sabato 20 febbraio 2010

PALESTINA,NASCE PRIMO TELEFONO AMICO PER GAY E LESBICHE



NASCE PRIMO TELEFONO AMICO PER GAY E LESBICHE PALESTINESI
CONTRO DISCRIMINAZIONI IN TERRITORI E COMUNITA' ARABO-ISRAELIANE
GERUSALEMME
(ANSA) - GERUSALEMME, 19 FEB - Sono donne in una comunità tradizionalista come quella araba. Sono palestinesi in uno stato, Israele, dove spesso vengono sottorappresentati. Sono omosessuali in una società, quella palestinese, che ritiene 'haram' (proibito) il loro orientamento. Per venire incontro alle necessità della comunità lesbica e gay palestinese, in Israele come nei Territori, è nato in questi giorni un telefono amico che parla arabo. Un servizio inedito che "non è importante solo per l'idioma", ha spiegato all'ANSA Radir, coordinatrice di Aswat, organizzazione con sede a Haifa impegnata per i diritti delle donne omosessuali arabe che assieme all'Associazione per la Diversità sessuale nella società palestinese di Gerusalemme (Alqaws) ha promosso questa nuova help-line. "Finora mancava un supporto che potesse rispondere alle esigenze di gay e lesbiche che vivono in un contesto culturale e sociale molto diverso da quello israeliano", ha continuato Radir raccontando la sua esperienza: "Quando ero adolescente e m'interrogavo sulla mia sessualità non c'era nessuno in grado di aiutarmi". L'omosessualità, all'interno della società palestinese, resta un argomento tabu. "Non meno di un 10% degli arabi che vivono in Israele e nei Territori è gay", stando alle stime di Radir, ma di norma "viene escluso e discriminato". Il telefono amico, che funziona grazie ad alcuni volontari, é attivo per ora solo il mercoledì e si rivolge "soprattutto a coloro che non possono raggiungere le sedi delle associazioni Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e trans)". "Stiamo cercando di pubblicizzarlo il più possibile, ma non è facile - ha concluso la giovane attivista -, la speranza è che l'informazione e il nostro sostegno aiutino a creare in futuro anche nuovi volontari". (ANSA).

"Si rimandino i gay da dove son venuti" Satira di Michele Serra


Si rimandino i gay da dove son venuti
di Michele Serra
Esquimesi, amazzonici, omosessuali: secondo il Governo sono oltre 700 le etnie censite sul territorio. Tutte egualmente pericolose e difficili da snidare

Dopo gli scontri di via Padova a Milano, il governo sta approntando uno studio sulle etnie che si contendono il territorio del nostro paese. Secondo la Lega, oltre a negri, ebrei e donne, sono censite in Italia circa settecento etnie diverse, alcune delle quali (molucchesi, kirghisi, antropofagi del Borneo) particolarmente pericolose perché presenti con un solo individuo, molto difficile da snidare. Ma vediamo i casi più preoccupanti.

Amazzonici Numerosi piccioni agonizzanti, trafitti da una freccia avvelenata, hanno rivelato la presenza in via Padova di indios amazzonici. Hanno aperto un negozio di cerbottane e copricapo piumati che ha molto successo tra le signore milanesi appassionate di prodotti bio, ma la loro integrazione è resa difficile dall'abitudine di tenere tapiri in casa, provocando accese discussioni nelle riunioni di condominio. La Lega, con un ordine del giorno in Consiglio comunale, ha proposto il loro sterminio (compresi i tapiri), creando un incidente diplomatico con i latifondisti brasiliani che sostengono di avere già provveduto loro.

Esquimesi Un piccolo negozio di igloo e grasso di foca, molto frequentato dalle signore milanesi che amano il bio, rivela la presenza in via Padova di una piccola ma attiva comunità esquimese. Si tratta di prodotti made in China grossolanamente contraffatti (gli igloo sono di polistirolo), ma le clienti sono invaghite del gestore Nanuk e della moglie Inuk (anch'essi cinesi) e li difendono. Nanuk e Inuk hanno partecipato ai disordini interetnici armati di fiocina, ma non avendo nemici specifici si sono accaniti sul vicesindaco De Corato in visita di cortesia.

Russi Controllano lo shopping nei centri storici, acquistando scarpe costosissime e vestiti orribili e pagando con rotoli di banconote così enormi che per srotolarli serve l'aiuto di un commesso. Il loro ingresso nei ristoranti di lusso semina il panico nel personale: pasteggiano con Oro Pilla e diversi chef si sono tolti la vita dopo che un russo ha intinto il carpaccio di tonno nel cappuccino. Molto dannoso il loro transito negli alberghi d'epoca: gli stucchi sono scrostati dai rutti. La Lega aveva preparato un durissimo documento contro l'invasione dei russi, ma lo ha ritirato dopo che Boris Kafonov, magnate dello smalto per unghie dei piedi, ha finanziato con cento milioni di euro il progetto leghista di avvicinare i milanesi a Malpensa deportandoli in catene.

Generoni romani Insediati nelle sale massaggi e nei circoli sportivi più prestigiosi della capitale, come la Canottieri Nando e lo Sporting Vaccinara. Mediatori d'affari, sono considerati gli eredi della secolare diplomazia capitolina, e risolvono con arguta delicatezza anche le trattative più ostiche, con le frasi in codice "a stronzo, daje sti quatrini e nun sta a rompe er cazzo", oppure "se combiniamo co' Giggi, se lo pija in der culo Ciccio". Amici di tutti, sono perfettamente integrati con gli italiani, ma costituiscono un problema perché ingrossano le fila della popolazione carceraria. Il governo pensa di risolvere il problema con il lodo Ciccio e Giggi, che prende il nome da due sottosegretari del Pdl.

Omosessuali Nessuno si sarebbe accorto della loro massiccia presenza in Italia, quando la Lega ha lanciato l'allarme. "Non riusciamo a capire da dove siano arrivati", spiega Matteo Salvini, "ma li staneremo casa per casa, boutique per boutique, rimandandoli da dove sono venuti". Pronto un colossale piano di rientro, al quale i gay italiani hanno aderito con entusiasmo. La località preferita è San Francisco, ma qualunque città occidentale lontana almeno mille chilometri dall'Italia è ugualmente gradita.

fonte:http://espresso.repubblica.it/dettaglio/si-rimandino-i-gay-da-dove-son-venuti/2121295/1&ref=hpsp

Raid di controllo nei locali, pub e discoteche gay di Milano


Raid di controllo nei locali, pub e discoteche gay di Milano

Si stanno avvicinando le elezioni a Milano, ed ecco che improvvisamente torna la caccia alla streghe. Sono in molti a storcere il naso di fronte alle improvvise chiusure e controlli a tappeto dei locali Lgbt. Ecco quello che è successo venerdì scorso, nella metropoli lombarda. Il Binario Uno è stato controllato e chiuso (definitivamente), insieme al Nuova Idea e all’Illumined. Al Lelephant, tra i più famosi pub in zona Porta Venezia, c’è stato nuovamente il controllo a tappeto dei documenti. Infine chiusura temporanea dell’After Line, del Plastic, dell’Alcatraz, del Tocqueville, dello Shocking Club. Insomma, una mezza morìa, non trovate?
Ma non è finito qua, ed entriamo nel dettaglio: alla serata Taboo, in zona Viale Umbria, quando già circa 400 persone erano entrate per la serata di inaugurazione, è sopraggiunta la Commissione di Vigilanza. Non è stato scelto un altro orario o un altro giorno. Proprio in quel momento ci sono stati tutti i controlli in merito alla sicurezza: il locale non è stato chiuso ma le ispezioni hanno fermato la serata per parecchie ore.
Ma ancora peggio è andata al That’s All, serata di ritrovo gay da molti anni e che ultimamente si svolge al Set Club, in zona corso Lodi. Alle 23, sono iniziati, a sorpresa, i controlli che hanno portato all’interruzione della serata, senza possibilità di avvertire i clienti in lista e chi era già diretto al locale. E quello che più insospettisce è l’accanimento verso tutti i locali gay, proprio quella sera, e a ridosso delle elezioni. E lo dice anche Andrea, uno degli organizzatori del That’s All:
“Ormai è diventata una lotta trovare posti per fare le serate all’ultimo momento cambiano sempre le carte in tavola, facendoci perdere tempo e molto denaro. Anche all’Alcatraz, dove avevamo iniziato la stagione, è stata la stessa storia. Dopo il sequestro per alcuni mesi, al locale dove si svolgono regolarmente concerti con migliaia di persone, per le serate danzanti è stata concessa la capienza di 193 persone. È ridicolo!”
fonte:queerblog

L'associazione Koinè ricerca artisti per l'Internazionale d'arte LGBT



L'associazione Koinè ricerca artisti per l'Internazionale d'arte LGBT

In occasione del 25° Torino LGBT Film Festival, l'associazione Koinè (in collaborazione con la Fondazione Artèvision ed AV Art Gallerie, la Regione Piemonte il patrocinio del "Gai" Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e di Arcigay), è alla ricerca di artisti che vogliano mettersi in discussione e disfare il concetto di genere.
Chi è interessato a partecipare potrà inviare portfolio e curriculum vitae, entro il 28 febbraio, a arts.lgbt@associazionekoine.it, specificando nell'oggetto Internazionale d'arte LGBT_artista.
La tematica dell'Internazionale d'Arte di quest'anno sarà Sono come sono. La manifestazione si terrà dal 15 aprile al 15 maggio a Torino e sarà il primo evento tematico dedicato unicamente alle arti visive LGBT(Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).
L'Internazionale di arte nasce con lo scopo di realizzare un evento artistico che permette la scoperta di nuovi punti di vista, promuovendo inoltre l'emergere di una coscienza civile e di sensibilizzazione al mondo LGBT.

Info
www.associazionekoine.it - +39011 8115112
fonte: mentelocale

venerdì 19 febbraio 2010

il 19 Febbraio 2002 moriva Sylvia Rivera


A molti, a tanti di quelli che ogni anno partecipano ai Pride di tutto il mondo, questo nome non dice niente.

il 19 Febbraio 2002 moriva Sylvia Rivera
Sylvia era una trans, nata nel Bronx in una famiglia portoricana, molto lontana da quella Amerika ricca ed opulenta che siamo abituati a conoscere. Sbattuta fuori di casa a 14 anni, si ritrovò a riempire quella schiera di emarginati e disperati che popolano New York cominciando a vivere di espedienti e di prostituzione.
La sera del 28 Giugno 1969, come tante volte prima di allora, Sylvia insieme ad altre sue amiche trans e travestite, era allo Stonewall, un locale del West Side ritrovo semiclandestino per gay, trans, drag e travestite. Come spesso accadeva, quella sera arrivò la polizia che fermò i presenti e con i suoi metodi raffinati cominciò a provocare, offendere e picchiare.
Quella sera Sylvia decise di non subire, si ribellò e lanciò una bottiglia contro le guardie, da quel momento nulla fù più come prima. In quella bottiglia non c’era benzina o tritolo, ma una miscela molto più esplosiva fatta di rabbia antica e orgoglio offeso. Dopo quella sera però, Sylvia subì una seconda e forse più violenta emarginazione, quella del movimento gay che non gli riconobbe nulla, perché lei era trans, ispanica, prostituta, sottoproletaria, drogata.
In altre parole era diversa...!
Solamente negli ultimi anni, dopo che a fatica riuscì a farsi dare la parola al Roma World Pride, ma soprattutto ora che non c’è più tutti riconoscono l’importanza del suo gesto e della sua esperienza. Dopo anni passati da barbona, aveva raccolto tutte le sue energie ed insieme ad altre, gestiva una casa di accoglienza per malati e senza fissa dimora a Brooklyn.

In occasione della prima edizione di Divergenti Festival Internazionale di Cinema Trans, le è stato dedicato un omaggio nella serata di inaugurazione, con la proiezione del cortometraggio "A Present for Sylvia" di Luki Massa, Isabel Cholbi e Porpora Marcasciano.

Link a lei dedicati:
http://www.stonewallvets.org/Sylvia_Rivera.htm
http://www.monicaromano.it/nuova_pagina_2.htm
http://eccezione.splinder.com/post/20878482
Film italiani a lei dedicati:
A Present for Sylvia di Luki Massa e Porpora Marcasciano, Italia 2008
Sylvia, rimembri ancora… di No Code Video Trips, Italia 2002

Memoria Sylvia Rivera from ATA Sylvia Rivera on Vimeo.


fonte:http://www.mit-italia.it/centro-doc/sylvia_rivera.htm

Emily De Salvo, il lirico trans che studia da baritono e da soprano


La storia raccontata dal "Quotidiano di Lecce"
Emily De Salvo, il lirico trans che studia da baritono e da soprano
Non venne ammessa tre anni fa, ma pur di poter studiare nel Conservatorio Tito Schipa di Lecce ha cambiato voce e ora studia sia da baritono sia da sopranista: è la storia di Emily De Salvo, unico trans - a suo dire - iscritto in un Conservatorio italiano. La storia è pubblicata oggi sul "Quotidiano di Lecce".
Tre anni fa, quando si presentò per essere ammessa in Conservatorio, fu rifiutata perchè gli insegnanti non sapevano se inserirla in una classe maschile o femminile. Ma Emily, 29 anni, all'anagrafe ancora Stefano, ha continuato a studiare canto e ad esercitarsi al pianoforte. A settembre si è ripresentata all'esame di ammissione per entrare al Tito Schipa come allieva di canto lirico e questa volta la commissione ha aperto le porte alla nuova allieva.
«Con il soprano Amelia Felle, che mi ha difeso in commissione contro chi non mi voleva, - racconta Emily - studio da sopranista curando il repertorio Barocco ed esercitando il mio 'falsetto rinforzatò, con il maestro Maurizio Picconi, invece, studio da baritono. La mia vocalità è perfetta per un ruolo nelle opere buffe come quelle di Donizetti e Rossini». Quando Emily si è presentata alla commissione del Conservatorio per essere ammessa, a settembre, tra l'altro, è stata accompagnata al pianoforte nella sua esecuzione ('Ombra mai fù) da un'amica che lei definisce «eccezionale»: Luana Ricci, cioè Marco Della Gatta, ex organista del Duomo di Lecce, salito agli onori della cronaca nazionale quando fu licenziato per la sua decisione di cambiare sesso.
fonte: Quotidiano di Lecce

Massachusetts una casa di riposo per gli anziani LGBT


Anche nel Massachusetts una casa di riposo per gli anziani LGBT
Si chiama Elsie Frank House, proprio come la madre di Barney Franck, uno stimato parlamentare omosessuale americano che, prima della sua scomparsa avvenuta nel 2005, non solo appoggiava le battaglie del figlio ma quelle di tutta la comunità LGBT statunitense. A lei, quindi, è stata dedicata questa prima casa di riposo per persone anziane LGBT che a breve aprirà le porte ai suoi ospiti a Chelsea, nel Massachusetts. Il progetto è stato portato avanti, da anni, con alacrità e il desiderio di far sorgere un complesso abitativo dove gli ospiti potessero sentirsi a casa, in un ambiente sereno e con diversi servizi messi a disposizione per loro.
Al piano terra di ogni casa, un caffè-pasticceria, un piccolo centro di alimentari, una stazione termale, e uno spazio di spiritualità con un “giardino della pace”. In tre anni sono riusciti a mettere in piedi un centro dove gli anziani LGBT che lo vorranno, potranno continuare a vivere la loro esistenza avendo un’assistenza adeguata in un ambiente che poco somiglierà ad una casa di riposo, molto ad una consueta abitazione, con tutte quelle strutture necessarie a rendere la vita migliore e facile.
Il Massachusetts, come molti sanno, è un piccolo stato sulla costa atlantica americana. A Boston, come altrove, la popolazione LGBT gode di rispetto e diritti e va anche segnalato per le tante iniziative che si svogono durante l’anno a favore degli abitanti e dei turisti LGBT che qui trovano divertimenti e accoglienza di eccelenza. Fu qui, come poi accadde altrove, che proprio di questi tempi, il 4 febbraio 2004, la Corte Suprema toglieva gli ultimi divieti che proibivano i matrimoni omosessuali.
Persino l’Ente del Turismo del Massachusetts in Italia, ha una sua struttura adeguata a dare informazioni esaustive per una splendida vacanza, all’insegna del divertimento, della cultura e dei piaceri in quei meravigliosi posti. Vale, almeno una volta, visitare questo Stato e la godere della sua animata vita LGBT.
Lisa Krinsky, direttrice del LGBT Aging Project, a proposito del nuovo complesso per anziani LGBT, ha detto:
“è pieno di rispetto per l’identità delle persone che ci vivono, e per la loro dignità”.
Per molti, il problema della terza età; l’assistenza nei tanti casi di necessità e il proseguo di una vita dignitosa, è un problema reale e spesso è la solitudine a riempire i tanti vuoti di una esistenza che si fa sempre più fragile. Per questo, in Massachusetts ora, ma anche in altre parti del mondo, si danno vita a centri di accoglienza dove persone sole o in coppia LGBT possano proseguire il loro cammino di vita avendo personale e luoghi dove i problemi vengono superati con facilità.
fonte: queerblog

Trivial Party LGBT



Trivial Party LGBT

Quale di questi imperatori romani era transgender?
a) Giulio Cesare
b) Nerone
c) Elio Gabalo

In quali di questi film di Pedro Almodovar, c'è un giovanissimo Antonio Banderas che interpreta il ruolo di un gay?
a) Donne sull'orlo di una crisi di nervi
b) Tacchi a spillo
c) La legge del desiderio
d) Legami

Quale di queste cantanti del passato, si vocifera abbia inclinazioni saffiche?
a)Nilla Pizzi
b) Orietta Berti
c) Iva Zanicchi
d) Gigliola Cinquetti

Gli Arcobaleni in Marcia ti invitano a giocare insieme al primo Trivial pursuit LGBT* ma non solo...
Sabato 20 febbraio, al centro "Mondo senza guerre" di Via Mazzali, 5 Milano - dalle h. 19,30 alle h. 24,00
Ricco buffet e aperitivo afrodisiaco Ingresso 10,00 euri - E' gradita la prenotazione

infoarcobaleni@gmail.com
http://www.arcobaleniinmarcia.blogspot.com/
* trivial a tematica lesbica, gay, bisessuale e transessuale
fonte: arcobaleniinmarcia

“Valentine’s Day” censurato dal Sultanato del Brunei


“Valentine’s Day” censurato dal Sultanato del Brunei
Il film in uscita “Appuntamento con l’Amore” (il cui titolo originale è “Valentine’s Day“) è un film che sta riscuotendo un grande successo nelle sale cinematografiche americane. La trama è stata scritta dagli sceneggiatori di “La verità è che non gli piaci abbastanza“, e parla della vita di alcune persone che vivono a Los Angeles. Nel giorno di San Valentino le loro storie si intrecciano in improbabili e simpatiche avventure sentimentali.

Un film che presenta un numero impressionante di star, come Bradley Cooper, Jessica Alba, Taylor Lautner (divenuto celebre grazie al film di successo Twilight), Anne Hathaway, Julia Roberts, Ashton Kutcher, Jessica Biel e Jennifer Garner. Ma questo non ha affatto convinto il Sultanato del Brunei, che ne ha dato il divieto di distribuzione nelle sale.

«Vietato perché ha tematiche omosessuali e perché incoraggia la “promiscuità”, ma soprattutto perché promuove una festività cristiana, come quella di San Valentino, che va contro le tradizioni dell’Islam».
Sarebbe questa la motivazione della censura. Nel film vi è in effetti una storia omosessuale tra Bradley Cooper ed Eric Dane, anche se (come potete vedere) nel trailer del film questo non è assolutamente mostrato…
fonte:gaywave

giovedì 18 febbraio 2010

Roma: da Comune corsi di formazione per dipendenti su omosessualita'


Roma: da Comune corsi di formazione per dipendenti su omosessualita'

Roma - L'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma promuove un corso di formazione e informazione, riservato ai dipendenti capitolini, sui temi dell'omosessualita' e delle tematiche ad essa correlate. L'iniziativa e' stata promossa dal ''Tavolo di coordinamento permanente sull'identita' di genere e l'orientamento sessuale'' che annovera, oltre ai rappresentanti del Campidoglio, 17 associazioni, fondazioni e organizzazioni, tra le quali il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Agedo Roma, Arcigay, Arcilesbica, Azione Trans, Di Gay Project e CGIL-Ufficio Nuovi Diritti.
Il ciclo di incontri dal titolo ''Orientamento sessuale e identita' di genere'' inizia domani con un primo seminario finalizzato a fare chiarezza sui termini gay, lesbica, eterosessuale, transessuale e bisessuale e si concludera' il prossimo 6 aprile, alla presenza dell'assessore capitolino alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Umberto Croppi, al termine di un percorso formativo articolato in sei incontri.
Tante le tematiche toccate nei quasi due mesi di corso: il 23 febbraio il programma prevede un incontro sui temi dell'omosessualita', omofobia e coming out, mentre il 2 marzo su Trans e Transfobia. Nell'appuntamento della settimana successiva, il 9 marzo, verra' poi affrontato l'argomento ''Corpo, sessualita', identita': il ruolo dei processi culturali nella definizione dei quadri normativi'', mentre il 30 marzo sara' dedicato alla questione del ''Come relazionarsi con le persone Lgbt: promuovere la sicurezza''. Il corso, rivolto in particolare ai dipendenti degli uffici anagrafici degli Urp e del corpo di polizia municipale, avra' luogo presso la Scuola di Formazione Vigili Urbani di piazza di Cinecitta' 11 nel Municipio X.
fonte: notiziegay

mercoledì 17 febbraio 2010

Mara Carfagna contro le discriminazioni sessuali



Mara Carfagna per i diritti gay
Che Mara Carfagna, ministro per le pari opportunità, fosse finalmente disposta ad ascoltare i bisogni della comunità omosessuale ce ne eravamo resi conto quando, alcuni mesi fa, era stato girato lo spot ministeriale contro l’omofobia. Adesso la Carfagna ha voluto ribadire la sua intenzione di creare un dialogo tra la politica e la comunità omosessuale, per organizzare iniziative di integrazione Lgbt. Così il Ministro Carfagna ha risposto alle parole di Vladimir Luxuria, che aveva dichiarato di voler collaborare per la difesa delle persone gay, lesbiche e transessuali.
“Ho avuto modo di incontrare Luxuria e i rappresentanti delle organizzazioni in difesa dei gay nello scorso mese di novembre. – ha dichiarato la Carfagna - Un confronto molto sereno e molto franco. Avevano apprezzato molto la campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia“.

“Sono fermamente convinta che bisogna contrastare le violenze contro gli omosessuali e le discriminazioni sessuali“, ha dichiarato con assoluta certezza Mara Carfagna.

“Continuo a dichiarare la mia apertura a confrontarmi e – ha concluso il ministro per le Pari Opportunità – a immaginare insieme tutte quelle strategie che possano portare a combattere e a lottare contro l’omofobia“.
fonte queerblog

Nichi Vendola:rivelare la mia omosessualità fu sconvolgente per i miei genitori.


Nichi Vendola: rivelare la mia omosessualità in famiglia fu sconvolgente per i miei genitori.


”Per i miei genitori apprendere della mia omosessualità fu sconvolgente” e le incomprensioni durarono anni: lo dice il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, in un’intervista ad un settimanale. Vendola racconta il percorso difficile che ha dovuto affrontare nella vita per far accettare ai suoi genitori la propria omosessualità. “Per i miei genitori la rivelazione fu sconvolgente. Il dolore e l’incomprensione fra noi sono durati molti anni. Non ci siamo mai dati l’esilio vicendevolmente, ma è stata dura”. Il superamento delle incomprensioni avvenne solo nel 2000 in occasione del discorso che Vendola tenne dal palco del Gay Pride a Roma. “Mio padre aveva allora 81 anni, mamma 78. Parlai dal palco e i miei mi ascoltavano alla radio. Mi telefonò mia madre: ‘Papà ha detto che ti dobbiamo chiedere perdono, mi ha detto. Credo di non aver pianto tanto in vita mia come in quel momento”. Nell’intervista Vendola parla anche della sua idea di condurre la campagna elettorale per le prossime regionali in Puglia con le filastrocche, anche in risposta al suo avversario, Rocco Palese, che lo accusa di essere il ‘Poeta del Nullà. E poi anche di Massimo D’Alema, che alle primarie pugliesi aveva sostenuto il suo avversario, Francesco Boccia. “Nonostante tutto ciò che è successo – dice Vendola – sia pure nella bufera dei rapporti, non posso smettere di avere stima e persino affetto per lui”.
fonte: gaynews24

Luciana Littizzetto La 'Lucianina' più amata dagli italiani


Piccola, sguardo curioso e una spiccata sfrontatezza sarcastica che lascia senza parole. Artista a tutto tondo, ha recitato a teatro, al cinema, in televisione, nei panni di se stessa e in quelli di numerosi personaggi comici che l'hanno resa celebre. È anche autrice di successi editoriali che colpiscono l'ipocrisia degli uomini e inneggiano alla riscoperta della femminilità, con autoironia e un forte senso di sincera indignazione.
Il cabaret degli esordi
Nata e cresciuta a Torino, nel quartiere San Donato, dove i genitori gestivano una latteria, Luciana Littizzetto si diploma in pianoforte nel 1984 presso il conservatorio della città. Comincia poi a insegnare musica in una scuola media della periferia di Torino, scrive per il mensile Gioc, legato al movimento Gioventù Operaia, e si iscrive alla facoltà di lettere della facoltà di Magistero. Si laurea nel 1990 con una tesi in storia del melodramma e nel frattempo frequenta la scuola di recitazione dell'Istituto d'Arte e Spettacolo al circolo Dravelli di Moncalieri, allora diretta da Arnoldo Foà. Qui inizia a proporre i suoi primi spettacoli di cabaret sui palcoscenici dei teatri locali della provincia di Torino. Si mette alla prova anche come doppiatrice, vince il premio "Ettore Petrolini" del Festival "Bravograzie!" di Aosta e viene finalmente notata anche da Serena Dandini che la vuole nel suo programma "Avanzi", dove ottiene numerosi consensi di pubblico e di critica.
Il sodalizio con Fabio Fazio e i film impegnati
La tv la vuole in numerosissime trasmissioni, da "Stasera pago io" di Fiorello al Festival di Sanremo dove si lancia in un appassionato bacio con Pippo Baudo, oltre che nella conduzione de "Le iene", assieme a Luca e Paolo. Nel 2006 prende parte del film sul precariato Cover Boy – L'ultima rivoluzione, dopodichè viene confermata come ospite fissa del programma "Che tempo che fa" di Fabio Fazio, dove, per la prima volta, si presenta al pubblico come se stessa, abbandonando i personaggi che l'hanno resa celebre e prodigandosi in lunghi monologhi irriverenti sui temi d'attualità. Nel 2006 pubblica anche "Rivergination", seguito poi da "La jolanda furiosa" nel 2008, entrambi finiti in pochissimo tempo tra i primi posti dei libri più venduti dell'anno. Nel 2007 viene ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che le consegna il prestigioso premio De Sica, riservato alel personalità più in luce del momento nel mondo dello spettacolo e della cultura. L'anno dopo ritorna al cinema in veste di suora nella commedia musicale Tutta colpa di Giuda – Una commedia con musica di Davide Ferrario e in Matrimoni e altri disastri di Nina Di Majo, ed esordisce in una grossa produzione televisiva di fiction Pinocchio (2008), dov'è il grillo parlante, diretta da Alberto Sironi.
fonte: mymovies


Napolitano contro le discriminazioni



Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del XIII Congresso nazionale dell’Arcigay a Perugia, ha fatto alcune dichiarazioni in merito ai troppi episodi di discriminazione in Italia. Il presidente ha espresso l’augurio che “l’approfondimento delle tematiche al centro dell’assise possa offrire un utile contributo per contrastare - nel rispetto del principio di uguaglianza solennemente sancito dalla Costituzione italiana - ogni forma di discriminazione e i più diversi atteggiamenti di rifiuto, riguardino l’età’, la diversa abilità, l’appartenenza a minoranze etniche, politiche o religiose, l’orientamento sessuale e l’identità’ di genere.”
È con queste parole che il Presidente della Repubblica ha espresso il suo rifiuto delle discriminazioni basate sul diverso orientamento sessuale.
“E il Parlamento europeo ha chiesto agli Stati membri di assicurare che gli individui vengano protetti non solo da atti violenti, ma anche da affermazioni e dichiarazioni omofobiche pericolosamente capaci di suscitare odio. Su queste basi - conclude il Presidente della Repubblica - va proseguita la ricerca dei mezzi piu’ idonei per tutelare diritti ormai indivisibili dal rifiuto dell’intolleranza e della violenza, consolidando i valori ideali e morali su cui si fonda una civile convivenza democratica”.

Madonna girerà un film su una love story scandalosa



Madonna girerà un film su una love story scandalosa
di Manuel Mantoan

Madonna Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna, girerà un film sulla travagliata storia d’amore tra il re inglese Edoardo VIII (1894-1972) e la sua compagna Wallis Simpson (1895-1986). La regina del pop sta già scrivendo la sceneggiatura con Alex Keshishian, regista del documentario “A letto con Madonna” (titolo originale “Madonna: Truth or Dare”, 1991), che guadagnò 29 milioni di dollari piazzandosi al quinto posto fra i documentari più visti nella storia del cinema.
Questo è il secondo film di Madonna dopo Sacro e profano, presentato al mondo il 13 febbraio 2008 durante il Festival di Berlino e uscito in Italia nel giugno 2009 e distribuito dalla Sacher Film di Nanni Moretti.

“W.E.”, questo è il titolo del biopic, ripercorrerà le vicende amorose fra Edoardo VIII e Wallis Simpson, divenuti amanti nel 1934 e convolati a nozze nell’estate del 1937, in Francia. La loro relazione creò uno scandalo internazionale poiché, appena divenuto re, Edoardo VIII annunciò che avrebbe sposato Wallis Simpson, una donna americana non nobile e con alle spalle già due divorzi. L’annuncio creò una crisi istituzionale all’interno della famiglia reale inglese perché il re è anche capo della Chiesa anglicana, che non accetta il divorzio. Chiamato a scegliere fra il trono e l’amore, Edoardo scelse l’amore, abdicando a favore del fratello Alberto dopo nemmeno 11 mesi di regno.
Divenuto re con il nome di Giorgio VI, Alberto concesse al fratello e alla sua sposa i titoli di Duca e Duchessa di Windsor. La nuova coppia divenne simbolo di eleganza e anticonformismo in tutto il mondo: la loro vita mondana, che contrastava con i ferrei dettami imposti dalla famiglia reale inglese, si guadagnò i favori dell’opinione pubblica internazionale, almeno fino a quando furono rese note le loro simpatie verso la Germania nazista di Hitler, del quale furono anche ospiti. I duchi di Windsor vissero il resto della loro vita tra gli Stati e la Francia fino alla morte di Edoardo, avvenuta nel 1972. Wallis lo seguì quattordici anni più tardi, ed entrambi furono sepolti in Inghilterra, nella cappella reale di famiglia.
A vestire i panni della Duchessa sarà l’attrice Vera Farmiga (”Up in the air”), ma non è ancora stato rivelato il nome dell’attore che interpreterà re Edoardo VIII.
fonte onecinema

martedì 16 febbraio 2010

A Napoli arriva il Trans*nival


Il carnevale si fa transgender
A Napoli arriva il Trans*nival
Una sfilata «multiidentitaria» colora le strade della città
Con la Mondo Parada tornano i carri e le maschere
La sirena «ibrida» disegnata da Karl Max
NAPOLI - La sirena Partenope torna a Napoli, protagonista di una sfilata carnevalesca molto particolare. Una sfilata «multidentitaria» per la difesa delle differenze sessuali, etniche e culturali che partirà dal Palazzo Gravina martedì alle 15. Sarà infatti al centro del Trans*nival, la manifestazione prevista per carnevale e organizzata dal Terzo piano autogestito di Architettura insieme a diversi collettivi femministi, soggettività lgbt (lesbo gay bisex e trans) e associazioni pro-migranti napoletane. «L’iniziativa, avrà carattere periodico annuale – spiegano gli organizzatori - prevede per la prima edizione di quest’anno una sfilata per le vie del centro storico di Napoli, durante la quale musici, personaggi ambigui, semplici curiosi e chiunque vorrà accodarsi accompagneranno una sirena di dieci metri, simbolo fantastico di ibridazione che si richiama alla mitologica Partenope nonché alla storica tradizione napoletana di tolleranza e integrazione tra culture differenti». La festa continuerà in serata alla facoltà di Architettura a partire dalle 22, dove la oramai tradizionale festa del Tpa sarà proprio dedicata al Trans*nival. Anche qui il tema sarà naturalmente quello della contaminazione, anche visiva, tra identità differenti, l’allestimento del cortile prevede l’esposizione aereofluttuante della sirena portata in corteo durante la sfilata pomeridiana, mentre la selezione musicale sarà a cura del «Radiolina meets Li-Set».
MONDO PARADA – Il Trans*nival sarà solo una delle tante fecce della «Mondo Parada» il carnevale che, riallacciandosi alle tradizionali parate carnevalesche napoletane, vuole ridare vita a quelle manifestazioni in continuità con le sfilate con carri e maschere organizzate da Felice Pignataro a Scampia. Secondo gli organizzatori: «Sarà una kermesse colorata e festosa che intende mettere insieme tutte le differenze che abitano oggi la nostra metropoli, auspicando una “mescolanza”, una “contaminazione reciproca tra differenti culture e stili di vita”, con la consapevolezza di essere tutti al tempo stesso“clandestini” e “figli di una stessa terra”». Ognuno dei comitati cittadini che parteciperà all’evento ha scelto un tema legato all’antirazzismo «segno di una comune indignazione verso le politiche dell'attuale governo verso i migranti e di una preoccupazione sempre maggiore sulla crescente ondata di intolleranza che pericolosamente sta prendendo così tanto spazio nel nostro Paese». E così ci sarà: «Ammiscammece» con partenza alle 15,30 con partenza da Largo San Marcellino; «CLANdestino», il quinto carnevale a Montesanto organizzato dal «Parco Sociale Ventaglieri» che partirà alla stessa ora dalla parte alta del parco; e infine «Figli della stessa terra», del Centro sociale Banchi Nuovi. Tutti i cortei termineranno confluiranno verso le 17 a piazza Dante.
Alfonso Bianchi
fonte: corrieredelmezzogiorno

Carfagna a Luxuria: Pronta a confrontarmi per idee comuni

P.Concia, M.Carfagna e V. Luxuria

Carfagna a Luxuria: Pronta a confrontarmi per idee comuni
Napoli, 14 feb. (Apcom) - Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, ribadisce la sua “apertura” a confrontarsi con gli omossessuali e i transgender per portare avanti iniziative di integrazione. Carfagna ha commentato così le esternazioni dell’ex deputata di Rifondazione comunista Vladimir Luxuria che si è detta pronta a collaborare con il ministro per progetti in difesa di gay, lesbiche e transessuali.
“Ho avuto modo di incontrare Luxuria e i rappresentanti delle organizzazioni in difesa dei gay nello scorso mese di novembre. Un confronto molto sereno e molto franco - ha detto il ministro ad Apcom a margine di un appuntamento elettorale a Napoli - Avevano apprezzato molto la campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia”.
“Sono fermamente convinta che bisogna contrastare le violenze contro gli omosessuali e le discriminazioni sessuali. Continuo a dichiarare la mia apertura a confrontarmi e - ha concluso - a immaginare insieme tutte quelle strategie che possano portare a combattere e a lottare contro l’omofobia”.
fonte: vladimirluxuria

Giulio Berruti: a Sanremo non serve essere nudo.



Giulio Berruti: a Sanremo non serve essere nudo.
Principe e canaglia: al valletto del Festival di Sanremo non serve spogliarsi per essere hot.

Cosa ci può essere di meno sexy del Festival di Sanremo? Forse solo i tortellini alla zucca di Giovanni Rana. Ma quest'anno la musica sarà diversa: il valletto di Antonella Clerici sul palco dell'Ariston porterà un brivido di eccitazione che nulla avrà a che fare con cori e melodie. Tra i fiori della riviera, tra le paillettes degli abiti da gala, sotto le luci soffuse della seconda serata troveremo l'attore Giulio Berruti. Un passato da principe nella fiction, una faccia da canaglia nella realtà: così sexy che anche in smoking sembra nudo.
fonte gay.tv

Paolo Patané è in nuovo presedente dell'Arcigay



Paolo Patané è il nuovo Presidente di Arcigay. Fino ad oggi presidente di Arcigay Sicilia, succede ad Aurelio Mancuso alla guida dell'associazione nazionale.
L'elezione ha avuto luogo nella domenica di san Valentino, al termine del XIII Congresso nazionale dell'associazione che ha avuto luogo a Perugia.
Paolo Patané è un avvocato siciliano si 43 anni. Ha due lauree ed è un militante del movimento lgbt e dell'Arcigay dal 2005. Nel 2006 ha fondato il Comitato provinciale Arcigay Catania di cui è stato Presidente. Negli anni successivi ha collaborato attivamente alla fondazione di ben altri cinque circoli a Messina, Ragusa, Siracusa, Palermo ed Agrigento. Nel 2007 è entrato nella Segreteria nazionale di Arcigay come responsabile del settore Salute.
Al suo fianco ci sarò Luca Trentini, fino ad oggi rappresentante dell'Arcigay di Brescia, che subentra a Riccardo Gottardi nel ruolo di Segretario nazionale.
fonte gayburg

DAL 18 AL 28 FEBBRAIO 'LA PRIMAVERA DEI DIRITTI'



DIRITTI UMANI: IN PUGLIA 100 EVENTI IN NOME DELLA TOLLERANZA TRA ETNIE
DAL 18 AL 28 FEBBRAIO 'LA PRIMAVERA DEI DIRITTI'

BARI - La Puglia si trasforma in un laboratorio per riscrivere l'alfabeto dei diritti umani universali. Dal 18 al 28 febbraio, infatti, Bari, il Teatro Kursaal Santalucia e altri spazi diffusi sul territorio regionale ospiteranno oltre 100 eventi in cui sara' possibile confrontarsi ed esprimersi liberamente in nome del dialogo e della tolleranza tra etnie e religioni diverse.
Nasce cosi', in risposta ai recenti fatti di Rosarno, la 'Primavera dei diritti', una maratona culturale voluta dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia con soggetto attuatore il Teatro Pubblico Pugliese, pensato nella duplice funzione di evento spettacolare e melting pot.
La 'Primavera dei diritti' - che ha avuto il suo prologo gia' dai primi di febbraio con 'Waiting for Primavera' un ciclo di performance e meeting nei Teatri Abitati di Puglia, oltre a numerosi eventi curati dalle Associazioni del territorio - si propone di sollevare discussioni, suscitare il confronto tra idee, stimolare un processo di crescita sociale e di consolidamento dei valori di democrazia, liberta' e solidarieta'. La rassegna multidisciplinare e' stata ideata con l'obiettivo di raccontare, attraverso i molteplici linguaggi dell'arte e della cultura, lo stato attuale dei diritti civili e le loro possibili evoluzioni in Italia e nel mondo. In programma oltre 100 eventi di teatro, danza, musica, un ciclo di conferenze internazionali, meeting con le maggiori Ong, performance, mostre, videoinstallazioni, 'azioni teatrali'. 'Primavera dei diritti' e' allo stesso tempo un racconto ed un esperimento. Ricerca, sperimentazione e confronto tra culture, la celebrazione della diversita' in una terra che ha nella 'convivialita' delle differenze' la traccia della propria storia.
'Primavera dei diritti' e' stata pensata per mettere l'arte, la danza, il teatro e la musica al servizio della cultura dei diritti civili, affiancando ai grandi nomi di artisti, nazionali ed internazionali, giuristi ed esperti in tema di migrazioni, omosessualita', pari opportunita', sicurezza e cooperazione. Sette le sezioni della Primavera: show (concerti, teatro e danza), performance, lezioni sui diritti, meeting, video, gastronomia e mostre. Contributi dei maggiori esperti mondiali: economisti, sociologi e docenti di prestigiose universita' europee e statunitensi. Tra le lectiones magistrales, coordinate dal Dipartimento interfacolta' di Scienze Storiche e Sociali dell'Universita' di Bari, anche quella del giurista e componente del Comitato Etico dell'Unione Europea Stefano Rodota' (il 23 febbraio).
Il 26 febbraio sara' la volta degli statunitensi Alan Hyde, dell'Universita' del New Jersey e Elizabeth Wolgast, docente dell'Universita' della California ed autrice del libro 'La grammatica della giustizia'. Si potranno ascoltare anche Ermanno Vitale, autore di 'Dal disordine al consenso. Filosofia e politica in Thomas Hobbes' e 'Ius migrandi', gli iberici Javier De Lucas Marti'n (mercoledi' 24), docente dell'Universita' di Valencia, direttore dal 1990 del Gruppo di studio su cittadinanza, immigrazione e minoranza, autore per conto della Commissione Europea del Rapporto sulle misure giuridiche contro il razzismo e la xenofobia in Spagna, e I'aki Rivera Beiras (giovedi' 25), dell'Universita' di Barcellona, al quale si deve la piu' importante e completa opera sul carcere 'La cuestion carceraria. Historia, epistemologia, derecho y politica penitenziaria', un contributo civile e politico alla lotta contro la tortura, alla sua stigmatizzazione e ripulsa.
Il 26 febbraio un'altra lectio magistralis in tema di tutela dei diritti civili con Tamara Pitch dell'Universita' di Perugia e l'argentino Daniel Borrillo dell'Universita' di Parigi Ovest - Nanterre La De'fense autore di 'Omofobia. Storia e critica di un pregiudizio'. Tra gli ospiti anche la Presidente di Di'Gay Project Imma Battaglia, un nome un destino, che conduce una lotta senza quartiere per la tutela dei diritti degli omosessuali, 'Una lotta ferma al palo' a suo dire. Nel programma lezioni sui diritti anche di Barbara Duden ed Eligio Resta (diritti fondamentali e corpo), Adalgisio Amendola e Vittorio Lingiardi (diritti fondamentali e sessualita'), Alessandro dal Lago, (diritti fondamentali e migrazioni), Giuseppe Mosconi, Pio Marconi, Matthias Rieger, Dario Melossi e Mauro Palma (diritti fondamentali e sicurezza), ai quali si aggiungono Luigi Ferrajoli e Franco Cassano per le relazioni conclusive.
Fonte: Adnkronos

lunedì 15 febbraio 2010

Alessandro Cecchi Paone a Domenica Cinque parla della sua vita gay e punta il dito su Renato Zero e Tiziano Ferro



Alessandro Cecchi Paone a Domenica Cinque parla della sua vita gay e punta il dito su Renato Zero e Tiziano Ferro

Alessandro Cecchi Paone, a Domenica Cinque, è stato intervistato da Barbara D’Urso in merito alla sua vita. E ha parlato apertamente di tutto, dal suo divorzio con Cristina, donna con la quale ha sempre avuto una forte complicità e per quale prova ancora un bene immenso. Ma ha trovato anche spazio per parlare della situazione gay in Italia. E per rivolgersi direttamente a Renato Zero e Tiziano Ferro. Per primo cosa, affronta il suo passato e la scoperta di essere gay:
“Dopo anni di uscite in coppia con altri amici, una sera, io e il mio migliore amico mentre dormivano insieme, abbiamo fatto sesso. Per sei mesi abbiamo cercato di capire cosa fosse successo. Se era una cosa seria oppure noi. Poi ho capito quello che provavo per lui e ho raccontato tutto a mia moglie. Ance lui l’ha fatto, ma è successo un finimondo. Se io e Cristinia siamo riusciti a rimanere amici, lui ha trovato una situazione opposta. E per paura, per la sua cultura cattolica, è ‘tornato’ etero. Ora è fidanzato con una donna”
Racconta anche di una storia lunga, di circa tre anni, con un ragazzo che chiama Mattia ed è di Palermo:
“Un ragazzo bellissimo, affascinante. Ma che è sempre stato discriminato per le voci che giravano sui suoi gusti sessuali. Nel suo paese lo prendevano a colpi di pietra per la sua presunta omosessualità. E ancora adesso, nelle foto che vengono pubblicate, devo chiedere che venga oscurato il suo viso per timore di ripercussioni.”
Parla della sua intervista al Corriere e quando la D’Urso gli domanda chi siano le persone dello spettacolo che lui definisce “vigliacche”, Cecchi Paone non si tira indietro e fa i nomi. Prima parla di Renato Zero:
“Ha un curriculum artistico importante. Ha avuto successo per aver cantanto canzoni anche su rapporti a tre (Il triangolo), si vestiva di lustrini e sculettava sul palco. Eppure, in un’intervista, ha paragonato i gay ai down. E trovo offensiva la cosa, per entrambe le categorie. Sopratutto trovo vergognoso le parole di un uomo che appare gay e non ha mai speso una parola per fare luce o prendere una posizione. Potrebbe aiutare e fare molto anche per le persone che, invece, quotidianamente, vengono discriminate e si devono nascondere nella vita di tutti i giorni”

Incalzato, parla anche, chiaramente, di Tiziano Ferro:
“Poi si dice sempre che Tiziano Ferro sia gay. Lo dicono molti siti, lo dicono i blog. Eppure lui non dice mai niente Si vociferava che fosse anche il mio fidanzato segreto. Colgo l’occasione per chiedere a Tiziano Ferro di parlare chiaramente, di dire se è gay oppure no. Di dirlo, di approfittare dell’occasione per fare un eventuale coming out o negare la cosa se non fosse vera. E io ne approfitto per dire che, purtroppo, non è vero, non è il mio fidanzato segreto”
E l’intervista si conclude con Cecchi Paone che ribadisce quanti personaggi conosciuti in tv continuino ad essere gay nella loro vita privata ma si ostinino davanti alle telecamere ad essere assolutamente insospettabili. E quanto invece potrebbero essere d’aiuto per la comunità gay e per i messaggi positivi da lanciare.
E qua mi permetto un’osservazione personale. Alessandro Cecchi Paone, molte volte l’ho trovato spocchioso, forse un po’ altezzoso nella sua (infinita) cultura Eppure oggi, ho visto Alessandro Cecchi Paone come “essere umano”, come persona che finalmente parla di cose che si possono solo bisbigliare. Molti dicono di avere un amico o un “amico di amico” che è sicuro che Tiziano Ferro sia gay, eppure lui è il primo, in televisione, ad aver dichiarato queste cose. E’ come se avesse aperto il famigerato vaso di Pandora, che avesse indicato l’elefante in salotto che nessuno vuole vedere, ma è innegabile. Per cui, un mio applauso a quest’uomo che, coraggiosamente, senza ipocrisia, ha parlato a voce alta, di argomenti “scomodi” che tali non dovrebbero essere più.
fonte queerblog

LE ATTRICI L WORD IN ITALIA!



THE Sisters Organizzano da tempo eventi per donne ( in Italia ) e ora faranno IN ESCLUSIVA e a livello INTERNAZIONALE un mega party, per la prima volta in Italia, ogni ultima domenica del mese a partire dal 28 febbraio, che si chiamerà THE PLANET girl...ad ogni serata ospiteranno una BIG di L WORD fino a fine estate con una sorpresa spettacolare!
Vedi info su facebook/the planet girl e sito http://www.theplanetgirl.it/ ( in costruzione ).


Cara amica, siamo felici di comunicarti che finalmente le attrici di L WORD verranno in Italia e ad una serie di eventi organizzati da THE SISTERS per sole donne.
IL PRIMO EVENTO DOMENICA 28 FEBBRAIO..scopri l'ospite, vai nel sito http://www.theplanetgirl.it/
o/e iscriviti al grubbo facebook/the planet girl ...potrai informarti su tutto il programma THE PLANET e ricevere gli inviti ufficiali.
Affrettati e non dimenticare che lo scopo di questa mail è UN PASSAGGIO A CATENA che ci permetterà di informare tutte nel più breve tempo possibile..le tue amiche saranno felici di ricevere questa mail e loro faranno lo stesso.
Pubblicato da Verona Lesbica Gay Trans

Pisa celebra Keith Haring



Arte. Pisa celebra Keith Haring a 20 anni dalla morte con un grande evento.

Artisti, ballerini di breakdance, dj’s, proiezioni video, vin brule’ e frittelle per l’Haring block party.
E’ il programma pisano per ricordare il ventennale della morte dell’artista Keith Haring avvenuta il 16 febbraio del 1990. Il maestro newyorkese, pochi mesi prima di morire, realizzo’ e lascio’ in eredita’ a Pisa la sua ultima opera pubblica, il murale Tuttomondo posto sulla parete laterale della chiesa di Sant’Antonio.

All’evento del 16 febbraio parteciperanno i migliori dj del territorio selezionando musica black, hip-hop, funk, afrobeat, e balleranno le crew di breakers, di vecchia e nuova generazione, per ricreare l’atmosfera di quella incredibile settimana del mese di giugno 1989 quando Haring realizzo’ il dipinto coinvolgendo tutti coloro che si affacciavano incuriositi a vedere cosa stava succedendo.
fonte gaynews24

domenica 14 febbraio 2010

La svolta di Luxuria: spero nella destra liberale



ROMA — Finiti i tempi dei lanci di finocchi (intesi come ortaggi), del «meglio fascista che frocio» urlato in tv da Alessandra Mussolini, del fintamente rispettoso «signor Guadagno» ripetuto dal leghista Castelli. Accantonati dileggi e sarcasmi, Vladimir Luxuria — già paragonata a Obama da Piero Sansonetti dopo l'elezione per Rifondazione — flirta con Ignazio La Russa e lancia segnali di disponibilità alla destra: «Adesso non ho tempo e non mi candido neanche a Miss Italia. Ma se me lo chiedessero più avanti forse non direi di no: vorrebbe dire che è nata una nuova destra liberale, alla Sarkozy». Nel frattempo, dopo i disagi dell'Isola dei Famosi, Luxuria farebbe un salto volentieri tra i saloni ovattati di Palazzo Chigi: «Con la Carfagna ho già collaborato. Se lei o un altro ministro mi chiedessero di lavorare a un progetto sui diritti civili, lo farei volentieri».

Trasformismo? Opportunismo? Nient'affatto. Perché l'esperienza con la sinistra radicale per Luxuria è stata solo una parentesi. Che cancella con un tratto di penna: «Non sono mai stata militante. L'unica tessera che ho è quella dell'Avon». I suoi ex colleghi di scranno non saranno felici. «Non sono rimasta in contatto. E comunque sono moralmente onesta: vado dove posso migliorare la vita della gente». Qualcuno se l'è presa: «Mi hanno dato della vigliacca e della traditrice. Ma mi sono arrivati molti più elogi».

Nostalgia delle poltrone, come maligna qualcuno, o ritorno alle origini (suo padre era un almirantiano di ferro), Luxuria sbarca a destra, sdoganata alla Vita in diretta da Ignazio La Russa. Il «macho» di destra, tutto legge e ordine, e l'icona trans, tutta strass e parità di genere, hanno improvvisato un simpatico siparietto, scambiandosi cordialità. La Russa ha aperto ai gay nelle caserme. E già che c'era ha elogiato Luxuria. Che gongola: «Se permette, dopo essere trattata per anni come una Cicciolina ridicola (copyright Mastella), sentire un ministro che dice che ho lavorato meglio di molti suoi colleghi, mi riempie di orgoglio. E poi perché queste cose sulle caserme non le ha dette prima Parisi?».

Quanto basta per dimenticare le molte scortesie ricevute. Come quando Elisabetta Gardini la incrociò nella toilette di Montecitorio e rimase «traumatizzata», sentendosi «violentata». Con Giorgia Meloni che chiosava impietosa: «Il Parlamento è diventato un circo Barnum». Anche a sinistra non sono mancati sarcasmi e battutacce da cinepanettone («da falce e martello a falce e pisello»). Grazie alla caparbietà e a un'imprevista preparazione, Luxuria ha conquistato spazio e giudizi benevoli. Attestati di stima da Marina Berlusconi — «È preparata, ragionevole, con un grande senso dell'umorismo» — e persino da Castelli: «È intelligente, corretta, per nulla volgare».

Maurizio Gasparri, facendo uno sforzo, ha detto di non trovarla affatto «sciocca». Lei incassa ed esibisce le credenziali: «Partecipai a una festa del Tricolore. E a un'iniziativa leghista». Di Berlusconi disse di non odiarlo: «Anche lui si trucca e mette i tacchi». La battuta su Marrazzo, però, non le è piaciuta: «Uno scivolone». Del resto lei è più attratta da altri nomi: «La corrente che mi intriga di più è quella di Fini. La Polverini ha anche aperto sulle coppie di fatto». Archiviati Paolo Ferrero, che le offrì un posto a Strasburgo, e Fausto Bertinotti, che le fece l'encomio solenne: «Ha vinto l'Isola dei Famosi perché è autentica: come il movimento degli Studenti».
Alessandro Trocino "Il Corriere della Sera"

Pineda de Mar in Spagna prima edizione di GuayWay Pineda Lesbian & Gay Festival



Al via la prima edizione di GuayWay Pineda Lesbian & Gay Festival
Si terrà Pineda de Mar in Spagna il festival LGBT più ‘loco’ della Costa Brava.
Il passaparola è già cominciato sul web e sui social network ma la notizia ora è ufficiale: ha preso il via la fase delle prenotazioni online per “GuayWay Pineda Lesbian & Gay Festival”, il grande evento di intrattenimento e vacanza dedicato al mondo LGBT, dal 25 aprile al 2 maggio 2010.
Il Festival, alla sua prima edizione, si terrà a Pineda de Mar, stazione turistica e balneare della Costa Brava che si trova a pochi chilometri da Barcellona. Il periodo è quello ideale per salutare l’inizio della bella stagione, approfittando delle lunghe spiagge di sabbia fine di Pineda e di un Festival ricco di eventi e iniziative dedicate alla comunità LGBT. E con Barcellona dietro l’angolo, la metropoli pulsante più vivace del sud Europa, il successo è garantito.
GuayWay Festival sarà una grande avventura dove i partecipanti, provenienti da tutta Europa, potranno dedicarsi a divertimenti, musica, incontri, ma anche momenti di relax e approfondimento culturale. Sono previsti spazi dedicati per eventi di grande richiamo con concerti, show live di intrattenimento con Drag Queen, Q-Boys e Q-Girls, discoteca con animazioni in tema (transgender, burlesque …) e guest star internazionali in consolle.
Confermato già da ora lo show della band culto italiana della dance anni ’70 “Discoinferno”.
Per quanto riguarda le prenotazioni, è già possibile acquistare online le diverse proposte turistiche, che vanno dall’ingresso giornaliero fino al pacchetto completo di una settimana in hotel, con diritto a sconti sulle bevande e accesso completo a tutte le aree del Festival. La novità è rappresentata dal costo dei pacchetti, che aumenterà in modo trasparente mano a mano che si avvicina la data d’inizio dell’evento. Il consiglio degli organizzatori è dunque di riservare il prima possibile, per godere delle offerte migliori e sfruttare al massimo le potenzialità di divertimento di GuayWay Festival. La prima scadenza da non perdere è il 28 febbraio. http://guaywayfestival.com
fonte: federico crespi e associati

San Valentino gayfriendly su FoxLife


San Valentino gayfriendly

In occasione di San Valentino, FoxLife ha realizzato uno spot in cui ci sono varie coppie che si baciano. Anche coppie gay. Il brano che accompagna il video è Love will save us di Marco Guazzone, musicista romano che, nella prossima primavera, aprirà le date italiane del tour europeo di Jay Brannan, tra i protagonisti di Shortbus.

Buon San Valentino gay a tutt*, anche a chi innamorato non è (e quei furboni di Foxlife hanno messo pure un ragazzo che abbraccia un cagnolino!)
fonte: queerblog