sabato 2 ottobre 2010

Lgbt 1953: la prima “transessuale” della storia


Il 1 Dicembre del 1952 si verificò un evento destinato a cambiare per sempre e in maniera profonda credenze e costumi delle società occidentali: il New York Daily News pubblicò in prima pagina la foto del soldato George Jorgensen in procinto di diventare donna grazie al lavoro del chirurgo danese Christian Hamburger, fatto che puntualmente e nel migliore dei modi si concretizzò trasformando l’infelice ragazzo nell’avvenente e bionda Christine Jorgensen (potete ammirarla in tutto il suo splendore nella foto accanto).

Il biglietto che Christine scrisse ai genitori dopo l’operazione e il buon esito della stessa, tradisce tutta la sua soddisfazione e l’orgoglio per la nuova condizione:

“La Natura ha fatto un errore, che io ho corretto, e ora sono vostra figlia”.

Fu in questa circostanza che il medico endocrinologo americano Harry Benjamin coniò un termine che sarebbe entrato a far parte del linguaggio corrente e non solo quello della medicina, “transessuale”, che nel suo significato immediato e letterale vuol dire “persona che transita da un sesso a un altro”.

Sulla scia delle nuove frontiere aperte in campo medico e chirurgico, il ginecologo francese Georges Burou divenne celebre nel mondo per essere colui che riusciva a trasformare il sesso dei pazienti con l’aiuto del bisturi; sul lettino del suo studio marocchino di Casablanca passò anche la famosa vedette francese Coccinelle.
fonte mariapaolamacioci historyblog.it

Iniziative Scuola, lezioni via chat su sesso e contraccezione


Solo tre ragazzi su dieci parlano di sessualità con i propri docenti. In occasione della Giornata mondiale della contraccezione, che si è celebrata il 26 settembre.

La Società italiana di ginecologia e ostetricia lancia un'iniziativa per insegnanti e studenti: corsi via chat con un ginecologo Sigo. Un modo per mettere al riparo i teenager da gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili

ROMA, In 12 mesi oltre 250.000 studenti italiani hanno seguito in classe corsi di educazione sessuale: per il 90% sono stati estremamente utili, l'83% spera possano continuare, al 75% sono serviti per chiarire i dubbi e diventare "più competenti".

Se oggi i ragazzi delle scuole italiane ne sanno di più, è anche grazie all'iniziativa che la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) ha avviato l'anno scorso, quando ha fornito un vero e proprio kit per le visite ai ginecologi che effettuano interventi nelle scuole.

Un'attrezzatura, uniforme e certificata, con informazioni su contraccettivi, infezioni, consultori o pap-test. Oggi, in occasione della giornata mondiale della contraccezione che si celebra il 26 settembre, la Sigo rilancia e vuole coinvolgere insegnanti e gincologi per 'soccorrere' gli studenti via chat.

"Chiediamo ai docenti - dice Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia del san Raffaele Resnati di Milano - di diventare nostri 'alleati': da oggi è infatti attiva una nuova sezione, a loro dedicata, dove potranno richiedere l'intervento dell'esperto in collegamento via chat con la classe.

In questo modo, anche chi non trova sul proprio territorio un medico disponibile, potrà organizzare una lezione vera e propria. Useremo la rete per raggiungere a tappeto i giovani e colmare una lacuna tutta italiana".

Per facilitare il confronto con i teenager, dalle 14 alle 18, è attivo su www.sceglitu.it un filo diretto con la ginecologa via chat. L'intervento dell'esperto potrà essere richiesto on-line anche da insegnanti e operatori dei consultori, che potranno chiedere consigli su come trattare questi temi in classe.

Un aiuto importante se si considera che oggi, secondo un'indagine internazionale condotta per la Giornata mondiale, solo il 36% dei ragazzi italiani dichiara di rivolgersi al proprio docente per chiedere informazioni sulla contraccezione contro il 64% della Gran Bretagna, il 44% della Spagna e il 42% della Francia. Gli italiani parlano di più con genitori, cui si rivolge il 55% dei ragazzi.

Una corretta educazione sessuale permette di evitare le malattie sessualmente trasmissibili. Basti pensare che a Milano si registra un caso al giorno di sifilide e l'Hiv, nei giovani tra i 14 e i 24 anni, è la seconda infezione più diffusa. Ma serve sopratutto a prevenire gravidanze indesiderate: le teenager (15-19 anni) che diventano mamme ogni anno sono 15 milioni e danno alla luce il 10% del totale dei nati.

Il trend è in calo, nei paesi industrializzati, ma il fenomeno delle gravidanze precoci resta di tutto rilievo. Riguarda l'Africa, seguita da America Latina, Stati Uniti e Asia. Segue l'Europa, con la Gran Bretagna che si conferma la nazione con il più alto numero di school pregnancies.

La maggior parte di queste gravidanze non risulta pianificata: negli USA in questa fascia d'età la percentuale di quelle non volute è dell'85%. Va considerato che se, in media, la metà delle gravidanze non desiderate viene interrotta volontariamente, nelle giovanissime questo accade nell'80% dei casi.

Nel 2008 in Italia, sono nati 10.194 bambini da madri adolescenti (15-19) e, secondo i dati del ministero della Salute, si sono registrati 4.075 aborti nelle minorenni.

"Proteggere se stessi e il proprio partner, con una contraccezione sicura - dice Alessandra Graziottin - rappresenta un tassello basilare per un corretto stile di vita, tanto quanto il costante movimento fisico o la dieta equilibrata.

E solo con una corretta formazione ciascuno potrà poi, adeguatamente informato, compiere anche in campo sessuale le scelte che reputa più adatte".
fonte www.repubblica.it/salute/benessere-donna

Eventi lgbt, Circomassimo ad Internazionale "CERCANDO IL PARADISO PERDUTO" Nel weekend due mostre ed un dibattito, fra media e mondo omosessuale


Circomassimo Arcigay e Arcilesbica contribuirà con due mostre fotografiche e un dibattito alla già ricca serie di eventi che avranno luogo il prossimo week-end, dal 1 al 3 ottobre a Ferrara, in occasione della terza edizione del Festival di Internazionale.

“Cercando il paradiso perduto” inaugurerà venerdì 1 ottobre alle ore 14.00 e propone decine di testimonianze fotografiche realizzate da Giovanni Rodella, ormai veri e propri documenti che illustrano tre decenni di costume, lotte, amori, paure di omosessuali e transessuali italiani.

La mostra parte dal 1975 con il gruppo il Fuori, la grande manifestazione di Parco Lambro e il primo Pride nazionale a Bologna nel ’78, per continuare con iniziative prettamente culturali come festival di cinema, musica e teatro, con gli edonistici ed appassionanti campeggi gay in Grecia e a Capo Rizzuto, l’era Aids, i matrimoni civili, fino al Pride Nazionale di Bologna del 2008.

L’esposizione è allestita alla Porta degli Angeli, meglio nota come Casa del Boia, per due week-end successivi, dall’1 al 3 e dall’8 al 10 ottobre, dalle 14 alle 19, a ingresso gratuito.

“Ridicoli/banali/assenti: gay, lesbiche e trans nel tritacarne dei media italiani” è il titolo del dibattito in cui si cercheranno di analizzare il rapporto fra media ed e questioni riguardanti il mondo Lgbt, dalla censura ai giri di parole confusi e insondabili uniti a pruderie e morbosità tipiche di stampa e tv fino a pochi anni fa, allo sdoganamento attuale, con una qualità della comunicazione non sempre all’altezza, e anzi a volte essere pesantemente fuorviante e offensiva.

Ospiti del dibattito, che si terrà ai Magazzini generali di via Darsena venerdì 1 alle ore 17 saranno Franco Grillini, figura storica del movimento omosessuale e presidente di Gaynet, e Tommaso Cerno, giornalista de L’Espresso.

“MaterNO” è l’esposizione di scatti artistici realizzati da Elisabetta Chinarelli sul tema della maternità negata, desiderata, costruita e decostruita, con la performer e scrittrice Maura Chiulli come protagonista principale.

Sessanta scatti in bianco e nero puntati all’essenzialità e all’assenza di ogni artificiosità nei significati, negli abiti e negli oggetti.

L’inaugurazione della mostra, realizzata in collaborazione con Yoruba, è prevista il 1 ottobre alle 18.30, negli spazi dei Magazzini generali di via Darsena, e continuerà sabato 2 e domenica 3 dalle 17 alle 23.
fonte estense.com

Iniziative lgbt campagna antiomofobia, arriva nelle scuole di undici capitali del Brasile


Per un'istruzione senza omofobia

La campagna “Homofobia na Comunidade Escolar” arriva nelle scuole di undici capitali del Brasile e a fine anno sarà diffusa una statistica a livello nazionale su come viene affrontato e discusso l’argomento nell’ambiente scolastico.

Per il momento, secondo i dati parziali forniti dalla ricerca che ha coinvolto quasi 1500 partecipanti tra docenti e studenti, sembra che non esista una politica comune in grado di affrontare il tema della diversità sessuale nelle scuole.

Inoltre, è emerso che l’omofobia è un problema minimizzato negli edifici scolastici, dove la stessa presenza della popolazione lgbt risulta poco visibile o riconoscibile.

La campagna, che ha già toccato, tra le altre, Curitiba, Recife e Belo Horizonte, arriverà nel mese di ottobre a San Paolo e Rio de Janeiro.
fonte musibrasil.net David Lifodi

Vita di coppia e delusioni di cuore: come ricominciare ad amare


Dopo una delusione d’amore non è certo facile rimettersi in gioco: la prima cosa che si pensa è che non riusciremo mai più ad amare, e che la persona che abbiamo perso è quella più importante della nostra vita.

Vi assicuro però che il tempo aiuta e anche molto: ogni persona reagisce a modo proprio ad una delusione d’amore ma prima o poi si trova la forza di ricominciare e la voglia di conoscere altre persone.

La prima cosa che vi consiglio di fare è di rispettare un “periodo di lutto” ovvero di cercare di vivere il proprio dolore perché solo in questo modo riuscirete a superarlo.

E’ una sensazione bruttissima, di abbandono e di impotenza davanti al fatto di essere state lasciate, magari proprio dalla persona che significava di più per noi.

Non sottovalutate poi l’aiuto degli amici: è fondamentale per ricominciare a vivere, uscire e frequentare nuove persone.

Con l’aiuto degli amici più cari ricominciare ad impostare la vostra vita non sarà così difficile: proprio per questo è importantissimo, anche durante una relazione, non mettere mai da parte le persone che avete avuto vicine per tutta la vita.

La sfiducia nell’amore, sentimento molto comune per chi è stato lasciato, passa nel momento in cui cominciate a ritrovare la fiducia in voi stesse.

La fine di un amore infatti non deve essere vissuta come un fallimento ma come un’opportunità che la vita ci regala per essere veramente felici e rimettersi in gioco. E’ un percorso spesso lungo e doloroso ma che vi poterà certamente ad un nuovo inizio.
fonte coppia.pourfemme.it

venerdì 1 ottobre 2010

Personaggi lgbt, Luxuria e il suo teatro nel nuovo spot di Seat Ibiza ST


L'attrice ed ex parlamentare è stata chiamata per partecipare all'ultimo spot promozionale dell'auto del brand spagnolo. Il tema sono le emozioni.

Lo spazio per esprimersi è il tema dello spot dell'ultima Seat Ibiza ST che, appunto, sarebbe spaziosa abbastanza per permettere ad ognuno di espiremere se stesso.

Lo slogan è, come già da alcuni anni, "Autoemociòn" e a raccontare cosa la emoziona, insieme ad una coppia in attesa di un bimbo, un giovane musicista e una giovane attrice, proprio Vladimir Luxuria.
Cliccando o copiando il link qui sotto si può vedere la clip completa girata da Luxuria

http://www.gay.it/channels/click.php?url=http://www.seat-italia.it/it/generator/su/it/IbizaST/site/video/main.html

fonte gay.it

Inziative Associazioni lgbt, Roma, conferenza stampa associazioni gay e lesbiche in divisa


Il prossimo 8 ottobre, alle ore 11:30, presso la sala conferenze dell’Associazione Centofiori, via Goito nr. 35 in Roma, in occasione della riunione delle associazioni di polizia gay d’Europa, sarà illustrato ai giornalisti il lavoro contro l’omofobia e la transfobia della rete europea e una proposta per l’Italia.

La conferenza stampa, indetta congiuntamente dalla European Gay Police Association (EGPA) - la rete delle associazioni gay di polizia dei diversi paesi europei – e da Polis Aperta, l’unica associazione italiana di gay e lesbiche in divisa e membro ufficiale dell’EGPA, sarà presieduta da Jan Snaider, sovrintendente della polizia olandese e presidente uscente dell’EGPA, e da Nicola Cicchitti, presidente di Polis Aperta.

Si prevede, inoltre, la presenza di vari delegati provenienti dalle polizie di Olanda, Spagna, Germania, Austria, Belgio, Svizzera, Irlanda e Svezia, oltre agli italiani di Polis Aperta, gay e lesbiche in divisa pionieri nel portare avanti presso i comandi e le caserme d’Italia una cultura di apertura verso la realtà Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e trans).

Tra le buone pratiche adottate in Europa che Polis Aperta vorrebbe promuovere anche nel nostro paese attraverso gli organi di polizia istituzionali, vi è un training di formazione per il personale delle Forze di Polizia volto alla sensibilizzazione verso il problema dei crimini d’odio e mirato, in particolare, alle metodologie per la raccolta delle denunce (emersione dei reati) e alla gestione delle vittime.

L’altro obiettivo di Polis Aperta è rivolto ai cittadini italiani LGBT e punta alla costruzione di un clima di maggiore fiducia nei confronti degli operatori di polizia, visti non sempre come garanti della loro sicurezza.
fonte www.grnet.it

giovedì 30 settembre 2010

Un sito dedicato al cinema lgbt d'autore


In Italia il cinema d'autore lgbt non è mai riuscito a conquistare una particolare visibilità ed anche il materiale esistente risulta spesso difficile da reperire. E' per questo che la Atlantide Entertainment ha recentemente deciso di lanciare sul mercato un sito chiamato Queerframe, un portale in lingua italiana interamente dedicato a quella tipologia di film.

http://www.queerframe.tv/

Sul sito è presente un archivio di film (che verrà ampliato col tempo) che potranno essere guardati, scaricati o acquistati. Alcune opere saranno anche visibili gratuitamente in streaming nella loro versione integrale.

I titoli scelti per il lancio del sito sono tre: "Oublier Cheyenne - Dimenticando Cheyenne" di Valérie Minetto, "La León" di Santiago Otheguy e "Domaine - La Tenuta" di Patric Chiha. fonte gayburg

EVENTI ARTE MUSEI, Riapre Palazzo Barberini a Roma: il Louvre italiano


Dopo tanti anni di chiusura al pubblico, opere confinate nei depositi, diatribe con il ministero della Difesa, ha aperto ieri nelle sua nuova cornice restaurata costata 20 milioni di euro, La Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini.
L’apertura al pubblico è iniziata da domenica 19 settembre, con un evento creato ad hoc: “Notte a Palazzo Barberini”, con accesso gratuito fino ad esaurimento posti.
Il gioiello architettonico, progettato da Papa Urbano VIII, fu la dimora dei Barberini.

In questi ultimi anni è stato oggetto di contese e attese con il Ministero della Difesa che ne occupava gran parte delle sale: dopo 4 anni di restauro torna al suo splendore con la sua opera simbolo, La Fornarina di Raffaello dipinta tra il 1518 e 1520 che diventerà il logo del museo.

Ora anche Roma ha il suo Louvre come spiega la sovrintendente La soprintendente per il Polo museale della città di Roma Rossella Vodret: ”Roma era l’unica capitale del mondo a non avere una Galleria Nazionale che ne testimoniasse il suo sviluppo storico-artistico – Rossella Vodret al Polo Museale Romano – Risale al 1883 la Galleria Nazionale di Arte Antica quando cioe’ i principi Corsini donarono allo Stato il primo nucleo della Galleria.

Nel tempo si e’ arrivati a 2000 opere. Ecco perche’ nel 1849 si e’ pensato di comprare Palazzo Barberini, il problema e’ stato quello di liberarlo dagli istituti culturali che vi erano all’interno, il solo Circolo Ufficiali occupava fino al 2006, un intero piano di 7000 metri quadrati, mandarlo via e’ stata la cosa piu’ difficile”.

ll palazzo, che si affaccia su via Barberini e via delle Quattro Fontane, riapre con i capolavori di Filippo Lippi, Raffaello, Bernini, Borromini, Caravaggio, Tiziano, Tiepolo e Tintoretto, con le sale affrescate di Pietro da Cortona e con una ricca collezione che parte dal XXII secolo per arrivare ai capolavori del Rinascimento, Barocco e Settecento. Trecento in tutto le opere esposte in nove sale a piano terra e cinque sale al piano nobile.

”Con il nuovo Palazzo Barberini –spiega il sottosegretario ai beni culturali Francesco Maria Giro- Roma avra’ finalmente il suo Louvre, dove sara’ possibile ammirare la bellezza delle architetture del Bernini e del Borromini e dove e’ conservata una preziosissima pinacoteca di arte antica con le opere di Raffaello, del Perugino, di Bellini, di Lippi e del Caravaggio. Questo nuovo museo di Palazzo Barberini adesso ha le carte in regola per competere con i grandi musei d’Europa.”

Giro ha tenuto a precisare che la riapertura del Palazzo Barberini e’ ”una grande promozione culturale voluta da questo governo ma iniziata anche dai precedenti governi, ricordo l’impegno del precedente ministro Francesco Rutelli”.
fonte gossipitaliano.it/

LETTERA DI LUCIANA LITTIZZETTO AD ANDREA BIAVARDI, DIRETTORE DEL MENSILE 'FOR MEN MAGAZINE'


Lo confesso. Ho ceduto alla tentazione di comprare la nuova rivista maschile
'For men magazine'.

Del resto, come potevo resistere agli affascinanti argomenti annunciati
dalla copertina (che, tra parentesi, ritrae un tizio con una faccia da pirla
e un asciugamano di spugna bianca che fa tanto 'figo da spogliatoio')?
Almeno quattro i titoli memorabili:

1- 'Falle dire basta stanotte!'

2 - 'Ricco entro Pasqua: 15 idee geniali'

3 - 'Trucchi: mangi il doppio diventi la metà '

4 - 'Smetti di fumare e voli ai Caraibi'.

Non vorrei deludere il geniale direttore Andrea Biavardi, ma a far dire
'BASTA' a una donna siete già tutti bravissimi da soli poichè di solito ne
abbiamo abbastanza dopo i primi tre minuti.

La vostra difficoltà sta nel farle dire 'ANCORA!', al limite.

Ci pensi su, per il prossimo numero.

Riguardo allo slogan 'Ricco entro Pasqua' beh, signor Biavardi, se vuole
fare le cose fatte bene, nel prossimo numero alleghi anche due simpatici
gadgets: passamontagna e chiave inglese.

Alla promessa 'Mangi il doppio e diventi la metà ', invece, tenderei anche a
credere. Bisogna vedere la metà di cosa.

Io se mangio il doppio, signor Biavardi, divento l'esatta metà del
Partenone, in effetti.

Infine, sempre in copertina, campeggia la scritta 'Smetti di fumare e voli
ai Caraibi'.

Guardi signor direttore, io non ho mai conosciuto uno che abbia smesso di
fumare e che sia andato in un'isola tropicale a festeggiare.

In compenso ho sentito un sacco di gente che ha cominciato a fumare sostanze
illecite e s'è fatta certi viaggi senza neanche uscire di casa che lei
neanche si immagina.

Ma questo è solo l'inizio.

Una si illude che il peggio sia già tutto in copertina e invece no, il
meglio è all'interno!

A pagina 52 c'è un avvincente e istruttivo servizio con tanto di foto
redazionali su 'come slacciarle il reggiseno' che tiene conto dei vari
modelli (classico, seduttivo, sportivo...).

A parte l'intelligenza del servizio in sè, vorrei soffermarmi sul consiglio
per slacciare rapidamente il modello sportivo, che è : 'se lei è spiritosa
dacci un taglio con le forbici!'.

Biavardi, io le garantisco che sono una donna alquanto spiritosa, ma se un
uomo che magari conosco da poco, in un momento di intimità mi tira fuori dal
taschino un paio di forbici, io come minimo penso che sia il mostro di
Milwaukee e nella migliore delle ipotesi gli assesto un calcio nelle palle
che il mese dopo il soggetto in questione passa dal suo For Men Magazine a
Donna Moderna.

A pagina 50 poi, si tocca l'apice grazie ad un servizio che affronta la
spinosa questione: 'Se l'iguana domestico ci prova con tua moglie'.

Nell'articolo si sostiene infatti che ci sono diversi casi di molestie
sessuali da parte di iguana nei confronti di donne con il ciclo.

Senta signor Biavardi, lei l'ha mai vista una donna col ciclo?

Mi segua signor direttore, non parlo di una donna in sella al motorino.
Parlo della donna in quei giorni lì.

Ecco guardi, io in quei giorni ho la cera del cugino It e l'affabilità di
Godzilla, non mi si avvicinerebbe a meno di cento metri un velociraptor si
figuri un iguana.

E infine, l'apoteosi vera e propria: il test 'sei uno stallone o una
schiappa?'. Le domande sono tra le cose più esilaranti che io abbia mai
letto in vita mia In pratica sei ritenuto uno stallone se rispondi sì a
domande come questa:

'Ti è mai capitato di farlo con una donna e poco dopo, con la sua compagna
di stanza?'

'Un sacco di volte! Alla casa di riposo 'Domus Mariae'.

O 'Di essere chiamato da una donna che ti chiede se può venire da te alle
nove del mattino?'

Sì certo, da una rappresentante della Folletto.

Mi fermo qui. Donne, consoliamoci: noi una volta al mese avremo pure le
nostre cose, ma loro una volta al mese hanno For Men Magazine in edicola.

Mica lo so chi sta peggio!!
fonte metallo--tra--i--denti.blogs

Lgbt, Calciatori gay in Serie A: le rivelazioni di Paolo Colombo


Paolo Colombo, giornalista sportivo di La7, dichiaratamente omosessuale, ha parlato al Chiambretti Night della presenza di calciatori gay in Serie A. "Nella Juve c'è un gay che milita tra il centrocampo e l'attacco.

Un altro omosessuale ha lasciato il Milan e ora gioca altrove. Io stesso ho avuto una relazione con un calciatore straniero arrivato in Italia a fine anni '90".

Colombo fa intendere che in tanti anni di carriera come giornalista inviato sui campi di calcio ha incontrato più un top player omosessuale: "Nel calcio però di gay ce ne sono, me ne accorgo quando li intervisto.

Anche nelle squadre al top della classifica. Ci sono giocatori controllati, giocatori per cui le società hanno ritirato le foto perché questi erano in compagnia di uomini anche nudi sulle barche. C'è una sorta di pudore da parte delle società per proteggere il giocatore, anche se poi l'anno dopo, lo stesso giocatore, viene immediatamente ceduto".
fonte www.sportlive.it/

Libri lgbt, Ivan Scalfarotto presenta ''In nessun paese''


"In nessun paese" racconta decine di storie di persone in lotta per affermare la propria identità e i propri diritti. A partire dal primo, il più importante: il diritto all’amore.

Questo libro ci riguarda tutti. Giovani e anziani, eterosessuali e omosessuali, sposati o divorziati, conviventi o single. I diritti negati sono uno dei nodi cruciali su cui si gioca lo sviluppo di un Paese.

Non per niente l'Italia è al palo. Gli omosessuali possono sposarsi in Terra del Fuoco, a Kathmandu, in Nepal. Barack Obama nomina un transessuale consulente per la sicurezza nazionale e apre ai gay nell'esercito. L'Unione europea approva una risoluzione contro l'omofobia e quasi ovunque vengono varate leggi specifiche. In Italia no. Si è parlato di Dico, Pacs, Cus, ma l'Italia non riesce ad approvare una legge sulle coppie di fatto.

900 mila famiglie "non coniugali", fra etero e omosessuali, rimangono senza tutela. Costrette a fare i conti con mille difficoltà quotidiane, grandi e piccole: l'impossibilità di mettere su casa insieme, di assistere la persona più cara se si ammala, di raccogliere l'eredità quando muore.

Non accade in nessun paese. Una destra tradizionalista, liberale a parole e non nei comportamenti, e una sinistra timorosa, prigioniera di vecchi schemi ideologici. Una società civile da decenni senza voce, incapace di far nascere dal basso un movimenti per i diritti civili.

Sullo sfondo, una Chiesa impegnata a mantenere nel nostro paese il peso perduto nel resto d’Europa. Ci possono essere tanti risvolti, mille spiegazioni, cause ed effetti, ma in fondo la storia dell’omofobia altro non è che un paradigma dell’Italia di oggi.

Il libro è organizzato per capitoli, dire, fare, baciare, lettera, testamento. Un gioco dell’infanzia di tutti, che è anche una metafora della vita, perché attraverso questi titoli il libro racconta storie di persone che vorrebbero poter dire chi sono, fare il lavoro che preferiscono, baciare la persona che amano; in sostanza essere se stesse, vivere. Fino a garantire ai propri cari le necessarie tutele normative negli avvicendamenti ereditari.

Dire
Dare del gay a una persona è per gli italiani l'insulto più offensivo. Bisogna partire da qui, da quella parola che suona come un insulto, per capire perchè da noi è così problematico dirsi, dichiararsi.
Il coming out è ancora un passo difficilissimo.

Fare
Lavorare, divertirsi, praticare uno sport. Fare una vita normale. È proprio nella quotidianità che gli omosessuali incontrano le maggiori difficoltà. Spesso sotto forma di vere discriminazioni, che sconfinano nel mobbing. Per non parlare del clima di violenza. Risultato, l'Italia è tra i pochi Paesi europei che non riesce ad approvare una legge sull'omofobia.

Baciare
Perché un numero sempre crescente di coppie eterosessuali decide di non sposarsi? E di cosa parla un omosessuale quando parla d'amore? L'amore può trovare mille declinazioni, ma rimane uno solo. Significa tante cose: diritti e doveri reciproci, progetti in comune, figli. Negare l'amore è negare la vita.

Lettera
Dura lex sed lex. Ma ci sono anche leggi sbagliate. Il varo di una legge sui diritti degli omosessuali e sulle coppie di fatto si è trasformato, in Italia, in una guerra di trincea. Ma uno Stato laico deve tutelare tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro scelte individuali e dai loro orientamenti sessuali.

Testamento
Ereditare il vissuto di una persona cara, ma anche, più semplicemente, i suoi beni, magari comprati insieme. In Italia i diritti dell'amore vengono negati da vivi e da morti.

Ivan Scalfarotto
Ivan Scalfarotto è vicepresidente del Partito Democratico. Dopo 7 anni all'estero, tra Londra e Mosca, vive attualmente a Milano. Candidato alle primarie dell'Unione nell'aprile 2005, è eletto all'Assemblea Costituente del Partito Democratico nel 2007. Durante il congresso del Pd dell'ottobre 2009 ha appoggiato le mozioni in sostegno di Ignazio Marino.
fonte nove.firenze.it

mercoledì 29 settembre 2010

Lgbt, Il primo studio Italiano sulla qualità delle relazioni di coppia con persone transessuali/transgender è dell' Università degli Studi di Napoli


Il Corso di Laurea Magistrale in "Psicologia clinica, dinamica e di comunità" dell'Università "Federico II", in collaborazione con il sito www.bullismoomofobico.it, ha avviato uno studio volto a comprendere le dinamiche affettive e la condizione psicosociale di coppie in cui uno tra i partner è transessuale/transgender (MtoF e/o FtoM).

In particolare la ricerca intende indagare e valutare le problematiche che sono potenzialmente connesse all'instaurazione di una relazione di coppia delle persone T*, e soprattutto la percezione delle relazioni affettive che le persone T* hanno della coppia.

A tal fine non ha importanza se i soggetti di ricerca attualmente abbiano un partner o meno.Per accedere ai questionari e alle domande aperte basta semplicemente cliccare sul link di seguito riportato dove sarà possibile trovare tutte le indicazioni necessarie per svolgere la ricerca:
http://www.bullismoomofobico.it/ricerca/

Chiediamo la vostra collaborazione per divulgare i questionari, per es. pubblicando questo comunicato nei siti di appartenenza, inserendolo nella mailing-list e/o semplicemente inviandolo a contatti di vostra conoscenza.

per maggiori informazioni: redazione@bullismoomofobico.it

Redazione di bullismoomofobico.it - Università degli Studi di Napoli "Federico II"
Dipartimento di Scienze Relazionali "G. Iacono"
Via Porta di Massa,1 – 80133 Napoli, Italia
fonte fondazionemassimoconsoli

PS
Aggiungo di mio che ho risposto al questionario seguendo il link
http://www.bullismoomofobico.it/ricerca/

Credo che le esperienze di vita e di relazioni di coppia di ognuna di noi,siano un apporto importante per questo studio, vi consiglio di partecipare, dare il nostro apporto è sempre importante, è stato per me molto piacevole ed interessante rispondere alle domande, trovo sia fatto veramente molto bene ...Lisa

La leggenda della danza Alicia Alonso, invita a Cuba il presidente americano Barack Obama al Festival internazionale dell'Avana


La leggendaria ballerina Alicia Alonso, direttrice del Balletto nazionale di Cuba, ha invitato il presidente americano Barack Obama al Festival internazionale di danza dell'Avana che si tiene ad ottobre. "Vorrei invitare il presidente degli Stati Uniti a venire a Cuba in occasione del Festival di danza insieme a sua moglie e figlie per vedere la bellezza dell'arte, l'amore e la vita", ha dichiarato in inglese la Alonso, 90 anni a dicembre prossimo, davanti a intellettuali e artisti cubani.

Nel Festival internazionale di danza, in programma dal 28 ottobre al 7 novembre, si esibirà per la prima volta a Cuba in 50 anni l'American Ballet Theater (Abt). All'inizio della sua carriera negli anni '40 la Alonso, fondatrice del Balletto nazionale di Cuba, ballava con l'Abt.

Da quando Obama è presidente gli scambi culturali tra Washington e Avana - che non hanno relazioni diplomatiche - hanno ripreso slancio, dopo il gelo degli anni di George W. Bush.

L'etoile quasi 90enne nel suo messaggio chiede anche "un favore" a Obama: "Che liberi in cinque cubani" condannati a pesanti pene per spionaggio negli Usa. Alonso, considerata una sorta di "ambasciatore culturale" per la rivoluzione cubana, ha anche ringraziato i numerosi attori, artisti e intellettuali americani che si sono adoperati per la loro liberazione.
fonte ANSA


Alicia Alonso interpretó por primera vez Giselle en Nueva York en la decada de 1940. Este video la muestra desde los años '60 cuando tenia cuarenta y pocos años hasta el '93 que bailó Giselle por ultima vez a la edad de 72 años.
La primera vez que se utilizó en el mundo el titulo de Prima Ballerina Assoluta fue 1894 cuando Marius Petipa se lo otorgo a la Italiana Pierina Legnani por ser, a su juicio, la bailarina suprema en Europa en esa época.
La segunda bailarina a la que se le otorgó dicho titulo fue a Matilde Kshesinskaia.
Las únicas dos bailarinas a las que se les otorgo el título de Prima ballerina assoluta durante la era sovietica fueron Galina Ulanova y Maya Plisetskaya.
En occidente , durante el siglo XX solo han recibido el titulo de Prima Ballerina Assoluta las britanicas Dame Alicia Markova y Dame Margot Fonteyn y la cubana Alicia Alonso.
Ninguna otra bailarina ha sido nombrada con esta suprema distincion a lo largo de la historia del ballet clasico

Libri "Il Signor Mozart si è svegliato" il brillante romanzo d'esordio di Eva Baronsky


Oggi vi segnaliamo il romanzo di esordio di Eva Baronsky "Il Signor Mozart si è svegliato". Un romanzo brillante, delizioso e originale, edito in Italia da Elliot.

Soltanto la sera prima, il 5 di dicembre, Wolfgang Amadeus Mozart si trovava sul letto di morte e ora invece si sveglia in una camera che non riconosce. I vestiti che indossa non sono i suoi, ma tutto comunque gli appare diverso, strano, bizzarro. Eppure si sente bene, come non si sentiva da tempo.

Che quel luogo arredato in modo incomprensibile (luci che non sono originate da nessuna candela, musiche che non provengono da nessuno strumento, calore che si diffonde senza che vi sia alcun fuoco) sia l'anticamera del Paradiso? O forse quella dell'Inferno?

Il Signor Mozart non lo sa, ma presto realizza che quello in cui si è svegliato non è più l'anno 1791, ma il 2006. L'unica spiegazione che riesce a darsi è che ciò sia accaduto per una ragione sovrannaturale e divina: perché possa infine terminare il suo Requiem lasciato incompiuto. Così Mozart inizia a vagare per la Vienna contemporanea cercando di nascondere come meglio può la sua reale identità e cavarsela pur senza soldi né documenti.

Ma, anche ora, è la musica a guidare i suoi passi e a fargli fare la conoscenza del violinista polacco e artista di strada Piotr, che ne riconosce l'incredibile talento musicale e lo porta con sé. I due cominciano a suonare insieme, Mozart accompagna Piotr al pianoforte, suonando con straordinaria abilità la musica di compositori che non conosce: Tchaikovsky, Dvoràk, Strauss.

Ma è il jazz in particolare ad affascinarlo, e il Blue Notes jazz club diventa il suo posto preferito. Il problema è che, chiaramente, Mozart non può rivelare a nessuno la sua reale identità, così è costretto a troncare sul nascere nuove amicizie che cominciano, a tenersi sempre un po' distaccato dagli altri e dai loro sentimenti.

Almeno fino a quando si innamora, ricambiato, di una ragazza, Anju, che resta incinta di lui. E quando infine il Signor Mozart si decide a completare il suo Requiem si accorge che un altro 5 dicembre sta per giungere... cosa accadrà adesso?
fonte cultura.blogosfere.it da Caterina Di Iorgi

Lgbt fashion beauty, Arriva la generazione Trans-Age: avere 50 anni ma dimostrarne 20


Madonna, perfetta testimonial della generazione Trans-Age

Finto giovane, eterno ragazzino, adolescente tardivo. E’ l’identikit del 50enne di oggi, che grazie a istruzione, palestra, alimentazione sana, innovazione tecnologica, vive praticamente una giovinezza prolungata fino all’età della pensione. Ma non parliamo di sole donne, anche gli uomini, con lo stesso stile di vita, fanno parte del gruppo.

Un tempo si diceva “giovanile”, quintessenza del “vorrei ma non posso” riferito all’anagrafe: sembro giovane ma non lo sono. La sostanza è la stessa ma oggi giovanile non lo direbbe più nessuno: chissà se Lourdes, figlia tredicenne della cantante Madonna, definirebbe così la madre, eclatante esempio di giovanissima (e liftatissima) cinquantenne?

La moda poi aiuta: in soccorso delle 50enni di oggi arrivano i leggings, amatissimi dalle loro figlie adolescenti e usati anche dalle mamme. I fuseaux degli anni Ottanta (che nei Duemila hanno solo cambiato nome) per le signore in questione hanno il gusto del deja-vu, e l’impagabile pregio di permettere di indossare minigonne inguinali senza risultare troppo svestite: in fin dei conti le gambe sono coperte, sia pure da un’aderentissima seconda pelle. Per le mamme hanno anche un risvolto anti-age: mostrano la gamba e contengono l’implacabile cedimento dei tessuti. Meglio di così.

La sociologa italiana Giovanna Cosenza parla di Trans-Age. Generazione parecchio ambita dai pubblicitari: veste come i teenagers, mangia sano, va in palestra, ha l’Ipod, l’Iphone, l’Ipad. Insomma se fino a qualche decennio fa una cinquantenne aveva le sembianze di Tina Pica, oggi sembra il copia e incolla di Lindsay Lohan.

Il discorso vale ovviamente anche per gli uomini, che si dannano anche loro tra palestre, centri benessere e gli amati ritocchini. Le maniglie e le borse sotto gli occhi, ripetono i chirurghi da qualche anno, sono i bersagli maschili più combattuti dal bisturi.

Aggiungiamo un colpo di tinta per capelli e un abito di taglio più attillato e il gioco è fatto: il cinquantenne di oggi non ha più l’aspetto serioso del professionista imbolsito dagli anni, ma ormai si ispira ad altri modelli.

Magari calciatori e tronisti che tanto spopolano in tv. Basta vedere l’intramontabile Christian De Sica, 59 anni, che negli spot di una compagnia telefonica gigioneggia in costume da bagno con l’avvenente Belen Rodriguez. Senza rischiare mai di sembrare suo padre.

O ancora: Claudio Baglioni. Negli anni Settanta sfoggiava una chioma fluente e un naso non proprio alla francese. Oggi i capelli sono corti, argentei, ma il ritocchino ha fatto il resto, limando il profilo e le rughe. Risultato: Baglioni oggi piace a mamme e figlie.

Insomma, è la dura legge della par condicio dei sessi: palestra e botox sono unisex. Finiti i tempi in cui le donne, guardando Sean Connery, dicevano che le rughe sono sinonimo di fascino.
fonte ladyblitz.it

martedì 28 settembre 2010

Lgbt, "Videoqueer" ottava edizione, si vincono 1.000 euro! Concorso nazionale video per raccontare l’universo gay, lesbico, bisex e transgender


Ecco l’ottava edizione del concorso nazionale video sull’universo gay, bisex, lesbico e transgender
Novità 2010 SE HAI TESTA FAI IL TEST premio speciale di 1.000 offerto dalla Regione Toscana per il miglior Videoqueer sul tema AIDS: percezione del rischio e prevenzione.

Un concorso nazionale video dedicato esplicitamente a raccontare l’universo gay, lesbico, bisex e transgender. Il suo nome è Videoqueer, e dà l’opportunità di raccontare brevi storie, tra quotidianità e voglia di affermazione, tra desideri e fantasie, stimolando il confronto interculturale tra condizioni e punti di vista diversi. Il video (in formato dvd), della durata massima di 3 minuti, può essere un documentario ma anche una fiction, un video- arte o elettronica.

Il materiale deve essere inviato entro il 15 ottobre 2010. Il vincitore riceverà in premio 1.000 euro. La premiazione avverrà durante la giornata conclusiva del Florence Queer Festival, il 2 dicembre al Cinema Odeon.

L’associazione Ireos in collaborazionecon l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze con Arcilesbica Firenze ed Eventi srl, presenta la VIIIa edizione di VIDEOQUEER, concorso dedicato a giovani videomaker, che propongono cortometraggi, dalla durata massima di 3 minuti.

VIDEOQUEER e’ un concorso che continua a crescere negli anni riscuotendo sempre più interesse. Il numero di video presentati è passato da circa 20 delle prima edizione ad oltre 50 per la passata edizione, ma è soprattutto la qualità dei video ad essere cresciuta. Prova di queste è che molti dei videomakers che hanno partecipato e vinto il Videoqueer continuano a produrre corti, ma anche mediometraggi e gli stessi Videoqueer vengono passati in Festival non solo a tematica LGBT.

Le opere selezionato verranno proiettate e premiate durante la VIII edizione FLORENCE QUEER FESTIVAL, che si terrà a Firenze dal 26 novembre al 2 dicembre 2010 all’interno della 50 giorni di Cinema Internazionale a Firenze al Cinema Odeon. Il Florence Queer Festival è sostenuto dalla Regione Toscana, attraverso la Mediateca Regionale Toscana Film Commission. Tutti i video in concorso selezionati saranno inseriti sul sito www.florencequeerfestival.it.

Sezione speciale dedicata all’AIDS

In collaborazione con l’Assessorato per il Diritto alla Salute della Regione Toscana quest’anno il Festival dedica una sezione speciale dell’ottava edizione del VideoQueer sul tema dell’AIDS, della percezione del rischio e della sua prevenzione. Il titolo della sezione, che prevede un premio di 1.000 euro per il miglior video, è “SE HAI TESTA FAI IL TEST”.

La premiazione avverrà il 1° dicembre al Cinema Odeon durante la Giornata Mondiale contro l’ AIDS, organizzata dal Florence Queer Festival in collaborazione con Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana Film Commission.
BANDO:
Iscrizione al concorso è GRATUITA. Possono partecipare esclusivamente cortometraggi realizzati dopo il 1° gennaio 2008.
Le opere inviate dovranno, pena l’esclusione:

> avere una durata massima di 3minuti (inclusi i titoli);

> non costituire messaggi pubblicitari;

> le opere dovranno essere in lingua italiana o essere sottotitolate in lingua italiana.
Le opere inviate per la selezione dovranno essere in formato DVD, accompagnate dalla scheda d’iscrizione opportunamente compilata e scaricabile dal sito www.florencequeerfestival.it, corredata dalla biofilmografia del regista, e da foto di scena.
Le opere dovranno essere inviate al seguente indirizzo entro e non oltre 15 ottobre 2010:
Silvia Minelli c/o Via Bonifacio Lupi 5ar 50129 Firenze
Per Info: 347.8553836 silvia@florencequeerfestival.it

PREMI:

Premio della critica 1.000 euro

Premio del pubblico

Premio SE HAI TESTA FAI IL TEST 1.000 euro
fonte www.indie-eye.it

Lgbt, Luoghi comuni: la mappa dell'Europa secondo i gay


Anche senza accorgercene capita che ragioniamo per stereotipi, anche nel nostro mondo gay. Non solo gli altri “ci” guardano attraverso delle lenti preconfezionate, ma anche noi guardiamo noi stessi in un determinato modo (basti pensare ai ruoli di attivo e passivo che diventano quasi una casta dalla quale non si può uscire).

L’artista bulgaro Yanko Tsvetkov, che vive a Londra, ha messo un po’ insieme di luoghi comuni e, in base a questi ha ridisegnato la cartina dell’Europa. Tra le varie mappe abbiamo anche quella dell’Europa secondo i gay.

Nel vedere la cartina (qui sopra) alcune domande sono d’obbligo: gli inglesi hanno così tante saune? Gli irlandesi negano di essere gay? I tedeschi sono così dediti al sesso sadomaso? Gli spagnoli sono proprio così pelosi? La musica irlandese è proprio un classico. Sugli italiani mi sa che la mappa è perfetto: tutti etero gay!

Vi ritrovate nella cartina? E una mappa lesbica dell’Europa come sarebbe?
fonte queerblog

lunedì 27 settembre 2010

Politica e diritti, omofobia e transfobia: la proposta PD che non piace alle associazioni LGBT


L’opposizione si divide sulla lotta ai reati mossi da discriminazione di tipo sessuale. Il disegno dei democratici ritenuto troppo morbido.

Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, hanno subito fatto sapere con chi stanno. Le associazioni LGBT tra il disegno contro omofobia e transfobia presentato dal Partito Democratico e quello proposto dall’Italia dei Valori, scelgono il secondo.

PROPOSTA PD – I due testi in campo, sui quali la settimana scorsa è ricominciato il dibattito alla Camera, in commissione Giustizia, dividono l’opposizione. Quello firmato da 18 deputati PD, tra i quali Antonello Soro, primo firmatario, Paola Concia, Touadi, Pollastrini) vuole introdurre all’articolo 61 del codice penale tra le circostanze aggravanti cosiddette “comuni” una circostanza che si applica ai reati contro la persona, in particolare ai reati che siano stati commessi per motivi di omofobia e transfobia. “Per omofobia e transfobia – spiega la relazione che accompagna il testo del ddl (il n. 2802) – si intendono, in linea con la legislazione dell’Unione Europe e con quella dei principali stati membri della stessa, l’odio e la discriminazione in ragione dell’orientamento sessuale di una persona dello stesso sesso, persone del sesso opposto, persone di entrambi i sessi“.

PROPOSTA IDV – Quello firmato dall’intero gruppo dell’IdV di Montecitorio, invece, vuole che vengano inserite omofobia e transfobia tra le condizioni personali protette dalla legge Mancino del 1993 (n. 205), legge che condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali.

La proposta dell’IdV, inoltre, propone modifiche alla legge Reale (13 ottobre 1975, n. 654), legge che punisce con la reclusione sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, e punisce con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi per gli stessi motivi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza. I dipietristi aggiungono tra i motivi quelli legati all’omofobia e alla transfobia.

DURA REAZIONE – “E’sconcertante la proposta di legge del PD“, hanno fatto sapere le associazione LGBT. Che hanno spiegato: “Quella dell’Idv rispecchiacompletamente le nostre richieste, intervenendo in modo deciso contro le cause che provocano tali atti anzichè solo sugli effetti degli stessi“.

Quella dei democratici, sarebbe invece inutile, dicono: “Oltre che per la timidezza della proposta che ben poco serve ad una protezione efficace dalle aggressioni, l’intera proposta si riduce all’introduzione di un’aggravante generica, non possiamo non rilevare la scelta del PD di escludere volutamente dalle già magre tuttele i reati contro l’onore, ovvero tutta quella fattispecie di reato, dall’ingiuria alla diffamazione che colpiscono ed intaccano la dignità ed il valore sociale delle persone“.

LA DIFESA DEI DEMOCRATICI – Per i parlamentari del PD di tratta di una posizione incomprensibile da parte delle associazioni. Ivan Scalfarotto mette l’accento si una linea inutile. Perchè – spiega – sarebbe impossibile approvare un simile provvedimento con la destra al governo. provvedimentoc he sarebbe già stato bocciato quando portava le firme PD.

Anna Paola Concia crede che si tratti di una linea eccessiva. E sofferma l’attenzione sulla strumentalità di una proposta IdV. Che sarebbe stata mossa solo a fini propagandistici. Lo testimonierebbe una scarsa, o nulla, partecipazione dei dipietristi al dibattito: “I deputati dell’IdV non sono mai intervenuti durante la discussione delle proposte di legge contro l’omofobia“.
fonte Dario Ferri giornalettismo.com

Lgbt mete ed eventi, Il lato gay dell'Oktoberfest vi stupirà


Il più grande festival al mondo con 6 milioni di visitatori, compie 200 anni. Nel programma una domenica gay e uno stand da 10 mila posti tutto lgbt . Ma Monaco offre anche molto altro.

E' uno dei festival più famosi al mondo e, a quanto pare anche il più frequentato d'Europa, con 6 milioni di visitatori ogni anno. Stiamo parlando dell'Oktoberfest, la festa della birra che si tiene ogni anno a Monaco di Baviera e che attira visitatori da tutto il Vecchio Continente.

Nonostante il suo nome, l'oceanica festa si svolge nell'arco di due settimane a metà tra settembre e ottobre e quest'anno, infatti, l'inizio è previsto per il 18 ottobre quando il sindaco di Monaco, vestito con il tradizionale costume bavarese, stapperà la prima botte di birra colpendo il rubinetto con un martello di legno al grido di "O'Zapft is!" (è stappata!).

Da quel momento sarà un susseguirsi di Mass, i tradizionali bocali da un litro di birra ciascuno, di salsicce alla griglia, costumi bavaresi e musica.
Gli stand più grandi, i cosiddetti Bierzelte che sono circa 14 e possono ospitare fino a 10.000 persone, richiedono anche due mesi per essere allestiti nell'area di 42 ettari nella quale si svolge il festival da ormai 200 anni.

E in un evento di così vaste proporzioni non poteva mancare uno spazio riservato ai gay amanti della birra.
La parte dei leoni la fanno, com'è prevedibile, i bear, ma nella prima domenica del festival dedicata proprio alla comunità lgbt c'è spazio per tutti.

La Domenica Gay nello stand Bräurosl è tradizionalmente il più grande evento gay di Monaco, dopo il Pride. E per chi vuole prendere una boccata d'aria e staccare per un po' dal tour de force della birra, ci sono moltissimi altri eventi programmati per le due settimane che seguono l'apertura della festa.

Ma i più importanti restano, naturalmente, quelli interni al festival come il RoslMonta, previsto per il 20 settembre a partire dalle 15 alla tenda Bräurosl, e il Prosecco-Wiesn che inizia alle 13.00 del 27 settembre nello stand Frischer Vroni.

Tutta Monaco è molto gay-friendly, quindi non vi riuscirà difficile trovare l'hotel o il bed&breakfast giusto dove soggiornare nei giorni dell'Oktoberfest. Sono più di tredici, infatti gli alberghi e i b&b citati dalle migliori guide gay come riferimenti per i turisti lgbt a partire dal b&b Zugspitz, fino al Carat Hotel Munich, passando per il Deutsche Eiche, il Belle Blue e l'Advokat Munchen, solo per citarne alcuni.

La notte si trascorre in uno dei nove tra club e discoteche dedicati alla clientela gay: al Carmens, al Gay-T-Dance, al Doublecross, al Ny Club, al PopParty o all'U27 per chi ama ballare, mentre il Camp, l'Eagle Munich o l'Ochsengarten sono i posti giusti per chi cerca un club per soli uomini. Innumerevoli, poi, sono i bar, i ristoranti, i pub e i posti dove consumare un veloce snack prima di rituffarsi nel fiume di birra dell'Oktoberfest.

Non mancano poi le saune, i sexy shop e le librerie tematiche. Monaco è facilmente raggiungibile con voli low cost da tutta Italia. Gli aeroporti da cui partono voli diretti per Monaco sono: Milano, Roma, Firenze, venezia, Verona, Genova, Torino, Bologna, Ancona, Pisa, Trieste, Bari, Napoli, Catania e Palermo.
fonte gay.it

Politica e iniziative sul turismo lgbt friendly, suggerita dall’assessore Nino Strano


Divide la proposta dell’ assessore di puntare sugli omosessuali. Parte della politica si schiera contro l’ esponente del Pdl Sicilia.Ma per gli operatori, l’offerta settoriale è già una realtà da tempo.
Come racconta Gerardo Shuler dell’ omonimo albergo taorminese.

Incentivare il turismo omosessuale per il rilancio del settore in Sicilia. E’ questa la provocatoria strategia di marketing suggerita dall’assessore Nino Strano, già oggetto di polemiche in seno al governo regionale, che getta le basi per sondare una consistente fetta di mercato rimasta ancora quasi del tutto inesplorata.

Dalle più avanzate analisi di marketing di cui sono oggetto, infatti, emerge che gli omosessuali costituiscono una componente che arricchisce, dal punto di vista economico, turistico e commerciale, ii territorio dove fa registrare la propria presenza.

IL DIBATTITO. Dura ed immediata la replica dei parlamentare regionale del Pdl Marco Falcone alle affermazioni di Strano, reo di voler «delegittimare il governo regionale e la nostra Sicilia “affibbiandogli” modelli culturali estranei alla nostra cultura, tradizione e religione» e di «fare della Sicilia meta dei vergognoso turismo sessuale». Ma non è tutto.

«Alla riapertura dell’Aula presenterò un’interrogazione al presidente Raffaele Lombardo per sapere se quello di Strano è il pensiero e la posizione politica dell’intero governo regionale», ha tuonato minaccioso Falcone.

A schierarsi in difesa dell’assessore regionale al turismo é Paolo Patanò, presidente nazionale dell’Arcigay.

«Sono stupito dalle dichiarazioni diFalcone, dimostrano quanto poco conosca la Sicilia, una terra storicamente nota per la valorizzazione delle minoranze – dice Patanè – incrementare qualunque forma di turismo significa incrementare la libertà, la visibilità di tutti, facendo girare l’economia.

Il turismo sessuale, invece, non ha nulla a che vedere con l’omosessualità, ciò dimostra come Falcone abbia scarsa conoscenza anche degli argomenti di cui parla».

IL TURISMO GAY. I vantaggi di una struttura che possa diventare meta di turismo omosessuale sono molteplici. E c’è chi, tra gli addetti ai lavori, ha precorso i tempi e si è già attrezzato per soddisfare ogni tipo di domanda.

«Essere un albergo “gay friendly” significa essere aperti a tutti i tipi di clientela ed il nostro fu il primo, vent’anni fa, a dotarsi di questo “marchio” – spiega Gerardo Schuler,
titolare dell’Hotel Villa Schuler di Taormina – è una questione di marketing, le statistiche parlano chiaro: una buona percentuale di turisti, soprattutto stranieri, è omosessuale. Sempre da dati di mercato, inoltre, si evince come i turisti gay siano molto più propensi alla spesa.

La clientela dei nostro hotel è molto selezionata: si tratta di persone che godono di un tenore di vita medio-alto, professionisti singie o coppie facoltose, che scelgono di soggiornare da noi perchè mettiamo a proprio agio ogni tipo di cliente, senza discriminare nessuno.

Credo che l’assessore Strano abbia lanciato un messaggio importante, che dovrebbe essere recepito da tutte le strutture turistiche e adottato come strategia di marketing». Semplice provocazione o geniale trovata di mercato, l’iniziativa di Strano potrebbe di fatto segnare uno spartiacque, variegare e rilanciare l’offerta del settore turistico siciliano.

«Ciò che conta è invogliare il maggior numero di turisti possibile a venire in Sicilia – prosegue Schuler – ma perchè questo sia fattibile bisogna migliorare la gestione dell’ambiente, valorizzare determinate strutture, prestare maggiore attenzione a nuove fette di mercato ancora inesplorate, raggiungendo tutti i settori della clientela in modo incisivo e senza discriminazioni».
Centonove fonte messinaitalia.it

domenica 26 settembre 2010

Fashion Week, Allo Spazio Oberdan anche il cinema accompagna la settimana della moda milanese

Anna Wintour,leggendaria direttrice di Vogue e ispiratrice del film "Il diavolo veste Prada"

A settembre Milano diventa palcoscenico d'eccezione ospitando le più prestigiose firme della moda e, proprio in occasione di questo consueto appuntamento, allo Spazio Oberdan della Provincia di Milano, Fondazione Cineteca Italiana propone una breve rassegna in sinergia con il ricco calendario di iniziative culturali che accompagnerà la Settimana della Moda.

Cinque opere di altrettanti registi per esplorare un mondo controverso, quello della moda per l'appunto, alla ricerca dei suoi aspetti più umani, quelli che spesso rimangono celati ad un osservatore superficiale.

Ai titoli meno recenti ma di indiscussa attualità, come Prêt-a-porter di Robert Altman (Me. 22 sett. h 19), caustico ritratto del microcosmo che ruota intorno alla Settimana della Moda di Parigi, e Celebrity (Do. 19 sett. h 17) con cui Woody Allen, in un surreale bianco e nero, tratteggia la New York delle celebrità, si affianca la grande anteprima, resa possibile grazie alla collaborazione con Feltrinelli Real Cinema, di The September Issue (Gio. 23 sett. h 21.15), il documentario su Anna Wintour - leggendaria direttrice di Vogue e già ispiratrice del film Il diavolo veste Prada-, vincitore del Sundance Film Festival 2009.

The September Issue è il racconto della genesi del numero di settembre della rivista, quello che anticipa le tendenze dell'anno successivo e determina un giro d'affari di centinaia di miliardi di dollari.

Per la prima volta la macchina da presa entra nella redazione dove anche una sola parola di Anna può far decollare o stroncare la carriera di uno stilista.
fonte blogosfere

Viaggi e Dimore di lusso: Horti della Fasanara a Ferrara

A Ferrara, nel cuore della città emiliana, si trova un luogo affascinante e suggestivo, location ideale per eventi importanti o per una semplice fuga romantica.
Si tratta di Horti della Fasanara, dimora dell’Ottocento splendidamente restaurata, che faceva parte dei terreni degli Estensi considerati all’epoca riserva di caccia.
La villa è circondata da un parco di 10.000mq ed è il luogo ideale per celebrazioni e serate particolari ma anche per fughe romantiche, visto che al suo interno sono disponibili 4 lussuosissime suite e 2 camere matrimoniali signorili.
Dopo avervi mostrare la bellezza di Villa San Carlo Borromeo, splendida dimora a pochi passi da Milano, nel ferrarese c’è Horti della Fasanara. Immersa in un immenso parco, Horti della Fasanara è una bellissima villa ottocentesca, completamente restaurata e adatta a importanti eventi, matrimonio, convention, ma anche per passare un fine settimana diverso dal solito. A pochi passi dal centro cittadino, dal Castello Estense e da Palazzo dei Diamanti, Horti della Fasanara è un luogo suggestivo, tranquillo e inedito, da scoprire soprattutto nelle serate di fine estate quando si può ancora godere del meraviglioso parco.
Ideale per un week end a due, questa dimora di lusso dispone di quattro lussuose suite e due camere matrimoniali signorili, elegantemente arredate e dotate di ogni comfort: letti a baldacchino, soffitti a cassettoni, grandi sale dove cenare, luci soffuse, sono la cornice perfetta per un evento importante o anche solo per una serata diversa da trascorrere con gli amici.
 fonte myluxury.com

Diritti Lgbt, Barack Obama contestato per il fallimento sul 'Don't Ask Don't Tell" si irrigidisce


Il fallimento del ‘Don’t Ask Don’t Tell‘ ha deluso e irrigidito il popolo americano, speranzoso di poter annullare una volta per tutte questa legge in vigore per l’esercito. E così, durante un meeting in cui il Presidente è intervenuto per una raccolta fondi per il Partito Democratico, alcuni manifestanti hanno interrotto più volte il discorso del Presidente, protestando con slogan e cartelli vari (”Don’t ask don’t tell” / “Più fondi per l’Aids!“).

Se inizialmente Obama ha cercato un dialogo con i presenti (”Vi ascoltiamo, siamo felici di sentire le vostre posizioni, è una conversazione che sono lieto di avere”), poi ha perso la pazienza e, seccato ed indispettito, ha esclamato:

“Se siete interessati ai finanziamenti per la lotta all’Aids, noi l’abbiamo aumentati, ma la gente che potrebbe prendere il controllo se non ci concentriamo sulle elezioni, vuole tagliarli. Come conseguenza della della vostra protesta le persone oggi potrebbero andare a un altro ricevimento, e fare un’altra scelta a novembre!”

In tutto questo, ciò che è più palpabile è l’aumento della mancanza di fiducia da parte del popolo Lgbt, scesa nel corso dei due anni, per il Presidente degli Stati Uniti d’America. Un tempo così amato e simbolo di speranza e ora visto, da più persone, come un millantatore che promette e non mantiene la parola data…
fonte queerblog Via | NyDailyNews

Spot lgbt


Questo spot trovo sia la vera essenza di classe eleganza e raffinatezza,
messi insieme dal regista con rara maestria ....
e un messaggio che colpisce al cuore,
con la semplicita di un gesto ed un gioco di sguardi.... è uno dei miei commercial preferiti....Lisa

Personaggi Lgbt friendly, Jimmy Anderson sostiene il coming out nello sport


Il coming out nello sport è un tema piuttosto particolare. Più volte ci siamo trovati a parlare di sportivi che si sono visti penalizzati una volta resa nota la propria omosessualità.

Per non parlare di ciò che succede nel mondo del calcio, dove l’omosessualità è un argomento assolutamente tabù, specialmente nel nostro caro (e omofobo) Paese. Ma all’estero, uno sportivo, un giocatore di cricket per l’esattezza, Jimmy Anderson, ha deciso di lanciare un bel messaggio contro l’omofobia, posando per la copertina della rivista “Attitude“.

Il giocatore afferma che – essendo il cricket uno sport con dei tifosi essenzialmente tranquilli, i giocatori gay non dovrebbero avere alcun problema a rivelare il proprio orientamento sessuale.

“Se ci fosse qualche giocatore di cricket gay dovrebbe sentirsi a suo agio e fare coming out, perché sono sicuro che non esista omofobia nel mio sport“.

“I sostenitori del calcio – spiega il giocatore eterosessuale - possono essere maleducati e aggressivi, e anche i fan del cricket lo sono a volte, ma sono generalmente tranquilli e vengono allo stadio solo per vedere la partita e supportare la loro squadra del cuore“.
fonte gaywave Via | Gaymagazine