sabato 16 gennaio 2010

No Comment...


Zanardi - Incorvaia, interviene l’onorevole Bongiorno

Sta acquistando una eco mediatica finalmente il caso di Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia, la coppia gay di Savona che sta effettuando in questi giorni uno sciopero della fame, allo scopo di invitare il Parlamento a calendarizzare delle proposte di legge sulle unioni civili.
Qualche giorno fa li abbiamo visti ospiti da Federica Panicucci, nel salotto di Mattino 5. In quell’occasione il più giovane della coppia, Manuel, aveva raccontato di aver avuto dei problemi legati al digiuno: proprio stamattina il ragazzo ha annunciato di aver sospeso lo sciopero della fame in seguito all’ennesimo malore, ed è stato reso necessario l’intervento della Guardia Medica.
Intanto, qualcosa si muove anche tra le istituzioni e questo testimonia che l’iniziativa della coppia sta inaspettatamente funzionando. Ecco il comunicato stampa della giornata di oggi uscito alle ore 19.52
In data 14 gennaio siamo stati contattati dalla segreteria dell’Onorevole Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, che ci ha ufficialmente richiesto l’interruzione dello sciopero della fame. Ci riserviamo di ponderare riguardo la richiesta dell’On.Bongiorno, in attesa di un invito presso la Stessa.
Rimaniamo in attesa della calendarizzazione delle tematiche a noi care, ricordando che alla Commissione di Giustizia sono state consegnate da diversi esponenti parlamentari delle proposte di legge, inerenti la nostra battaglia, da diversi mesi. Sollecitiamo L’On. Bongiorno, sentiti i capogruppi parlamentari, a sveltire le operazioni di nomina di un relatore che possa porsi come mediatore effettivo tra le diverse proposte di legge.
Comunichiamo che dopo aver parlato con Aurelio Mancuso, presidente in carica di Arcigay, ci è stato chiesto di lanciare un appello pubblico a tutte le associazioni che condividono il nostro obiettivo, al fine di trovare sostegno a questa importante iniziativa.
Ringraziamo l’intervento di Imma Battaglia, che nonostante abbia delle remore riguardo la metodologia di protesta, sta appoggiando comunque questa iniziativa auspicando un incontro ufficiale con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
E’ rinnovato l’impegno di molti esponenti della politica italiana, quali Sergio Rovasio, Ivan Scarfarotto, Anna Paola Concia, Ignazio Marino.
Teniamo a sottolineare che la nostra iniziativa non nasce dall’oggi al domani, e che la nostra battaglia per i diritti civili è in atto già da più di cinque mesi attraverso il progetto di affermazione civile proposto dall’associazione Radicale Certi Diritti in collaborazione con Rete Lenford.
fonte: gaywave

“Due Volte Genitori” Martedì 19 a Pisa


Martedì 19. “Due Volte Genitori” all’Arsenale di Pisa.
16 gen
2010 Martedi 19 gennaio 2010 alle 21:00 al cineclub Arsenale di Pisa verrà presentato il documentario “Due Volte Genitori” di Claudio Cipelletti.
Due Volte Genitori è un film sulle mamme e i papà di lesbiche e gay, prodotto da AGEDO (Associazione genitori, parenti e amici di omosessuali) e proposto da Arcilesbica Pisa, con il patrocinio di Comune e Provincia di Pisa.
Il documentario di Claudio Cipelletti è un lavoro toccante, risultato di un lungo percorso di ricerca a contatto con le famiglie e di due anni di lavorazione. Un viaggio in sei capitoli che parte da “quel giorno, quell’ora e quell’istante” in cui tutto è cambiato, il momento della rivelazione dell’omosessualità di un figlio o di una figlia. Un viaggio che traversa territori interiori impervi: all’inizio quelli della perdita, della colpa, poi quelli del bisogno di capire; i territori della conoscenza, dell’indignazione, del sesso, e quelli del confronto, della esposizione di sé, del cambiamento. Fino a quelli inattesi del “crescere da adulti” e del rinascere.
Ma anche un viaggio nel nostro Paese, tra le mura domestiche delle famiglie italiane, dai figli e fratelli ai genitori, dai genitori ai nonni e poi di nuovo ai figli.
La proiezione, ad ingresso gratuito, sarà introdotta da Arcilesbica Pisa e Arcigay, con interventi di Marilù Chiofalo (assessora alle Pari Opportunità – Comune Pisa) e Dino Buzzetti (responsabile regionale Agedo Toscana).

7 catene commerciali Scorrette coi consumatori


Scorretti coi consumatori, 7 catene commerciali nel mirino dell’Antitrust.
16 gen
2010 L’Antitrust ha avviato 5 istruttorie per possibili pratiche commerciali scorrette nei confronti di 7 imprese che rappresentano le principali catene commerciali di
prodotti di elettronica, informatica, tecnologia e elettrodomestici.
I procedimenti, spiega l’Autorita’, “avviati alla luce delle molte segnalazioni inviate dai consumatori, dovranno verificare se le aziende abbiano agito correttamente nell’informare i consumatori sull’esistenza della garanzia legale sui prodotti e sulle differenze con la garanzia convenzionale offerta a pagamento”. Le istruttorie, inoltre, “dovranno accertare se le imprese abbiano correttamente riconosciuto ai consumatori l’esercizio della garanzia legale e il diritto di recesso”.

Nel mirino dell’Authority, in particolare, sono finiti Mediamarket (marchio Mediaworld), Unieuro, Sgm Distribuzione (marchio MarcoPoloExpert), Euronics e Nova (marchio Euronics), Dps Group e Dml (marchio Trony).
fonte:gaynews24

venerdì 15 gennaio 2010

Le Iene italia uno...facciamo chiarezza!


Il programma di Italia 1 mischia omosessuali, i trans, le trans, travestiti, Lapo Elkann e Barack Obama. Proviamo a fare chiarezza.
14 Gennaio 2010
Il programma di Italia 1 “Le Iene” ha sempre fatto un servizio importante per il cittadino medio, pur non essendo un organo pubblico ma, anzi, facendo parte di un network privato che vive con la pubblicità. Dopo questa premessa perbenista va detto che nella puntata di ieri, 13 gennaio, è stato fatto un casino incredibile.
Si parla del mondo Lgbt. Luca, Paolo e Ilary attaccano in studio parlando della situazione degli omosessuali in Italia, che “loro” sono tra noi ma non ancora accettati; segue qualche battuta dozzinale che strappa la risata, ma ad un certo punto il fattaccio: comincia la discesa delirante verso il baratro del caos.
 Parlano di Obama e di come abbia dato l'esempio nominando nel proprio staff... UN trans, meglio nota come la transgender Amanda Simpson. Oltre alla confusione tra omosessuale e transgender, che non tratto per evitare d'essere prolisso, quell'articolo “un”, sbagliato, continua a ripetersi ancora per tutto il servizio seguente: un impasto di cazzate, passatemi il termine, infinito.
La neo-Iena Laura Emmanelle Herlihy-Gauthier simula d'essere stata tradita dal fidanzato con una prostituta transgender. L'attacco del servizio è già delirante: la Iena parla di uomini che vanno con altri uomini travestiti da donna, ovvero i trans. Orrore. Mi sento dal cuore di voler aiutare la buona Laura Gauthier a fare chiarezza nella propria mente.
Un uomo che si sente uomo, che però sente anche il bisogno di vestirsi da donna senza voler affatto cambiare sesso... non è una trans! O meglio, è ancor più corretto l'inverso: che la transgender e la transessuale non sono e non si sentono uomini travestiti da donna.
Ma il servizio prosegue e così prosegue l'ignoranza imperante.
La ragazza si reca da quattro prostitute trans per chiedere delucidazioni. Le prime due le spiegano che il fidanzato non è omosessuale, altrimenti sarebbe attratto dagli uomini. D'altronde, lo dice la parola stessa omo-sessuale. Ma la ragazza non si convince. La terza intervistata invece spiega alla ragazza che l'infedele è bisessuale, e la Iena si convince. Una strana teoria.
Sulla possibile bisessualità o omosessualità di questo fantomatico ragazzo nessuno può effettivamente sapere nulla, ma il fatto che il bisessuale in quanto tale sia un uomo attratto dalle transgender e dalle donne è certamente un'ulteriore cazzata, altrimenti come definire un individuo attratto da persone del proprio sesso e di quello opposto?
Il tutto si conclude con un servizio di Enrico Lucci che chiede a Lapo Elkann delucidazioni sulla “moda di andare a trans”, assumendo come fondata la falsità che trans significa prostituta; equazione alla pari di quella che vuole le donne tutte puttane e i gay tutti pedofili.
Mi sento libero di consigliare al programma “Le Iene”, spesso all'avanguardia su temi sociali e sulla laicità, di assumere un consulente quantomeno lucidamente informato su questo tipo di realtà, altrimenti si rischia di disinformare i telespettatori e di fare, detto alla Emilio Fede, una “figura di merda”.
sotto il video....
fonte: gaytv,you tube

Milano man fashion week


Milano man fashion week. Ai Magazzini Generali sfilata per PourHomme
Sabato 16 gennaio presso i Magazzini Generali, PourHomme apre la settimana della moda maschile con un fashion party + sfilata del pret-a-porter.

“l’unico modo per sentirsi qualcuno è sentirsi se stessi” Jim Morrison

Emancipato dalla schivitù della moda il pubblico di Pourhomme si veste dei vestiti nuovi dell’imperatore!
Nell’anima del pret-a-porter la moda per tutti… Pourhomme, semplicemente fashion, è ancora in saldo… 100% di sconto!
INGRESSO OMAGGIO a tutti gli universitari entro le 00:30.
dj set by Aka Mr Roger
Voice: Leisure Boyz, LorenzoPezzotti
Special Animation :
PH GoGoBoys & PureELLE Girls
Visual & art director
Casaparticular events
POURHOMME ai MAGAZZINI GENERALI
Via Pietrasanta, 16 Milano
fonte:mondoqueerblog

giovedì 14 gennaio 2010

Mariela Castro si scontra con il padre per diritti lgbt


Mariela Castro si scontra con il padre
Ci sono delle resistenze malgrado ci sia stato un appoggio politico: ci sono contraddizioni nel prendere le decisioni
L'Avana - Mariela Castro, direttrice del Centro nazionale di educazione sessuale (Cenesex) di Cuba, si scontra con i «pregiudizi» del governo di suo padre Raul nella lotta per i diritti del mondo omosessuale e transessuale.«Ci sono delle resistenze malgrado ci sia stato un appoggio politico: ci sono contraddizioni nel prendere le decisioni» ha dichiarato ieri Mariela Castro, figlia di Raul Castro, nel presentare all'Avana il V Congresso cubano di educazione, orientamento e terapia sessuale, previsto per questo mese. A Cuba, dove gli omosessuali sono stati normalmente oppressi, l'educazione sessuale è stata dichiarata «politica di Stato» nel congresso del Partito comunista cubano (Pcc) del 1975. «Proponiamo un'unione legale per coppie dello stesso sesso per garantire gli stessi diritti che vengono garantiti agli eterosessuali attraverso il matrimonio», ha affermato la Castro, precisando che «dove esiste più resistenza a questo disegno di legge è nelle adozioni». «Ma continuiamo a bussare alle porte - ha aggiunto - Sarebbe infatti una grande vittoria per il mondo omosessuale». Il governo cubano ha approvato solo nel giugno 2008 gli interventi operatori di cambiamento di sesso.
Pubblicato da notiziegay.it

La Regina Rania di Giordania madrina del Pride londinese?


La Regina Rania di Giordania madrina del Pride londinese?
2010 C’è da registrare in questi giorni febbrile scambio di corrispondenza tra i vari organizzatori del pride londinese ed alcuni collaboratori della regina Rania di Giordania che stanno facendo di tutto per averla alla parata annuale dell’orgoglio gay che si terrà in estate nella capitale britannica. La regina in quel periodo si troverebbe già a Londra per cui da parte degli organizzatori invitarla è stato quasi d’obbligo. L’eventuale accettazione da parte della regina di Giordania di fatto spalancherebbe anche la porta ad un’eventuale presenza dei principi reali, William e Harry invitati anch’essi dal comitato organizzatore ma tenuti lontano dal protocollo di corte che non prevede la partecipazione di nessun membro della Royal Family a cortei di rivendicazione. Della giovane e bella Rania di Giordania è noto l’impegno profuso non solo nel suo paese ma anche nell’intero mondo arabo a favore delle donne. La regina a giugno si troverà inoltre in Italia dove dovrà partecipare ad un convegno il cui tema sarà proprio la condizione femminile nei paesi arabi.
fonte:gaynews 24

mercoledì 13 gennaio 2010

Con Anthony Heinl la danza diventa magia


Con Anthony Heinl
la danza diventa magia
Appuntamento al Teatro Moderno per entrare in un mondo fantastico
Grosseto, 13 gennaio 2010 - La magia della danza rivivrà domenica alle 21 al Teatro Moderno con 'Evolution', uno spettacolo, quello proposto dal coreografo americano Anthony Heinl ex danzatore dei Momix, di grande impatto visivo e suggestività. Si tratta di un viaggio all’interno di un mondo dove fantasia, bellezza e ironia si sposano in perfetta armonia. Un’esplosione di visioni e immagini, carico di un forte messaggio creativo e artistico, in cui illusioni sceniche alimentano la fantasia dello spettatore. La grande forza di questa rappresentazione sta nella sua contaminazione da parte di varie forma d’arte come non solo la danza, il teatro fisico e l’acrobatica, che sono alla sua base, ma anche la video art e l’utilizzo creativo di nuovi "marchingegni" tecnici e scenici.
Anthony Heinl presenta una serata in cui il sogno, la fantasia e la semplicità sono la formula magica del suo successo. Lo spettacolo contiene scenari molto poetici dove, tra luci e colori in movimento, prendono vita nuove creature mai viste prima. Slittano nello spazio, si elevano dal suolo si snodano e si riuniscono con movimenti delicati e misurati. In quest’atmosfera cosi sognante non mancano però momenti di umanità in cui affiorano personaggi divertenti e ironici che raccontano in maniera silenziosa tutte le loro storie fatte di conquiste e sconfitte. Alla base del lavoro di Anthony Heinl vi è la creatività e l’illusionismo, che affascina piccoli e grandi. La sua magia deriva da un nuovo concept di black light theater, raro e unico nel suo genere, che cattura mente e cuore dello spettatore.
fonte: la nazione

martedì 12 gennaio 2010

Spagna, è polemica per minorenne che cambia sesso


Martedì, 12 Gennaio 2010.
E’ polemica in Spagna sul caso di un ragazzo di 16 anni che è stato sottoposto a un operazione per il cambio di sesso; a Barcellona è stata eseguita una delle prime operazioni chirurgiche al mondo di questo genere, in seguito al volere dei genitori e soprattutto grazie a una decisione giudiziaria che ha dato il via libera al cambio di sesso. Il giovane, ricoverato alla Barnaclinìc, era trattato da circa un anno e mezzo con ormoni femminili.
In realtà la legislazione spagnola prevede che a cambiare sesso siano solo i soggetti maggiorenni, tranne nel caso in cui a dare parere favorevole siano, oltre i genitori, anche un team di esperti.
Non è la prima volta tuttavia che vi raccontiamo un episodio del genere: vi abbiamo parlato di un bimbo di 8 anni dell’Arizona che ha cambiato sesso perchè il pediatra lo aveva identificato come transgender (il ragazzino trasformava i soldatini in bambole); un altro cambio di sesso precoce è avvenuto in Gran Bretagna, in cui però l’operazione alla quale è stata sottoposto il piccolo consisteva solo in alcuni cambiamenti estetici.
fonte: gaywave

il video della drag queen licenziata


Teramo, licenziato perchè faceva la drag queen

Il video che potete ammirare qui sopra può essere divertente, ma meno piacevole deve essersi rivelato per il datore di lavoro di “Lady Limoncella“, ovvero un 27enne di Teramo che di sera tiene spettacoli come drag queen nei locali notturni.
Il giovane, occupato in una catena di oggetti per la casa, è stato licenziato dopo che i suoi capi avevano visualizzato una delle sue esibizioni su Youtube. Davvero una grave ingiustizia.
Questo episodio fa urlare alla discriminazione sul lavoro in base a un presunto orientamento omosessuale (ma ci sono tantissime drag etero), ma i suoi superiori si difendono, dicendo che il ragazzo avrebbe violato il periodo di malattia andando a fare gli spettacoli nei locali notturni.
Adesso toccherà al giudice pronunciare la sentenza di condanna o di assoluzione nei confronti del lavoratore. Una sua condanna solo perchè svolge una professione che potrebbe ledere l’immagine della società sarebbe da considerarsi grave: molti uomini si travestono certe volte per arrotondare, magari perchè si tratta di padri di famiglia con figli piccoli a carico.
Vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi la storia di Nikita Balli, una drag queen sarda discriminata sul posto di lavoro alla quale, dopo essere stata fermata dalla polizia, è stato impedito di entrare nel Comune di Sassari per 3 anni. Nemmeno fosse un clandestino o un avanzo di galera.
Ma probabilmente le drag queen sono più amate nel mondo del cinema che nella realtà: chi di voi non ha ammirato il bellissimo Patrick Swayze in “A wong foo- Grazie di tutto Julie Newmar“, in cui un gruppo di drag dovevano integrarsi con la popolazione di un villaggio; pensate che Daniel Radcliffe ha raccontato di sognare una carriera del genere. Perchè dunque spezzare così il sogno di Lady Limoncella?
fonte: gaywave

Nicki Vendola finanzia il locale gay


martedì 12 gennaio 2010
E Nicki Vendola finanzia il locale gay
La regione Puglia stacca un assegno per un caffé letterario. La fondatrice: il presidente poteva fare di più
Il primo governatore dichiaratamente omosessuale d'Italia e nessun locale gay o glbt che dir si voglia nella città capoluogo. È il paradosso di Bari e della Puglia dove, da quando è diventato presidente della Regione Nichi Vendola, dopo gli entusiasmi e l'orgoglio iniziale è diventata una città meno aperta verso i gay di come era prima. Tanto che ultimamente il portale gay.it ha scelto come politico testimonial un etero come Sergio Chiamparino piuttosto che l'omosessuale dichiarato con più potere in Italia. Tutto questo volge a favore di Vendola che non ha sfruttato l'importante carica ricoperta per favorire il «suo» mondo ma da questo punto di vista ha rispettato il più possibile l'istituzione che guida. Una lacuna, la mancanza di un locale gay, rimasta fino alla fine del 2009. L'onta, nella città simbolo di Vendola andava lavata in fretta. Prima che la legislatura regionale si concludesse. E visto che da sole non sono sorte come funghi iniziative culturali gay, ci ha pensato la stessa Regione a finanziarne almeno una. «I gay e tutto il mondo glbt (gay, lesbo, bisex e trans, ndr) fino ad ora in città hanno avuto solo luoghi di ritrovo ludici, mai dove riflettere e fare cultura» ha spiegato Ketty Diana che proprio nell'ultima settimana del 2009 insieme con il suo gruppo di amici Cime di Queer, ha aperto a Bari vecchia «Glamorama», il primo caffè letterario contro l'omofobia. Un locale che sembra pensato proprio sull'idea di omosessualità colta, letterata, a volte cattolica e quasi mai gridata che ha sempre espresso Nichi Vendola. Un piccolo locale in un basso nel dedalo di vicoli del borgo antico barese, a pochi passi dalla chiesa di San Nicola. E al suo interno, poltrone, tanti libri e muri foderati di foto e manifesti gay, dove brilla la scritta No Vat, simbolo della campagna contro il Vaticano; uno spazio per esibizioni canore e discussioni. E un blog dedicato. Sembra proprio un locale a immagine e somiglianza dei desiderata di Nichi Vendola, che però non si è fatto ancora vedere da quelle parti. Intanto, però si è fatta viva la regione con un bell'assegno che ne ha permesso l'apertura. Esattamente un anno fa infatti l'ente di Vendola aveva lanciato l'iniziativa «Principi attivi» che prevedeva un finanziamento di 25 mila euro per iniziative imprenditoriali giovanili. E pochi mesi fa con la pubblicazione della classifica sono stati sbloccati i fondi per i vincitori compreso il «Glamorama» che ha potuto finalmente aprire. Alla fondatrice Ketty Diana però, non basta ancora. E pensa che quella del presidente gay sia stata un'occasione mancata. O per lo meno da intensificare, magari con una seconda legislatura. «Ovviamente il presidente della regione è gay, ma questo non cambia le cose. C'è stato troppo poco. La Puglia ha fatto meglio di altre regioni ma non condividiamo il presidente per le politiche sul lavoro e sugli immigrati. Bisogna fare sicuramente di più se vogliamo il cambiamento della società».
Pubblicato da notiziegay.it

lunedì 11 gennaio 2010

Ufficiale: Michael Jackson è stato ucciso


Per Conrad Murray le cose si stanno mettendo malissimo: stando a quanto ribadisce il tabloid britannico “News of the world“, è arrivata l’ufficialità della morte del Re del Pop Michael Jackson per omicidio. Il giornale d’Oltremanica ha pubblicato il certificato di decesso, a oltre sei mesi dalla scomparsa dell’artista.
A uccidere Jacko sarebbe stata la quantità incontrollata di Propofol, un potentissimo sedativo, “dopo un’iniezione endovenosa fatta da un’altra persona“.
L’unico indagato è a questo punto il medico curante di Michael Jackson, il dottor Conrad Murray: questo signore rischia di essere incriminato per omicidio preterintenzionale, dato che la fonti della Procura di Los Angeles lo accusano di una “grossolana negligenza” nella somministrazione del medicinale che ha dato al cantante il colpo di grazia.
Murray si è limitato a ribadire la sua innocenza attraverso il suo portavoce, ma non ha commentato il lavoro degli inquirenti.
Strano che si sia arrivati all’ufficialità della notizia dopo tutto questo tempo, ma sua sorella Latoya lo aveva sempre detto: suo fratello era stato assassinato, non c’era altra spiegazione!
fonte: gaywave

Cinema "A single man" di Tom Ford


Il 15 gennaio, anticipato rispetto al 22, esce "A single man" al cinema: un modo per ottenere un sicuro flop contro Avatar?

Fino a poco tempo fa, “A single man“, il pluripremiato e lodato dalla critica film di Tom Ford, doveva uscire nei cinema il 22 gennaio. Poi ecco la notizia dei nostri amici di Cineblog sull’anticipo della pellicola nelle sale (nemmeno troppo pubblicizzato) che sicuramente non lo avvantaggia ma lo sacrifica.
Il 15 gennaio è la stessa data scelta per far esordire “Avatar” nei cinema italiano, dopo il boom in tutto il mondo della pellicola. E affiancare qualsiasi film in quella settimana è un suicidio annunciato. Anticiparla è pura follia. Un caso anomalo o forse il desiderio di far uscire una pellicola a tematica gay, soffocata volutamente dal clamore che provocherà “Avatar” e quindi farla passare sotto silenzio?

Nel frattempo, dopo il salto, troverete il trailer in italiano del film che racconta la storia di George, un professore californiano che ha da poco perso il suo compagno e degli incontro che avverranno in una sua giornata, da quello con l’amica del cuore Charlotte a un allievo forse invaghito di lui…
fonte:queerblog

Iris Robinson contro i gay e tradisce il marito con un ragazzino


Iris Robinson, l'ipocrisia e l'incoerenza di una donna che cita Dio contro i gay e tradisce il marito con un ragazzino

In questi giorni, nel mondo, hanno provocato grande fervore le vicende pubbliche e private della signora Iris Robinson. Già, perchè proprio lei, membro del Parlamento di Westminster per il Dup (Democratic Unionist Part) e moglie del primo ministro dell’Ulster Peter Robinson, sembra abbia tentato il suicidio il 1 marzo 2009, dopo che il marito aveva scoperto di una sua lunga tresca con un ragazzino, oggi 21enne, ma “ieri” 19enne.
Lei ora ha 60 anni e, come nelle tradizioni più scontate da telenovelas pomeridiana, si è invaghita di un ragazzino, conosciuto per caso. E se fin qua, son panni che si potrebbero definire “lavabili a casa, tra le quattro mura domestiche”, i problemi gravi sono due: l’ipocrisia del suo moralismo quasi violento ed aggressivo e il fatto di aver ottenuto 50 mila sterline in prestito da due costruttori per finanziare l’apertura di un bar del suo giovane stallone. Già nel 2008 si era fatta prendere dai sensi di colpa e si era ricordata improvvisamente che la parola di Dio che tanto sbatteva in faccia a chiunque, valeva forse anche per lei.
E a dicembre, poco prima che venissero infangati pubblicamente da un canale televisivo, i Robinson hanno ammesso tutto: del resto il marito aveva saputo della relazione extraconiugale e anche del prestito. Lei è stata espulsa dal partito, ha perso il suo seggio parlamentare e il marito sta rischiando molto, dal momento che non ha denunciato le irregolarità finanziarie della moglie. Ma quello che maggiormente è uscita distrutta da questa storia squallida è l’immagine perbene, perbenista e religiosa di una donna che non era mai fatta scrupoli nell’accusare, insultare e denigrare i gay, senza alcun rispetto:
Nel giugno 2008, tra una pausa e l’altra dei suoi incontri bollenti e sessuali con il 19enne, la 58enne Iris indicava l’omosessualità come un abominio e che i gay la disgustavano e la nauseavano. E infine, caritatevole e sempre disposta verso l’altro (come ne ha ben -troppo- dato prova…) era persino disposta a consigliare uno psichiatra di sua conoscenza molto bravo, che sapeva “trasformare” i gay in etero (non è dato da sapersi se con una bacchetta magica o una pozione fumosa).
A queste affettuose parole nei confronti del mondo Lgbt nacquero numerose polemiche e attacchi frontali alle parole pronunciate dalla donna. Lei si giustificò peggiorando ancora di più la situazione (”Così come un assassino può essere redento da Gesù Cristo, così può un omosessuale“). Intervenne anche il marito (allora già ‘cornuto’) che candidamente sostenne la moglie in quella bufera mediatica (”Non è stata Iris Robinson a decidere che l’omosessualità è un abominio. È stato l’Onnipotente“).
P.s. Guardando questa foto così “naturale”, per nulla impostata e artificiale, dalle mie parti si direbbe “Ghigna, ghigna…“: (tradotto: ridi, ridi…)
fonte: queerblog

Impiegato di giorno, drag queen di notte


in abruzzo
Impiegato di giorno, drag queen di notte
L'uomo è stato licenziato. Per i legali è un pretesto. «Chiederemo un risarcimento»
MILANO - Licenziato perché la notte si è esibito in un locale notturno di Pescara vestito da donna durante un periodo di malattia a seguito di un incidente stradale. Protagonista della vicenda un 27enne teramano che lavora a tempo indeterminato in un punto vendita di una catena commerciale di prodotti per la casa a Tortoreto. Secondo i legali del giovane, il licenziamento è un pretesto. Al quotidiano ’Il centro’, l’avvocato Frattarelli spiega che il licenziamento va ricondotto «all’orientamento sessuale del lavoratore». Solo quando l’azienda ha saputo dell’esibizione, grazie a un video comparso sul sito internet Youtube visto dal responsabile aziendale, ha fatto una «assurda» contestazione disciplinare. I difensori del 27enne si dicono pronti a chiedere anche un risarcimento danni per «l’umiliazione e la discriminazione».
11 gennaio 2010
www.corriere.it

Nasce il primo carcere a cinque stelle solo per trans


Nasce il primo carcere a cinque stelle solo per trans
Mentre nel vicinissimo ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo i detenuti soffocano in celle piccole e anguste (190 detenuti), a Pozzale, vicino Empoli, il carcere femminile rimane un fortino di cemento vuoto e inutile costato decine di migliaia di euro. Un carcere, o meglio una casa circondariale, con recluse appena due detenute (potrebbe ospitarne 24). Oltre mille metri quadrati, distribuiti su due piani, con 26 celle spaziose e ben arredate, una biblioteca, una sala ricreativa, un gabinetto dentistico, l'infermeria, un campo di calcetto, un ettaro di terra coltivata a ulivi, una serra e un'azienda agricola dove si producono vino e olio. Ci sono 22 guardie carcerarie e sei dipendenti ministeriali. Un carcere modello, ma sempre vuoto. E pensare che dal primo di gennaio l’amministrazione penitenziaria l'ha anche trasformato nel primo carcere in Italia per transgender provenienti dal carcere fiorentino di Sollicciano e da altre carceri. Uno scandalo sotto gli occhi di tutti, compreso Regione Toscana e Comune di Empoli. Inaugurato l'8 marzo del 1997, questo istituto «a custodia attenuata», è andato in crisi con l'indulto. Cancellata la pena sotto i tre anni, quasi tutte le detenute che al Pozzale seguivano corsi di cucina e cucito, facevano teatro, coltivavano l'orto e pubblicavano un periodico, sono uscite. E di nuove non ne sono più arrivate. Adesso trovare detenute trans idonee non è semplice, dato che per poter entrare in questo penitenziario «a cinque stelle», occorrono precisi requisiti: età non superiore a 40 anni e una condanna definitiva. Le detenute vengono accompagnate in un percorso di recupero personale, e per questo vengono preferite celle singole. Come in albergo. Un albergo che costa al contribuente 500 euro al giorno. Dal 1997 dalla struttura di Pozzale sono passate solo cento donne in gran parte con reati legati alla tossicodipendenza. Ma il paradosso continua. I 22 agenti di polizia penitenziaria non sono nemmeno sufficienti per sorvegliare le 2 detenute. La maggior parte del personale (per una serie di vincoli e tutele previsti dal contratto di lavoro) non può fare tutti i servizi ed i turni, specie quelli di notte, e quindi la direzione ricorre a guardie prese da altre carceri, pagandogli anche gli straordinari. Per vigilare due detenute. Uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione penitenziaria italiana destinato alla sepoltura. Per mesi la struttura è costata sui 3-4mila euro al giorno con i suoi 22 addetti alla sorveglianza e 6 operatori per garantire un servizio alle due recluse. Ci sono stati periodi nei quali il carcere è rimasto vuoto per mesi e mai si è pensato di mettere riparo all’emorragia di soldi e all’inutilità di 26 celle. Gli unici «ospiti» erano gli agenti tenuti a sorvegliare la struttura. Vuota. E il ripopolamento del carcere con i transessuali ancora non si è visto. Una situazione talmente bizzarra che qualche tempo fa la Regione Toscana istituì un «tavolo d'emergenza» per lanciare un appello a tutti i penitenziari del territorio nazionale: «Cercasi detenute». Altrimenti la struttura rischiava la chiusura. Oggi, malgrado i trans, si sta verificando la stessa situazione.
Insomma, mentre ci sono case circondariali dove si trovano mille detenuti (a fronte di una tollerabilità di meno della metà) come nel vicino carcere fiorentino di Sollicciano, in sovraffollamento perenne, in altri casi esistono case circondariali dove si trovano pochissimi detenuti come Massa Marittima (Grosseto), con una capienza di 28 e una presenza di 15, 63 presenze a Gorgona contro le 136 previste; 171 a Porto Azzurro contro una disponibilità di 314. C’è anche un istituto fantasma, quello di Pontremoli (Massa Carrara) dove non ci sono detenuti, ma solo personale della polizia penitenziaria.
fonte: ilGiornale

Ellen DeGeneres e Simon Cowell


Ellen DeGeneres e Simon Cowell, giudici di American Idol, parlano di omofobia

Sul punto di fare il suo grande debutto come nuovo giudice ad American Idol, Ellen DeGeneres appare sulla copertina del nuovo numero di “Entertainment Weekly” insieme a Simon Cowell, in posa come il buono e il cattivo. Tra i vari argomenti toccati, i poli opposti hanno parlato anche di omofobia sul palco del programma. Ecco l’estratto dell’articolo, in cui, la DeGeneres, ironica come sempre, gioca a fare il coming out con il collega (“Simon, penso che questo sia un buon momento per dirtelo… Io sono gay”). E la reazione di Cowell:
“Dici sul serio? Nessuno me lo aveva detto… Lasciami dire una cosa: noi siamo il meno razzista ed omofobico programma nel mondo. Quello che noi abbiamo, grazie a Dio, è il senso dell’umorismo. Io odio profondamente il politically correct. Non andrei mai in uno show a dire che qualsiasi cosa è off limits. Se dovessimo sopportare un sacco di regole, potrei finire per oggi stesso”
fonte: queerblog

domenica 10 gennaio 2010

Danza difficile arte...


Oggi niente notizie..ma questo post come omaggio alla mia professione, o meglio Arte..e al mondo in cui vivo, ed ai miei tantissimi colleghi ...lo dedico inoltre anche ad i miei tantissimi amici ed amiche che amano e seguono questa nobile difficile arte. Nel primo video un classico di repertorio,del Kirov Ballet, un'estratto da "Il Lago dei Cigni"...nel secondo invece un omaggio ad Alessandra Ferri in un brano dallo stile neoclassico, che danza sulle note di Sting..nel terzo Polina Seminova sempre in un brano neoclassico ..buona visione e Buona Domenica Lisa



fonte video: youtube