domenica 17 ottobre 2010

Social Network e iniziative lgbt. Evento Facebook: abbigliamento viola contro abusi ai gay


Per commemorare i tragici eventi di bullismo gay che hanno causato il suicidio di molti ragazzi omosessuali negli ultimi due mesi, negli Stati Uniti, la GLAAD, associazione lgbt che opera in rappresentanza della comunità cercando di monitorare comportamenti omofobi e discriminazioni sessuali contro le persone lgbt

Ha lanciato una pagina evento su facebook invitando tutti gli utenti gay e amici dei gay a partecipare alla commemorazione dei suicidi di omofobia. Per partecipare all’evento basterà vestirsi di viola, il 20 ottobre come segno di commemorazione dei suicidi gay a cui, a mio avviso, potrebbero partecipare tutti, da tutto il mondo.

La proposta di evento sulla bacheca oltre alle risposte di partecipazione ha aperto anche diverse discussioni su quanto accaduto, con tanti commenti sulle povere vittime di bullismo e discriminazioni omofobe di questo genere. Saranno in 700.000 a partecipare all’evento.

La cosa che ha preoccupato la GLAAD , circa l’evento di facebook, è l’imprevisto che prontamente si è presentato sulla bacheca dell’evento. Infatti e purtroppo, tra i tanti commenti a favore e discussioni su quanto successo non sono mancati i commenti omofobi contro la comunità lgbt con tanto d’immagini scabrose.

La GLAAD, ha dovuto contattare l’amministrazione di Facebook la settimana scorsa dopo aver ricevuto oltre 1800 denunce per quanto riguarda quei messaggi omofobi che incitano all’odio della comunità lgbt, comparsi sulla bacheca; il network ha già adottato misure al fine di monitorare le pagine quando si verificano fenomeni di violazioni delle regole comportamentali del network.

Educare le persone su quelle che possono essere le conseguenze sugli abusi e gli insulti verbali e fisici è nell’interesse non solo della singola comunità lgbt ma anche dei genitori, educatori, le organizzazioni come la GLAAD o Facebook. Perché avere un figlio che rinuncia alla propria vita per accadimenti di questo genere è davvero preoccupante e senza senso.

Pertanto il portavoce di Facebook, Andrew Noyes, ha dichiarato che sarà loro interesse d’ora in avanti di agire sulle segnalazioni di contenuti inappropriati e comportamenti scorretti.

Quindi verrà adottata una politica facebookiana, volta a monitorare e correggere o eliminare le opinioni e punti di vista per cercare un equilibrio tra il concedere alle persone la libertà di esprimere il proprio punto di vista e il mantenere una certa delicatezza e attenzione nell’esprimere, lo stesso, un’opinione diversa senza offendere nessuno.

Mantenere quindi un ambiente tranquillo nelle conversazioni. Com’è giusto che sia.
È stato incaricato un gruppo di lavoro più massiccio e automatizzato per esaminare tutte le conversazioni e intervenire con l’azione moderatrice.

Non che il gigante social network non disponga già di sistemi automatizzati volti a segnalare in modo automatico l’uso di termini che violano le politiche comportamentali.
Allora comunità LGBT e non, invitate anche i vostri amici a partecipare all’evento, per una causa importante che riguarda tutti.
fonte gaywave Via | Advocate

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