mercoledì 3 novembre 2010

Lgbt, Bufera sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi. Valanga di reazioni politiche, ma Capezzone lo difende


Valanga di reazioni politiche sull e parole di Silvio Berlusconi. Molte le richieste di dimissioni.
Livia Turco: "È un poveretto".
Capezzone: "Lo conosco, è intimamente rispettoso di ogni persona"

Il Partito Democratico, La deputata del Partito Democratico, Anna Paola Concia scrive che "Chi ha atteggiamento maschilista e ci viene ad ostentare la sua eterosessualità, non ama le donne e non le rispetta.
E lo dico da donna che ama davvero le donne".
"Il disprezzo del Presidente del Consiglio per le donne,
continua Concia, è ampiamente dimostrato dalle tantissime uscite volgari e misogine a cui ci ha sottoposto in questi anni, che rivelano un'idea proprietaria e medievale delle donne.
La sua equiparazione dell'omosessualità a valore negativo, è l'ennesima dimostrazione della sua incapacità a governare, a stare in politica e ad essere all'altezza dei leader politici europei.
Nessuno di loro infatti pensa, né si permetterebbe mai, di fare una battuta così spregevole nei confronti degli omosessuali".

Pier Luigi Bersani punta il dito su quello che definisce il "secondo tempo del berlusconismo".
Il segretario del Pd prende spunto dalle ultime dichiarazioni del premier per spiegare, allargando il discorso, che "se la prendono con i gay e le donne, ma domani ne avranno per gli zingari e gli immigrati.
Tutte le idee piu' becere verranno chiamate a raccolta per difendere la casamatta". Per Bersani, "difendersi chiamando all'appello tutti gli istinti meno presentabili: e' questo il secondo tempo del berlusconismo.
Non mi stupiscono.
Risvegliamoci, diamoci una scossa. L'Italia e' molto meglio di queste cose qui".

Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, dichiara: "Un presidente del Consiglio che, di fronte alla crisi del suo governo e di fronte a vicende 'personali' che potrebbero portarlo a subire accuse per abuso di potere, non riesce ad avere comportamenti e atteggiamenti consoni al ruolo che ricopre, ma trova modo e maniera di fare dichiarazioni offensive e volgari nei confronti delle donne e dei gay, di attaccare la stampa, di ritornare (udite, udite) sulla vicenda delle intercettazioni e' un uomo che non e' all'altezza di governare il nostro Paese".
E aggiunge: "Siamo di fronte ad un irresponsabile che vuole sembrare forte e baldanzoso, ma che invece è arrivato, in modo triste e squallido, alla fine della sua parabola politica. L'urgenza delle sue dimissioni e della fine del suo esecutivo è ogni giorno più evidente".

Livia Turco fa presente che "Ogni parola di Silvio Berlusconi è ormai un insulto. Se ne vada quanto prima e venga qualcuno che si occupi dei problemi del Paese". "Sento l'umiliazione e la tristezza - aggiunge la parlamentare - di essere cittadina di un Paese in cui il Presidente del Consiglio ogni volta che parla dice cose penose, è un poveretto".

"Le offese di Berlusconi nei confronti delle donne e degli omosessuali sono semplicemente miserabili", dice il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, che continua così: "Il suo desiderio di chiudere per 30 giorni i giornali che dovessero pubblicare intercettazioni che lo disturbano è degno del peggior regime totalitario. Ogni nuova esternazione di Berlusconi - conclude Zanda - rende sempre più evidenti lo stato delle sue difficoltà e la necessità delle sue dimissioni".

La senatrice Pd Vittoria Franco bolla come "Una valanga assoluta, irrefrenabile e incontenibile, sono le uscite del Presidente del Consiglio sulle donne, sui gay e sulle sue preferenze sessuali. Battute e barzellette che ormai non si prende neanche piu' la pena di smentire ma che anzi rivendica come prova della sua onnipotenza e prestanza 'machista'". "C'è poco da scherzare su cose serie come il traffico di minori, pura merce al servizio dei potenti, che si intravvede dietro i festeggiamenti nelle residenze del premier".

La deputata Ileana Argentin, membro della commissione Affari sociali della Camera commenta: "Di un premier omofobo e senza alcun tipo di autocontrollo non abbiamo certo bisogno. Sarebbe il caso, a questo punto, che si ritiri a vita privata a meditare sulle sue fortune e che eviti al Paese ulteriori figuracce risparmiandoci giudizi dal sapore di fatwa talebana".

Italia dei Valori, Il responsabile dei diritti civili e associazionismo dell'Idv, Franco Grillini afferma che "Berlusconi ha detto un'altra stupidaggine sugli omosessuali, pensando magari di fare il simpatico senza riuscirci.
Noi la pensiamo in un modo diametralmente opposto al suo: mille volte meglio gay che intrallazzone e sex addicted come Berlusconi, il quale pretende di essere insieme puttaniere e moralista".
"Berlusconi, continua, non è nuovo alle battute di pessimo gusto sugli omosessuali e sull'omosessualità.
Durante una delle tante campagne elettorali disse che i gay 'stavano tutti dall'altra parte'.
Non c'è dubbio che chiunque voglia liberarsi dal governo dei puttanieri moralisti, non solo debba stare dall'altra parte, ma debba fare di tutto per mandare a casa quelli che si pagano l'harem a spese dello Stato.
Occorre, infine, dire che le battute da bar sugli omosessuali non fanno altro che rinfocolare quella tragica omofobia che provoca tante violenze e tante sofferenze".

Per il presidente dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro "Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia.
Oggi, infatti, abbiamo avuto l'ennesima prova dell'inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio".
"Berlusconi vive ancora nell'eta' della pietra, anzi, e' peggio: vive nell'era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose, dice Di Pietro
Bisognerebbe ricordargli che, nel frattempo, il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull'orientamento sessuale.
Essere gay e' solo un diverso modo dell'essere e non una condizione di cui vergognarsi".

"Berlusconi sta recitando il solito copione di quando si trova in difficoltà, spara battute inaccettabili come quella sui gay per buttarla sullo scherzo e creare polemiche che distolgano l'attenzione dal nocciolo della questione", dice la deputata dell'Idv Silvana Mura, che aggiunge: "Questa volta però il gioco non può e non deve riuscire visto che il governo non è mai stato tanto debole e ad un passo dalla caduta come oggi.
Le parole pronunciate al Salone della moto da Berlusconi si commentano da sole, dunque al premier va rinnovato l'invito a chiarire ufficialmente la sua posizione in merito alla telefonata fatta alla Questura di Milano perché da quella dipende le sue sorti politiche, ma soprattutto la dignità del paese".

Luigi de Magistris, eurodeputato Idv e responsabile giustizia del partito afferma che "Le parole del premier sono un putrido esempio dell'omofobia e del maschilismo che caratterizzano la sua personalità e l'operato del suo governo.
Il fatto che siano mezzo di distrazione di massa, per distogliere l'attenzione pubblica dal Rubygate, non le rende meno gravi".
"In Italia, aggiunge, esiste un governo consapevole di essere impresentabile, perché inghiottito ogni giorno da nuovi scandali sessuali per cui meriterebbe l'impeachment, e che per questo vuole imporre il silenzio mediatico impedendo la pubblicazione delle intercettazioni che lo coinvolgono".
"L'opposizione, conclude, è pronta a mandarlo a casa, restituendo dignità ai cittadini e alle istituzioni, anche a livello internazionale, ma resta da capire se anche Fini lo sia.
Quale altra umiliazione Berlusconi deve infliggere alla democrazia italiana perché Fini si convinca?".

Futuro e Libertà, Benedetto Della Vedova, vicecapogruppo vicario di FLI alla Camera dei Deputati ritiene che "Quella di Berlusconi sui gay non può essere archiviata come una battuta, visto che rende esplicito omaggio ad un pregiudizio che Berlusconi sa essere diffuso e servibile, per resistere alle accuse degli avversari politici". E prosegue: "Di questa china pericolosa e tutt'altro che liberale dovrebbero interrogarsi quanti difendono la libertà e "l'anticonformismo" privato di Berlusconi, continuando a bollare come uno scandalo o una minaccia antropologica immeritevole di riconoscimento giuridico, qualunque forma di organizzazione familiare, eterosessuale o omosessuale, diversa dal matrimonio. Ed e' francamente desolante che a questo doppio-pesismo furbo e ipocrita si leghi la difesa della "moralità" del Cavaliere".

Italo Bocchino, capogruppo di Futuro e liberta' per l'Italia alla Camera, durante la presentazione della convention finiana di Perugia ha detto che "oggi c'e' stagnazione, l'esecutivo e' fermo al palo, non si occupa dei problemi degli italiani stiamo qui a parlare di Ruby o a prendercela con gli omosessuali mentre tutto il mondo occidentale pensa a combattere l'omofobia.
Chiediamo - conclude Bocchino, che il governo governi e vada avanti: se poi ritiene che non e' in grado di farlo, lo dica al Parlamento e agli italiani".

La vicepresidente alla Camera di Futuro e Libertà per l'Italia, Chiara Moroni dice che "Le parole del Presidente del Consiglio sono inaccettabili, volgari e offensive, e rischiano di alimentare un pregiudizio ancora oggi troppo diffuso nei confronti delle persone omosessuali.
Ci aspettiamo da Silvio Berlusconi un comportamento e, soprattutto, delle dichiarazioni più consone al ruolo che ricopre".

Il deputato di Fli Aldo Di Biagio sostiene che "È innegabile. Nel nostro Paese esiste un palese problema morale prima ancora che politico, e se su alcune notizie riguardanti la condotta del Premier arriveranno delle conferma allora si dovrà riflettere su tutte le possibili soluzioni per il futuro del nostro Paese".
"Davanti alla disoccupazione che cresce, le imprese che chiudono, la competitività che crolla, il nostro premier non può continuare a parlare di belle donne o insultare i gay come sta facendo proprio in queste ore".

Il deputato di Futuro e Libertà Luca Barbareschi consiglia l'autoesilio: "Al posto di Berlusconi mi vergognerei.
Sentire nel 2010 queste battute è qualcosa di deprimente.
Fossi in lui, per lui stesso, per la sua famiglia, per i suoi figli, me ne andrei dal Paese".
"A Berlusconi vorrei fare una domanda, continua Barbareschi, se avesse un figlio gay, come si comporterebbe? Se ne vergognerebbe, se ne dispiacerebbe?
O gli vorrebbe bene comunque? Rispetterebbe la sessualità diversa di suo figlio oppure no? Sono davvero scioccato da questa affermazione del Presidente del Consiglio oltre che da un altro fatto, la presenza di Nicole Minetti nel Consiglio Regionale della Lombardia.
Come si può accettare, in un paese che ha i problemi che ha, che una igienista dentale venga imposta come consigliere regionale? Al posto di Berlusconi me ne andrei dall'Italia" conclude Barbareschi

Il centrodestra, Daniele Capezzone, portavoce del Pdl lo difende: "Conosco Silvio Berlusconi come un uomo profondamente, intimamente rispettoso di ogni persona, e quindi di ogni identità, orientamento e preferenza affettiva e sessuale.
È il suo Governo che, con il ministro Carfagna, ha messo in campo una importante campagna contro l'omofobia, mai realizzata prima".
"Sono convinto che non si possa giudicare il premier per una sola parola, aggiunge Capezzone, in giorni nei quali è sottoposto a pressioni e attacchi di ogni tipo. So per certo che pensieri e sentimenti irrispettosi, offensivi, o peggio ancora discriminatori, sono lontanissimi da lui".
"Quella di Silvio Berlusconi è stata una battuta, la chiusa di un discorso serio, di ben altro tenore.
Il Presidente del Consiglio non intendeva assolutamente, né ha mai inteso, offendere le donne o gli omosessuali. Questo governo, anzi, ha il merito di essersi impegnato, come nessuno prima, contro le discriminazioni nei loro confronti".

Così il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, sulle polemiche seguite alla battuta di Silvio Berlusconi. "Non soltanto la lotta all'omofobia è entrata per la prima volta in una campagna di comunicazione istituzionale della Presidenza del Consiglio, ma il tema della non-discriminazione è stato affrontato, sempre per la prima volta, all'interno delle scuole nel corso della 'Settimana contro la violenza', da poco conclusa, le cui attività proseguiranno per l'intero anno scolastico.
Abbiamo inoltre promosso un 'Osservatorio cittadino contro le discriminazioni' in collaborazione con il Comune di Roma e molte amministrazioni locali, esperienze che saranno replicate in altre città.
Sul fronte della sicurezza, e come richiesto da molte associazioni, è stato infine creato l'Osservatorio contro le discriminazioni della Polizia di Stato, un nucleo di specialisti che si prefigge di prevenire e risolvere più velocemente i crimini commessi in nome dell'orientamento sessuale", aggiunge Carfagna.
"Proprio per non oscurare tutto questo lavoro, frutto di un impegno costante e condiviso dell'intero esecutivo, sarebbe opportuno che ciascuno di noi si astenesse dal fare battute", conclude il Ministro

Di parere diverso Renata Polverini.
"Speriamo che sia una semplice battuta pero' messaggi di questo tipo vanno nella direzione sbagliata rispetto a quello che invece credo sia il pensiero del presidente del Consiglio che combatte ogni discriminazione"
ha detto il presidente della Regione Lazio a conclusione della conferenza stampa di presentazione dell'intesa siglata tra la Regione con Roma Capitale e Dap Lazio, Ama e Garante dei detenuti per il reinserimento sociale dei detenuti nel mondo del lavoro.
"Per altro, ha aggiunto il presidente Polverini, questo e' un governo che, attraverso il ministro delle Pari opportunita', ha dato segnali importanti e concreti che vanno verso la tolleranza. Credo che l'importante sia valutare il governo su quello che ha fatto", ha concluso.
fonte http://www.gay.it/channel/attualita/30741/Bufera-sulle-dichiarazioni-Ma-Capezzone-lo-difende.html

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