma anche della possibilità di diventare prima o poi un allenatore, magari anche della Nazionale di calcio inglese: “Non è assolutamente quello che voglio. Fare il coach non m’interessa”.
fonte gossipitaliano.net/

Telefilm lgbt "90210" Rebecca Sinclair spiega lo storyline gay della terza stagione


Il trash di 90210 (o 90ZIO come è conosciuto tra gli ‘amici’) oramai non ci sorprende più, ma certo, lo storyline gay della terza stagione con protagonista … è stato un po’ sorprendente. E in questa intervista ad Ausiello, la producer e sceneggiatrice Rebecca Sinclair spiega quando ha capito che … era gay, qual è stata la reazione dell’attore e anticipa anche qualcosa dello storyline che vedrà protagonista … La lettura del post è ovviamente da evitare se non siete a pari con la seconda stagione e non volete anticipazioni sgradite.

90210 è oramai una perla di puro trash per gli appassionati del genere, certo sapere che sarà Trevor Donovan aka il donnaiolo Teddy a trasformarsi in gay ha scosso le granitiche certezze di qualunque donna in fatto di uomini.

A spiegare perché la scelta sia caduta sull’attore/modello Trevor ‘mascellone’ Donovan è la producer Rebecca Sinclair, secondo cui ci è volute un’intera stagione per capire l’omosessualità del personaggio perché prima i telespettatori dovevano conoscerlo bene.

Avendolo appunto conosciuto, non è che ci saremmo aspettati quest’omosessualità, ma “volevamo sceneggiare una storia di coming out con un personaggio che fosse già conosciuto, invece di far conoscere subito i suoi orientamenti e far sì che questi fossero la sua prima caratteristica, volevamo prima conoscere Teddy e poi la sua sessualità.

Teddy, ha detto la producer, è un atleta, è figlio di un attore famoso, è biondo e belloccio, e sì, ha un orientamento sessuale che è una grossa parte della sua vita: penso che descriverlo così, sia meglio che descriverlo come atleta gay, figlio gay di una celebrity“.

Non è chiaro come sia nata l’omosessualità di Teddy, la stessa producer ha spiegato che “all’inizio pensavamo fosse solo un playboy, ma poi come sempre succede con questi personaggi, abbiamo cominciato a pensare ad una vita più segreta del personaggio: è veramente un donnaiolo, o è una copertura?“.

La Sinclair ha spiegato che la storia sarà comunque differente da quella di Adrianna, ma che l’obiettivo finale degli sceneggiatori è quello di raccontare una serie di storie sui diversi aspetti dell’affrontare l’omosessualità.

“Adrianna, ha detto la producer ha capito che per lei il sesso (inteso come maschio o femmina, ndr) è meno importante del trovare qualcuno con cui voglia stare insieme, per Teddy proveremo a raccontare qualcosa che lo scuoterà dal profondo, e fermo restando che viviamo fortunatamente in un epoca in cui ci sono un sacco di ragazzi che vivono bene il loro orientamento sessuale, ci sono anche persone per cui è difficile accettare l’essere gay. Sarà un viaggio drammatico, a volte doloroso, ma speriamo che alla fine sia anche catartico“.

Secondo la producer, “Teddy dovrà fare i conti con il vero se stesso vs l’immagine che il mondo ha di lui, ha lavorato duramente per reprimere la sua omosessualità, ma all’inizio della stagione qualcosa scuoterà la sua vita: stabilità e routine verranno sostituite da un qualcosa che gli renderà molto difficile reprimere chi è veramente, agirà in maniera impulsive e finirà per frequentare un ragazzo“.

Il ragazzo dovrebbe essere Kyle Riabko, descritto dalla Sinclair come “un attore assolutamente magnifico, affascinante e talentuoso: sarà Ian, un ragazzo sicuro di sé e divertente, totalmente a suo agio con la sua omosessualità.

Tra i due ci sarà un’attrazione immediata, ma Teddy sarà a disagio con i sentimenti che prova, e la loro relazione non sarà quella relazione matura e normale che Ian ha avuto in passato e che si aspetta da un ragazzo. Esploreremo il loro legame in tutti gli aspetti, mi piacerebbe se Riabko restasse in giro a lungo, sicuramente ci sarà per tutta la terza stagione“.

E se volete sapere come ha reagito Donovan (che già aveva dichiarato la sua in merito), dopo un attimo di sorpresa iniziale “si è eccitato ha concluso la Sinclair, penso abbia capito che è un’ottima opportunità per un attore ed era compiaciuto di poter raccontare il viaggio di un personaggio che fosse significativo per i teenager gay e per quelli che devono imparare ad essere onesti con chi sono veramente e cosa provano“.
fonte televisionando.it, Via Ausiello Files